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La Storia

14 Agosto 1899

Per risalire alla nascita della Federazione Italiana Nuoto bisogna tornare all'inizio del secolo precedente, ovvero all'epoca delle Rari Nantes: prime associazioni di nuotatori. Il 14 agosto 1899, a Como, per volere di Achille Santoni (che ne sarà il primo presidente) nasce la Federazione Italiana Rari Nantes (FIRN), dalle cui spoglie molto più tardi (bisognerà aspettare il 1930), sotto la spinta del Partito Fascista, nascerà la Federazione Italiana Nuoto (FIN).

23 maggio 1900

Il 23 maggio 1900 viene emanato il primo Statuto Federale

Anni Venti

Agli inizi degli anni venti, la FIRN, subisce una nuova variazione. Per distinguersi dalle varie Rari Nantes che crescevano nel numero con grande rapidità, la Federazione modifica la propria ragione sociale per diventare un "Ente Morale".

1930

Nel 1930, con la nomina a Presidente di Leandro Arpinati, dopo una sola settimana dall'insediamento, viene cambiata la dicitura della Federazione: non più Federazione Italiana Rari Nantes, bensì la più moderna e ancora attuale Federazione Italiana Nuoto.

1936

Primi risultati di rilievo per l'attività agonistica della FIN sono quelli ottenuti da Carlo Dibiasi alle Olimpiadi di Berlino '36 nei tuffi. Lo stesso anno invece, dal punto di vista istituzionale, la Società Italiana di Salvamento converge nella FIN andando a creare la sua sezione di Salvamento.

1948

I risultati davvero rilevanti dal punto di vista agonistico, arrivano dal 1948 in poi. Durante le Olimpiadi di Londra '48 gli italiani della pallanuoto conquistano il primo oro olimpico con il "Settebello", mentre agli Europei di Vienna del 1950 si evidenzia il giovane Carlo Perdersoli (che ben presto si farà conoscere dal grande pubblico con il nome di Bud Spencer per le sue doti di attore) che risulterà essere il primo italiano a scendere sotto la soglia del minuto nei 100 stile libero.

L'improvviso boom del nuoto spinse il vice-segretario del Coni Mario Saini a introdurre una importante innovazione: i Centri di Addestramento al Nuoto i cui benefici si noteranno per decenni.

1960

Intanto ci si avvicina ai Giochi Olimpici di Roma del 1960 così, in vista di tale evento, si apportano notevoli migliorie. In primo luogo la FIN, che fino a quel momento aveva sede a Milano, viene trasferita a Roma; in secondo luogo si completano opere strutturali di grande importanza quali lo Stadio del Nuoto inaugurato nel 1959 attraverso un torneo internazionale di nuoto, pallanuoto e tuffi

1966

Il 1966 si apre con la più grande tragedia del nuoto italiano: Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Dino Rora, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Daniela Samuele, l'allenatore Paolo Costoli e il telecronista Nico Sapio, muoiono in un incidente aereo il 28 gennaio, a Brema, dove erano attesi per un meeting internazionale.

Anni Ottanta

Fino agli anni Ottanta, il palcoscenico sarà dominato dalle stelle dei tuffi con il leggendario Klaus Dibiasi - vincitore di cinque medaglie olimpiche di cui tre d'oro dalla piattaforma nel 1968, '72 e '76 - e Giorgio Cagnotto. Nel nuoto, invece, spiccano le imprese della giovanissima Novella Calligaris - tre medaglie olimpiche, primatista e campionessa del mondo degli 800 stile libero nel 1973 - e della staffetta 4x100 stile libero composta dal poker d'assi Pangaro-Barelli-Zei-Guarducci che nel 1975 conquistarono la prima medaglia del nuoto italiano maschile nella storia dei Mondiali: bronzo.

dal 1980 al 1992

Gli anni d'oro della Federazione Italiana Nuoto sono quelli che vanno dal 1980 al 2004. A metà anni ottanta si fanno largo atleti del calibro di Stefano Battistelli, bronzo olimpico nei 400 misti nel 1988 e nei 200 dorso nel 1992, Giorgio Lamberti, campione del mondo e recordman nei 200 stile libero nel 1991, e Luca Sacchi, bronzo nei 400 misti alle Olimpiadi del 1992. Periodo caratterizzato anche da un gruppo di ragazze: Dalla Valle, Tocchini, Felotti, Carosi e Persi.

