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Europei. Italia-Spagna 8-12, azzurre ai quarti

Pallanuoto
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L'Italia soffre, tenta una memorabile rimonta, ma cede alla Spagna la partita per 12-8 (4-1, 4-2, 3-3, 1-2) e il primato del girone B che avrebbe ottenuto pur perdendo di due gol.
Nei quarti di finale della 15esima edizione dei campionati europei di pallanuoto femminile, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest, il Setterosa campione in carica affronterà la Grecia, terza nel girone A vinto dall'Olanda che attende la vincente in semifinale. Le azzurre torneranno in vasca martedì alle 18.
Il primo quarto di finale invece sarà tra l'Ungheria padrona di casa e la Russia, che si giocheranno la semifinale con le iberiche campionesse del mondo e vice campionesse olimpiche.
Le azzurre, sotto anche 9-3 e 10-4, provano a ridurre il passivo raggiungendo il -3 con 3'45 da giocare e due gol consecutivi di Emmolo, autrice di quattro reti, ma poi non riescono a sfruttare l'ultima superiorità numerica (5/11) che avrebbe garantito la qualificazione alla zona medaglia, subendo il -4 nell'azione successiva, a 45 secondi dal termine e con l'uomo in meno (5/10), da Tarrago Aymerich, migliore marcatrice della partita con cinque gol. A segno per il Setterosa anche Radicchi (2), Garibotti e capitan Di Mario.
Per le statistiche è la prima volta che l'Italia perde con la Spagna ai campionati europei.


La cronaca. La Spagna aggredisce l'acqua, si muove in velocità e non lascia riferimenti alle azzurre che coprono con difficoltà gli spazi. Emmolo - servita da Frassinetti, che elude l'intervento di tre difensori - pareggia il gol di Lopez Ventosa; poi la Spagna trasforma l'unica superiorità numerica conquistata con Garcia e passa altre due volte dal perimetro coi diagonali fotocopia di Pareja e Tarrago per il 4-1. Nel frattempo l'Italia fallisce tre superiorità numeriche.
Nel secondo tempo la Spagna continua a tessere la sua trama di passaggi veloci e precisi e, soprattutto, a non fallire l'uomo in più, raggiungendo il +5 (8-3). Garibotti con una conclusione da lontano risponde a Lopez Ventosa che segna in superiorità numerica; Di Mario trasforma il rigore conquistato da Frassinetti in replica al tiro a schizzo di Tarrago Aymerich, che però poi colpisce altre due volte in superiorità numerica (4/4 contro 0/3).
Il terzo tempo non cambia equilibri e passivo, ma almeno l'Italia si sblocca in superiorità numerica trasformando con Emmolo e due volte Radicchi tre occasioni su quattro. La Spagna segna solo a uomini pari con Garcia (9-3), Espar Llaquet (10-4, massimo vantaggio) e Miranda Dorado per l'11-6.
Il passivo condannerebbe il Setterosa al terzo posto e ad un insidioso quarto di finale con l'Ungheria padrona di casa; c'è da ridurre il gap e provare fino alla fine a raggiungere il primo posto per differenza reti. Emmolo trasforma due superiorità numeriche, mentre la difesa ne salva tre con Gorlero in evidenza (11-8). Le azzurre sono a un gol dalle semifinali, ma falliscono l'undicesima superiorità numerica (5/11), mentre Tarrago Aymerich - migliore marcatrice della partita con 5 gol - chiude i giochi a 45 secondi dalla fine (5/10). Resta l'amaro in bocca per un inizio troppo contratto e il ritorno tardivo. Martedì alle 18 c'è la Grecia nei quarti di finale. La vincente affronterà in semifinale l'Olanda che ha vinto il girone A.


Il commento del cittì Conti. "La Spagna è una squadra molto solida, campione del mondo e vice campione olimpica, con un'organizzazione di gioco collaudata. Ha disputato un'ottima partita. Noi abbiamo difeso male nella prima parte di gara, subito l'ansia del break e provato a recuperare con troppa precipitazione. Preferivamo qualificarci direttamente alle semifinali, ma il campo si è espresso diversamente. Continueremo a lavorare e speriamo di incontrare la Spagna più avanti come accaduto ai campionati europei di Eindhoven con la Grecia. Purtroppo fatichiamo ad adattarci all'incostanza del metro arbitrale. Comunque noi dobbiamo valutare i nostri errori; li abbiamo commessi, soprattutto in superiorità numerica, e li studieremo affinché non si ripetano".


