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Olimpiadi. Montenegro-Italia 10-12, è bronzo!

Pallanuoto
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Il Settebello torna sul podio olimpico a quattro anni dall'argento di Londra e a vent'anni dall'ultimo bronzo di Atlanta 1996. Sei gol dei fratelli Presciutti, quattro dei mancini e le bombe di Figlioli e Aicardi condannano i mai domi montenegrini che, dopo esser stati sotto 11-8, erano rientrati sul -1 fallendo anche un rigore con il fuoriclasse Ivovic.
Il supergol di Aicardi da quasi metà vasca a trenta secondi dalla fine mette il sigillo ad una partita vinta col cuore, con l'anima, con la classe di un gruppo rinnovato per sette/tredicesimi. E' l'ottava medaglia del Settebello nella storia olimpica (3 ori, 2 argenti e 3 bronzi). Per Campagna, alla nona olimpiade, è la dodicesima medaglia internazionale e la sesta della gestione da cittì dopo l'oro mondiale di Shanghai 2011, l'argento olimpico a Londra 2012, gli argenti europei di Budapest 2001 e Zagabria 2010 e il bronzo di Budapest 2014.
L'argento del Setterosa e il bronzo del Settebello sono le medaglie della continuità, frutto del lavoro sinergico di tutto il movimento che dimostra vitalità e ricambi già pronti e preparati per la convocazione in prima squadra nelle selezioni giovanili.
Per la Federazione Italia Nuoto è l'ottava medaglia della spedizione olimpica, la migliore di sempre con nuoto, fondo, tuffi e pallanuoto sul podio.


7bello10


LE DICHIARAZIONI DEL CITTI' CAMPAGNA. "E' stata una partita bellissima, tesa, con il Settebello sempre avanti ed in pieno controllo del gioco. Purtroppo faticavamo in inferiorità numerica; non riuscivamo a contrastare i loro tiri e a scalare bene. Poi abbiamo preso le contromisure. E' stato un torneo fantastico e i ragazzi sono stati tutti strepitosi. Abbiamo giocato coi due centroboa infortunati. Aicardi per la rottura del setto nasale avvenuta dopo pochi secondi nella partita di esordio con la Spagna e Bodegas per la rottura del legamento del pollice della mano destra nei quarti di finale con la Grecia. Nomino tutti i giocatori per ringraziarli e per avermi sopportato in questi mesi in cui siamo stati in trincea. Ringrazio il mio staff per tutto il lavoro svolto, a volte fino a notte fonda. Voglio chiedere scusa anche a Nora per l'episodio dell'altro giorno, ma volevo solo dimostrare che certe partite si vincono con la grinta e la fame. Lui è un ragazzo intelligente, ha capito e mi ha ripagato. Stasera sono stati tutti fantastici, gli esperti come i giovani, nessuno si è trato indietro dimostrando che il futuro è tracciato".


IL VICE AMEDEO POMILIO. "E' il bronzo del cuore. I ragazzi sono stati grandi e non hanno subito la pressione nonostante fossero in tanti a debuttare. Sono state tutte partite vere, dal primo giorno hanno saputo soffrire per conquistare una medaglia che è un punto di partenza vista la giovane età di tanti ragazzi che sapranno imporsi nel futuro".


CAPITAN TEMPESTI ALLA QUINTA OLIMPIADE. "E' tutto bellissimo. Abbiamo incontrato molte difficoltà, ma siamo riusciti a superarle con grande voglia e determinazione. Questo bronzo vale come un oro, perchè conquistato contro grandi avversari. Sognavo di chiudere così, con una medaglia che corona vent'anni di carriera, oltre 400 presenze e cinque olimpiadi sempre da protagonista grazie ai miei compagni".


BOMBER CHRISTIAN PRESCIUTTI. "Avevo detto ai ragazzi di continuare a divertirsi. Abbiamo disputato un torneo magnifico malgrado gli infortuni di Aicardi e Bodegas. Volevamo riscattarci. Questa medaglia vale oro. Ho dato tanto a questa calottina e ho ricevuto di più. Volevamo la medaglia e dedicarla anche ai ragazzi di Londra che non sono qui e che ci hanno incitato da casa. Ho lasciato tutto in vasca perchè sapevo che era la mia partita in nazionale e che dovevo trascinare i miei compagni. Lascio un gran gruppo e ora mi aspettano due principesse ed una regina a casa". 