1992

Nel frattempo cresce il mito del Settebello di Ratko Rudic, autore del Grande Slam tra cui spicca l'oro conquistato alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 battendo in finale la Spagna con un gol di Gandolfi nel settimo tempo supplementare.

1996

Il tempo scorre e non solo cronologicamente. Inevitabile il ricambio generazionale soprattutto nel nuoto che è affidato alle cure del CT Alberto Castagnetti. Ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, dove l'unico italiano a mettersi in evidenza era stato Emanuele Merisi strappando un bronzo nei 200 dorso, emergono i talenti dei giovani Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla che, pur non riuscendo a raggiungere il podio, migliorano le prestazioni personali alimentando così grosse aspettative per il futuro.

2000

Le Olimpiade di Sydney sono lontane quattro anni e ci si arriverà con la Federnuoto commissariata e l'ex Vice Presidente Paolo Barelli in pole position per la futura Presidenza. In vasca le aspettative del nuoto italiano si concretizzano.

Domenico Fioravanti conquista il primo oro individuale del nuoto italiano nei 100 rana, e poi vincendo i 200 con Davide Rummolo di bronzo diventa l'unico atleta della storia imporsi nei 100 e 200 rana nella stessa edizione olimpica (ci riuscirà poi il giapponese Kosuke Kitajima ad Atene 2004); Rosolino vince i 200 misti e chiude con l'argento i 400 stile libero e con il bronzo i 200 stile libero. E' l'apoteosi.

L'effetto Sydney continua a lungo. Fioravanti e Rosolino sono popolarissimi, al centro delle attenzioni dei media e degli appassionati come dimostra un sondaggio del quotidiano sportivo "La Gazzetta dello Sport": Rosolino spicca al secondo posto nella classifica degli atleti più amati d'Italia alle spalle solo del "fenomeno" Valentino Rossi. Dopo di lui Varenne e altri due nuotatori, Alessio Boggiatto e Viola Valli, prima tra le donne.

Intanto il 15 ottobre 2000, a Rimini, viene eletto Presidente della FIN con maggioranza schiacciante Paolo Barelli. Il nuovo Presidente è il primo che presenti un passato agonistico di alto livello. La sua presidenza è ricca di trionfi agonistici e sociali con il ruolo del Salvamento prevalente nell'opera di diffusione della cultura dell'acqua.

2004

Dalla fine del 2003 il passo verso le Olimpiadi di Atene 2004 è molto breve. L'Italia delle piscine fa comunque la propria parte in tutte le discipline. Nella pallanuoto il Setterosa di Pierluigi Formiconi conquista l'oro che segue quattro successi europei e due mondiali ottenuti negli ultimi dieci anni; mentre nel nuoto Federica Pellegrini conquista l'argento nei 200 stile libero e la staffetta 4x200 si tinge di bronzo con Simone Cercato, Filippo Magnini, Emiliano Brembilla e Massimiliano Rosolino. Ancora emozioni, per la prima volta di medaglie storiche, mai festeggiate prima.

Sul fronte federale, a Roma il 23 ottobre 2004, Paolo Barelli è confermato presidente con una maggioranza che supera il 90% di consensi per vivere insieme altri quattro anni di successi. Quadriennio olimpico conclusosi a Pechino 2008, il secondo della gestione Barelli, con grandi successi agonistici e di rilevanti soddisfazioni nella promozione della cultura dell'acqua. L'oro, il primo olimpico femminile del nuoto italiano, di Federica Pellegrini nei 200 stile libero con il record mondiale e l'argento di Alessia Filippi negli 800 sono stati gli acuti dell'Olimpiade cinese ma altrettanto importanti sono le 18 medaglie mondiali tra Montreal 2005 e Melbourne e Napoli 2007 con il doppio titolo iridato di Filippo Magnini grande protagonista e le 42 medaglie europee conquistate a Budapest/Belgrado 2006 ed a Eindhoven 2008 con l'oro negli 800 s.l. della Filippi, il primo continentale del nuoto in rosa, e il doppio trionfo della staffetta maschile 4x200 ad illuminare la scena assieme ai primi posti di Terrin nei 50 rana, di Magnini nei 100 s.l. e della 4x100 s.l. nel 2006, della Pellegrini nei 400 s.l. e della Cagnotto nella piattaforma.

