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Europei di Eindhoven Ungheria-Italia 12-8

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Gli azzurri sul 3-2 falliscono due superiorità per allungare e subiscono un break di 5-0. Campagna:
"Giocavamo facile. Poi il buio. Rischiata l'imbarcata. Invece abbiamo reagito. Confido nei ragazzi". Martedì la Turchia

EINDHOVEN
L'Ungheria tricampione olimpica batte l'Italia campione del mondo e vice d'Europa 12-8 nella partita più attesa della prima fase della 30esima edizione del campionati continentali, iniziati oggi al Pieter van den Hoogenband stadium.
Un risultato che ipoteca il primo posto del girone A e lancia i magiari verso la semifinale diretta, a meno di clamorose ma non impossibili sorprese, contro le meno titolate Grecia, Turchia, Macedonia e Olanda.
L'Italia - che rispetto ai Mondiali di Shanghai schiera l'inedito Lapenna rasato per il centroboa Deserti e Pastorino per l'indisponibile portiere e capitano Tempesti, con Volarevic "secondo" - parte alla grande contro i maestri magiari con in vasca il capitano Biros, il portiere Szecsi, il geniale regista Kasas e il mancino Kiss, tre volte olimpionici consecutivamente; ma poi perde lucidità, concentrazione e cinismo, subendo un break di 5-0 che determina la sconfitta. La reazione c'è, ma non basta.
 
IL COMMENTO DEL CT CAMPAGNA. "Siamo partiti fin troppo bene. Attaccavamo facilmente e ad ogni azione potevamo segnare. Abbiamo fallito le superiorità numeriche del 4-2 e poi è accaduto quello che non deve accadere mai. La squadra si è stretta in attacco, ha cercato troppo il centroboa e si è disunita in difesa mentre subiva i colpi dell'Ungheria, lasciata troppo libera di gestire il pallone senza pressing. A un certo punto temevo l'imbarcata: contro i tre volte campioni olimpici può succedere. Invece abbiamo reagito, come dimostrano i parziali del terzo e quarto tempo. Conosco i ragazzi. Confido nelle loro qualità e in ciò che abbiamo preparato".
 
IL COMMENTO DI GALLO. "Abbiamo perso la testa nel secondo tempo, il controllo della partita. E' difficile rispondere a un break di 5-0 contro l'Ungheria. Ci abbiamo provato e abbiamo retto. Ma non basta. Siamo delusi. Comunque è solo la prima partita. Sappiamo quanto valiamo e reagiremo subito".
 
TABELLINO Ungheria-Italia 12-8
Ungheria: Szecsi, Katonas, Madaras, Denes Varga 1, Kasas 1, Hosnyanszky 1, Kiss 2, Szivos 2, Daniel Varga 1, Biros, Steinmetz 2, Harai 2, Baksa. All. Kemeny.
Italia: Pastorino, Perez, Gitto, Figlioli 2, Giorgetti 1, Felugo 1, Figari 1, Gallo, Presciutti 1, Fiorentini, Aicardi 2, Lapenna, Volarevic. All. Campagna.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Buch (Spa).
Note: parziali 2-3, 5-0, 4-3, 1-2. Uscito per limite di falli Fiorentini (I) a 6'54 del terzo tempo. Superiorità numeriche: Ungheria 6/9, Italia 4/12. A inizio quarto tempo Volarevic (I) in porta per Pastorino. Spettatori 1000 circa.
  
CRONACA. Italia subito al comando con Felugo, autore di una pregevole finta e palombella che s'insacca a 1'44. Pari di Daniel Varga che sorprende Pastorino, in precedenza capace di salvare ai 2m su Harai in inferiorità numerica. Giorgetti (2-1) e Figlioli (3-2) rispondono con l'uomo in più a una magia di Kasas (2-2), che ribadisce in rete la seconda superiorità numerica fallita dai magiari. Azzurri avanti.
All'inizio del secondo parziale l'Italia potrebbe allungare, ma sbaglia due superiorità numeriche e subisce il 3-3 di Hosnyanszki, che trasforma il primo uomo in più dopo due errori (1/3). Poi è la premiata ditta Kasas-Kiss, firme delle fortune posillipine di fine anni novanta, a confezionare il sorpasso a 3'30. L'Italia reagisce, ma non trasforma altri due uomini in più e trova un eccezionale Szecsi contro; poi diventa tutto più difficile quando Steinmetz segna il 5-3 in superiorità numerica (2/4) e Harai il 6-3 in controfuga. Tutto in meno di tre minuti. Chiude il tempo il gol di Szivos ancora in superiorità (3/5) per il 7-3 e 5-0 di break. Un crollo netto per gli azzurri, schiacciati anche dai numeri: quattro occasioni fallite sette contro sei e 3/3 subite.
La reazione comunque c'è. Figari riporta l'Italia in gol a 3'55 del terzo tempo (3/8), pareggiando la rete di Steinmetz per l'8-4, ma Kiss e Denes Varga alimentano il vantaggio e alzano la percentuale con l'uomo in più (5/8) per il 10-4 a 5'58. Aicardi accorcia schiacciando ai 2m la decima superiorità (4/10) e Presciutti (11-6) risponde all'immediata zampata di Szivos per l'11-5 e 6/9.
Finta la potenza, sceglie la precisione e Figlioli apre il quarto tempo con la palomba dell'11-7. L'Ungheria non gioca solo fino ai 30" e segna il 12-7 con Harai che gira ai 2m. Con un bel movimento a uscire, Aicardi trova spazio, tempo e diagonale del 12-8 a -5'. Finisce qui.
  
