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Mondiali di Shanghai La forza del collettivo

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Alla vigilia della semifinale con la Croazia, il Ct Campagna e gli azzurri Felugo, Giorgetti, Fiorentini e Deserti esaltano le qualità della squadra. "Siamo un gruppo unito e ambizioso"

SHANGHAI
Il Commissario Tecnico  Alessandro Campagna ha incontrato i giornalisti italiani accreditati ai XIV Campionati Mondiali. Dopo il successo importantissimo di ieri sera con la Spagna che è valso l'ingresso in semifinale e la qualificazione olimpica, il Ct azzurro ha condiviso con gli inviati delle principali testate sportive e politiche nazionali il post gara. Con lui, in rappresentanza della squadra, sono intervenuti Arnaldo Deserti, Maurizio Felugo, Deni Fiorentini e, Alex Giorgetti. Tutti hanno parlato al plurale, sottolineando a più riprese la compattezza e l'armonia che si respirano all'interno della squadra.
Il Ct azzurro è tornato brevemente sulla partita con la Spagna, per poi analizzare più a largo raggio il momento che sta vivendo la squadra. “La prestazione di ieri è la conferma di ciò che di buono stiamo facendo – spiega Alessandro Campagna – Non era facile, anche per la pressione che avevamo addosso, e abbiamo dato una dimostrazione di forza fisica, atteggiamento mentale e continuità di gioco non indifferenti. Siamo cresciuti molto. Dopo questo risultato l'asticella si è alzata. Motivazioni e capacità non ci mancano, ma dobbiamo riuscire a giocare con la stessa intensità con squadre che ci impegneranno di più, come la Croazia, la Serbia e l'Ungheria che sono con noi in semifinale”.
A chi propone il paragone con il Settebello d'oro di Ratko Rudic, del quale lui è stato un giocatore fondamentale, risponde con naturalezza. “Si, stiamo ricreando l'atmosfera del Settebello degli anni '90. Ci sono forti motivazioni, aggregazione ed entusiasmo da entrambe le parti; il gruppo dei giocatori e quello invisibile dello staff sono una cosa sola. Abbiamo creato una squadra coesa, basata sul lavoro, sull'impegno, sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca. Ci trasmettiamo empatie”.
A chi chiede di chi sono i meriti, risponde che “il merito non è mai di uno solo, allenatore o giocatore che sia”. E aggiunge. “Io mi sento settimanalmente con tutti gli allenatori di club e questo ci permette uno scambio di informazioni continuo e una collaborazione totale. I giocatori si sentono stimolati e tutelati. Il merito è anche della Federazione che ci permette di allenarci nelle condizioni ideali, come quelle che ci offre il Centro Federale di Ostia, e ci aiuta a seguire i nostri programmi di lavoro. Quest'anno abbiamo potuto sostenere tre mesi di preparazione estiva. Tutta questa attività, fisica e psicologica, produce esiti positivi sugli atleti, che hanno dalla loro le qualità tecniche ma che devono imparare a coltivarle”. Sulla squadra che è a Shanghai e sulle scelte che è stato costretto a fare, aggiunge. “Quest'anno ho avuto grandi difficoltà a tagliare il diciannovesimo. Qui siamo in 14 ma ritengo che saremmo stati competitivi anche con alcuni giocatori della rosa che sono rimasti in Italia. Seguiamo con attenzione tanti giovani, classe '91, '92 e '93, che si allenano con la Nazionale juniores di Amedeo Pomilio”.
E su di se, sintetizza così. “Professionalmente nasco con Ratko Rudic, dal quale ho imparato molto, poi negli anni ho sviluppato la mia personalità attraverso le esperienze dirette. Gli anni trascorsi in Grecia mi sono stati utili; ho maturato le capacità di adattamento, di gestione, di insegnamento. Ho carpito anche qualche segreto, vista la profonda influenza dei tecnici serbi sul campionato greco”.
Il portiere e capitano della Nazionale Stefano Tempesti non parla per scaramanzia. I suoi compagni lo fanno, ma soltanto per parlare del gruppo e applaudire il loro allenatore.
Inizia il vice capitano della Nazionale Maurizio Felugo, campione d'Italia con la Ferla Pro Recco, 300 partite con la calottina azzurra: “La nostra caratteristica è quella di giocare tutti per la squadra. Lo spirito di gruppo è dominante. Da dentro ho la sensazione che stiamo costruendo qualcosa di importante. Ci divertiamo giocando e finalmente siamo riusciti a tirare fuori le nostre caratteristiche migliori. Sfruttiamo la velocità, cambiamo continuamene situazioni in attacco e in difesa. Siamo noi a imporre il gioco e non a subirlo. Adesso chi viene a veder giocare l'Italia sa di potersi divertire. Questo è merito di tutti ma soprattutto del nostro allenatore che ha una mentalità completamente diversa da tutti gli altri”.
Continua Alex Giorgetti, attaccante della Ferla Pro Recco con la quale quest'anno ha vinto scudetto e Coppa Italia, 110 partite con la Nazionale: “Quando l'Italia vinceva il mondiale a Roma '94 avevo sette anni, ero in Ungheria e mia madre mi portava all'Isola Margherita. Ricordo che mi allenavo il doppio degli altri per sperare un giorno di poter dire: sono diventato un giocatore di pallanuoto. Alessandro Campagna ci ha trasmesso la sua mentalità vincente. E' uno che non vuole perdere neanche in allenamento, che non si accontenta facilmente e che, come tutti noi, vuole vincere questa competizione. Io dico che siamo competitivi, non abbiamo espresso ancora tutte le nostre potenzialità e vogliamo dimostrare al mondo che l'Italia c'è e può giocare alla pari con tutti”.
La parola passa a Deni Fiorentini, difensore della RN Carisa Savona, 42 presenze in Nazionale: “La finale mondiale del '94 Italia-Spagna l'ho vista in televisione. Ero molto giovane, stavo in casa in Svizzera. Alessandro Campagna ha trasmesso a tutti noi la fame di vittoria che era tipica di quella squadra di grandi campioni”.
Poi parla Arnaldo Deserti, centroboa della RN Bogliasco, 92 partite in azzurro: “Io ero a Roma. Quella partita l'ho vista dal vivo. E' un onore e al tempo stesso un grande stimolo per noi poter prendere a paragone quella squadra che ha segnato un'epoca e che ancora tutti ricordiamo con grande rispetto e ammirazione”.
Domani il nuovo Settebello di Alessandro Campagna affronta la Croazia dell'ex Ct azzurro Ratko Rudic. “Per certi aspetti ci assomigliamo – conclude Campagna – e abbiamo molto in comune ma facciamo un gioco diverso”. Domani alle 21 locali (le 15 italiane) all'Oriental Sport Center si sfidano per l'ingresso in finale. Diretta su Rai Sport 1. 





F. Passariello e M. Cicerchia
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