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World League Croazia-Italia 10-8 dtr

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I campioni d'Europa vincono ai rigori il replay della finale continentale e chiudono il girone con quattro punti di vantaggio sugli Azzurri, avanti 4-3, 5-4 e 6-5. Regolamentari sul 6-6. Rivincita alle finali di Firenze. In palio un pass olimpico

RIJEKA
Una sconfitta che accresce. L'Italia è stata battuta dalla Croazia 10-8 solo ai tiri di rigore (6-6 i regolamentari) - e dopo essere stata in vantaggio sul 4-3, 5-4 e 6-5 - nella sesta ed utima giornata del girone preliminare C europeo della decima edizione della World League, a Rijeka. Appuntamento con l'auspicata vittoria a Firenze, in occasione della final eight della competizione in programma dal 21 al 26 giugno, che manda una squadra alle Olimpiadi di Londra ed alla quale già erano qualificate entrambe le Nazionali: la Croazia, che ha pure vinto il girone, l'Italia come federazione organizzatrice dell'evento e seconda in classifica con quattro punti di svantaggio.
     
La cronaca. Il replay della finale europea, vinta dai croati 7-3 a Zagabria l'11 settembre scorso, si apre con il gol di Sukno dal centro dopo 32" alla prima superiorità numerica. L'Italia reagisce: non concretizza il primo uomo in più, ma pareggia con una finezza balistica di Figlioli a 2'04, colpisce il palo a portiere battuto con una girata di Gallo e non sfrutta altre due occasioni in superiorità numerica. Così la Croazia va sul 3-1 con una bella combinazione Barac-Dobud per il 2/2 con l'uomo in più e con un diagonale di Obradovic che Tempesti avrebbe potuto neutralizzare. A 25" dalla sirena Deserti accorcia le distanze, sfruttando la prima superiorità numerica su quattro. La differenza di punteggio tra le due squadre è proprio nelle statistiche menzionate. Buona l'intensità dell'Italia che, come nei precedenti scontri diretti, affronta in velocità la fisicità della difesa croata - che mura i tagli degli esterni, lasciando pochi spazi alle conclusioni - e si difende raddoppiando e zampillando sui tiratori avversari. Diventano così determinanti le superiorità numeriche e su una doppia Perez realizza il 3-3 a 3'01 (2/5). Il risultato resta in bilico. La Croazia guadagna al centro un rigore che Tempesti respinge a Jokovic; Presciutti s'invola in controfuga ma si perde davanti a Pavic. Poi un'accelerazione. Improvvisa. Gitto, al volo dal perimetro, segna il primo vantaggio dell'Italia; Sukno pareggia per il 3/5 in superiorità numerica, ma Perez, dai sette metri, chiude il parziale sul 5-4. Azzurri avanti. Con merito. Il terzo tempo è contratto. Il pallone comincia a farsi pesante. Due traverse e un intervento di Tempesti salvano gli Azzurri, che provano ad allungare, vanamente, con conclusioni dal perimetro e combinazioni col centro. A 7'44 è la Croazia ad agganciare il pari con Dobud in superiorità numerica (4/7). Tutto in otto minuti. Che cominciano con due errori. L'Italia fallisce la sesta superiorità (due trasformate), così come la Croazia l'ottava e la nona (quattro trasformate) di metà tempo. E allora è tempo di colpire. Perez detta il movimento a Presciutti che prende acqua sulla destra e batte in diagonale per il 6-5 a 4'15. Italia avanti. C'è da soffrire. Difendere. Gli Azzurri lo fanno, ma con troppa veemenza. Un intervento di Perez, dubbio, è punito con il rigore che Sukno trasforma a 5'19: 6-6. Partita risolta ai rigori. Sequenza: Gallo (I) gol, Buslje (C) gol, Luongo parato, Dobud gol, Giorgetti parato, Barac gol, Felugo gol, Sukno gol.
Resta l'amaro in bocca per l'occasione non sfruttata, ma la consapevolezza di aver limato ulteriorimente il gap, soprattutto fisico, che ci divide dai campioni d'Europa, che non riusciamo a battere dal 16 luglio 2009, 13-11 a Civitavecchia alla vigilia dei Mondiali di Roma 2009. L'Italia vice campione d'Europa continua a crescere, divertire e convincere.
    
