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World League 2006 Miceli: "Avanti Italia"

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Da oggi la Final Six a Cosenza. Le azzurre affrontano l'Australia alle 20.30. La campionessa olimpica e capitano del Setterosa indica gli obiettivi personali e della squadra. "Vogliamo vincere anche a Pechino"

COSENZA
Gli occhi della tigre. Quelli di Martina Miceli. Quando si alza e tira è tra le migliori al mondo. Quando difende è diffcile superarla. A 33 anni è il capitano del nuovo Setterosa, targato Mauro Maugeri, che per carattere e spirito di gruppo ricorda quello leggendario di Atene 2004. Ha un curriculum sportivo che non sta in una pagina. E' stata tra le protagoniste in Grecia e spera di esserlo anche ai prossimi Giochi Olimpici, quelli che si disputeranno in Cina nel 2008. "Il mio sogno è quello di vincere anche a Pechino". Vuole arrivarci col vento in poppa, dopo aver riassaporato il gusto della vittoria, dopo aver affondato i denti su nuove medaglie. E con lei lo desiderano le sue compagne. Tutte unite verso l'obiettivo comune. Dimostrare al mondo (loro già lo sanno) che il Setterosa c'è ancora e adesso ha più fame di prima.
La World League, la Coppa Fina, i Campionati Europei e poi i Mondiali. Quattro appuntamenti da non mancare. 
Ora c'è la World League, che si gioca a Cosenza, nella piscina comunale. Martina Miceli confessa le ambizioni del team azzurro. "Arrivate a questo punto vogliamo la finale. Avevamo iniziato la World League con uno spirito diverso, con l'obiettivo di conoscerci meglio e di allenarci in vista degli Europei. Gara dopo gara le nostre prestazioni sono migliorate fino alla vittoria con la Russia. Adesso puntiamo ad arrivare fino alla fine e qualificarci subito per i Mondiali".
Quest'anno l'obiettivo principale sono i Campionati Europei, che si svolgeranno a Belgrado dall'1 al 10 settembre. "Si - dice il capitano - e propio per questo stiamo lavorando tanto anche durante i tornei. Soltanto in questi giorni stiamo scaricando, ad agosto riprenderemo a ritmi sostenuti. Palestra compresa. Affronteremo la Coppa Fina in fase di carico cercando comunque di fare del nostro meglio. Agli Europei non saremo più la squadra da battere, che in questo momento è l'Ungheria, ma abbiamo senz'altro buone chance di successo. Del resto siamo le campionesse in carica". 
Quanto assomiglia questa squadra a quella che vinse ad Atene? "Si assomigliano per carattere ma sono due squadre diverse. Quello che è arrivato a vincere le Olimpiadi era un gruppo di ragazze che sono cresciute insieme fin da piccole e alle quali bastava un'occhiata per capirsi subito. Adesso c'è un gruppo di atlete più esperte e un altro di giovani che si stanno comportando molto bene e che hanno ancora ampi margini di miglioramento. Siamo una squadra in crescita ma abbiamo ancora tanto da lavorare".
 
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Massimo Cicerchia
Nostro Inviato