REPORT. Subito pesante l'attacco azzurro. Di Fulvio sbaglia il primo extraman, ma ci pensa Gallo col mancino a bucare Scepanovic per il primo vantaggio Italia. Neanche 40 secondi e Di Fulvio guida la transizione e lancia Nicholas Presciutti solo soletto ai due metri: il difensore romano raddoppia per il fulmineo 2-0 azzurro. Rispondono i balcanici. Figlioli commette fallo grave e Mladen Janovic insacca con un bell' alzo e tiro (2-1). L'ex Savona e Pro Recco riprova, ma viene stoppato da Tempesti, che compie una grande parata anche su Ivovic con l'uomo in più. Nel finale di tempo sono scintille. Velotto e Darko Brguljan fuori per reciproche scorrettezze, ma il Montenegro non ne approfitta e parte la controfuga azzurra non rifinita da Di Fulvio.
Nel secondo parziale Ivovic commette fallo grave su Bodegas che nell'azione in superiorità numerica conclude sulle braccia di Scepanovic. Nel ribaltamento stavolta il Montenegro gioca bene l'extraplayer e con Janovic segna doppietta e pareggio (2-2) con un tiro fotocopia del primo gol. Al terzo uomo in più l'Italia passa: la circolazione è farraginosa, ma Gallo dal lato corto ripulisce un pallone sporco e realizza il 3-2. Il pressing è asfissiante e allora ci pensano i bomber: prima Ivovic pareggia dai 5 metri (3-3), risponde Figlioli per il 4-3. Gitto però commette secondo fallo grave e Darko Brguljan segna ancora dal lato corto (4-4). Gli azzurri chiudono avanti e conquistano il sesto extraplayer: stavolta l'azione è pressante e Christian Presciutti finalizza il nuovo vantaggio (5-4). Si va all'intervallo lungo.
La difesa montenegrina sventa la sesta superiorità numerica e dall'altra parte invece ancora Janovic (tripletta) pareggia con l'uomo in più. Lo stesso attaccante montenegrino va fuori per fallo grave e Christian Presciutti (doppietta) segna il 6-5. Gli azzurri spingono ed è baby Nicholas Presciutti a inventare il primo doppio vantaggio (7-5) con una colomba fantastica dai 5 metri. Lo stesso difensore romano esce per fallo grave e il Montenegro torna sotto grazie al centroboa ex posillipo Klikovac che si sblocca per il 7-6. Il pressing avversario provoca il secondo fallo grave di Jokic e stavolta è Nora col mancino a insaccare sotto la traversa per l'8-6. Non c'è respiro. Secondo fallo grave di Velotto che porta i balcanici a giocarsi l'uomo in più finalizzato da Misic con precisa girata al volo dal centro (8-7). Ancora uomo in più per l'Italia che gira bene il pallone e il mancino di Gallo realizza tripletta e 9-7. La difesa è grandissima nella doppia superiorità montenegrina successiva e si va all'ultimo tempo.
Gitto va fuori per tre falli e Brguljan, ex Canottieri Napoli, segna il meno uno (8-9). La risposta è immediata. Due azioni in extraman e Christian Presciutti assesta due colpi favolosi (prima palomba e poi la bomba da fuori) che portano il Settebello al massimo vantaggio 11-8. Il fuoriclasse Ivovic si mette il Montenegro sulle spalle. Prima conquista il rigore del possibile -2, ma lo spara sul palo; poi si smarca da fuori e insacca il 9-11 con due minuti e mezzo da giocare. Il Montenegro prova la controfuga che Figlioli stoppa per il terzo fallo grave. Radovic è spietato e segna il 10-11 con un minuto e mezzo al termine. L'Italia potrebbe tremare. Invece fa muro. A Drasko Brguljan saltano i nervi e viene espulso per proteste; poi il cavaliere mascherato Matteo Aicardi decide di firmare il bronzo con un supergol da quasi centrovasca, che sbatte da un palo a l'altro e si insacca colorando d'azzurro il podio olimpico. 


