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Olimpiadi di Londra Italia-Russia 4-7

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Seconda sconfitta per il Setterosa nel girone iniziale. Decisivo un break di 3-0 nel terzo tempo e la parata di Karnaukh sul rigore del possibile -2 tirato da Bianconi a 4'12" dalla fine. Conti: "Mancati in fase conclusiva"

LONDRA
Seconda sconfitta. Quando fa meno male. Il Setterosa campione d'Europa perde per 7-4 con la Russia nella seconda giornata del girone preliminare delle Olimpiadi di Londra e resta a 0 punti nel gruppo B. Venerdì alle 19.20 il match con la Gran Bretagna padrona di casa che definirà le posizioni e gli accoppiamenti nei quarti di finale, ai quali, secondo la formula, parteciperanno tutte le otto squadre (prime contro quarte e seconde contro terze).
 
L'Italia non è brillante in attacco, mentre è tonica ed attenta in difesa, soprattutto nella prima metà di gara. Rambaldi segna la prima rete azzurra dopo quasi 10' di gioco con la Russia già sul 2-0. Si va al riposo lungo con il Setterosa sotto 2-1 e con 0/4 in superiorità (che sarà 1/7 a fine gara).
E' nel terzo parziale che la Russia costruisce il break decisivo. Segnano Lisunova (poi miglior marcatrice con una tripletta) in superiorità, Ivanova e Konukh da lontano; 5-1. Abbate accorcia a 48" dall'ultimo riposo, ma Khokhriakova riporta le russe sul +4 sul capovolgimento.
Prova a suonare la carica Tania Di Mario, campionessa olimpica ad Atene (così come il portiere Gigli). Palombella del 6-3 e rete in superiorità del 7-4 a 5'00 dalla fine: il Setterosa ci prova. Ma proprio quando l'Italia inizia a credere nella rimonta, Karnaukh respinge il rigore di Bianconi. Mancavano oltre 4' di gioco. Il portiere russo si ripeterà a 44" dalla fine anche su Di Mario, ma a quel punto la partita era decisa.
L'Italia esce sconfitta. Paga la poca incisività in attacco, anche in superiorità, e la grande esperienza del capitano russo Konukh, abile nel limitare i centroboa Frassinetti e Casanova, interpretando al meglio il metro di giudizio degli arbitri. Ma, come detto, in questa fase le sconfitte possono soprattutto aiutare a crescere.
 
"Abbiamo giocato molto bene in difesa e abbiamo costruito tanto - racconta il Ct della Nazionale Fabio Conti, alla guida del Setterosa dal novembre 2010 - Purtroppo siamo mancati in fase conclusiva e non abbiamo concretizzato. Non sono preoccupato dopo le due sconfitte, lo sarei se avessimo giocato male. Invece ritengo che le ragazze abbiano espresso una buona pallanuoto e che i successi si costruiscano dalla difesa. E, in questo particolare, siamo stati molto bravi. La Russia è una squadra molto valida con la quale ci siamo allenati al Centro Federale di Ostia. Ci conosciamo molto bene tatticamente. Ora pensiamo alla Gran Bretagna, è la squadra di casa e non sarà semplice".
 
Il tabellino
 
Italia-Russia 4-7
Italia: Gigli, Abbate 1, Casanova, Radicchi, Pelle, Lapi, Di Mario 2, Bianconi, Emmolo, Rambaldi 1, Cotti, Frassinetti, Gorlero. All. Conti.
Russia: Karnaukh, Fedotova, Prokofyeva, Konukh 1, Alexandra Antonova, Belova, Lisunova 3, Khokhriakova 1, Tankeeva 1, Beliaeva 1, Ivanova, Diana Antonova, Kovtunovskaia. All. Kabanov.
Arbitri: Borrell Sanchez (Esp) e Moller (Arg).
Delegati Fina: Martin (Hun) e Shaw (Can).
Note: parziali 0-1, 1-1, 1-4, 2-1. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 1/7 + due rigori falliti, Russia 1/5. Nel quarto tempo Karnaukh (R) ha parato un rigore a Bianconi a 3'48 e un altro a Di Mario a 7'12, entrambi sul 4-7. Spettatori 4000 circa.
   
