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Olimpiadi di Londra Italia-Ungheria 11-9

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Il Settebello piega i campioni olimpici e approda in semifinale, dove il 10 agosto ritrova la Serbia battuta in finale a Shanghai. Campagna: "Dedicata a Dani". Parlano i protagonisti

LONDRA
Il Settebello va. Dopo la sconfitta con la Croazia nel terzultimo turno del girone preliminare, la squadra campione del mondo ha ripreso a giocare da par suo battendo Kazakistan 9-6 e Spagna 10-7 nel gruppo A e oggi l’Ungheria 11-9 nel quarto di finale che vale un posto tra le prime quattro dell’Olimpo! Grandissima partita. La difesa ha funzionato bene e in attacco la circolazione della palla è stata ottimale. Venerdì 10 agosto c’è la semifinale con la Serbia che ha superato l’Australia 11-8 faticando per tre tempi e dilagando nel finale e il ricordo torna alla straordinaria e indimenticabile finale di un anno fa a Shanghai vinta dagli Azzurri 8-7 dopo due supplementari. Il Commissario Tecnico Alessandro Campagna ha dedicato la vittoria di questa sera a Renato Dani, ex dirigente della Nazionale di pallanuoto, arbitro internazionale e presidente del comitato regionale Fin Toscana, che è mancato oggi pomeriggio. 
 
La partita. I campioni del mondo in calottina bianca e i campioni olimpici in calottina blu. Comincia il match di cartello dei XXX Giochi Olimpici di pallanuoto. Primo pallone per l’Italia. Lo conquista Fiorentini che lo serve subito a Felugo. Prima espulsione a favore dell’Ungheria; l’Italia si salva. Ripartenza veloce ma il tiro di Felugo è ribattuto. L’Italia comincia a prendere confidenza con la zona ungherese ma senza rischiare. Kiss è pericoloso ma il suo tiro finisce fuori. Tempesti sembrava comunque piazzato. Nuova azione in superiorità per l’Ungheria e gol di Tamas Kasas dopo 5’22 di gioco. Pareggio immediato con Presciutti sottomisura. Denes Varga entra facilmente nel cuore della difesa e segna il 2-1 quando mancano 80 secondi alla fine del primo periodo. L’Italia rischia, riparte e Perez fa 2-2 con un tiro dalla distanza. Il Settebello è in vantaggio! Maurizio Felugo dopo 29” secondi del secondo tempo con un missile dei suoi. Ci prova anche Premus a tirare da fuori. Madaras lo imita e fa 3-3 dai cinque metri. Al terzo tentativo con l’uomo in più gli azzurri capitalizzano: Presciutti per il 4-3 a metà tempo. Si rischia ancora ma c’è Tempesti. Anche Szecsi si oppone bene. Aicardi si procura un’altra espulsione, la quarta a favore. Il CT Campagna chiama timeout. Venti secondi non bastano, neanche i successivi per una nuova espulsione ungherese. Poi è fuori Giorgetti e Daniel Varga realizza il 4-4 ma il tempo non è finito: negli ultimi cinque secondi Pietro Figlioli trova lo spiraglio giusto. A metà gara l’Italia è avanti 5-4. Si riparte e alla prima occasione Madaras pareggia in superiorità (era nel pozzetto Perez). Aicardi continua a procurarsi espulsioni e Figlioli è velocissimo a riportare avanti l’Italia. Nuova azione in superiorità e questa volta la squadra azzurra non sbaglia l’occasione del break: Felugo per il doppio vantaggio. Esce Kasas a metà tempo (ghiaccio sul ginocchio) ma rientra dopo pochi minuti. L’Ungheria pasticcia. Premus si procura il rigore che Giorgetti trasforma nell’8-5 dopo 21’10” di gioco. Esce Giacoppo a 90 secondi dalla chiusura della terza frazione e Kemeny chiama timeout. Comincia la reazione ungherese ma la palla finisce sulla traversa. Sciarpa di Hosnyanszky e il palo aiuta Tempesti. Inizia l’ultimo periodo. Felugo commette fallo di rigore su Steinmetz. Biros segna dai cinque metri. A 5’43” dalla fine fallo in attacco di Biros; se ne va Presciutti in controfuga, serve Figlioli per il 9-6. L’Ungheria spinge e a -4’30” Kasas realizza il -2. Trascorre un altro minuto e Denes Varga riduce ancora il gap. Dalla panchina Campagna chiama il secondo timeout. Il difensore Tamas Varga esce per limite di falli. Ultimi due minuti di partita. Grande intensità. Negli ultimi 60 secondi Felugo, quando tutti si aspettano il passaggio al centro, con una staffilata insacca il 10-8 che fa esultare Campagna! Madaras a -39” riporta l’Ungheria a -1 con l’uomo in più. Anche l’Italia ha l’uomo in più nei venti secondi finali, tiene la palla e chiude con l’11-9 di Presciutti sulla sirena. 
 
