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Europei. Italia-Croazia 8-7, è semifinale!

Pallanuoto
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Il Settebello che ti sorprende; il Settebello che ti fa innamorare. Combattivo, aggressivo, effervescente come una bottiglia di Champagne pronta per essere stappata.
Il Settebello è in semifinale alla 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest.
Battuta la Croazia 8-7 (1-1, 3-2, 2-2, 2-2) e sfatato un tabù che durava da tre anni con gli azzurri sconfitti nella finale per il bronzo ai campionati mondiali di Barcellona 2013 (10-8) e nella finale olimpica di Londra 2012 (8-6, già 11-6 nel girone).
Un risultato prestigioso, raccolto prima di quanto si prevedesse con una squadra rinnovata per sei tredicesimi rispetto a un anno fa coi giovani Velotto, Di Fulvio, Fondelli, Luongo, Giacoppo e Baraldi; con Nora out solo per un infortunio in extremis, e Bruni, Coppoli, Renzuto Iodice, Nicholas Presciutti, Busilacchi e Damonte già parte di un progetto che mira al prossimo biennio e ad assicurare continuità sino alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Gli azzurri sono stati sempre avanti, anche sul +2 (4-2 e 8-6); non hanno mai abbassato ritmo e intensità, eluso il gioco fisico degli avversari; hanno lottato, nuotato, corretto col passare dei minuti l'attacco e la difesa con l'uomo in più e vinto grazie all'ordine e all'aggresività con cui hanno salvato quattro delle sei azioni in superiorità numerica fischiate ai croati nell'ultimo quarto contro una a favore.
A segno per il Settebello Aicardi dal centro (1-0), Luongo (2-1) dai cinque metri, Fondelli (3-2) e Figlioli (5-4 e 6-5) in superiorità numerica, Di Fulvio dal perimetro (4-2), Giorgetti dai cinque metri (7-6) e su rigore (8-6).
L'Italia vice campione olimpica affronterà in semifinale l'Ungheria campione del mondo e padrona di casa venerdì alle 19. I pensieri tornano ai campionati europei del 2001, a Budapest. Stessa piscina. Finì 8-7 per gli azzurri poi d'argento: prima medaglia di Sandro Campagna sulla panchina del Settebello.
Nella seconda semifinale il Montenegro affronterà la Serbia, che ha sconfitto la Grecia 13-9. Si tratta del replay della finale del 2012 vinta dai serbi 9-8. La finale per il bronzo fu proprio Italia-Ungheria col successo dei magiari per 12-9.


La cronaca. Una magia di Aicardi, servito da Fondelli, porta avanti gli azzurri dopo appena 25 secondi. L'Italia gioca bene la palla, cercando di sgusciare alla fisicità avversaria con continui movimenti a mezza luna e tagli. La Croazia però pareggia con Sukno che trasforma la seconda superiorità numerica su tre conquistate a 4'23. Gli azzurri pagano lo 0/2 e, sul finire di tempo, un altro splendido movimento di Aicardi viene fermato da Pavic sul primo palo.
Nel secondo tempo l'Italia continua a lasciare solo gol in superiorità numerica alla Croazia e raggiunge il +2. Luongo sfida Setka ai cinque metri e segna il 2-1 dopo 2'. Pareggia Lonkar in superiorità numerica a 4'10, ma replicano Fondelli in contromano, per il primo gol con l'uomo in più dopo quattro errori a 5'42, e poi Di Fulvio con un improvviso tiro sul primo palo con difesa piazzata a (4-2).
La Croazia risponde con Muslim, in superiorità numerica a 6'55 (3/5), e con Loncar che supera ai due metri la marcatura di Figari a 1'45 del terzo tempo per il 4-4. L'Italia, però, non si scompone e con Figlioli realizza il 5-4 a 4'14 e il 6-5 a 7'13 in superiorità numerica, subendo il momento pari di Sukno (5-5) a 5'45, ma salvando tre superiorità numeriche consecutive con capitan Tempesti in evidenza.
Il quarto tempo si apre con il pari di Sukno a 1'13 (4/9); ma Giorgetti prima dai cinque metri a 4'04 e poi trasformando un rigore, conquistato da Baraldi su Buslje a 5'45, porta l'Italia sull'8-6. C'è da soffrire. Gli azzurri lo sanno e anche i cuccioli diventano leoni (vedi Velotto). La Croazia accorcia con Muslim in superiorità numeriche (5/12) a 1'38 da giocare; poi gli azzurri salvano due inferiorità numeriche e meritano la semifinale.


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Il commento del cittì Campagna. "Abbiamo disputato una partita di grande compattezza, con tanto movimento per sottrarci al gioco fisico, non dare punti di riferimenti e aprire spazi. Malgrado la percentuale non esaltante, abbiamo trasformato le superiorità numerica nei momenti importanti ed abbiamo difeso molto bene a uomini pari e in inferiorità numerica. Mi sono piaciuti la disciplina, il rispetto dei ruoli e dei compiti attribuiti ai ragazzi. Abbiamo compiuto un importante passo in avanti e ora avremo la possibilità di giocare altre due partite per continuare a crescere ambendo al massimo risultato".
 
Il commento di Aicardi. "Era dura per noi. Loro forse ci hanno sottovalutato un po' perchè nei recenti tornei ci hanno battuto con ampio margine. Però noi non moriamo mai. Siamo il Settebello e dal 2010 siamo sempre nei primi quattro posti. Abbiamo giocato molto bene in attacco, eludendo la loro fisicità col movimento e disputato un'ottima partita in chiave difensiva. Abbiamo preparato la partita talmente bene che dovevamo solo eseguire il nostro compito perché ogni errore individuale sarebbe venuto fuori. Ora c'è l'Ungheria. In casa loro. Con un grande pubblico. Una partita esaltante, che sogni fin da bambino. Magari potessi giocarne tante altre nella mia carriera".
 
