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Europei di Eindhoven Italia in finale dopo sei anni!

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Eliminate le olimpioniche dell'Olanda, le azzurre battono 13-12 la Russia detentrice del titolo dal 2006. Sabato alle 16 c'è la Grecia campione del mondo. Straordinarie Gigli, Di Mario e Frassinetti. Le interviste

EINDHOVEN
Le superlative prestazioni di Gigli tra i pali, della cannoniera Di Mario, autrice di cinque gol, e di Frassinetti ai due metri spingono l'Italia in finale ai campionati europei di pallanuoto femminile, in svolgimento al Pieter van den Hoogenband stadium di Eindhoven. Battuta la Russia campione continentale dal 2006 per 13-12, al termine di una gara dai continui capovolgimenti di punteggio fermati dal gol di Abbate a 55" dalla sirena. Dopo aver eliminato l'Olanda campione olimpica e la Russia campione d'Europa, in finale si tornerà a giocare con le campionesse del mondo della Grecia, che nella prima semifinale avevano sconfitto l'Ungheria 14-12 e che all'esordio avevano battuto proprio le azzurre 10-9. Palla al centro sabato alle 16. Comunque sia sarà medaglia dopo sei anni (fu argento a Belgrado 2006); speriamo come a Vienna 1995, Siviglia 1997, Prato 1999 e Lubiana 2003.
  
TABELLINO di Italia-Russia 13-12
Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova, Aiello 1, Queirolo, Lapi, Di Mario 5, Bianconi 2 (2 rig.), Emmolo 1, Rambaldi Guidasci, Cotti 1, Frassinetti 2, Gorlero. All. Conti.
Russia: Kovtunovskaya, Fedotova 3, Prokofyeva 2, Konukh, Kurochkina, Belova, Lisunova 2 (1 rig.), Khokhriakova, Tankeeva, Beliaeva 4, Ivanova 1, Antonova, Karnaukh. All. Kabanov.
Arbitri: Koryzna (Pol) e Teixido (Spa).
Note: parziali 2-2, 4-4, 3-2, 4-4. Uscite per limite di falli Konuch (R) a 2' del terzo tempo e Bianconi (I) a 2'30 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 7/11 + due rigori, Russia 4/6 + 1 rigore. Spettatori 1500 circa. In tribuna il Presidente della Federnuoto Paolo Barelli.
  
LA CRONACA. Gigli mura, Frassinetti conquista due rigori, su Konuch e Prokofyeva, che Bianconi trasforma e l'Italia tiene la Russia sul 2-2 alla fine del primo tempo. Questa volta siamo noi ad inseguire: prima la girata ai due metri di Beliaeva (1-0), poi il diagonale dall'esterno di Fedotova (2-1). In acqua c'è più rosso che azzurro, almeno sotto il profilo della fluidità, ma la sensazione è che l'Italia possa passare, anche se a strappi.
Il secondo tempo infatti si apre con una serie di interventi di Gigli, che trasmettono sicurezza al Setterosa, portato su da Di Mario, autrice del 3-2 e 4-3 in superiorità numerica (2/3). Cambiano i ruoli, ma non l'equilibrio. Stavolta è la Russia ad inseguire; a pareggiare con Lisunova (3-3) in superiorità numerica e Beliaeva (4-4). Poi siamo di nuovo sotto. Ivanova segna in entrata (5-4) e Fedotova in superiorità numerica (6-5), ma le risposte delle azzurre sono immediatamente servite con Frassinetti che gira ai 2m il 5-5 e Aiello che piazza il 6-6 per il 3/5 in superiorità numerica.
Anche nel terzo tempo la partita continua ad essere tattica, alla ricerca del pertugio. L'Italia soffre la fisicità delle russe, il pressing e prende due controfughe trasfomate da Prokofyeva (7-6, 8-7). La Russia però non riesce a frenare l'esplosività al centro delle nostre centroboa, che conquistano superiorità e aprono spazi per le imbucate, come in occasione del 7-7 di Frassinetti (4/6, fuori per limite di falli Konuch), del pallonetto per l'8-8 e del piazzato con l'uomo in più di Di Mario (5/8) per il 9-8. Break di 3-0. Italia di nuovo in vantaggio a -8' dalla finale. Ora bisogna gestire i 30" e allungare.
L'inizio del quarto tempo è però condizionato da due gravi errori arbitrali. Prima viene negato un rigore a Frassinetti; poi viene invertito un fallo grave che costa a Bianconi l'uscita anticipata e il pari di Fedotova. Piovono fischi dalle tribune, ma bisogna tenere la concentrazione. L'equilibrio non si spezza, con Italia e Russia che si alternano in vantaggio. Una controfuga di Beliaeva (10-9) è vanificata dai fendenti dal perimetro di Di Mario ed Emmolo (11-10). Pareggia la Lisunova su rigore (generoso) fischiato a Di Mario. Poi è Beliaeva a rispondere al 6/10 in superiorità di Cotti. Sempre pari finché non arriva il decisivo gol di Abbate a 55" dalla fine per il 7/11 in superiorità numerica. Tutta l'Italia spinge il braccio dell'azzurra che ci porta in finale. E' medaglia!
 
