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World League. Ecco "el classico"

Pallanuoto

Va di scena "el classico" della pallanuoto. Gli azzurri, archiviato il bagno di folla a Savona con la vittoria 13-6 contro la Russia mercoledì scorso, sono sbarcati a Budapest per incontrare sabato 3 novembre a mezzogiorno (diretta Rai Sport 1), l'Ungheria, per il secondo match del girone europeo di World League (nel primo magiari vittoriosi 12-9 ad Oradea contro la Romania). Si giocherà a Szekesfehervar, centomila abitanti 65 km a  sud-ovest da Budapest. 
La mente non può che tornare all'8 agosto all'Acquatic Centre di Londra quando gli azzurrri sconfissero i "maestri" tre volte campioni olimpici in carica per 11-9, estromettendoli ai quarti di finale ed impedendo ai tredici di Kemeny di centrare un poker storico che avrebbe scritto una delle tante leggende olimpiche. A quasi tre mesi di distanza l'Ungheria ha cambiato guida tecnica affidando temporaneamente (in attesa delle elezioni federali) la panchina a Tibor Benedek, mancino leggenda della pallanuoto ungherese ed uno dei protagonisti del triplete olimpico (Sydney '00, Atene '04, Pechino '08), oltre che vecchia conoscenza del campionato italiano (vincitore di 6 scudetti col Recco ed uno con la Roma dal 1998 al 2012). Inoltre, della vecchia guardia hanno lasciato i fuoriclasse Tamas Kasas, Biros e Kiss, insieme al recchelino Madaras (che l'8 agosto segnò tre gol agli azzurri) che non fa parte per ora del nuovo ciclo. I fuoriclasse non mancano con il veterano Hosnyánszky e i fratelli Varga a guidare un gruppo che mixa giovani e vecchi. Lo stesso vale per coach Campagna che ha inserito, per questa trasferta, tre giovani che hanno tibrato la prima presenza a Savona (Di Fulvio, Nicholas Presciutti e Vergano). Gli azzurri hanno effettuato una prima sessione di allenamento questa mattina insieme agli ungheresi, e lo stesso si ripeterà questa sera dalle 19 alle 21 nella piscina Csazar Komjadi Uszoda. Domani alle 9 partenza da Budapest per Szekesfehervar. A mezzogiorno il fischio d'inizio. La partita sara' preceduta dall'amichevole tra i parieta' di Italia e Ungheria nati '94 in common training proprio a Budapest, in preparazione ai Mondiali giovanili che si svolgeranno dall’1 al 9 dicembre a Perth. 
 
IL CITTI' CAMPAGNA. Domani sara' un test molto piu impegnativo rispetto a quello contro la Russia. Alzare l'asticella e' molto importante soprattutto per questi ragazzi hanno bisogno di fare esperienza. Questo vale anche per i piu' esperti soprattutto per quelli del Recco che quest'anno non disputano le coppe europee. L' Ungheria ha rinnovato molto (sono sei i reduci delle Olimpiadi di Londra ndr), ed ha scelto un tecnico giovane ma molto preparato come Tibor Benedek. Lui e' un coach di sicuro avvenire che portera' un pezzetto d'Italia anche nelle sue impostazioni visto che ha giocato per oltre dieci anni da noi. Stamattina in allenamento abbiamo disputato 4 tempi da 10 minuti proprio contro i magiari e sono soddisfatto perche' ho notato un buon approccio mentale soprattutto dei giovani che, aiutati dai piu anziani, sono riusciti velocemente ad inserirsi nei nostri meccanismi. Ringrazio inoltre la Rai che trasmettera' in diretta questo evento, e spero che tutti possiate assistere ad una partita dagli alti contentuti tecnici".
           
I CONVOCATI (16): Olexandr Sadovyy (Carpisa Yamamay Acquachiara), Marco Del Lungo e Christian Presciutti (AN Brescia), Valentino Gallo e Fabio Baraldi (CN Posillipo), Matteo Aicardi, Niccolò Figari, Maurizio Felugo, Deni Fiorentini, Stefano Luongo e Stefano Tempesti (Pro Recco), Alex Giorgetti (Debreceni Cívis Póló), Tommaso Vergano (RN Bogliasco), Francesco Di Fulvio (RN Florentia), Valerio Rizzo (Carisa Savona), Nicholas Presciutti (SS Lazio).
Staff: commissario tecnico Alessandro Campagna, team manager Francesco Attolico, preparatore atletico Alessandro Amato, medico Gianfranco Colombo, video analista Francesco Scannicchio.
 
