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Europei di Eindhoven Italia-Olanda 17-15 dtr

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Setterosa in semifinale con la Russia campione dal 2006. Determinanti le parate di Gigli e i quattro gol di Di Mario. Azzurre avanti a -19" dei regolamentari e a -1'25 dei supplementari. Le voci del cittì Conti, di Casanova e Cotti

EINDHOVEN
L'Italia batte l'Olanda 17-15 ai tiri di rigore nei quarti di finale dei campionati europei di pallanuoto femminile, in svolgimento al Pieter van den Hoogenband stadium, a Eindhoven. Regolamentari 11-11; supplementari 13-13. Determinanti le due parate di Gigli su Frederike Cabout e van der Sloot. Le azzurre affronteranno la Russia campione d'Europa dal 2006 nella seconda semifinale, giovedì alle 20.
Per l'Italia è una sorta di piccola rivincita dopo le sconfitte patite ai quarti di finale delle Olimpiadi di Pechino ai tiri di rigore (13-11; 8-8 regolamentari e 0-0 supplementari) il 17 agosto 2008 - poi le olandesi vinsero il torneo battendo gli Stati Uniti 9-8 - e nella finale per il bronzo persa 14-12 agli europei di Zagabria il 10 settembre 2010. In quell'occasione già sedeva sulla panchina olandese Mauro Maugeri, tecnico a cui è legata l'ultima medaglia internazionale del Setterosa: l'argento agli europei di Belgrado 2006; ad eccezione dell'argento in World League conquistato a Tianjin lo scorso giugno dal gruppo guidato da Fabio Conti, poi quarto ai Mondiali di Shanghai.
Le azzurre sono sempre state in vantaggio, tre volte anche sul +2, tranne che sul 10-9 a -4' dalla fine, con il gol realizzato da Vermeer lanciata in controfuga dalla traversa colpita da Emmolo in superiorità numerica (!). Avanti anche a -19" dalla fine dei regolamentari con Emmolo e a -1'25 con Cotti nei supplementari. Straordinaria la prestazione della campionessa di tutto Di Mario, autrice di quattro gol determinanti.
            
ITALIA-OLANDA 17-15 dtr TABELLINO
Italia: Gigli, Abbate 2, Casanova 1, Aiello, Queirolo, Lapi 1, Di Mario 4, Bianconi 1, Emmolo 2, Rambaldi Guidasci, Cotti 2, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.
Olanda: van der Meijden, Smit 2, Frederike Cabout 2, Hakhverdian, van der Sloot, Stomphorst 2, van Belkum 2, Remers, Sevenich 1, Vermeer 1, Klaassen 3, Harriet Cabout, Heinis. All. Maugeri.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Golijanin (Srb).
Note: parziali 4-3, 2-2, 2-2, 3-4; 1-1, 1-1. Uscite per limite di falli Remers (O) a 5'20 del quarto tempo e Smit a 2' del secondo tempo supplementare. Superiorità numeriche: Italia 7/12, Olanda 8/11. Spettatori 2000 circa. Tiri di rigore: Klaassen (O) gol e Di Mario (I) gol; Frederike Cabout parato ed Emmolo gol; Klaassen gol e Bianconi gol; van der Sloot parato e Frassinetti gol.
    
