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World Cup. Italia Croazia 14-13, super 7bello in rimonta

Pallanuoto
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Un Settebello infinito, sotto di cinque reti nel terzo tempo (12-7), mette la freccia nell'ultimo quarto (7-1) e sorpassa i campioni d'Europa vincendo 14-13 la terza partita su tre nel gruppo A della World Cup di Zagabria. Decisivo il gol della freccia azzurra Di Fulvio a 45" dal termine che tramortisce i croati e concede la rivincita azzurra a sei mesi dalla sfida persa nella semifinale continentale, dove i padroni di casa a Spalato avevano prevalso 11-10 con un rigore contestatissimo nel finale. Stavolta la difesa vicecampione del mondo concede troppe conclusioni comode ai biancorossi per tre quarti gara, ma poi si blinda nell'ultimo periodo e lancia un attacco atomico che porta nove giocatori a rete con Marziali, tripletta, miglior marcatore. Percorso netto finora con tre vittorie su tre e Superfinal di Los Angeles a portata di mano con ancora due match da giocare (Francia domenica alle 20.30 e Stati Uniti, peraltro già qualificati, martedì alle 18.30).

LE DICHIARAZIONI DI CAMPAGNA. Questa partita ci insegna molto. Non bisogna mollare mai, esser sempre concentrati perchè anche sotto di cinque reti con questo sistema arbitrale, il ritmo e la velocità di gioco si può rientrare. Un peccato perchè abbiamo subito qualche gol in inferiorità numerica evitabile, però sapevo che potevamo recuperarla. Poi abbiamo fatto quello che avevamo preparato e fare un parziale di 7-1 contro la Croazia e soprattutto in casa loro è da grande squadra. Ai giocatori ho detto che dovevano prendersi le loro responsabilità sia nei tiri che negli assist, si stavano appoggiando troppo al compagno. Ho fatto leva su questo tasto e mi hanno dato retta dimostrando personalità.  

LE PAROLE DI LUCA MARZIALI. Eravamo sotto di cinque gol e poi ci siamo dati la scossa a vicenda. Ci siamo presi una parziale rivincita dopo Spalato, ma l’obiettivo è essere al top per i Mondiali di Fukuoka. Io ho fatto il lavoro sporco, cercando sempre di pensare al bene della Squadra. Il percorso inizia ora e dobbiamo sempre migliorare ma queste partite fanno morale.

tabellino Italia-Croazia 14-13
Italia: Del Lungo , F. Di Fulvio 2, Alesiani , Marziali 3, Ferrero , Condemi 1, Renzuto 2, Echenique 1, Presciutti N. 1, Bruni L. 1, Di Somma E. 2, Dolce 1, Massaro . All. Campagna
Croazia: Bijac , Buric , Fatovic 1, Duzevic 1, Lazic 1, Bukic 1, Biljaka , Zuvela , Marinic-kragic 4, Vrlic , Basic 3, Kharkov 2, Popadic. All. Tuckac

Arbitri: Stavridis (Gre), Miskovic (Mne)
Note: parziali 2-4, 4-4, 1-4, 7-1. Spettatori 900 circa. Superiorità numeriche: Italia 6/10 + 1 rigore fallito (da Di Somma a 5.30 nel primo tempo - parato), Croazia 9/15 + 1 rigore. Di Somma uscito per limite di falli a 4.06 del terzo tempo; Ferrero a 6.50 nel terzo tempo. Bukic (C) a 3.20 nel quarto tempo. Ammonito Tuckac (all. Croazia) a 3.30 nel quarto tempo.

