.

instagram

.
.

Europei di Zagabria Italia-Germania 6-2

News Pallanuoto precedenti

Azzurri in semifinale. Non accadeva dal 2001. In gol Figlioli, doppietta, Luongo, Gallo, Presciutti e Aicardi. Felugo infortunato all'anulare destro. Torneo finito. Giovedì c'è l'Ungheria alle 20.40

ZAGABRIA
L'Italia batte la Germania 6-2 e raggiunge le semifinali dei campionati europei, in svolgimento a Zagabria. Tornerà in vasca giovedì alle 20.40 contro i tricampioni olimpici dell'Ungheria, che hanno vinto il girone B e che non battono in una competizione internazionale di prestigio dalle semifinali degli Europei di Budapest. Nel 2001 finì 8-7 con gli Azzurri che prima ammutolirono l'Alfred Hajos e una Nazione già pronta a festeggiare, poi persero la finale con la Jugoslavia 8-5.
Da allora sono passati nove anni e siamo tornati in semifinale. Sulla panchina c'è di nuovo Alessandro Campagna, Ct di quell'argento, che ha ringiovanito la Nazionale e, attraverso la cultura del lavoro, le ha restituito il piacere di giocare ambendo a obiettivi fino alla scorsa stagione ritenuti proibitivi.
Anche con la Germania - squadra fisica, che nuota molto e non aveva nulla da perdere - gli Azzurri hanno espresso un buon gioco, abbinando ad una difesa ordinata e reattiva, la gestione del risultato e la tenuta mentale. Sempre avanti, non hanno mai consentito ai tedeschi di tornare in partita, tenendo il ritmo basso e incrementando gradualmente il vantaggio.
C'è rammarico per l'infortunio occorso nel primo tempo a Felugo, che ha subito un colpo all'anulare della mano destra da Schlotterbeck ed è stato portato in ospedale appena terminata la partita. Gli esami hanno evidenziato la frattura del quarto metacarpo. Sarà necessario l'intervento chirurgico a cui il regista azzurro sarà sottoposto al rientro in Italia. La prognosi è di circa 45 giorni.
  
LA PARTITA. L'Italia si adegua al ritmo blando dettato dalla Germania. Non soffre; fallisce la prima superiorità numerica, ma Figlioli, dopo averci provato invano tre volte dal perimetro, segna l'1-0 a 6'20. Il vantaggio dura poco: è Oeler a trasformare la prima superiorità numerica per i tedeschi. Nel finale di frazione, però, un taglio di Deserti, servito da Fiorentini, induce Real al fallo da rigore che Luongo trasforma: 2-1. Gli Azzurri continuano a difendere con ordine, salvano una superiorità numerica, e a 2'26 guadagnano un altro rigore, per fallo di Real su iniziativa di Aicardi, che Figlioli realizza per il 3-1. Il ritmo resta lento. L'Italia sembra controllare agevolmente, ma al primo errore viene punita: buco della difesa e Bukowski, indisturbato, accorcia le distanze a 6'02. Mai abbassare l'attenzione! Immediata la reazione con Presciutti che a 7'23 colpisce il palo, il pallone carambola sulla nuca di Tchgir proteso in tuffo ed entra in rete: 4-2 a metà partita. Anche nel terzo tempo la Germania non aumenta il ritmo e l'Italia non ha nessun interesse ad intensificare una gara che dimostra di gestire con semplicità. A 4'22 gli Azzurri conquistano la seconda superiorità numerica. Campagna chiama time-out. Un gol adesso potrebbe essere risolutivo. Lo schema che porta Aicardi alla conclusione dai due metri riesce alla perfezione: 5-2. Ci pensa poi la difesa a salvare il terzo uomo in più dei tedeschi che chiude il parziale. Nel quarto tempo l'Italia continua ad amministrare gioco e vantaggio. Dopo 3' viene ingiustamente annullato ad Aicardi il 6-2 con un tiro diretto, secondo gli arbitri all'interno dei cinque metri; bisogna solo attendere un po' per il +4 che realizza Gallo, in superiorità numerica (2/3) a 4'39. Finisce così, senza altri acuti. Siamo tra le prime quattro d'Europa. Ora c'è l'Ungheria tricampione olimpica.
       
IL COMMENTO DEL CT CAMPAGNA  E I COMPLIMENTI DEL PRESIDENTE DEL CONI PETRUCCI. "Difesa superlativa, disciplina tattica, forza mentale e continuità. Così abbiamo battuto la Germania senza soffrire. I ragazzi stanno crescendo partita dopo partita e sono riusciti anche a supplire all'assenza di Felugo che ha giocato solo metà primo tempo per l'infortunio alla mano destra. Giovedì affronteremo l'Ungheria; una partita stimolante, il massimo per ragazzi in cerca di conferme. Questa volta siamo noi che non abbiamo nulla da perdere. Mi aspetto un'altra prova di maturità". Al termine della gara Campagna è stato raggiunto telefonicamente dal Presidente del CONI Gianni Petrucci che gli ha formulato i complimenti.  
   