2008

Le stelle azzurre rappresentano, peraltro, la punta di un movimento che è cresciuto nel quadriennio sino a sfiorare i sei milioni di praticanti del 2008 che testimoniano a sufficienza la diffusione dello sport dell'acqua che sta diventando parte importante della cultura sportiva del Paese.

L'Assemblea Ordinaria della Federazione Italiana Nuoto, riunitasi a Roma il 18 ottobre 2008, ha poi rinnovato la piena fiducia al Presidente Paolo Barelli, al suo terzo mandato dopo quelli del quadriennio 2000-2004 e 2004-2008, con il 95,45% dei consensi.

2009

I mondiali di Roma 2009 continuano il trend di sviluppo, cominciato dieci anni prima a Sydney, con 10 medaglie in una manifestazione record per partecipanti e per primati mondiali a testimonianza della grande qualità dei valori in acqua. I due ori della Pellegrini e l'oro e il bronzo della Filippi testimoniano lo standard internazionale massimo raggiunto dal nuoto femminile. In evidenza anche il fondo con l'oro di Cleri e i bronzi della Grimaldi e della Vitale. Argento (assieme alla Dallapè) e bronzo per la Cagnotto nei tuffi. "Storica" prima medaglia nel sincro con il bronzo della Adelizzi.

dal 2009 al 2012

Dopo i Mondiali di Roma 2009 torna a brillare la pallanuoto italiana. Il Setterosa diventa campione europeo nel 2012, ma soprattutto il Settebello di Alessandro Campagna conquista l'argento europeo nel 2010, l'oro mondiale nel 2011 e l'argento alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Nel contempo la Nazionale di nuoto in acque libere guidata da Massimo Giuliani si erge a leader del movimento internazionale, portando Martina Grimaldi alla conquista della medaglia di bronzo nella 10 chilometri alle Olimpiadi di Londra: primo podio italiano nella specialità. Prosegue anche l'ascesa del nuoto, con Federica Pellegrini che bissa la doppietta 200-400 stile libero ai Mondiali di Shanghai 2011, senza però riuscire a ripetersi alle Olimpiadi dove si piazza in entrambe le gare al quinto posto. L'amarezza più grande, però, è di Tania Cagnotto, che per pochi centesimi di punto non riesce a conquistare la medaglia né dalla gara individuale di trampolino né da quella sincrocon Francesca Dallapé. Le nostre vice campionesse del mondo si fermano ai piedi del podio. I risultati del 2009/2012 portano alla conferma di Paolo Barelli alla Presidenza della Federnuoto per il quadriennio che condurrà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, assieme alle prestigiose cariche di Segretario Onorario della Federation Internationale de Natation e di Presidente della Ligue Européenne de Natation. Altri significativi risultati per l'intero movimento acquatico nazionale.

2013

Si ripetono le grandi performances di atlete e atleti delle varie squadre nazionali: prima ai Mondiali di Barcellona 2013 con l’oro di Martina Grimaldi nella 25 km di fondo, l’argento di Federica Pellegrini nei 200 s.l. ed ancora il doppio argento di Tania Cagnotto da sola da 1 metro e in coppia con Francesca Dallapè dai 3 metri e a chiudere il bronzo di Gregorio Paltrinieri nei 1500 s.l., poi i grandi raccolti di medaglie europee: 22 ( 8 ori, 3 argenti,11 bronzi) a Berlino 2014 e 33 ( 8 ori, 13 argenti e 11 bronzi) a Londra 2016 inframezzati dai 14 podi mondiali di Kazan 2015 con Gregorio Paltrinieri che conquista il metallo più nobile nei 1500 s.l. e si ripete, sia pure d’argento, negli 800 s.l. Oro anche per Tania Cagnotto da 1 metro e per Simone Ruffini nella 25 km di fondo. Doppio argento per Federica Pellegrini prima nei “suoi” 200 stile libero (nona medaglia consecutiva tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei) e poi assieme a Mizzau, Musso, Masini Luccetti nella 4 x 200 s.l. Chiudono il ricco bottino i bronzi del Setterosa, la doppietta 5 km e 25 km di Furlan, la prima volta di Minisini con la Flamini nel duo libero e poi con la Perrupato in quello tecnico, l’ ”eterna” Tania Cagnotto nel trampolino 3 mt e in coppia con Verzotto nel 3 metri sincro e i dragthi azzurri della velocità (Dotto, Orsi, Santucci, Magnini) nella 4x100 s.l.