Il commento di Aleksandra Cotti. "Abbiamo perso contro la squadra campione del mondo e vice campione olimpica in carica, ma non è successo niente di irreparabile. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e purtroppo non abbiamo sfruttato l'occasione per vincere il girone; impariamo dai nostri errori e andiamo avanti".


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Verso Italia-Grecia maschile, lunedì alle 19 in diretta su Rai Sport 2. Non si può parlare della Grecia senza menzionare il Cittì Sandro Campagna. Nella scorsa edizione di Eindhoven è andato in scena il primo scontro diretto contro la squadra, di cui dal 2003 al 2008 è stato allenatore e che ha portato a conquistare la storica medaglia di bronzo ai Mondiali di Montreal 2005.  Da quando è stato nominato per la seconda volta cittì della Nazionale (17 novembre 2008), Campagna non aveva mai incontrato la sua ex squadra in competizioni internazionali quali Europei, Mondiali e Olimpiadi. I soli due precedenti risalivano alla World League 2011 quando gli azzurri si imposero nel girone C a Bergamo 11-6 e ad Atene 7-4. La partita terminò 10-7 per i nostri con doppiette di Giorgetti e Figlioli domani in acqua. I tredici di Andric terminarono al sesto posto mentre noi fummo quarti. Nello stesso anno andò in scena la rivincita all'Acquatic Centre di Londra in occasione dei Giochi. La partita del gruppo A terminò 7-7, ma non servì agli ellenici che vennero eliminati nei preliminari. Per noi invece una cavalcata fino alla finale persa contro la Croazia di Ratko Rudic, guru degli azzurri autori del grande slam a inizio anni novanta.
Proprio con Campagna in acqua il primo precedente agli Europei targato Sofia 1985: vittoria 14-9 e quarto posto finale per gli azzurri. Ancora una vittoria 12-7 a Bonn 1989, con, oltre che il cittì Campagna, anche il suo assistente Amedeo Pomilio. Alla fine il Settebello conquistò il bronzo vincendo 12-11 contro la Russia. Due precedenti vittoriosi risalgono al torneo di Belgrado 2006: gli azzurri guidati da Paolo Malara batterono la Grecia di Campagna 14-11 nel gruppo B e 11-10 nella finale per il quinto posto.
Ai Mondiali spicca il 7-6 rifilato dal Settebello di Ratko Rudic nella seconda fase dell'edizione vittoriosa di Roma 1994, con il tris dello staff azzurro in acqua: Francesco Attolico, Amedeo Pomilio e Sandro Campagna. A Barcellona 2003 fu 10-5 nel gruppo C, e tra gli azzurri in acqua, che conquistarono l'argento perdendo in finale 11-9 contro l'Ungheria, spicca il vicepresidente Francesco Postiglione, qui anche in veste di commentatore di Rai Sport al fianco di Dario Di Gennaro e Fabrizio Failla, telecronista che segue la pallanuoto dal 1994 e che ha superato il traguardo delle 1000 partite.
Altro precedente curioso, la vittoria ellenica a Montreal 2005 con i biancoazzurri di Campagna che batterono 13-9 gli uomini di Formiconi ai quarti di finale, andando a vincere il bronzo iridato prima ed unica medaglia internazionale della loro storia. Gli azzurri giunsero settimi. Di quella Grecia con Campagna oggi giocano a Budapest Christos Afroudakis ed Emmanouil Mylonakis.
Ai Giochi Olimpici sono sei i precedenti: quattro vittorie un pareggio ed una sconfitta. La prima partita fu giocata a Città del Messico '68 vinta 6-2 (azzurri poi quarti), mentre la più importante a Barcellona '92 con gli azzurri che si imposero 8-6 e si qualificarono per la fase finale di quella che è l'ultima Olimpiade vinta dall'Italia.