LE DICHIARAZIONI DEL CT CONTI. "Siamo contenti perché abbiamo centrato un grande obiettivo e abbiamo compiuto un passo in più verso una maggiore consapevolezza di noi stessi. La Russia non la scopriamo certo adesso. Adotta un gioco rapido con grande pressing. Avevamo studiato bene la partita. Le ragazze sono state brave mentalmente a non perdersi né un gol sopra né un gol sotto. Complimenti a tutte". 
 
ABBATE. "In questi mesi stiamo costruendo il futuro della Nazionale. Sapevamo che la Russia è piena di fuoriclasse, è una squadra fortissima; ma volevamo prenderci la rivincita dopo la sconfitta nella finale per il bronzo ai mondiali di Shanghai. Ho segnato il gol decisivo. Tutta la squadra ha spinto il mio braccio. Volevamo la finale. Siamo felici ed orgogliose".
 
FRASSINETTI. "Ci siamo attenute alle disposizioni del cittì Conti e siamo riuscite a superare una squadra fortissima. Eravamo cariche, concentrate e determinate. Sapevamo che sarebbe stata una partita punto a punto ed eravamo pronte a lottare. In acqua mi sentivo volare, come se fossi spinta da un razzo. Abbiamo disputato una partita quasi perfetta e sono molto soddisfatta della mia prestazione. Certo, quando ho fallito il gol del vantaggio sola davanti al portiere mi sarei tagliata la mano. Poi ci ha pensato Abbate. Un bene per tutte!".
 
CONTINUA L'ALTERNANZA CON LA RUSSIA. Stavolta è l'Italia a prendersi la rivincita dopo l'amara sconfitta nella finale per il bronzo mondiale, persa 8-7 a Shanghai nel luglio scorso. A giugno le azzurre avevano già battuto la Russia ai tiri di rigore nei quarti di finale della World League di Tianjin, in Cina. Questa volta sono bastati i regolamentari.
 
ITALIA COME NESSUNA IN EUROPA. Con la qualificazione alla finale europea a Eindhoven, il Setterosa scalza l'Olanda in testa al medagliere femminile di tutti i tempi. Prime posizioni aggiornate a Zagabria 2010: 1. Olanda 4-2-3; 2. Italia 4-2-1.
 
