Domenica si apre ufficialmente il quadriennio del Settebello con finestra sull'Olimpiade di Los Angeles 2028. Il commissario tecnico Alessandro Campagna riparte con un collegiale sperimentale rivolto prevalentemente ai giovani e ai giocatori più interessanti del campionato che affiancheranno Francesco Condemi (20 anni), Tommaso Gianazza (22 anni) e Matteo Iocchi Gratta (22 anni), già protagonisti ai Giochi di Parigi. "La nazionale è consapevole della propria forza e del ruolo di leader da legittimare e confermare. Anche all'Olimpiade, a prescindere dagli errori subiti, ha dimostrato forza e ambizioni che saranno i nostri punti di partenza", sottolinea Campagna che, come avvenuto nel 2014 e nel biennio 2017-2018 integrerà il gruppo storico per assicurare ciclicità al progetto Settebello che si fonda anche sulle nazionali giovanili. "Il nostro è un modello di lavoro piramidale - continua Campagna - Il gioco di ogni selezione, dalla categoria di età più giovane, si ispira al modello della nazionale assoluta per crescere atleti pronti ad integrarsi più rapidamente nella squadra di età superiore".
La storia di Sandro Campagna è la guida della sua metodologia e parte proprio dalla sua esperienza in acqua. "Da giocatore ho avuto la fortuna di condividere gli anni in nazionale con grandi campioni e maestri - prosegue - Abbiamo vinto tutto: Olimpiade nel 1992, europei nel 1993 e mondiali nel 1994 a Roma; proprio allora, ancora nel pieno della mia carriera, avevo 31 anni, l'allenatore Ratko Rudic decise di ringiovanire la squadra. Insieme a me uscirono campioni come Franco e Pino Porzio, il capitano Mario Fiorillo e Massimiliano Ferretti. Ci rimanemmo male perché confidavamo di poter dare ancora molto. Ma ebbe ragione perché l'obiettivo era frapporsi alla crescita dell'Ungheria (che poi firmò il triplete olimpico, ndr) e l'Olimpiade di Atlanta 1996 dove poi l'Italia conquistò il bronzo senza perdere una partita nei regolamentari; nel frattempo vinse anche un altro titolo europeo. Erano altri tempi, la carriera era più corta. Ma il mio sistema di lavoro si fonda sulla ciclicità e quindi reputo sia doveroso progettare almeno di quattro anni alla volta", spiega Campagna che terminata la carriera di giocatore entra nei ruoli tecnici della nazionale, allenando l'under 20 con cui conquista il titolo mondiale prima di diventare commissario tecnico dell'Italia.
Un modus operandi che ha indotto un cambio nello staff tecnico, naturale per evoluzione. Nel collegiale di Avezzano debutterà nel ruolo di assistente tecnico Christian Presciutti, 42 anni, argento nel 2012 e bronzo olimpico nel 2016, nonché campione del mondo nel 2011, ex storico capitano dell'AN Brescia con cui nel 2021 strappò lo scudetto alla strafavorita Pro Recco che aveva portato al titolo nel 2009. Il fantasioso attaccante, con oltre 200 presenze nella nazionale di Campagna, viene da 18 mesi negli staff tecnici delle giovanili e dalla guida di under 18 e under 19. "Christian era un elemento contagioso per entusiasmo e dedizione già da giocatore, altrimenti non avrebbe giocato fino ai 40 anni ad altissimo livello; ha sempre avuto visione di gioco e capacità di sintesi tattica. Tutte caratteristiche che ha portato in panchina - spiega il ct azzurro - Nelle squadre giovanili ha creato gruppi compatti, protesi al lavoro, in piena crescita. Conosce la pallanuoto e fino a pochi mesi fa ragionava da giocatore. Pertanto il suo affiancamento sono sicuro che gioverà al progetto della nazionale".
Presciutti prende il posto di Amedeo Pomilio, storico collaboratore di Campagna e della Federazione Italiana Nuoto. "Amedeo è un amico - racconta Campagna - Insieme abbiamo vissuto straordinarie vittorie e dolorose sconfitte. Lunghissimi mesi di allenamenti, centinaia di partite, pianificato progetti, avuto tantissimi confronti su scelte tecniche e programmatiche. Abbiamo vissuto oltre vent'anni insieme come giocatori prima e in panchina poi. La mia è stata una scelta difficile, prettamente manageriale, rivolta al futuro. Amedeo è un grande allenatore, una risorsa per la pallanuoto; sono sicuro che raggiungerà ancora tante soddisfazioni".
Pomilio, 57 anni, è stato per 18 anni assistente tecnico delle squadre nazionali: con Paolo Malara fino al 2009. Per un periodo è stato anche tecnico delle squadre nazionali giovanili e ha vinto lo scudetto con la Pro Recco nel 2016. La Federnuoto, consapevole delle sue capacità e conoscenze, gli ha proposto di collaborare allo sviluppo di altri progetti tecnici.
Il percorso di avvicinamento del Settebello al mondiale di Singapore, in programma a luglio, prevede un ulteriore collegiale sperimentale dal 4 all'8 gennaio; il primo raduno al completo, con il coinvolgimento del gruppo che ha preparato l'Olimpiade di Parigi, si terrà dal 26 al 29 gennaio. Seguiranno un collegiale al mese di controllo fino ad arrivare a giugno, quando comincerà l'ultima parte della preparazione stagionale e saranno disputate le prime partite ufficiali del nuovo quadriennio.
Convocati per il collegiale di Avezzano, dal 15 al 18 dicembre: Tommaso Baggi Necchi, Alessandro Balzarini, Mario Del Basso, Filippo Ferrero, Tommaso Gianazza e Stefano Guerrato (AN Brescia), Giobatta Valle (CN Posillipo), Pietro Faraglia e Maurizio Maffei (Onda Forte), Alessandro Carnesecchi e Francesco Cassia (CC Ortigia), Andrea Mladossich (Pallanuoto Trieste), Francesco Massaro (Primorac Kotor), Francesco Condemi, Lorenzo De Marchi e Matteo Iocchi Gratta (Pro Recco), Mario Guidi, Alessandro Gullotta, Andrea Patchaliev e Davide Occhione (RN Savona), Alessandro Salipante e Matteo Spione (Roma Vis Nova), Diego Tresa (Lazio Nuoto) e Federico Panerai (SC Quinto). Lo staff sarà composto, oltre che dal commissario tecnico Alessandro Campagna, dagli assistenti tecnici Christian Presciutti e Daniele Bianchi, dal preparatore dei portieri Goran Volarevic, dal preparatore atletico Alessandro Amato, dal medico Giovanni Melchiorri, dal fisioterapista Marco Ciacci e dal videoanalista Paolo Baiardini.
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