PROSPETTIVE. La pallanuoto è uno sport che ha sempre riservato grandi sorprese, ma il divario tecnico tra Italia e Ungheria e  le altre squadre del girone ha conferito al confronto di stasera una rilevanza nettamente superiore ad una semplice partita eliminatoria. Difficilmente cambieranno gli equilibri. A questo punto per ambire al primato del girone e all'accesso diretto alle semifinali, l'Italia dovrà vincere tutte le partite e sperare che i magiari ne perdano una e almeno pareggino un'altra. Se così non fosse agli Azzurri potrebbe toccare un quarto di finale severissimo: contro Serbia, Croazia, Montenegro o Spagna.
   
CURIOSITA'. Nella storia recente del torneo l'esito della sfida tra Italia e Ungheria ne ha segnato fortune e sfortune. A Zagabria, nel 2010, gli azzurri si imposero in semifinale 10-8; poi persero la finale con la Croazia 7-3 ma tornarono su un podio internazionale dopo l'argento iridato di Barcellona 2003; i magiari finirono quarti. Nel 2006, a Belgrado, l'Ungheria vinse 13-6 nella fase a gironi e conquistò l'argento, pendendo in finale con la Serbia 9-8; l'Italia finì quinta. Nel 2001, in un'Alfred Hajos stracolma e un'Isola Margherita completamente avvolta da bandiere ungheresi, l'Italia si impose 8-7 in semifinale; gli azzurri poi persero la finale con la Jugoslavia 8-5, malgrado il 2-0 iniziale. I magiari conquistarono il bronzo superando la Croazia 12-9. Questa volta speriamo che la logica delle statistiche venga piegata dalla forza, autorevolezza e voglia di rivalsa del Settebello.    
 
MARTEDI' ITALIA-TURCHIA ALLE 20.30. PRECEDENTI E CURIOSITA'. Anche se non si può parlare di "superclassico" della pallanuoto i precedenti non mancano: l'ultimo risale proprio agli Europei di Zagabria 2010. Nella terza partita del girone gli azzurri si imposero 9-4, con 4 gol di Valentino Gallo miglior marcatore. Gli Azzurri poi persero la finale con la Croazia 7-3, mentre i turchi si piazzaro al decimo posto, miglior risultato della loro storia in una competizione internazionale. L'altro precedente risale agli Europei di Atene '91 quando gli azzurri si imposero 22-4 nella fase a gironi, europeo che segnò l'inizio dell'era Rudic, con Francesco Attolico, Amedeo Pomilio e Sandro Campagna in acqua. Il Settebello si fermò al quarto posto battuto in semifinale dalla Yugoslavia 11-9, e nella finale per il bronzo dall'Urss 11-10. Precedenti ai mondiali e olimpiadi non ci sono in quanto la Turchia non si è mai qualificata. Il miglior risultato della storia turca è la vittoria dell'Europeo B di Lugano 2009. La Turchia ha partecipato ai turni di qualificazione delle ultime due World League.
  
SETTEROSA. Questa mattina è sbarcata ad Eindhoven la Nazionale femminile di pallanuoto. Il Commissario Tecnico Fabio Conti ha convocato 14 atlete: rispetto ai Mondiali di Shanghai fuori Pomeri e Colaiocco, dentro Aiello e Queirolo; confermato il rientro della campionessa di tutto Di Mario. La scelta delle 13 che parteciperanno ai Campionati Europei sarà comunicata prima dell'esordio del 18 gennaio alle 20.30 con le campionesse mondiali della Grecia. Italia nel gruppo B anche con Germania e Spagna. Questa sera alle 19.30 nella Student Pool di Eindhoven, subito prima sessione in acqua per le azzurre capitanate da Elisa Casanova. Il tecnico Conti riprenderà il lavoro di rifinitura prima dell'esordio continentale.
 
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