VERSO SERBIA-ITALIA, SEMIFINALE MASCHILE VENERDI' ALLE 18 SU RAI SPORT. La prima semifinale dei campionati europei di Eindhoven ripropone lo scontro diretto tra le nazionali che hanno disputato le ultime due finali di manifestazioni internazionali nel 2011: la World League di Firenze che qualificava la vincitrice alle Olimpiadi di Londra e i Mondiali di Shanghai. Il bilancio è in perfetta parità. Il 26 giugno, a Firenze, si sono imposti i serbi 8-7 , con gli azzurri in vantaggio 4-3 e 5-4. Ci condannano il gol di FIlipovic, a 2'43" dalla fine, e il palo colpito da Gallo a fil di sirena in superiorità numerica. La rivincita vale il titolo iridato. A Shanghai, il 30 luglio, decidono un gol di Felugo nel secondo supplementare e le parate di capitan Tempesti, prodigioso sui rigori di Filipovic e Udovicic.
Il primo incontro da repubblica indipendente serba (ha giocato fino al 2006 insieme al Montenegro ed in precedenza come Jugoslavia), risale a Malaga 2008 dove nel gruppo B vinsero contro gli azzurri per 11-8, nell'edizione che vide la finale tutta slava dove uscì vincitrice per la prima volta il Montenegro per 6-5. L'Italia giunse quinta con Maurizio Felugo, Christian Presciutti, Alex Giorgetti, Valentino Gallo, Niccolo' Gitto in acqua. Nel medagliere storico la Serbia (incluse quelle vinte da ex Jugoslavia) ha in carniere 18 medaglie contro le dieci dell'Italia: quattro ori, nove argenti e cinque bronzi, ultimo dei quali a Zagabria 2010 (sconfitta l'Ungheria 10-8). I serbi, comprese le edizioni insieme al Montenegro e da ex-Jugoslavia, vanno a medaglia da Budapest 2001: tre ori, un argento ed un bronzo.
Nell'ultima edizione delle Olimpiadi a Pechino 2008, l'unico precedente, c'è la vittoria azzurra per 13-12 nell'ultimo incontro del gruppo B: decisero allora, tra gli altri, due gol di capitan Felugo e uno di Valentino Gallo. Alla fine i serbi conquistarono il bronzo olimpico (unica medaglia olimpica della giovane repubblica slava), prendendosi la rivincita due mesi più tardi degli europei sui cugini del Montenegro battendoli nella "finalina" per 6-4. Considerando la ex-Jugoslavia il palmares della repubblica balcanica è sconfinato solo considerando le vittorie: tre ori olimpici (Tokio '68, Los Angeles '84, Seoul '88), quattro ori mondiali (ultimo dei quali a Roma 2009) e quattro ori europei (l'ultimo a Belgrado 2006), senza considerare quattro coppe del mondo e sei World league. Interessante analizzare come in attacco ed in difesa le due squadre abbiano percentuali simili e come la difesa azzurra se continua a crescere possa esser la chiave del match: la Serbia segna meno ma con maggiore precisione (il 43,2% degli attacchi, 57 gol fatti), mentre l'Italia è più prolifica ma leggermente meno precisa (il 42,3% degli attacchi, 71 gol fatti); la difesa vede subire più gol ai serbi (33,8% degli attacchi avversari, 45 in totale) rispetto agli azzurri (33,3% degli attacchi avversari, 37 gol totali).
  
