La Romania è subito in archivio. Il Settebello è proiettato verso la Russia, perché “la prossima partita è sempre la più importante”. Giovedì 31 gennaio alle 14.30 la partenza per Volgograd e sabato 2 febbraio alle 18 locali (le 15 ora italiana) la gara con la Russia per il quarto turno del girone preliminare di World League. All’andata a Savona, il 31 ottobre, l’Italia ha vinto 13-6. Poi la sconfitta in Ungheria il 3 novembre 6-5 e il successo di ieri a Civitavecchia 11-5 con la Romania. L’obiettivo è vincere e rimanere a contatto con l'Ungheria che comanda il girone C e che l’Italia affronterà a Bari il 27 marzo nella partita che potrebbe decidere le sorti per la qualificazione alle Superfinal di giugno.
Dall’Europa si qualificano le vincenti dei tre gironi, più la Russia che ospiterà la finale a otto. Le altre quattro squadre si qualificheranno dai gironi Asia/Oceania (2) e America (2).
Oggi il Settebello, in collegiale a Civitavecchia, ha incontrato l'Italrugby all’Acquacetosa di Roma, dove la squadra di Jacques Brunell si sta preparando per la partita di domenica 3 febbraio all’Olimpico con la Francia alle 16 nella prima giornata del Sei Nazioni.
Il CT azzurro ha seguito con grande interesse e partecipazione gli allenamenti dal campo. “A me piace lo sport a 360 gradi – dice Alessandro Campagna – in particolar modo quello di squadra, come il rugby . C’è fatica, c’è umiltà e c’è sacrificio. Ciò si riscontra nelle metodologie di allenamento. Come la Nazionale di pallanuoto, quella del rugby si allena due o tre volte al giorno, sempre con grande intensità per cercare di migliorare tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Sono molte le similitudini, tra le quali l’aspetto psicologico, fondamentale per mettere in difficoltà l’avversario, e il contatto fisico, che non significa soltanto forza ma anche personalità. Anche noi ci siamo allenati questa mattina e torneremo a farlo nel pomeriggio e domani partiamo per Volgograd”.
Tra i più richiesti il capitano Stefano Tempesti. “E’ stata una mattinata bellissima. Quello che si nota di più nel rugby è il contatto fisico. Io non sarei adatto a questo gioco perché ho il baricentro molto alto. Pallanuoto e rugby sono due sport da prendere ad esempio per i valori e le emozioni che trasmettono. La sinergia che si è creata è molto importante. Noi seguiamo le loro partite, loro le nostre. A Civitavecchia non sono potuti venire ma mi hanno detto che ci hanno seguito su Rai Sport 1”.
Il vicecapitano Maurizio Felugo: “Dopo la partita di ieri sera con la Romania a Civitavecchia ci tenevamo ad essere qui oggi, insieme agli amici dell’Italrugby. Siamo due squadre molto unite. L’elemento acqua ci differenzia ma l’intensità di gioco e i valori ci accomunano. Ho provato a giocare in acqua con Martin Castrogiovanni e mi sono trovato a mio agio. In mischia è stato un po’ più difficile. Non possiamo seguire la partita di domenica all’Olimpico con la Francia perché saremo in Russia per la World League. Faremo il possibile per seguirla nei prossimi impegni”.
“Abbiamo passato davvero un bel momento insieme ai ragazzi del Settebello – ha detto il capitano dell’Italrugby Sergio Parisse – ed è stato interessante scambiarci pareri sui rispettivi sport, conoscere aspetti legati alla preparazione della pallanuoto che non conoscevamo. Il Settebello è una grande squadra, sono campioni del mondo e li ho seguiti in estate nella loro avventura olimpica anche se l’esperto del gruppo, viste le sue precedenti esperienze in piscina, è il nostro Castrogiovanni. Speriamo di poter ottenere risultati importanti come quelli dei ragazzi di Alessandro Campagna, magari cominciando proprio dalla partita di domenica contro la Francia”.
L’Italia per Volgograd (16): Olexandr Sadovyy (Carpisa Yamamay Acquachiara), Valentino Gallo e Fabio Baraldi (CN Posillipo), Matteo Aicardi, Niccolò Figari, Maurizio Felugo, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini, Stefano Luongo, Andrea Fondelli e Stefano Tempesti (Pro Recco), Tommaso Vergano (RN Bogliasco), Francesco Di Fulvio e Francesco Coppoli (RN Florentia), Nicholas Presciutti (SS Lazio) e Simone Antona (Blu Shelf Carisa Savona).