Il commento del Ct Campagna. "Abbiamo sviluppato un'importante reazione sotto 3-1, fino al vantaggio, che abbiamo ribadito e mantenuto sino al 6-5. Abbiamo compiuto un ennesimo passo in avanti. Ne sono soddisfatto. Difeso con aggressività e determinazione, portato molto bene le controfughe fino al terzo tempo, quando poi, forse affaticati, abbiamo cominciato a perdere il filo del gioco offensivo e compiuto troppi errori in fase di finalizzazione. Dobbiamo migliorare ancora in superiorità numerica, ma è giusto evidenziare anche come, dopo metà gara, sia cambiato il metro di giudizio degli arbitri. Ci lamentiamo tanto in Italia, malgrado l'ottimo livello generale, quando in ambito internazionale ancora non c'è equilibrio. Anche in questo caso, però, dobbiamo essere bravi ad adattarci rapidamente. Certo, dispiace per il rigore fischiato a Perez: era due metri oltre il palo e l'azione nasceva da un angolo inesistente. Peccato. Resta però la consapevolezza che il gruppo continua a crescere. Seppur senza Hinic e Boskovic, la Croazia è una squadra fortissima, che abbiamo costretto ad inseguirci fino alla fine. Il nostro obiettivo, a questo punto, è giocarcela alla pari con tutti. Possiamo riuscirci, se continuamo a lavorare con lo stesso spirito di sacrificio".
 
Croazia-Italia 10-8 (6-6 i regolamentari) tabellino
Croazia: Pavic, Buric, Muslim, Dobud 2, Jokovic, Karac, Markovic, Buslje, Sukno 3 (1 rig.), Barac, Krapic, Obradovic 1, Buljubasic. All. Rudic.
Italia: Tempesti, Luongo, Gitto 1, Figlioli 1, Giorgetti, Felugo, Figari, Gallo, Presciutti 1, Perez 2, Lapenna, Deserti 1, Pagani. All. Campagna.
Arbitri: Alexei Krapivin (Rus) e Mihailo Ciric (Srb).
Delegato: Manolo Lolo Ibern (Spa).
Note: parziali 3-2, 1-3, 1-0, 1-1; 4-2. Uscito per limite di falli Figari (I) a 3'33 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Croazia 4/9 + 2 rigori, Italia 2/6. Tempesti (I) para un rigore a Jokovic a 4'04 del secondo tempo, sul 3-3. In tribuna Pastorino e, insieme al Vice Presidente Lorenzo Ravina, il Console Generale della Repubblica Italiana a Fiume, Renato Cianfarani. Spettatori 1000 circa.
     
REGOLAMENTO. Alla Super final, in programma a Firenze dal 21 al 26 giugno, si qualificheranno una squadra dal girone americano, due dal girone Asia/Oceania, una dal girone africano, quattro dai gironi europei, compresa l'Italia che organizzerà le finali. In classifica saranno assegnati tre punti a chi vince entro i tempi regolamentari, due a chi vince ai rigori, un punto a chi perde ai rigori, zero punti a chi perde nei tempi regolamentari o rinuncia alla partita. In palio il primo pass olimpico per i Giochi di Londra 2012.
   
RISULTATI DEGLI AZZURRI NELLA PRIMA FASE
   
Girone C: Croazia* 17, Italia* 13, Grecia** 3, Olanda** 0
* qualificate alla final eight
** in attesa di conoscere il risultato dello contro diretto
      
16 novembre
Italia-Grecia 11-6 a Bergamo
Croazia-Olanda 15-7
   
7 dicembre
Olanda-Italia 6-16 a Eindhoven
Grecia-Croazia 4-10
    
25 gennaio
Italia-Croazia 6-10 a Bari
Grecia-Olanda 11-4
      
22 febbraio
Grecia-Italia 4-7 ad Atene
Olanda-Croazia 6-9
     
22 marzo
Italia-Olanda a Palermo 9-5
Croazia-Grecia 14-10
      
19 aprile
Croazia-Italia 10-8 dtr (6-6 regolamentari)
Olanda-Grecia np
 
Girone A, aggiornato al 18/4: Serbia 12, Spagna 10, Germania 8, Macedonia 0
Partite: Serbia-Spagna e Macedonia-Germania
Girone B, aggiornato al 18/4: Montenegro* 14, Romania 10, Russia 6, Turchia 0
* qualificata alla final eight
Partite: Montenegro-Russia e Turchia-Romania
    
consulta le classifiche e i risultati dei gironi europei
 
ALBO D'ORO
     
2002 Patrasso 
1. Russia, 2. Spagna, 3. Ungheria
     
2003 New York
1. Ungheria, 2. Italia, 3. USA
   
2004 Long Beach
1. Ungheria, 2. Serbia/Montenegro, 3. Grecia
   
2005 Belgrado
1. Serbia/Montenegro, 2. Ungheria, 3. Germania
   
2006 Atene
1. Serbia/Montenegro, 2. Spagna, 3. Grecia
   
2007 Berlino
1. Serbia, 2. Ungheria, 3. Australia
   
2008 Genova
1. Serbia, 2. USA, 3. Australia
    
2009 Podgorica
1. Montenegro, 2. Croazia, 3. Serbia
   
2010 Nis
1. Serbia, 2. Montenegro, 3. Croazia