VERSO ITALIA-GRECIA, FINALE FEMMINILE SABATO ALLE 16. I PRECEDENTI. L'incontro con le elleniche ha caratterizzato le ultime due stagioni agonistiche: le campionesse iridate a Shanghai infatti ci hanno escluso dalla corsa all'oro europeo e mondiale in entrambe le semifinali disputate. Agli Europei di Zagabria 2010 le azzurre, guidate da Roberto Fiori, persero sia 7-5 nel girone eliminatorio sia 10-5 in semifinale. Alla fine la Grecia perse la finale 11-6 contro la Russia, mentre il Setterosa cadde sotto i colpi dell'Olanda di Mauro Maugeri - cittì dell'Italia d'argento continentale a Belgrado 2006 - per 14-12 finendo quarta. Ai mondiali di Shanghai 2011 si è ripetuta la stessa storia con le elleniche vincitrici 14-11 in semifinale sulle azzurre; poi campionesse del mondo 9-8 contro la Cina. Per l'Italia ancora quarto posto dopo la sconfitta 8-7 contro la Russia. Prima di Zagabria, L'Italia aveva affrontato la Grecia già due volte in semifinale agli Europei senza mai perdere. Nel 2001, a Budapest, aveva vinto 7-1; nel 1995, a Vienna, 8-4. In entrambe le occasioni le elleniche finirono quarte. Le azzurre conquistarono l'oro in Austria e l'argento in Ungheria.
Ai mondiali il primo incontro risale a Perth 1998 dove le elleniche si imposero 10-4 nel girone, provocando la reazione del Setterosa di Pierluigi Formiconi che concluse in trionfo battendo l'Olanda 7-6 in finale, con in acqua Monica Vaillant oggi assistente del cittì Fabio Conti.
Alle Olimpiadi i due precedenti hanno inciso nel marmo l'epopea del Setterosa vincitutto: 7-2 nel girone e 10-9 in finale dopo i tempi supplementari; due vittorie che ad Atene 2004 hanno marchiato a fuoco lo sport azzurro rendendo eterno il mito di una delle squadre più vincenti della storia dello sport italiano. In acqua c'era Tania Di Mario; Elena Gigli era il secondo del portierone Cristiana Conti e divenna la più giovane olimpionica dello sport italiano di tutti i tempi.
L'ultimo precedente il 18 gennaio scorso, esordio agli europei di Eindhove, col successo delle elleniche per 10-9.
  
SETTEROSA ALLA SETTIMA FINALE EUROPEA. L'Italia ha partecipato a sei finali europee, dal 1995 al 2006, conquistando la medaglia d'oro a Vienna 1995, Siviglia 1997, Prato 1999 e Lubiana 2003 e l'argento a Budapest 2001 e Belgrado 2006. In precedenza aveva dominato l'Olanda, sempre in finale nelle prime cinque edizioni, d'oro a Oslo 1985, Strasburgo 1987, Bonn 1989 e Leeds 1993 e d'argento ad Atene 1991, dove le azzurre conquistarono la prima medaglia internazionale della storia (il bronzo) e l'Ungheria il primo oro, a cui poi seguì il successo di Budapest 2001. Le ultime tre edizioni dei campionati continentali sono state vinte dalla Russia. La Grecia è alla seconda finale consecutiva. A Zagabria 2010 fu sconfitta dalla Russia 11-6.
   
LE NAZIONALI ITALIANE FEMMINILI MEDAGLIATE AGLI EUROPEI
- 4 ori, 2 argento, 1 bronzo -
      
Atene, 18-25 agosto 1991. Italia 3^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Claudia Vinciguerra (Orizzonte Catania), Carmela Allucci (Volturno), Monica Vaillant (Vis Nova), Antonella Di Giacinto (Volturno), Cristina Consoli (Orizzonte Catania), Nicoletta Abbate (Volturno), Stefania Lariucci (Culmv), Flavia Villa (Orizzonte Catania), Neira Marsili (Culmv), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Sonia Magarelli (Volturno), Martina Miceli (Racing Roma), Monica Petrucci (Racing Roma), Monica Canetti (Volturno). Ct Roberto Fiori.
   
Vienna, 18-27 agosto 1995. Italia 1^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Martina Miceli (Orizzonte Catania), Carmela Allucci (Racing Roma), Stefania Lariucci (Plebiscito Padova), Milena Virzì (Orizzonte Catania), Monica Vaillant (Orizzonte Catania), Antonella Di Giacinto (Orizzonte Catania), Cristina Consoli (Orizzonte Catania), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Francesca Romano (Bologna), Marica Carrozzi (Bologna), Melania Grego (Bologna), Daria Starace (Volturno), Maddalena Musumeci (Orizzonte Catania), Paola Sabbatini (Bologna). Ct Pierluigi Formiconi.
  