dal 2013 al 2016

Chiusura con il botto, infine, della magica stagione 2013-2016 con l’exploit olimpico di uno dei campioni più straordinari del nuoto azzurro. Gregorio Paltrinieri conquista. nei 1500 stile libero, l’oro a Rio de Janeiro 2016 e trascina idealmente le altre vedette della spedizione italiana: da Rachele Bruni al Setterosa al duo Cagnotto-Dallapè che arrivano all’argento e Gabriele Detti nei 400 e 1500 s.l. che assieme al Settebello e a Tania Cagnotto si meritano la gloria del bronzo olimpico. Il 7 settembre 2016 a Roma l’ Assemblea elettiva della Federnuoto ribadisce per la quinta volta la fiducia a Paolo Barelli con 13.811 voti pari all’83,4% dei consensi. Il presidente rimarrà, così, in carica fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

dal 2017 al 2018

Inizia a spron battuto il nuovo quadriennio olimpico con i mondiali di Budapest 2017 che vedono la definitiva consacrazione del sincro con l’oro e l’argento di Minisini prima con la Flamini e poi con la Perrupato, le conferme auree di Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, l’argento del fondo (Sanzullo nei 5 km e Furlan nei 25 km), le nove medaglie di bronzo tra cui spicca la new entry Alessandro De Rose dai 27 metri delle Grandi Altezze.
Bottino di qualità e di quantità agli Europei di Glasgow 2018 con il triplete d’oro di Simona Quadarella nei 400, 880 e 1500 stile libero assieme ai primi posti di Arianna Bridi nella 25 km di fondo, di Alessandro Miressi nei 100 stile libero, di Piero Codia nei 100 farfalla, di Margherita Panziera nei 200 dorso e di Bertocchi-Pellacani nel sincro 3 metri. 