Verso i Mondiali FINA 2021. In mattinata, all'hotel Marriot di Budapest, il presidente della Ligue Europeenne de Natation, nonchè segretario della Federation Internationale de Natation, Paolo Barelli, ha partecipato ad una conferenza stampa ''verso i campionati mondiali del 2021, attraverso i campionati mondiali giovanili di nuoto del 2017''. Al tavolo dei relatori anche il presidente della FINA Julio Maglione, i presidenti del comitato organizzatore della 19esima edizione dei campionati del mondo FINA Tamas Gyarfas (presidente della federazione ungherese di nuoto e vice presidente FINA) e Lajos Kosa (anche sindaco di Debrecen e vice presidente del partito di maggioranza Fidesz), il presidente della federazione ungherese di pallanuoto Denes Kemeny, il commissario governativo Laszlo Vigh e il dirigente della MTVA Laszlo Zsolt Szabo.
Particolare attenzione è stata dedicata alla struttura multidisciplinare coperta che sorgerà sulla riva del Danubio, nei pressi del ponte Arpad, lato Pest, con tecnologie e materiali di avanguardia. ''Un complesso di piscine coperte per nuoto, pallanuoto, tuffi e sincro che completerà l'offerta della città alla popolazione, affiancherà la prestigiosa Alfred Hajos per lo svolgimento di manifestazioni nazionali ed internazionali e potrebbe rappresentare un'ulteriore spinta verso una candidatura olimpica'', hanno sottolineato Vigh, Kosa e Gyaras, che hanno spiegato come ''i lavori dovrebbero cominciare nel 2015'' e che la struttura ''composta da una piscina olimpica con 5.000 posti, che possono raggiungere i 18.000 con tribune supplementari, una piscina per i tuffi con 5.000 posti e due piscina per il warm-up, dovrebbe essere raggiunta dalla linea metropolitana e da mezzi pubblici in superficie''.
In relazione ai campionati mondiali del 2021 Kemeny ha poi aggiunto che "la pallanuoto si giocherà all'Alfred Hajos" e auspica che sia presa in seria considerazione "la candidatura per ospitare i campionati europei del 2020".
"Ringrazio la città di Budapest e le autorità del paese e del movimento acquatico ungherese per l'impegno profuso nella promozione delle discipline sul territorio - ha dichiarato Barelli, che lunedì incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban - E' un onore avere il presidente della FINA Maglione nel corso di un prestigioso evento quale il campionato europeo di pallanuoto e ciò dimostra quanto sia vicino alla famiglia della LEN. Questi campionati europei sono un meraviglioso volano verso i campionati mondiali giovanili di nuoto del 2017 e i campionati mondiali FINA del 2021. Nella mia doppia veste di presidente LEN e segretario FINA sono orgoglioso che l'Europa, anche attraverso l'Ungheria, sia al centro della pianificazione natatoria mondiale. Stiamo vivendo un campionato europeo emozionante, meritevole dei complimenti sotto il profilo organizzativo, strutturale e mediatico. Le previsioni indicano che raggiungeremo circa 150.000 spettatori in totale: una base molto importante per continuare a promuovere la pallanuoto ed attrarre l'interesse verso le prossime manifestazioni internazionali".
"Mi sento tra amici - ha proseguito Maglione - L'Ungheria è un paese dalle grandi tradizioni storico-sportive, con numerosi appassionati e praticanti nelle discipline acquatiche in cui conta tanti campioni. Il progetto che il comitato organizzatore dei campionati mondiali sta portando avanti merita grade interesse sotto il profilo sportivo e massima attenzione sotto il profilo dell'impiantistica. Sono certo che le novità infrastrutturali che sorgeranno per il mondiale del 2021 saranno determinanti per una futura candidatura olimpica".


foto budapest
da sinistra: Laszlo Vigh, Paolo Barelli, Denes Kemeny, Julio Maglione, 
Lajos Kosa, Tamas Gyarfas e Laszlo Zsolt Szabo.


fotogafie di Andrea Staccioli  e Giorgio Scala / Deepbluemedia.eu


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