La nazionale universitaria maschile supera per 17-14 la Germania e accede alla finale delle XXXII Universiadi di Rhine-Ruhr 2025. Gli azzurri di Mario Fiorillo scavano il solco decisivo nel secondo tempo con un parziale di 6-2 trascinati dal capitano Occhione, autore di quattro reti. Finale in programma sabato alle 18:45 contro gli Stati Uniti che hanno battuto 16-14 l'Ungheria. L'Italia potrà difendere la medaglia d'oro vinta a Napoli 2019 e Chengdu 2023. Ad ogni modo aggiungerà all'albo d'oro delle Universiadi la sedicesima medaglia, la quinta consecutiva dopo l'argento di Gwangju 2015, il bronzo di Taipei 2017 e, appunto, gli ori di Napoli 2019 e Chengdu 2023.
ITALIA-GERMANIA 17-14
Italia: Valle, Ballarini, Faraglia 2, Rocchino, Occhione 4, Giribaldi, Gullotta 3 (1 rig.), Carnesecchi 3, Condemi 2, Balzarini 2, Patchaliev, Patti 1, Da Rold. All. Fiorillo.
Germania: Spittank, Bozic, Bauer 2, Metten 3, J. Rotermund, Ostmann, F. Rotermund, Chiru 2 (1 rig.), Seifert, Hofmann 2, Jaschke 1, Gansen 4 (1 rig.). All. Sekulic.
Arbitri: Coelho Dos Santos (POR) e Stankevitch (USA).
Note: parziali 3-3, 6-2, 7-5, 1-4. Usciti per limite di falli: J. Rotermund (G) nel terzo tempo; F. Rotermund (G) e Bozic (G) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 7/14 + 2 rigori (uno fallito) e Germania 10/14 + 2 rigori. Spittank (G) para un rigore a Balzarini a 3'27" del terzo tempo sul risultato di 12-8. Ammonito il tecnico Fiorillo (I) nel terzo tempo.
LA PARTITA. Rompe il ghiaccio Condemi dopo 46 secondi poi la Germania pareggia con Chiru capitalizzando una doppia superiorità numerica. Bauer sigla il sorpasso tedesco sull'uomo in più; l'Italia impatta e ribalta il punteggio con Balzarini (2-2) e Patti (3-2), entrambi a segno in sei contro cinque. Jaschke (3-3) ristabilisce l'equilibrio al termine della prima frazione. Il gol di Gullotta (4-3) apre il secondo tempo. Trascorrono circa quattro minuti senza reti fin quando Gansen (4-4) riaggunta il pari per la Germania. Gli azzurri si scuotono piazzando il secondo minibreak dell'incontro con le firme del capitano Occhione (5-4) e di Condemi (6-4). I padroni di casa riducono le misure con Gansen (6-5) salvo poi subire tre reti azzurre in sequenza realizzate da Occhione, Carnesecchi e Faraglia per il 9-5 dell'Italia a metà gara. Nel terzo tempo la formazione di Fiorillo ipoteca il passaggio alla finale proiettandosi sul 15-8, massimo vantaggio, e conducendo il punteggio per 16-10 alla fine del periodo. L'ultimo quarto vede il moto d'orgoglio della Germania che riduce il passivo fino al 17-14 conclusivo.
Semifinali - Giovedì 24 luglio
Stati Uniti-Ungheria 16-14 (3-3, 3-3, 5-5, 5-3)
Italia-Germania 17-14 (3-3, 6-2, 7-5, 1-4)
LA SQUADRA AZZURRA A DUISBURG. Rocco Valle (De Akker), Stefano Ballarini (Olympic Roma), Pietro Faraglia (Onda Forte), Mattia Rocchino (CN Posillipo), Davide Occhione (RN Savona), Lorenzo Filippo Pio Giribaldi (CC Ortigia 1928), Alessandro Gullotta (RN Savona), Alessandro Carnesecchi (CC Ortigia 1928), Andrea Condemi (De Akker), Alessandro Balzarini (AN Brescia), Andrea Patchaliev (RN Savona), Federico Patti (Olympic Roma) e Nicolò Giorgio Maria Da Rold (RN Savona). Nello staff il tecnico Mario Fiorillo e l’assistente tecnico Vincenzo Massa.
ALBO D'ORO E PIAZZAMENTI ITALIA (5 ori, 4 argenti e 6 bronzi)
Torino 1959: 1. Jugoslavia, 2. Ungheria, 3. Italia
Sofia 1961: 1. Jugoslavia, 2. Unione Sovietica, 3. Ungheria; Italia non presente
Porto Alegre 1963: 1. Ungheria, 2. Unione Sovietica, 3. Brasile; Italia non presente
Budapest 1965: 1. Ungheria, 2. Unione Sovietica, 3. Romania; Italia non presente
Tokyo 1967: 1. Giappone, 2. Stati Uniti, 3. Italia
Torino 1970: 1. Unione Sovietica, 2. Italia, 3. Ungheria
Mosca 1973: 1. Unione Sovietica, 2. Cuba, 3. Stati Uniti; Italia quarta
Roma 1975: pallanuoto non presente
Sofia 1977: 1. Romania, 2. Ungheria, 3. Italia
Città del Messico 1979: 1. Stati Uniti, 2. Unione Sovietica, 3. Jugoslavia; Italia settima
Bucarest 1981: 1. Cuba, 2. Stati Uniti, 3. Romania; Italia non piazzata
Edmonton 1983: 1. Unione Sovietica, 2. Stati Uniti, 3. Cuba; Italia quinta
Kōbe 1985: 1. Unione Sovietica, 2. Jugoslavia, 3. Cuba; Italia quinta
Zagabria 1987: 1. Italia, 2. Cuba, 3. Jugoslavia
Duisburg 1989: pallanuoto non presente
Sheffield 1991: 1. Stati Uniti, 2. Cina, 3. Italia
Buffalo 1993: 1. Stati Uniti, 2. Ungheria, 3. Italia
Fukuoka 1995: 1. Jugoslavia, 2. Ungheria, 3. Australia; Italia ottava
Palermo 1997: 1. Italia, 2. Ungheria, 3. Australia
Palma di Maiorca 1999: 1. Spagna, 2. Italia, 3. Ungheria
Pechino 2001: 1. Italia, 2. Russia, 3. Ungheria
Daegu 2003: 1. Ungheria, 2. Serbia e Montenegro, 3. Australia; Italia quarta
Izmir 2005: 1. Serbia e Montenegro, 2. Ungheria, 3. Turchia; Italia settima
Bangkok 2007: 1. Montenegro, 2. Italia, 3. Ungheria
Belgrado 2009: 1. Australia, 2. Croazia, 3. Serbia; Italia ottava
Shenzhen 2011: 1. Serbia, 2. Russia, 3. Macedonia del Nord; Italia settima
Kazan 2013: 1. Ungheria, 2. Russia, 3. Serbia; Italia quarta
Gwangju 2015: 1. Ungheria, 2. Italia, 3. Stati Uniti
Taipei 2017: 1. Serbia, 2. Russia, 3. Italia
Napoli 2019: 1. Italia, 2. Stati Uniti, 3. Ungheria
Chengdu 2023: 1. Italia, 2. Ungheria, 3. Georgia