dal 2019 al 2021

Il Mondiale preolimpico di Gwangju 2019 conferma il costante progresso degli azzurri. Gregorio Paltrinieri conquista l’oro negli 800 stile libero e impreziosisce la sua competizione iridata anche con un bronzo nei 1500 stile libero. Federica Pellegrini domina i 200 stile libero e Simona Quadarella i 1500 stile libero, insieme allo splendido argento negli 800. Sul gradino più alto del podio sale anche il Settebello. Brillano gli argenti della staffetta 4x1,25 km con Rachele Bruni, Giulia Gabrielleschi, Domenica Acerenza e Gregorio Paltrinieri, del duo misto tecnico di Flamini e Minisini, che raddoppiano il loro bottino anche con il duo misto libero. A completare il palmares del nuoto artistico ci pensa la squadra, formata da Beatrice Callegari, Domizia Cavanna, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Alessia Pezone, Enrica Piccoli e Federica Sala, con l’highlight d’argento. Il ricco medagliere azzurro si chiude con i bronzi di Rachele Bruni nei 10km, Alessio Occhipinti nei 25km, Gabriele Detti nei 400 stile libero e Martina Carraro nei 100 rana. Il 2020, anno olimpico, si rivela una stagione del tutto particolare: la pandemia di Covid-19 costringe al rinvio sia delle olimpiadi di Tokyo che degli europei di Budapest. Nel 2021 ripartono le manifestazioni internazionali però a porte chiuse, senza il clamore del pubblico. Gli europei di Budapest si concludono di nuovo con un ricco medagliere per la nazionale. Abbiamo infatti il primo posto nei tuffi di Elena Bertocchi dal trampolino da un metro e della coppia Chiara Pellacani e Matteo Santoro nel sincro da tre metri misto; Pellacani conquista l’argento nel trampolino da tre metri, nel sincro da tre metri con Elena Bertocchi e nel Team event insieme a Andreas Sargent Larsen, Sarah Jodoin di Maria e Riccardo Giovannini e il bronzo da quello da un metro. Risplende nel nuoto Gregorio Paltrinieri che porta a casa quattro ori, tre in acque libere nella 5km, nella 10km e nel Team Event insieme ai compagni Domenico Acerenza, Rachele Bruni e Giulia Gabrielleschi, e una negli 800 stile libero, ai quali si aggiunge un bronzo nei 1500 stile libero. Simona Quadarella si riconferma regina d’Europa nei 400, 800 e 1500 stile libero. Sul tetto d’Europa anche Benedetta Pilato nei 50 rana e Margherita Panziera nei 200 dorso, impreziosito con l’argento nei 100 dorso. Portano a casa preziosi argenti Matteo Furlan nella 25km, Giulia Gabrielleschi nella 5km, Alessandro Miressi nei 100 stile libero, Federico Burdisso nei 200 farfalla, Alberto Razzetti nei 400 misti (insieme al bronzo nei 200 misti), Federica Pellegrini nei 200 stile libero, Arianna Castiglioni nei 100 rana e della staffetta 4x200 stile mista composta da Stefano Ballo, Stefano Di Cola, Federica Pellegrini e Margherita Panziera. Completano il medagliere i bronzi del duo libero misto e tecnico di Nicolò Ogliari e Isotta Sportelli, di Giovanni Tocci nei tuffi dal trampolino da tre metri, di Dario Verani nella 5km, di Rachele Bruni nella 10km, di Barbara Pozzobon nella 25 km, di Gabriele Detti nei 800 stile libero, di Domenico Acerenza nei 1500 stile libero, di Nicolò Martinenghi nei 50 rana, Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero, Martina Carraro nei 100 rana, nelle staffette 4x100 stile libero maschile con Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo e Thomas Ceccon, 4x100 mista maschile con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi, 4x200 stile libero maschile con Stefano Ballo, Matteo Ciampi, Marco De Tullio e Stefano Di Cola, 4x200 stile libero femminile Stefania Pirozzi, Sara Gailli, Simona Quadarella e Federica Pellegrini, 4x100 mista femmiinile Margherita Panziera, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini, 4x100 stile libero mista con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Federica Pellegrini e Silvia Di Pietro e, infine, nella 4x100 mista mista con Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Alessandro Miressi. A luglio 2021 prende avvio la tanto bramata rassegna olimpica dove i nostri atleti conquistano sette medaglie: argento e bronzo di Gregorio Paltrinieri nei 800 stile libero e nella 10 km, argento nella staffetta 4x100 stile libero maschi con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo; bronzo a Simona Quadarella negli 800 stile libero, Nicolò Martinenghi nei 100 rana, Federico Burdisso nei 100 dorso e nella 4x100 misti maschile con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi.