CRONACA. Croazia in formazione tipo con Duzevic al posto di Krapic rispetto a Spalato. Azzurri con l'esordiente Ferrero che prende il posto di Fondelli infortunato ad una mano ma recuperabile per i prossimi incontri.
Alesiani spreca subito la prima controfuga e invece Bukic trasforma da posizione uno la prima superiorità numerica (0-1). Renzuto ci prova due volte, Bruni sbaglia il primo extraman, e allora Basic insacca il raddoppio ancora con l'uomo in più dalla stessa mattonella precedente (0-2). Duzevic fa la voce grossa sotto le plance e mette il 3-0, poi si sveglia l'Italia: Di Somma sbaglia il penalty (fallo su Bruni) ma Marziali e Renzuto sono chirurgici con l'uomo in più e in un amen il Settebello è a meno uno (2-3). A meno di un minuto però Basic trova l'alzo e tiro dai cinque metri e in diagonale fa 4-2.
Alesiani commette fallo grave e Basic non si fa pregare per il 5-2 ancora i n diagonale (2-5). Echenique si mette in proprio e trova la speldida soluzione dal perimetro però subito imitato da Fatovic che riporta i suoi sul +3 (3-6). L'Italia spinge con l'uomo in più ci prova Renzuto ma Bijac è un leone per due volte. Il fenomeno croato però nulla può sul doppio fendente di Di Somma che in una men fa 5-6 facendosi perdonare il rigore sbagliato. La partita vive sempre sul filo. Si segna solo in extraman: Lazic passa dopo un'azione prolungata, Marziali risponde da sotto deviando l'assist di Renzuto ma Marinic-Kracig ancora da fuori insacca la quinta superiorità su nove tentativi. Si gira 8-6 per i padroni di casa.
Si riparte con lo stesso trend: Renzuto dal centro devia ancora il meno uno in extraman (7-8), ma ancora l'ex Posillipo Marinic-Kracig si inventa l'uno due centrale con l'uomo in più che riportano i biancorossi sul +3 (10-7). L'Italia esce dal match e i croati trovano altri due gol: il mancino Kharkov in controfuga e il rigore per la quaterna di Marinic-Kracig (12-7). Escono per tre falli Di Somma e Ferrero.
Invece di calare il sipario, gli azzurri si serrano le fila e con Condemi in uomo in più e Presciutti in controfuga in meno di un minuto riportano i compagni sul meno tre (9-12); Kharkov timbra la tredicesima superiorità esaltando le mille persone che supportano i barracuda. Sul 13-9, invece di chiudersi il match, si apre la sinfonia azzurra: Marziali dal centro è chirurgico e gira il neo tre (10-13) a sei minuti dal termine. I padroni di casa prendo terzo fallo con Bukic e le proteste di Tuckac portano al giallo per l'allenatore croato. Dolce capitalizza la decima superiorità numerica (11-13) e indebolisce le certezze dei padroni di casa che prendono il meno uno da una conclusione special di Di Fulvio a due minuti dalla fine (12-13) che piega le mani al pur bravo Bijac. Non è finita: Bruni, fin qui in ombra, ripulisce dalla spazzatura un pallone che entra dolcemente in porta (13-13). A un minuto dal termine l'Italia è rientrata. Il pubblico vede i suoi in difficolta ed alza i decibel ma invece di gasare i propri giocatori accende ancora i fenomeni azzurri che, con Di Fulvio, trovano il terminale perfetto per una la soluzione personale che regala la storica vittoria che bissa quella con l'Ungheria di ieri. Lo stesso due azzurro esce per fallo grave ma l'ultima azione croata affoga nell'acqua insieme ai sogni dei campioni continentali.  

LA FORMULA. La World Cup mette in palio due posti per i campionati mondiali del 2024 a Doha. Le finali si terranno a Los Angeles il prossimo giugno. A questa prima fase partecipano dodici squadre divise in due gironi. Le prime tre classificate di ogni girone si qualificano alla fase finale. Italia inserita nel gruppo A con Giappone, contro cui esordiranno l'8 marzo, Ungheria, Croazia, Francia e Stati Uniti (già qualificati in qualità di paese ospitante della finals). Nel gruppo B di Podgorica: Serbia, Grecia, Georgia, Australia, Spagna, Montenegro.

Convocati: Jacopo Alesiani, Edoardo Di Somma, Tommaso Giannazza, Vincenzo Dolce e Vincenzo Renzuto Iodice (AN Brescia), Francesco Condemi e Filippo Ferrero (Ortigia 1928), Luca Damonte (Ferencvaros), Giacomo Cannella, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Gonzalo Echenique, Andrea Fondelli, Matteo Iocchi Gratta e Nicholas Presciutti (Pro Recco), Lorenzo Bruni (RN Savona) Francesco Massaro (Genova Quinto) e Luca Marziali (Spandau). Nello staff, insieme al commissario tecnico Alessandro Campagna e al capo delegazione Giuseppe Marotta, l'assistente Amedeo Pomilio, il medico Vincenzo Ciaccio, il fisioterapista Riccardo Cipolat, la psicologa Bruna Rossi, il videoanalista Paolo Baiardini, il preparatore atletico Alessandro Amato e il preparatore dei portieri Goran Volarevic.    

Gruppo A, Zagabria

8 Marzo
Italia-Giappone 13-7
Croazia-Usa 16-14 (Kharkov 6)
Francia-Ungheria 6-10 (Vamos 3)

9 Marzo
Croazia-Francia 12-7 (Buric 3)
Usa-Giappone 13-11 (Bowen 4)

10 Marzo
Ungheria-Italia 8-9 (Bruni 3)
Francia-Usa 9-12 (Daube 4)

11 Marzo
Italia-Croazia 14-13 (3 Marziali)
Giappone-Ungheria 7-17 (Vamos, Nemet, Fekete 3)

12 Marzo
18:30 Croazia-Giappone
20:00 Francia-Italia

13 Marzo
18:30 Usa-Ungheria
20:00 Giappone-Francia

14 Marzo
18:30 Italia-Usa
20:00 Ungheria-Croazia

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foto Aniko Kovacs da World Aquatics - Fina.org