Montenegro-Italia 10-12
Montenegro: Radic, Drasko Brguljan, Paskovic, Petrovic, Darko Brguljan 2, Radovic 1, Mladan Janovic 3, Cuckovic, Ivovic 2, Misic 1, Klikovac 1, Jokic, Scepanovic. Coach Gojkovic.
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio, N. Gitto, Figlioli 1, A. Fondelli, Velotto, Nora 1, Gallo 3, C. Presciutti 4, Bodegas, Aicardi 1, N. Presciutti 2, Del Lungo. Coach Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Naumov (Rus).
Note: parziali 1-2, 3-3, 3-4, 3-3. Spettatori 5000 circa. Scepanovic in porta per il Montenegro, sostituito a 6'30 del terzo tempo da Radic. Gitto e Figlioli (I) fuori per limite di falli nel quarto tempo. Drasko Brguljan (M) espulso per proteste nel quarto tempo. Ivovic colpisce il palo su rigore nel quarto tempo, sull'11-8. Ammonito il coach Gojkovic (M) per proteste. Superiorità numeriche: Montenegro 8/13 + un rigore, Italia 6/13.


IL SETTE VOTATO DA TECNICI E GIORNALISTI. Portiere Marko Bijac (Cro); giocatori di movimento Christian Presciutti (Ita), Sandro Sukno (Cro), Darko Brguljan (Mne), Guillermo Molina Rios (Esp), Slobodan Nikic (Srb) e Filip Filipovic (Srb) anche MVP del torneo.


MONTENEGRO. Il Montenegro diventa stato indipendente col referendum del 21 maggio 2006 e la dichiarazione del 3 giugno 2006. Il 22 ottobre 2007 viene promulgata ufficialmente la nuova Costituzione. Dalla divisione della ex Jugoslavia, ha partecipato a tre olimpiadi cogliendo tre quarti posti consecutivi da Pechino 2008. Era la seconda volta che affrontava gli azzurri dopo aver perso 6-5 nel girone eliminatorio. L'ultima vittoria montenegrina contro l'Italia risale al 10-7 dello scorso gennaio, nei quarti di finale degli europei di Belgrado chiusi con l'argento. 
L'Italia ha affrontato il Montenegro per la prima volta in una finale europea il 27 luglio 2014 a Budapest: bronzo conquistato dagli azzurri 11-9 con triplette di Figlioli e Aicardi; in quella stessa edizione i ragazzi di Campagna avevano già pareggiato 6-6 con la squadra allora allenata da Perovic nel girone.
Nel 2008 la squadra del Montenegro ha partecipato per la prima volta ai campionati europei di Malaga vincendo il primo trofeo internazionale della sua storia, battendo in finale la Serbia 6-5 ai tempi supplementari. Argento, invece, ai campionati europei di Eindhoven 2012.
Tre altri precedenti europei tra Italia e Montenegro. Il primo a Zagabria 2010 con il successo 11-10 nella fase a gironi. In quell'occasione l'Italia di coach Campagna conquistò l'argento perdendo in finale coi padroni di casa della Croazia e il Montenegro chiuse al quinto posto.
Nel palmares montenegrino bisogna aggiungere l'argento mondiale di Barcellona 2013: durante il cammino sconfisse gli azzurri in semifinale 10-8 per poi perdere la finale contro l'Ungheria 8-7.
Il Montenegro targato Gojkovic ha esordito conquistando l'argento europeo a Belgrado.


SERBIA D'ORO. La Serbia batte in finale la Croazia 11-7 (parziali 3-2, 3-1, 3-2, 2-2) e conquista l'unica medaglia che mancava al suo mirabile palmares. Sempre avanti, già sul +3 dopo 10'42 (5-2), i serbi raggiungono il 9-5 a fine terzo tempo con una beduina da incorniciare del mancino Mandic, autore di quattro gol, uno più del croato Sukno. Poi vanno sul +5 (10-5) e chiudono 11-7. La Serbia d'oro alle Olimpiadi, è già campione del mondo e d'Europa dal 2012, nonché vincitrice della World League da quattro edizioni.