2022
 

Un anno particolarmente positivo per l’Italia delle discipline acquatiche. Ai Mondiali di Budapest 2022, tra gli ori, spiccano le doppiette di Minisini e Ruggiero nel duo misto Tech e Free, Ceccon nei 100 dorso con il record del mondo, Martinenghi e Pilato nei 100 rana e la staffetta 4x100 mista con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. Straordinario Paltrinieri, oro nei 1500 stile libero e nella 10 km, e Verani, vincitore della 25 km. Gli argenti portano la firma della squadra di Highlight dell’artistico, di Martinenghi e Pilato nei 50 rana, della pallanuoto maschile e del duo Santoro-Pellacani dal trampolino dei tre metri sincero misti. Nei bronzi, brillano la Quadarella negli 800 stile libero, la 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, le squadre tecnico e combo del nuoto artistico e la staffetta 4x1,5 km in acque libere con Ginevra Taddeucci, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri. Nel magico scenario del Foro Italico, gli Europei di Roma 2022 hanno colorato d’azzurro l’estate dello sport. L’Italia è stata assoluta protagonista, dominando in ogni disciplina: dal nuoto ai tuffi, dal nuoto artistico alle acque libere. Un vero trionfo azzurro con Paltrinieri vincitore negli 800 stile libero e nella 5 km fondo, Thomas Ceccon d’oro nei 100 dorso e nei 50 farfalla, e Nicolò Martinenghi dominatore della rana nei 50 e 100 metri. Successi anche per Razzetti nei 400 misti, per la 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, e per la 4x100 mista con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Matteo Rivolta e Alessandro Miressi. Tra le donne, doppietta d’oro per Quadarella negli 800 e 1500 stile libero, e per Panziera nei 100 e 200 dorso. Pilato si è imposta nei 100 rana, mentre nel nuoto artistico Minisini ha conquistato quattro titoli europei: nel solo tecnico e libero, e nel duo tecnico e libero misto insieme a Ruggiero. Nei tuffi, vittorie per Marsaglia dal trampolino dei tre metri, Bertocchi dal trampolino da un metro e Pellacani dal trampolino dei tre metri, oltre al successo nel Team Event misto con Andreas Sargent Larsen, Sarah Jodoin di Maria, Chiara Pellacani e Eduard Timbretti Gugiu. Nel fondo, splendidi ori per Acerenza nella 10 km, Sanzullo nella 25 km, e per la staffetta 4x1250 mista con Rachele Bruni, Ginevra Taddeucci, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza. A completare il trionfo azzurro i bronzi di Alessandro Miressi nei 100 stile libero, Lorenzo Galossi negli 800 stile libero, Luca Pizzini nei 200 rana, Alberto Razzetti nei 200 farfalla, Pier Andrea Matteazzi nei 400 misti, Martina Rita Caramignoli nei 1500, Ilaria Cusinato nei 200 farfalla, Sara Franceschi nei 200 misti e la staffetta 4x200 stile libero mista con Stefano Di Cola, Matteo Ciampi, Alice Mizzau e Antonietta Cesarano. Nel nuoto artistico, bronzi per Cerruti-Ferro nei Duo tecnico e Duo libero. Nei tuffi, Tocci ha conquistato due terzi posti dal trampolino da uno e da tre metri, anche Pellacani-Santoro arrivano sul terzo gradino del podio nel sincro misto dai tre metri e Jodoin di Maria-Timbretti Gugiu nel sincro misto dalla piattaforma. Dalle grandi altezze le due storiche medaglie di bronzo di Alessandro De Rose dai ventisette metri e Elisa Cosetti dai 20 metri. Nel fondo, bronzi per Furlan nella 25 km, Gabbrielleschi nella 5 km e Santoni nella 25 km. La brillante stagione natatoria si conclude con il terzo posto del Setterosa ai Campionati europei di Spalato 2022.

