.

instagram

.
.

Mondiali. La vigilia di Italia-Montenegro

Pallanuoto
images/joomlart/article/aa3ec5e9f136d2b69fd56b4e565b6328.jpg

Il giorno dopo, la vittoria sulla Spagna è già diventata una bella fotografia. Com'è nello spirito del Ct della Nazionale Alessandro Campagna, che ha trasmesso a tutta la squadra. Si pensa subito alla prossima partita. Ovvero il Montenegro che nei quarti ha eliminato la Serbia col punteggio di 9-8, passando dal -1 al +1 definitivo con due gol e un rigore sbagliato nel quarto tempo: Klikovak per il pareggio dopo 30” secondi in superiorità e Ivovic a 90” dalla sirena. Nel mezzo il penalty fallito da Mladan Janovic. Poi il Settebello ha dato lezioni di organizzazione e difesa agli spagnoli capitalizzando per due tempi il rigore trasformato da Pietro Figlioli al 18” del terzo periodo con un tiro preciso e potente che non ha lasciato chances a Inaki Aguilar. Giovedì, di nuovo alle 21.45, l'Italia affronta il Montenegro nella semifinale che già vale una medaglia. Nell'altra, alle 20.15, Ungheria e Croazia.
Al termine dell'allenamento del mattino, il Settebello, che qui a Barcellona difende il titolo di campione del mondo conquistato due anni fa a Shanghai, è stato ospite di Casa Arena, sulla terrazza suggestiva all'interno del Museo di Mirò a Montjuic. Occasione per parlare dell'appuntamento con vista sulla città.
Le dichiarazioni del Comissario Tecnico Sandro Campagna: "Battere la Spagna è stato un risultato importante perché ottenuto in un quarto di finale contro la squadra padrona di casa e in un ambiente ostile. I ragazzi sono stati bravi a non deconcentrarsi. A restare calmi. A non cedere alle provocazioni. Il quarto di finale è sempre una partita difficile, perché ti proietta in una dimensione diversa da quella del girone. Ogni errore viene pagato e può essere determinante. Martedì i ragazzi hanno applicato alla lettera le mie indicazioni e costruito la vittoria su una partita giocata perfettamente in difesa. In attacco abbiamo commesso qualche sbavatura, a volte per strafare, a volte perché siamo stati frettolosi. Comunque abbiamo subito solo tre gol: due in inferiorità numerica e uno su rigore senza lasciare nulla agli avversari per 18 minuti. La nostra difesa è la chiave del nostro gioco e ne abbiamo perfezionato i meccanismi nel corso del torneo. Del resto abbiamo sempre subito pochi gol, ad eccezione della partita con la Germania che comunque conducevamo con largo margine prima di avere una flessione di attenzione. Dobbiamo continuare così. Contro il Montenegro servirà la migliore Italia. Il Montenegro ha eliminato la Serbia, tra le favorite per il titolo, e ha una serie di soluzioni offensive temibili e difficili da controllare. Sono potenti e ricchi di invididualità. Già stamattina abbiamo provato in allenamento qualche accorgimento per limitare la loro linea di tiro. Non c'è il centroboa Zlokovic ma ne hanno compensato l'assenza con i fratelli Janovic ed Ivovic, tra i migliori tiratori dal perimetro. La squadra ha un'età media al top della maturità sportiva e ha raccolto poco rispetto alle previsioni. Quindi hanno fame di successi. Dopo l'indipendenza - conclude Campagna - il Montenegro ha vinto il campionato europeo a Malaga nel 2008 ed è arrivato al quarto posto alle Olimpiadi di Londra suicidandosi in una partita contro la Serbia che vincevano con tre gol di scarto. La squadra c'è ed è forte. Merita di essere tra le prime quattro squadre al mondo. Ma noi siamo l'Italia. Campioni del monco e vice campioni olimpici. Giochiamo sempre per vincere".
Curiosità sul Montenegro. Il Montenegro diventa stato indipendente col referendum del 21 maggio 2006 e la dichiarazione del 3 giugno 2006. Il 22 ottobre 2007 viene promulgata ufficialmente la nuova Costituzione. Nel 2008 la squadra del Montenegro partecipa ai campionati europei di Malaga e vince il primo trofeo internazionale della sua storia, battendo in finale proprio la Serbia 6-5 ai tempi supplementari. La partita è arbitrata dal turco Erhan Tulga e dall'italiano Carlo Salino, che chiude la carriera per sopraggiunti limiti di età. In quella squadra già militavano i portieri Radic e Scepanovic, gli attaccanti Brguljan, figlio dell'arbitro internazionale, e Paskovic, i tiratori Nikola e Mladjan Janovic, ii difensori centrali, tra i più forti al mondo, Ivovic e Jokic. L'ultima volta che l'Italia ha affrontato in una manifestazione internazionale di prestigio il Montenegro è stato agli europei di Zagabria. Successo 11-10 nel girone eliminatorio. Proprio in Croazia l'Italia del cittì Campagna aprirà la striscia di medaglie che l'ha portata a Barcellona. In quell'occasione fu argento. Poi oro ai mondiali di Shanghai e argento alle Olimpiadi di Londra.