I PODI OLIMPICI DELLA PALLANUOTO MASCHILE


1900 Parigi / Osborne (USA), Bruxelles (BEL), Paris (FRA)
1904 Saint Louse / New York (USA), Chicago (USA), Missouri (USA)
1908 Londra / Gran Bretagna, Belgio, Svezia
1912 Stoccolma / Gran Bretagna, Svezia, Belgio
1920 Anversa / Gran Bretagna, Belgio, Svezia
1924 Parigi / Francia, Belgio, Usa
1928 Amsterdam / Germania, Ungheria, Francia
1932 Los Angeles / Ungheria, Germania, Usa
1936 Berlino / Ungheria, Germania, Belgio
1948 Londra / ITALIA, Ungheria, Olanda
1952 Helsinki / Ungheria, Jugoslavia, ITALIA
1956 Melbourne / Ungheria, Jugoslavia, Urss
1960 Roma / ITALIA, Urss, Ungheria
1964 Tokyo / Ungheria, Jugoslavia, Urss
1968 Città del Messico / Jugoslavia, Urss, Ungheria
1972 Monaco / Urss, Ungheria, Usa
1976 Montreal / Ungheria, ITALIA, Olanda
1980 Mosca / Urss, Jugoslavia, Ungheria
1984 Los Angeles / Jugoslavia, Usa, Germania Ovest
1988 Seul / Jugoslavia, Usa, Urss
1992 Barcellona / ITALIA, Spagna, CSI
1996 Atlanta / Spagna, Croazia, ITALIA
2000 Sydney / Ungheria, Russia, Jugoslavia
2004 Atene / Ungheria, Serbia e Montenegro, Russia
2008 Pechino / Ungheria, Usa, Serbia
2012 Londra / Croazia, Italia, Serbia
2016 Rio de Janeiro / Serbia, Croazia, ITALIA


FORMAZIONI ITALIANE MEDAGLIATE


ORI (3)


- Londra 1948: P. Buonocore, Bulgarelli, Rubini, Ognio, Pandolfini, Ghira, Arena, Majoni, Pandolfini, Toribolo, Fabiano. All. Valle.


- Roma 1960: Rossi, D'Altrui, Pizzo, Lonzi, Bardi, Lavoratori, Parmegiani, Ambron, Gionta, Guerrini, L. Mannelli, Spinelli. All. Zolomy.


- Barcellona 1992: Attolico, D'Altrui, Bovo, G. Porzio, Campagna, Caldarella, Fiorillo, F. Porzio, Pomilio, Gandolfi, Ferretti, Silipo, Averaimo. All. Rudic.


ARGENTI (2)


- Montreal 1976: Alberani, Simeoni, Baracchini, S. Marsili, Del Duca, G. De Magistris, S. Ghibellini, Panerai, Castagnola, E. D'Angelo, R. De Magistris. All. Lonzi.


- Londra 2012: Tempesti, Perez, N. Gitto, Figlioli, Giorgetti, Felugo, Giacoppo, Gallo, C. Presciutti, D. Fiorentini, Aicardi, Premus, Pastorino. All. Campagna.


BRONZI (3)


- Helsinki 1952: Gambino, Polito, Rubini, Ognio, M. Mannelli, De Sanzuane, Arena, Peretti, Trajola, Gionta, Ceccarini. All. Majoni.


- Atlanta 1996: Attolico, Gerini, F. Postiglione, Bovo, Bencivenga, A. Calcaterra, R. Calcaterra, Giustolisi, Angelini, Pomilio, Sottani, Silipo, A. Ghibellini. All. Rudic.


- Rio de Janeiro 2016: Tempesti, F. Di Fulvio, N. Gitto, Figlioli, A. Fondelli, Velotto, Nora, Gallo, C. Presciutti, Bodegas, Aicardi, N. Presciutti, Del Lungo . All. Campagna


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foto A. Staccioli / deepbluemedia.eu