LA CRONACA DEI REGOLAMENTARI (11-11). La differenza nel primo tempo è tutta nella straordinaria girata di Casanova ai 2 metri a nove secondi dalla sirena per il 4-3. In precedenza due superiorità numeriche trasformate a testa - Di Mario (1-0), Bianconi (3-2), Stomphorst (2-1) e Smit (3-3) - e i gol a "uomini" pari di Abbate per il 2-0 e di Stomphorst per il 2-2. L'Italia, sempre avanti, applica bene la zona, lascia conclusioni difficili all'Olanda e proprone diverse soluzioni offensive, sia dal centro, sia dagli esterni che aprono il gioco sul perimetro. Nel secondo tempo le azzurre allungano sul 5-3 e 6-4, mantenendo perfetta la percentuale in superiorità numerica con Di Mario e Abbate. Nel mezzo il gol di van Belkum con un tiro diretto. Anche le padrone di casa continuano a sfruttare appieno le occasioni in più e con Klassen realizzano il 3/3 per il 6-5 a 5'35. Nel finale le azzurre potrebbero incrementare, ma non trasformano il quinto tentativo in più. Il terzo parziale si apre subito col pari dell'Olanda, che conquista palla al centro e con Klaassen sfrutta la superiorità numerica provocata da un'interferenza di Di Mario a 3" dalla conclusione del tempo precedente. Le orange avrebbero anche l'opportunità di passare in vantaggio per la prima volta, ma falliscono in superiorità numerica (4/5). Non l'Italia che segna il 7-6 con Emmolo (5/6). In parità non si passa. Gigli e van der Meijden diventano protagoniste. Determinanti le azioni in più. Scendono le percentuali. Pesano i palloni. Finché Frederike Cabout realizza il 7-7 a 7'25 per il 5/7 in superiorità numerica; stessa percentuale delle azzurre che, però, hanno la forza di chiudere la frazione in vantaggio con uno straordinario piazzato di Di Mario. 8-7, +1 da difendere con tutte le energie, con gli occhi da tigre del Setterosa che tanto amiamo ricordare. L'inizio è difficile. Van Belkum pareggia subito sfruttando un errore; ma l'Italia non si fa condizionare dall'ambiente e Lapi la riporta avanti sfruttando l'ottava superiorità (6/8). L'Olanda risponde con Sevenich (6/8) a -4'58. Parità in tutto. Poi avviene l'incredibile. Sulla nona superiorità numerica per le azzurre, la conclusione a botta sicura di Emmolo colpisce l'incrocio dei pali e torna in vasca lanciando Vermeer in controfuga solitaria: 10-9, primo vantaggio orange a -4'. L'Italia non ci sta e pareggia con la campionessa di tutto Di Mario per il 7/10 in più a -2'. Ogni pallone può valere la vittoria e bisogna tenere le mani alte per evitare le espulsioni facili da fischiare soprattutto a favore delle padroni di casa. L'italia ci riesce, con l'aggressività di Abbate conquista palla sui due metri difensivi, la trascina sino a Emmolo, che scarica in porta 11-10 a -19". Sembra la fine, invece Klaassen trasforma il generosissimo 7/10 a -2". Supplementari e parità totale. Ma l'Olanda ha sprecato il bonus.
     
LA CRONACA DEI SUPPLEMENTARI (13-13). E' sempre l'Italia a comandare. Passa con un pallonetto esterno di Cotti a 0'47; spreca la controfuga del doppio vantaggio, subisce il pari di Smit, che incrocia dal perimetro a 2'21, e fallisce l'undicesima superiorità numerica. A ancora pari a -3'. Nel secondo tempo c'è prima una palla che passeggia sulla linea di porta italiana, poi il gancio-pallonetto di Cotti a -1'25. Una magia, vanificata però dal pari di Frederike Cabout in superiorità numerica a -1'12. L'Italia ha ancora una grande opportunità, ma spreca la dodicesima superiorità numerica (7/12) e lascia palla all'Olanda che sbatte contro Gigli. A -26" è possesso azzurro, ma la girata di Casanova finisce esterna e lascia dieci secondi di speranza all'Olanda che non realizza i desideri. Si va ai tiri di rigore.
  
TIRI DI RIGORE (4-2): Klaassen (O) gol e Di Mario (I) gol; Frederike Cabout parato ed Emmolo gol; Klaassen gol e Bianconi gol; van der Sloot parato e Frassinetti gol. 
  
LE DICHIARAZIONI DEL CT CONTI. "Queste sono le partite che ci aiutano a maturare. Abbiamo battuto una grande squadra, sostenuta da pubblico e ambiente. Nelle ultime tre manifestazioni internazionali abbiamo sempre superato i quarti di finale, vincendo ai tiri di rigore: dimostrazione di maturità, lucidità e fermezza. Dobbiamo però imparare a chiudere prima le partite. Ora ci attende la Russia campione in carica. Sarà una partita molto difficile. Per capitalizzare le nostre chances dovremo giocare con la stessa intensità ed essere più cinici".
    
CASANOVA. "A un certo punto ho pensato: se esiste un Signore vinceremo. Abbiamo giocato contro tutto e tutti. Arrivati ai rigori non avevo dubbi che avremmo vinto. Contro la Russia dovremo fare muro per spuntarla. Ringrazio il pubblico per l'applauso che ci ha tributato alla fine: questo è lo sport".
    
COTTI. "Non so come sia riuscita a segnare quei due gol in palombella nei supplementari. Ho mirato e poi tirato a occhi chiusi. Pensavo ce l'avessimo fatta e invece siamo arrivati ai rigori. Ho provato emozioni fortissime in acqua. E' stata una vittoria meravigliosa che dobbiamo dimenticare subito. Contro la Russia servirà una prova ancora più matura".
  
ITALIA IN SEMIFINALE AI TIRI DI RIGORE PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA. Portano bene alle azzurre i tiri di rigore, soprattutto ai quarti di finale. L'Italia, infatti, si è qualificata alle semifinali della World League 2010 battendo la Russia 21-20 e ai Mondiali di Shanghai 2011 superando l'Australia 14-12.
  