Siviglia, 13-22 agosto 1997. Italia 1^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Martina Miceli (Orizzonte Catania), Carmela Allucci (Racing Roma), Stefania Lariucci (Lerici), Milena Virzì (Orizzonte Catania), Monica Vaillant (Racing Roma), Antonella Di Giacinto (Racing Roma), Cristina Consoli (Mediterraneo), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Alexandra Araujo (Gifa Palermo), Maddalena Musumeci (Orizzonte Catania), Melania Grego (Orizzonte Catania), Daniela Lavorini (Gifa Palermo), Cinzia Ragusa (Orizzonte Catania), Silvia Moriconi (Gifa Palermo). Ct Pierluigi Formiconi.
    
Prato, 4-10 settembre 1999. Italia 1^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Martina Miceli (Mediterraneo Catania), Carmela Allucci (Gifa Palermo), Tatiana Baianova Truden (Gifa Palermo), Gabriella Sciolti (Plebiscito Padova), Monica Vaillant (Gifa Palermo), Tania Di Mario (Orizzonte Catania), Cristina Consoli (Mediterraneo Catania), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Alexandra Araujo (Gifa Palermo), Maddalena Musumeci (Mediterraneo Catania), Melania Grego (Gifa Palermo), Silvia Bosurgi (Orizzonte Catania), Martina Schiavon (Plebiscito Padova), Silvia Moriconi (Gifa Palermo). Ct Pierluigi Formiconi.
   
Budapest, 16-23 giugno 2001. Italia 2^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Martina Miceli (Mediterraneo Catania), Carmela Allucci (Gifa Palermo), Manuela Zanchi (Lerici), Silvia Bosurgi (Orizzonte Catania), Gabriella Sciolti (Gifa Palermo), Tania Di Mario (Orizzonte Catania), Cristina Consoli (Ortigia), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Alexandra Araujo (Gifa Palermo), Maddalena Musumeci (Orizzonte Catania), Melania Grego (Gifa Palermo), Cinzia Ragusa (Orizzonte Catania), Simona Abbate (Volturno), Paola Sabbatini (Gifa Palermo). Ct Pierluigi Formiconi.
   
Lubjana, 7-14 giugno 2003. Italia 1^ classificata
Le Azzurre: Francesca Conti (Orizzonte Catania), Martina Miceli (Pescara), Carmela Allucci (Pescara), Manuela Zanchi (Pescara), Silvia Bosurgi (Orizzonte Catania), Gabriella Sciolti (Athlon 90 Palermo), Tania Di Mario (Orizzonte Catania), Cinzia Ragusa (Orizzonte Catania), Giusi Malato (Orizzonte Catania), Alexandra Araujo (Gifa Palermo), Maddalena Musumeci (Orizzonte Catania), Melania Grego (Augusta), Noemi Toth (Volturno), Daniela Lavorini (Ortigia), Erika Lava (Osio). Ct Pierluigi Formiconi.
  
Belgrado, 2-9 settembre 2006. Italia 2^ classificata
Le Azzurre: Teresa Frassinetti ed Elena Gigli (Fiorentina & Certaldo), Silvia Bosurgi, Chiara Brancati, Tania Di Mario, Martina Miceli, Maddalena Musumeci, Francesca Pavan (Geymonat Orizzonte), Allegra Lapi (Mc Donald's Firenze), Federica Rocco (Beauty Star Plebiscito Padova), Cinzia Ragusa (Rapallo Nuoto), Erzsebet Valkai (Volturno) e Manuela Zanchi (Varese Olona Nuoto), Federica Radicchi (Sporting Bracciano), Arianna Garibotti (Rapallo Nuoto). Ct Mauro Maugeri.
   
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