CURIOSITA' ITALIA-GERMANIA. Dal 2003 non c'è campionato europeo di pallanuoto maschile senza Italia-Germania. A Kranj, nel 2003, e a Belgrado, nel 2006, si imposero i tedeschi 5-4 e 11-8 nella fase a gironi. Nel 2008, a Malaga, doppio successo degli Azzurri: nel girone 12-6 e nella finale per il quinto posto 9-7. In Slovenia l'Italia si piazzò nona, peggior risultato della nostra storia; in Serbia e Spagna al quinto posto.
        
ALEXANDER TCHIGIR. Il portiere tedesco è nato a Mosca il 6 novembre 1968. Ha giocato sino al 1998 con la Russia collezionando 364 presenze; poi ha acquisito la cittadinanza civile e sportiva per la Germania, con cui è alla 316esima presenza. I risultati più importanti della carriera sono le medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e agli Europei di Atene 1991. Con la partecipazione a Zagabria 2010 è al nono europeo, a un'edizione dal record detenuto dallo spagnolo Manuel Estiarte che ha preso parte a dieci campionati continentali.
 
CURIOSITA' ITALIA-UNGHERIA. L'ultimo confronto tra Italia e Ungheria agli Europei risale a Belgrado 2006: finì 13-6 nella fase a gironi per i magiari che poi persero in finale con la Serbia 9-8. L'ultimo successo invece è legato a un confronto straordinario: semifinali a Budapest, nel 2001. Vinse l'Italia 8-7, che poi perse la finale con la Jugoslavia 8-5. Quella fu l'ultima partita dell'attuale team manager Francesco Attolico tra i pali della Nazionale. L'Airone Azzurro aveva 38 anni ed era alla 414esima presenza col Settebello, con cui aveva già vinto un oro e un bronzo olimpico, un oro mondiale e due europei. L'allenatore di quella squadra, che ha conquistato l'ultima medaglia continentale per l'Italia, era Alessandro Campagna, tornato cittì dopo sei anni alla guida della Grecia (2003-2008, bronzo iridato a Montreal 2005).
Ancora più lontano l'ultimo confronto ai Mondiali. Si tratta di un'altra partita straordinaria, la finale di Barcellona 2003. Vinsero i magiari ai tempi supplementari per 11-9. Era la Nazionale guidata da Paolo De Crescenzo, a cui è legato l'ultimo podio iridato degli Azzurri.
Anche l'ultimo confronto alle Olimpiadi è lontano e segna la fine del ciclo Ratko Rudic, l'attuale allenatore della Croazia che con l'Italia di Alessandro Campagna, Francesco Attolico e Amedeo Pomilio vinse tutto. Nei quarti di finale, a Sydney 2000, si impose l'Ungheria 8-5. Gli Azzurri chiusero al quinto posto, dopo l'oro di Barcellona 1992 e il bronzo di Atlanta 1996. I magiari invece vinsero il primo di tre ori olimpici consecutivi. Sempre presenti Tamas Kasas, Tibor Benedek, Gergely Kiss e Tamas Molnar; Zoltan Szecsi e Peter Biros, portiere e capitano della squadra che affronteremo in semifinale.
Nei recenti tornei internazionali di avvicinamento ai campionati europei, l'Italia ha giocato due volte con l'Ungheria perdendo in entrambe le occasioni: il 23 luglio all'Otto Nazioni di Siracusa 11-8 e il 20 agosto alla Vodafone Cup di Budapest 9-8.
  
Italia-Germania 6-2
Italia: Tempesti, Luongo 1 (rig.), Gitto, Figlioli 2 (1 rig.), Bertoli, Felugo, Giacoppo, Gallo 1, Presciutti 1, Fiorentini, Aicardi 1, Deserti, Pastorino. All. Campagna.
Germania: Tchigir, Naroska, Schroedter, Real, Marko Stamm, Politze, Bukowski 1, Schuler, Kreuzmann, Oeler 1, Schlotterbeck, Roessing, Kong. All. Hagen Stamm.
Arbitri: Borrell (Spa) e Stravridis (Gre).
Note: parziali 2-1, 2-1, 1-0, 1-0. Usciti per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 2/3, Germania 1/4. Ammonito Hagen Stamm (all. Germania) per proteste nel quarto parziale. In tribuna il Presidente Paolo Barelli e il tecnico federale Ferdinando Pesci, campione d'Europa con la selezione nati 1993 e seguenti. Spettatori 400 circa.