Staff: commissario tecnico Alessandro Campagna, assistente tecnico Amedeo Pomilio, team manager Francesco Attolico, medico Gianfranco Colombo, psicologa Bruna Rossi, video analista Francesco Scannicchio.
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Dall’Europa si qualificano le vincenti dei tre gironi, più la Russia che ospiterà la finale a otto. Le altre quattro squadre si qualificheranno dai gironi Asia/Oceania (2) e America (2).
Oggi il Settebello, in collegiale a Civitavecchia, ha incontrato l'Italrugby all’Acquacetosa di Roma, dove la squadra di Jacques Brunell si sta preparando per la partita di domenica 3 febbraio all’Olimpico con la Francia alle 16 nella prima giornata del Sei Nazioni.
Il CT azzurro ha seguito con grande interesse e partecipazione gli allenamenti dal campo. “A me piace lo sport a 360 gradi – dice Alessandro Campagna – in particolar modo quello di squadra, come il rugby . C’è fatica, c’è umiltà e c’è sacrificio. Ciò si riscontra nelle metodologie di allenamento. Come la Nazionale di pallanuoto, quella del rugby si allena due o tre volte al giorno, sempre con grande intensità per cercare di migliorare tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Sono molte le similitudini, tra le quali l’aspetto psicologico, fondamentale per mettere in difficoltà l’avversario, e il contatto fisico, che non significa soltanto forza ma anche personalità. Anche noi ci siamo allenati questa mattina e torneremo a farlo nel pomeriggio e domani partiamo per Volgograd”.
Tra i più richiesti il capitano Stefano Tempesti. “E’ stata una mattinata bellissima. Quello che si nota di più nel rugby è il contatto fisico. Io non sarei adatto a questo gioco perché ho il baricentro molto alto. Pallanuoto e rugby sono due sport da prendere ad esempio per i valori e le emozioni che trasmettono. La sinergia che si è creata è molto importante. Noi seguiamo le loro partite, loro le nostre. A Civitavecchia non sono potuti venire ma mi hanno detto che ci hanno seguito su Rai Sport 1”.
Il vicecapitano Maurizio Felugo: “Dopo la partita di ieri sera con la Romania a Civitavecchia ci tenevamo ad essere qui oggi, insieme agli amici dell’Italrugby. Siamo due squadre molto unite. L’elemento acqua ci differenzia ma l’intensità di gioco e i valori ci accomunano. Ho provato a giocare in acqua con Martin Castrogiovanni e mi sono trovato a mio agio. In mischia è stato un po’ più difficile. Non possiamo seguire la partita di domenica all’Olimpico con la Francia perché saremo in Russia per la World League. Faremo il possibile per seguirla nei prossimi impegni”.
“Abbiamo passato davvero un bel momento insieme ai ragazzi del Settebello – ha detto il capitano dell’Italrugby Sergio Parisse – ed è stato interessante scambiarci pareri sui rispettivi sport, conoscere aspetti legati alla preparazione della pallanuoto che non conoscevamo. Il Settebello è una grande squadra, sono campioni del mondo e li ho seguiti in estate nella loro avventura olimpica anche se l’esperto del gruppo, viste le sue precedenti esperienze in piscina, è il nostro Castrogiovanni. Speriamo di poter ottenere risultati importanti come quelli dei ragazzi di Alessandro Campagna, magari cominciando proprio dalla partita di domenica contro la Francia”.
L’Italia per Volgograd (16): Olexandr Sadovyy (Carpisa Yamamay Acquachiara), Valentino Gallo e Fabio Baraldi (CN Posillipo), Matteo Aicardi, Niccolò Figari, Maurizio Felugo, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini, Stefano Luongo, Andrea Fondelli e Stefano Tempesti (Pro Recco), Tommaso Vergano (RN Bogliasco), Francesco Di Fulvio e Francesco Coppoli (RN Florentia), Nicholas Presciutti (SS Lazio) e Simone Antona (Blu Shelf Carisa Savona).
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