dal 2023 al 2025
 

A Fukuoka 2023 l’Italia ha confermato la propria forza e il suo spirito combattivo. Il primo oro è arrivato da Thomas Ceccon, campione del mondo nei 50 farfalla. Oro anche per la squadra azzurra della staffetta 4x1,5 km di fondo con Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri. Nel nuoto artistico, splendidi secondi posti per il duo tecnico Cerruti–Ruggiero e per la squadra Team Tech con Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino. Gregorio Paltrinieri ha conquistato l’argento nella 5 km,Thomas Ceccon nei 100 dorso e Martinenghi nei 100 rana. Argento anche per la staffetta 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Lorenzo Zazzeri e Thomas Ceccon e per Simona Quadarella nei 1500 stile libero. A Doha 2024 grande protagonista è stato Giorgio Minisini con la medaglia d’oro nel solo libero e d’argento nel solo tecnico. Doppietta d’oro anche per Simona Quadarella, trionfatrice negli 800 e nei 1500 stile libero, confermando la sua supremazia nel mezzofondo. Nei tuffi medaglie d’argento per Marsaglia-Tocci dai tre metri sincro maschile e Santoro-Pellacani tre metri sincro misto. Ancora argenti per la staffetta 4x1,5 km fondo e la pallanuoto maschile. Ottimi secondi posti per Miressi nei 100 stile libero, Martinenghi nei 50 e 100 rana e Razzetti nei 200 farfalla. Argento anche per la 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo. A completare il medagliere, bronzi per Acerenza nei 5 km, Razzetti nei 200 misti, la 4x100 mista con Michele Lamberti, Nicolò Martinenghi, Gianmarco Sansone e Alessandro Miressi, Pilato nei 50 rana e Franceschi nei 400 misti. Agli europei di pallanuoto maschile a Zagabria 2024 il Settebello conquista il terzo gradino del podio. A Belgrado 2024 gli Azzurri hanno brillato soprattutto nel fondo: Paltrinieri ha conquistato l’oro nei 10 km maschili, Verani nei 25 km maschili e Pozzobon nei 25 km femminili. Nel nuoto artistico, secondi posti per Minisini nel solo libero maschile, il duo tecnico misto Pelati-Rizea e per il duo libero misto Pelati- Flaminia Vernice e per la squadra libero azzurra che impreziosisce la rassegna con un bronzo nel tecnico. Nel fondo, argento per Taddeucci nei 5 km femminili, Pozzobon nei 10 km femminili e Furlan nei 25 km maschili. Nei tuffi, ottimi secondi posti per Santoro dal trampolino da un metro e tre metri e per Casalini-Verzotto nella piattaforma sincro maschile. Il 2024 si conclude con la maggiore delle manifestazioni, l’olimpiade di Parigi. Successi storici di Thomas Ceccon, campione nei 100 dorso, e Nicolò Martinenghi, oro nei 100 rana. Gregorio Paltrinieri ha conquistato l’argento nei 1500 stile libero e un bronzo negli 800 stile libero. Bronzo per la staffetta 4x100 stile libero con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo, e per Taddeucci nei 10 km di fondo femminili. A settembre 2024, Paolo Barelli è stato rieletto presidente della Federazione Italiana Nuoto per la sesta volta, ottenendo il 77,70% dei voti. Agli Europei di tuffi di Antalya 2025 splendidi successi per Pellacani, campionessa dal trampolino da un metro, e per Jodoin Di Maria, oro nella piattaforma femminile. Argenti per Marsaglia dal metro, per il duo Marsaglia-Tocci nel sincro maschile dai tre metri, per Santoro-Pellacani sincro misto dai tre metri e per Giovannini-Jodoin Di Maria dalla piattaforma sincro misto. Completa il medagliere il bronzo del duo Conte-Giovannini dalla piattaforma sincro maschile. Agli europei di nuoto di fondo di Stari Grad 2025 arrivano i successo di Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci nella 5km, con quest’ultima che ottiene l’argento anche nella 10 km. Argento anche per la staffetta mista 4x1500 metri con Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri. Agli europei di nuoto artistico di Funchal 2025, Piccoli-Ruggiero conquistano l’oro nel duo libero, così come la squadra Acrobatic con Andina, Iacoacci, Macchi, Macino, Mastroianni, Pedotti, Tabbiani e Vernice. Argenti per Piccoli nel solo libero, Pelati nel solo libero e tecnico maschile, e per Pelati-Ruggiero nel duo misto libero. Secondo posto anche per la squadra libero con Bisi, Esegio, Iacoacci, Macchi, Mastroianni, Pedotti, Tabbiani e Vernice. Conclude il medagliere il bronzo nel duo misto tecnico di Pelati e Ruggero. L’anno 2025 culmina con i campionati del mondo di Singapore, in cui l’Italia ben figura. Protagonisti di prestazioni eccezionali Santoro-Pellacani, campioni nel sincro misto dal trampolino dei tre metri, ancora Pellacani di bronzo dal trampolino da un metro e da quello da tre, e Cerasuolo, oro nei 50 rana maschili. Poker d’argenti per Ginevra Taddeucci che sale sul secondo gradino del podio nella 3km, 5km, 10 km e nella staffetta 4x1500 insieme ai compagni Barbara Pozzobon, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri; quest’ultimo conquista anche due argenti nella 5km e nella 10 km. Argento per Pelati e Ruggero nel duo libero misto, impreziosito dal bronzo nel duo tecnico misto. Pelati accresce il suo palmares con un altro bronzo nel singolo libero. Due argenti di spessore anche per Thomas Ceccon nei 100 dorso e Nicolò Martinenghi nei 100 rana. L’argento di Simona Quadarella nei 1500 stile libero risplende ancora di più grazie al record europeo, stabilito anche negli 800 stile libero dove è arrivata quarta. Argento infine per la 4x100 stile libero con Carlos D’Ambrosio, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo. Concludono il medagliere i bronzi nei 50 farfalla di Thomas Ceccon e nei 50 rana di Benedetta Pilato.