IN ITALIA-OLANDA OTTO ORI EUROPEI IN VASCA. Italia e Olanda sono le squadre che hanno vinto più volte i campionati europei di pallanuoto femminile, in ben quattro occasioni. Le olandesi contano anche due argenti e tre bronzi al cospetto dei due argenti e del bronzo delle azzurre. In vasca ben 16 medaglie. Curiosamente a semifinali e quarti di finale si sono qualificate le nazionali più titolate del continente. La Russia, campione dal 2006, ha vinto anche due argenti e tre bronzi. L'Ungheria ha conquistato due volte il titolo, cinque argenti e tre bronzi ed è la nazionale più medagliata della storia della competizione con dieci podi. Spagna e Grecia seguono con un argento. La speciale classifica: 1. Olanda 4-2-3; 2. Italia 4-2-1; 3. Russia 3-2-3; 4. Ungheria 2-5-3; 5. Spagna e Grecia 0-1-0. L'Olanda detiene anche un altro record: è la nazionale che ha conquistato almeno una medaglia in più edizioni consecutive, ben otto da Oslo 1985 a Prato 1999. Sgue la Russia con sette: da Siviglia 1997 a Zagabria 2010. Russia che se dovesse vincere a Eindhoven diventerebbe la prima nazionale della storia a vincere quattro edizioni degli europei consecutivi: l'Olanda ha vinto i primi tre a Oslo 1985, Strasburgo 1987 e Bonn 1999; l'Italia a Vienna 1995, Siviglia 1997 e Prato 1999. In entrambe le occasioni è stata proprio l'Ungheria ad interrompere le strisce di successi.
  
VERSO ITALIA GERMANIA IN DIRETTA IL 25 GENNAIO ALLE 18 SU RAISPORT 2. Numeri e curiosità. Dal 2003 non c'è campionato europeo di pallanuoto maschile senza Italia-Germania. A Kranj, nel 2003, e a Belgrado, nel 2006, si imposero i tedeschi 5-4 e 11-8 nella fase a gironi. Nel 2008, a Malaga, doppio successo degli Azzurri: nel girone 12-6 e nella finale per il quinto posto 9-7. In Slovenia l'Italia si piazzò nona, peggior risultato della nostra storia; in Serbia e Spagna al quinto posto. Poi è storia recente, con  il confronto a Zagabria e l'argento italiano. In totale sono dieci i precedenti europei: sette vittorie azzurre e tre dei teutonici con a favore il primo precedente targato Londra 1938 dove si imposero 4-0, con i tedeschi secondi e gli italiani quinti alla fine. Due i precedenti con i tre moschettieri in acqua: Sandro Campagna, Francesco Attolico e Amedeo Pomilio incontrarono la Germania nelle edizioni vittoriose di Sheffield '93 e Vienna '95: due vittorie 9-8 e 10-6 nel gruppo eliminatorio contro il Settebello di Rudic.
A livello mondiale cinque vittorie ed una sconfitta per il Settebello: l'ultimo successo è targato 22 luglio scorso, ultima partita del girone D di Shanghai, terminata con un sofferto successo per 7-6. In acqua tutti i campioni del mondo che trionfarono in Cina, tranne Tempesti e Deserti assenti qui ad Eindhoven (al loro posto Volarevic e Lapenna). Anche per i tedeschi due cambi rispetto a Shanghai: Wolthan al posto di Naroska e Roebing per Yannik.
A livello olimpico sei incontri con 5 successi ed una sconfitta. La seconda vittoria risale alla trionfale seconda olimpiade per il Settebello: a Roma 1960 il mitico Settebello di Eraldo Pizzo e Gianni Lonzi superò la Germania con un perentorio 3-0. Nell'ultima edizione di Pechino 2008 ben due precedenti: una sconfitta 8-7 nel gruppo B, ed una vittoria per 10-8 nella finale per il nono posto per gli azzurri di Paolo Malara.
La nazionale tedesca può vantare un oro (Amsterdam '28), due argenti (Los Angeles '32, Berlino '36) ed un bronzo (Los Angeles '84) olimpico, un bronzo mondiale (Guayaquil '82) e ben due ori europei: Spalato '81 e Bonn '89. L'allenatore Hagen Stamm era in acqua sia nel terzo posto olimpico di Los Angeles '84 che nella vittoria europea in casa a Bonn '89.
                  
ALEXANDER TCHIGIR COME ESTIARTE. Il portiere tedesco è nato a Mosca il 6 novembre 1968. Ha giocato sino al 1998 con la Russia collezionando 364 presenze; poi ha acquisito la cittadinanza civile e sportiva per la Germania, con cui è alla 345esima presenza. I risultati più importanti della carriera sono le medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e agli Europei di Atene 1991. Con la partecipazione a Eindhoven 2012 eguaglia il record di Manuel Estiarte, che era l'unico atleta ad aver partecipato a dieci europei, straordinario campione di tutto con la nazionale spagnola e attuale dirigente del Barcellona calcio. 
 
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