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Differimento regime IVA al 2036. Barelli: "Tutelate le associazioni sportive"

Federazione
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L'impegno del Governo evita di assoggettare all'IVA le attività svolte dalle associazioni sportive dilettantistiche ed in genere del terzo settore. L'auspicio diventa realtà dopo la proroga di un anno, fino a tutto il 2025, per altri dieci anni. Ovvero si tratta dell'ulteriore differimento al 2036 dell'entrata in vigore delle norme che avrebbero richiesto l'assoggettamento agli obblighi strumentali ai fini IVA, di tenuta della contabilità e fatturazione, per gli enti che svolgono prestazioni nei confronti dei propri associati.
"Col Governo abbiamo lavorato per accogliere le necessità delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti del terzo settore, scongiurando costi ulteriori relativi ad attività di carattere commerciale non rivolte esclusivamente agli associati - sottolinea Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capo gruppo di Forza Italia alla Camera, tra i promotori dell'istanza - Per le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro e per quelle impegnate in ambito sociale sarebbero stati costi insostenibili e avrebbero compromesso le attività svolte in favore dei cittadini e delle fasce più deboli. Ringrazio per la sensibilità dimostrata i colleghi del Governo e il Viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo particolamente attento alla questione".
La proroga è tra le misure fiscali del testo definitivo del Dlgs in materia di terzo settore, crisi d'impresa, sport e imposta sul valore aggiunto approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.