Il commento di Giorgetti. "E' stata una partita durante la quale ci voleva pazienza e sangue freddo. I compagni hanno tenuto. Io ho cercato di capire la partita per dare qualcosa in più nel momento giusto. La vittoria è merito di un grande gruppo, dello staff e di tutti coloro che ci hanno seguito e sostenuto. Siamo sempre stati in vantaggio e abbiamo meritato di vincere. La semifinale rappresenta il coronamento di un sogno che avevo fin da quando ero bambino. Volevo sempre affrontare l'Ungheria e batterla. Ovviamente sognavo di vincere. Nei 2001 mia mamma tifava Ungheria e io Italia. Ricordo che Bogdan Rath fece dei numeri assurdi. E mi dissi: 'Magari potessi giocare io questa partita in futuro. Davanti a questo pubblico. Anch'io voglio vivere un'emozione unica'. Ora ci sono riuscito".


Gli ultimi successi dell'Italia contro la Croazia risalivano al 2011. Gli ultimi successi importanti risalivano alle semifinali dei campionati mondiali di Shanghai 2011 (9-8), poi vinti dal Settebello, che già due mesi prima aveva eliminato i croati nelle semifinali della World League a Firenze (13-11), poi d'argento. Questi successi seguono la sconfitta nella finale dei campionati europei di Zagabria 2010 (7-3; già 8-5 nel girone).
     
Il Settebello di Campagna sempre in zona medaglia ai campionati europei. Quattro su quattro. L'Italia allenata da Campagna ha sempre raggiunto la zona medaglia ai campionati europei. La prima volta nel 2001 con la conquista dell'argento a Budapest, eliminando nel cammino sino alla finale persa con la Jugoslavia 8-5 anche i padroni di casa dell'Ungheria per 8-7 in semifinale; nel 2010, a poco meno di due anni dal ritorno sulla panchina dell'Italia, dopo l'esperienza in Grecia, gli azzurri tornano sul podio internazionale dopo sette anni e su quello continentale dopo nove anni con l'argento conquistato a Zagabria e la finale persa con la Croazia 7-3. Due anni fa, ad Eindhoven, nell'atipico campionato europeo di gennaio, per esigenze dettate dal calendario nell'anno olimpico, è arrivato il quarto posto frutto delle sconfitte con la Serbia 12-8 in semifinale e con l'Ungheria 12-9.


Verso la semifinale Italia-Olanda di pallanuoto feminile, giovedì alle 18 in diretta su Rai Sport 2. Numeri e curiosità. Ecco un superclassico della pallanuoto in "rosa". Se il Setterosa di Pierluigi Formiconi ha dominato la scena tra gli anni 1990 e 2000, l'Olanda si può definire l'inventore delle calottine al femminile, basti pensare che le prime tre edizioni degli Europei furono vinte dalle "orange". L'Olanda infatti è andata sempre in finale nelle prime cinque edizioni, d'oro a Oslo 1985, Strasburgo 1987, Bonn 1989 e Leeds 1993 e d'argento ad Atene 1991, dove le azzurre conquistarono la prima medaglia internazionale della storia (il bronzo) e l'Ungheria il primo oro, a cui poi seguì il successo di Budapest 2001.
Il confronto due volte favorevole in pochi mesi nel 2012: ai quarti di finale dei campionati europei di Eindhoven col successo per 17-15 ai tiri di rigore, a cui seguì la medaglia d'oro, e nello spareggio per la qualificazione alle Olimpiadi di Londra, a Trieste, con un altro successo per 7-6 e le orange fuori dai Giochi vinti nel 2008.
Bruciano invece l'eliminazione ai quarti di finale delle Olimpiadi di Pechino ai tiri di rigore (13-11; 8-8 regolamentari e 0-0 supplementari) il 17 agosto 2008, con le olandesi che vinsero il torneo 9-8 in finale contro gli Stati Uniti; la finale persa 14-12 per la medaglia di bronzo agli europei di Zagabria il 10 settembre 2010. Proprio in quest'ultimo precedente già sedeva in panchina per le olandesi Mauro Maugeri - tecnico a cui era legata l'ultima medaglia internazionale del Setterosa, d'argento a Belgrado 2006 prima dell'oro di Eindhoven.
In totale le sfide ufficiali agli Europei sono dodici: quattro vittorie, due pareggi e sei sconfitte. La prima vittoria azzurra arrivò al quarto match (dopo tre sconfitte ed un pareggio) e fu nella semifinale degli Europei di Siviglia 1997 vinta per 8-7, con il Setterosa poi campione con il 6-5 sulla Russia. A livello mondiale, importante la vittoria per 7-6 in finale a Perth 1998 per il primo titolo iridato dal Setterosa.
In totale le olandesi hanno vinto quattro europei, un mondiale (1991 a Perth) e l'Olimpiade di Pechino 2008, dalla cui spedizione è rimasta solo il difensore Miloushka Smit. La stella è la ventitreenne attaccante del Padova vicecampione d'Italia Lieke Klaassen. L'allenatore è Arno Havenga, secondo di Mauro Maugeri, che è stato sostituito dopo 5 anni sulla panchina orange (2008/13).
L'ultimo precedente risale al 4 luglio scorso quando le azzurre persero 9-8 contro le olandesi nella quarta giornata del torneo di Kirishi, subendo la rete della sconfitta a due secondi dal termine per mano della Marloes Nijhuis.


fotogafie di Andrea Staccioli  / Deepbluemedia.eu


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