UNGHERIA. Portieri.Baksa László, Decker Attila. Nagy Viktor, Bátori Bence, Bundschuh Erik, Decker Ádám, Gór-Nagy Miklós, Hárai Balázs, Hosnyánszky Norbert, Jansik Dávid, Katonás Gergő, Kis Gábor, Salamon Ferenc, Szivós Márton, Varga Dániel, Varga Dénes, Vámos Márton. All. Tibor Benedek
  
MEZZOGIORNO DI FUOCO SU RAISPORT 1. Il quarto di finale che ha estromesso i magiari tricampioni olimpici in carica dall'accesso alla zona medaglie del torneo olimpico maschile, è stata l'ultima pagina un romanzo che evoca sfide storiche. La staffilata di Maurizio Felugo che decise la sfida lo scorso 8 agosto è rimasta nella memoria di tutti, così come il braccio alzato del vicecampitano di Azzurra che voleva fortemente ribadire la supremazia dei campioni del mondo in carica.
I due paesi si sono incontrati 138 volte con questo score a favore dei magiari: 83 vittorie, 16 pareggi e 39 successi italiani.
Gli ultimi confronti tra Italia e Ungheria agli Europei risalgono a Eindhoven 2012, azzurri sconfitti 12-8 all'esordio e 12-9 nella finale per il bronzo, e a Zagabria 2010, successo del Settebello per 10-8 in semifinale. Gli Azzurri poi persero la finale con la Croazia 7-3 e i magiari la finale del terzo posto con la Serbia 10-8. Le due squadre si sono incontrate a livello continentale anche a Belgrado 2006: finì 13-6 nella fase a gironi per i magiari che poi persero in finale con la Serbia 9-8; l'Italia si piazzò al quinto posto come a Malaga 2008. Il penultimo successo degli Azzurri sui magiari ai campionati europei invece è legato a un confronto straordinario: semifinali a Budapest, nel 2001, edizione che anticipò quella di Kranj 2003 dove l'Italia arrivò nona, peggior risultato della storia. Nel 2001, alla Alfred Hajos, il Settebello vinse 8-7; poi perse la finale con la Jugoslavia 8-5. Quella fu l'ultima partita dell'attuale team manager Francesco Attolico tra i pali della Nazionale. L'Airone azzurro aveva 38 anni ed era alla 414esima presenza col Settebello, con cui aveva già vinto un oro e un bronzo olimpico, un oro mondiale e due europei. L'allenatore di quella squadra aveva conquistato l'ultima medaglia continentale per l'Italia prima del bis di Zagabria 2010: era Alessandro Campagna, tornato cittì dopo sei anni alla guida della Grecia (2003-2008, bronzo iridato a Montreal 2005) e in tre anni capace di conquistare l'argento agli Europei del 2010 e in World League nel 2011 a Firenze e la storica medaglia d'oro ai Mondiali di Shanghai 2011.
Lontano l'ultimo confronto ai Mondiali. Si tratta di un'altra partita straordinaria, la finale di Barcellona 2003. Vinsero i magiari ai tempi supplementari per 11-9. Era la Nazionale guidata da Paolo De Crescenzo, a cui è legato il penultimo podio iridato degli Azzurri.
Prima di Londra, l'ultimo confronto alle Olimpiadi è lontano e segna la fine del ciclo Ratko Rudic, l'attuale allenatore della Croazia che con l'Italia di Alessandro Campagna, Francesco Attolico e Amedeo Pomilio vinse tutto. Nei quarti di finale, a Sydney 2000, si impose l'Ungheria 8-5. Gli Azzurri chiusero al quinto posto, dopo l'oro di Barcellona 1992 e il bronzo di Atlanta 1996. I magiari invece vinsero il primo di tre ori olimpici consecutivi.
 
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