IN AGGIORNAMENTO - La terza giornata di lavori del convegno globale degli allenatori a Chianciano Terme è focalizata sul nuoto artistico, il nuoto per salvamento e la pallanuoto (che prende il via nel pomeriggio). Sold out nella Sala Scacchi dell’Excelsior e nel Salone Magellano all’Ambasciatori. Le basi per il confronto ci sono tutte come dimostrano i numeri degli iscritti e la partecipazione in aula. Apertura dei lavori è affidata al consigliere federale, organizzatore e direttore del corso Prof. Roberto Del Bianco.
NUOTO ARTISTCO. “Fa piacere vedere aula ricca e piena di persone – esordisce il Prof. Del Bianco in sede di presentazione - Iniziamo con il solito spirito che nel tempo si è consolidato: l’allenamento è un esercizio che facciamo in diverse forme ma la metodologia è la stessa. L’incontro e il confronto è l’unico modo per far crescere la cultura, perchè lo scambio di idee è fondamentale per la crescita d tutti. Collaborazione e integrazione sono i nostri principi. Buon corso e buon lavoro a tutti”.
LA RELAZIONE DEL DIRETTORE TECNICO DELLA NAZIONALE PATRIZIA GIALLOMBARDO. “Quest'anno è stata una stagione positiva, ci siamo posti di aprire una nuova fase con determinazione e ci siamo focalizzati su obiettivi strategici per crescere in modo efficace. Abbiamo scelto di valorizzare i cambiamenti, quindi abbiamo rinnovato sia lo staff tecnico che il gruppo delle atlete. Abbiamo creato sinergie positive favorendo un ambiente più coeso e orientato allo sviluppo. Gli obiettivi che ci eravamo posti erano il miglioramento dell'aspetto coreografico, lo sviluppo di ibridi elevati, migliorare la velocità nelle tecniche degli ibridi, l'incremento della preparazione atletica con parti specifiche nell'acrobatica, esercizi di prevenzione degli infortuni e il miglioramento della flessibilità e della mobilità. Direi che tutti questi obiettivi li abbiamo in parte raggiunti. Le prestazioni che abbiamo ottenuto nei principali eventi internazionali come il campionato europeo di Funchal e i mondiali di Singapore hanno testimoniato la crescita tecnica e soprattutto artistica della scuola italiana. Il 2025 ha conformato l'efficacia del processo di rinnovamento generazionale con l'inserimento di giovani talenti. Ciò grazie al lavoro che abbiamo svolto anche precedentemente con la nazionale B; quindi il nostro serbatoio che aveva sempre voluto un ricambio ci ha permesso di andare oltre e di migliorarci. Contestualmente è stato introdotto un nuovo staff. Di nuovo c'è stato prevalentemente l’ingresso delle ex-atlete Linda Cerruti e Anna Voloshyna per quanto concerne la parte artistica; per altri c’è stato principalmente un cambiamento di gestione”.
NUOTO PER SALVAMENTO. “Vedo con soddisfazione una bella platea – afferma il direttore Del Bianco - ricca di numeri ma anche di qualità. Sono con noi il vice presidente Andrea Pieri, il coordinatore tecnico scientifico delle squadre nazionali Marco Bonifazi e il vice presidente della ILSE Giorgio Quintavalle, il direttore tecnico della nazionale Massimiliano Tramontana e il presidente del CR Lazio Giampiero Mauretti, che ringrazio e saluto. Il salvamento è una curva esponenziale nel tempo, tanto per i risvolti sociali che per quelli agonistici. È un settore in continua crescita ed evoluzione. Esistono le basi per un confronto. Buon corso e buon lavoro a tutti”.
L’INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE ILSE GIORGIO QUINTAVALLE. Il tema è ILS e FIN: l’unicità del modello federale. “Ben ritrovati a tutti. Come sicuramente voi ben sapete, stiamo attraversando un periodo un po' particolare per il mondo del salvamento didattico, in quanto nel luglio del 2024 è entrato definitivamente in vigore il decreto 85 che di fatto liberalizzato quella che è la formazione degli assistenti bagnanti. Non è necessario ripercorrere la storia di questo decreto, però ci sono un paio di aspetti che vanno puntualizzati per capire il senso della comunicazione che stiamo per affrontare insieme”
“Uno degli elementi qualificanti, quello sul quale il dibattito – entra nel merito Quintavalle – è diventato molto serrato, soprattutto da parte di chi ritiene che questo presupposto fissato dalla norma non sia corretto, è il fatto che qualsiasi organizzatore intenzionato a richiedere l'accreditamento per la formazione degli assistenti bagnanti debba avere nel proprio organico gli allenatori di nuoto per salvamento della Federazione Italiana Nuoto. Su questo tema si è aperto prima un confronto, poi una battaglia che non è ancora terminata con una serie di ricorsi, anche al tribunale amministrativo regionale del Lazio, ritenendo che questa norma non sia ortodossa e che violi quello che è il principio della libera concorrenza e quindi non sia rispondente all'indicazione che aveva chiesto l'autorità garante alla concorrenza del mercato, nel momento in cui rivolgendosi al ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedeva per l'appunto che il mercato fosse liberalizzato. Innanzitutto su quello che è la qualifica dell'allenatore di salvamento, cioè voi”.
“Questa autorevolezza che discende dalle norme deriva dal decreto del 2016 – prosegue il vice presidente della federazione europea di salvamento - in attuazione di una direttiva europea dove nel riconoscimento della mobilità professionale nello spazio europeo ogni paese membro aveva la necessità, anzi il dovere, di individuare quale fosse l'ente nazionale deputato a definire per ogni singola professione chi deve effettuare il riconoscimento. E in quell'occasione il nostro legislatore nazionale ha individuato il CONI come autorità, quindi ente certificatore per le professioni sportive. L'ha fatto in specie per le professioni di istruttore, allenatore, maestro di scherma, dirigente sportivo. Bene, il CONI che cosa ha fatto? Il CONI ha approvato un sistema nazionale delle qualifiche sportive diviso in quattro livelli, assegnando il primo livello, cioè la formazione di base, a tutti gli enti di produzione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali; riservando invece il secondo e il terzo livello per le federazioni sportive nazionali. Il CONI poi ha tenuto per sé e per la scuola dello sportt il quarto livello”. “Di fatto il secondo e il terzo livello sono esclusivamente federazioni sportive nazionali e discipline sportive associate, che hanno lo stesso ruolo delle federazioni sportive nazionali e parimenti riconosciute dal CIO. Quindi, siccome lo statuto del CONI, all'articolo 21, recita che per ogni disciplina sportiva può essere riconosciuta una e una sola federazione che pratichi formazione ed agonistica in una disciplina riferibile ad una federazione internazionale riconosciuta dal CIO e in sede di riservamento a livello mondiale c'è l'International Lifesaving Federation, non occorre neanche essere grandi esperti di logica proposizionale per capire che necessariamente soltanto la Federazione Italiana Nuoto può rilasciare quel titolo”.
Mentre proseguono i lavori degli allenatori di artistico e salvamento, alle 14:30, e dalle 13:30 gli accrediti, inzia la tavola rotonda sulla pallanuoto nella sala Lorenzo il Magnifico all’Excelsior, con l’apertura affidata ai commissari tecnici del Settebello Alessandro Campagna e del Setterosa Caro Silipo. Presentazione affidata al Prof. Roberto Del Bianco. Chiusura lunedì.
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Nuoto e nuoto in acque libere
Tuffi e tuffi dalle grandi altezze
Pallanuoto
Foto Giorgio Scala / DBM
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