DOMANI ALLE 20.40 ITALIA-CROAZIA. L'ultimo precedente è la semifinale mondiale di Shanghai dello scorso anno vinta 9-8 dagli azzurri, partita che aprì le porte al terzo titolo iridato vinto in finale contro la Serbia. Ai Giochi la prima volta fu una doppia sfida ad Atlanta '96 con Rudic sulla panchina azzurra da campione olimpico in carica: il Settebello si impose 10-8 nel gruppo B, per poi perdere in semifinale cinque giorni dopo 7-6. Alla fine fu bronzo olimpico con in vasca l'airone azzurro Francesco Attolico e il mancino Amedeo Pomilio, oggi sulla panchina azzurra. Il terzo ed ultimo precedente olimpico risale a Pechino '08 quando i croati ci batterono 11-7 nella partita all'esordio. Alla fine fu nono posto mentre la Croazia giunse sesta. Allora come oggi in vasca capitan Tempesti, il vice Felugo ed il mancino Gallo.
 
CAMPAGNA, ATTOLICO, POMILIO E RUDIC: 10 ANNI INSIEME. A Ratko Rudic è legato il periodo più vincente della storia della Nazionale italiana di pallanuoto. Rudic da giocatore conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Mosca con la Jugoslavia, nel 1980, per poi diventarne allenatore e vincere i titoli olimpici nel 1984 a Los Angeles e nel 1988 a Seul. Nel 1990 arrivò sulla panchina italiana che portò al grande slam coi successi ai Giochi di Barcellona 1992, ai Mondiali di Roma 1994 e agli Europei di Sheffield 1993 e Vienna 1995; seguirono le medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e agli Europei di Firenze 1999, fino all'eliminazione nei quarti di finale delle Olimpiadi di Sydney contro l'Ungheria, poi vincitrice di tre edizioni consecutive, che concluse la decade di successi della pallanuoto italiana. Terminata l'esperienza italiana, Rudic è stato ingaggiato dagli Stati Uniti che hanno raccolto i frutti del suo lavoro con l'argento olimpico conquistato a Pechino 2008. Intanto era tornato in Croazia, con cui ha conquistato l'oro e i bronzi iridati a Melbourne 2007, Roma 2009 e Shanghai 2011 e l'oro europeo a Zagabria 2010. Tra i pilastri della squadra che realizzò il grande slam vi erano il portiere Francesco Attolico, l'universale Alessandro Campagna e il mancino Amedeo Pomilio, attualmente team manager, allenatore e secondo della Nazionale. Allievi che ha reso grandi campioni e tecnici. Campagna, che ha giocato 409 partite con la Nazionale, è diventato il secondo di Ratko Rudic nella stagione 1996-97; tra il 1998 e il 2000 ha poi allenato la Nazionale juniores conquistando la medaglia d’oro ai Mondiali, l’argento e il bronzo agli Europei e l’argento alle Universiadi. Nel dicembre 2000 è stato promosso alla guida del Settebello con il quale nel 2001 ha vinto le medaglie d'argento agli Europei di Budapest e ai Giochi del Mediteraneo di Tunisi. Dal 2003 al 2008 è stato allenatore della Grecia con la quale ha conquisato la medaglia di bronzo ai Mondiali di Montreal 2005. Nominato Commissario Tecnico della Nazionale il 17 novembre 2008, Campagna ha portato il Settebello al bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, agli argenti degli Europei di Zagabria 2010 e della World League di Firenze 2011 e all'oro ai Mondiali di Shanghai 2011. 
  
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Fabio Larosa