 
I commenti. Il CT Alessandro Campagna. “L'Ungheria ha vinto tre titoli olimpici, è una squadra stellare, ma noi non siamo stati da meno e li abbiamo messi in difficoltà. Abbiamo meritato di vincere e mi è piaciuto il modo in cui facevamo circolare la palla. Abbiamo avuto pazienza. Questa è una grande impresa. Siamo stati lucidi, non c'è stata frenesia. Se entrava il pallonetto di Premus andavamo a +4 e forse la vittoria sarebbe stata più facile, ma comunque l'abbiamo ampiamente meritata. La squadra sta venendo fuori nel momento giusto, lo spirito e la gestione di gara è tornato quello dei Mondiali di Shanghai. L'imballamento iniziale nel torneo era normale. Abbiamo ritrovato la comunicazione tra di noi. Siamo una squadra che non molla mai e non ci sentiamo appagati, ci aspettano partite intensissime. Dedichiamo la vittoria a Renato Dani. Adesso siamo in semifinale ma la storia la fanno i vincenti e non ci accontentiamo".
Pietro Figlioli. "Una semifinale olimpica è un'esperienza molto piacevole. Adesso le emozioni sono moltissime ma dobbiamo restare concentrati. Abbiamo giocato molto bene in difesa ma quando hai un grande portiere  come Stefano Tempesti, che ti può salvare in qualsiasi momento, è più facile. Tutta la difesa sta giocando bene".
Maurizio Felugo. "Abbiamo giocato al massimo livello, contro una delle squadre più forti di sempre. Sappiamo adattarci alla fatica e al gioco maschio e questo ci piace. Siamo riusciti a dettare il nostro gioco e smontare le tattiche dei nostri avversari. E' un po' come nel calcio. Siamo molto felici di questo risultato che ci proietta in semifinale e che dimostra che tutto il movimento della pallanuoto italiana è cresciuto. Lo scetticismo sul nostro gioco non mi ha fatto piacere. Ci vuole rispetto prima di criticare, specie dopo che hai fatto due anni come i nostri. La federazione è unita, è troppo facile puntare il dito: in Italia quando uno fa male viene subito attaccato. Abbiamo battuto la squadra più forte degli ultimi 20 anni e forse di sempre e ci siamo qualificati alle semifinali olimpiche. Siamo molto soddisfatti, ma non ci accontentiamo".
Christian Presciutti. "Siamo in semifinale e ce la meritiamo tutta. Abbiamo giocato con determinazione e aggressività. Li abbiamo superati sul piano del gioco e della costruzione. Loro ci hanno inseguito, ma noi ci guardavamo negli occhi e sapevamo che saremmo stati sempre avanti. Così è stato. L'Italia ha giocato come sa. Con cuore, diligenza tattica e, come sempre, basandosi sul gruppo. Siamo sempre più coesi e consapevoli grazie al lavoro dello staff guidato da Sandro Campagna e alle sicurezze che ci infondono capitan Tempesti e Felugo. Siamo in semifinale ma, come sempre, non ci precludiamo nessun obbiettivo".
   
Il tabellino
 
Italia-Ungheria 11-9
Italia: Tempesti, Perez 1, Gitto, Figlioli 3, Giorgetti 1 (rig), Felugo 3, Giacoppo, Gallo, Presciutti 3, Fiorentini, Aicardi Premus, Pastorino. All. Campagna
Ungheria: Szecsi, Tamas Varga, Madaras 3, Denes Varga 2, Kasas 2, Hosnyanszky, Kiss, Szivos, Daniel Varga 1, Biros 1 (rig), Steinmetz, Haray, Nagy. All. Kemeny
Arbitri: Stavridis (Grecia) e Balfanbayev (Kayakistan)
Note: parziali 2-2, 3-2, 3-1, 3-4. Usciti per limite di falli Tamas Varga (U) a 4’35” e Gitto (I) a 7’21” del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 5/11 + 1 rigore e Ungheria 5/10 + 1 rigore. Azzurri in lutto per la scomparsa dell’ex dirigente della Nazionale di pallanuoto, arbitro internazionale e presidente del comitato regionale Fin Toscana Renato Dani. In tribuna Filippo Magnini e Federica Pellegrini. 
  
I quarti di finale
 
Spagna-Montenegro 9-11
Croazia-Stati Uniti 8-2
 
Italia-Ungheria 11-9
Australia-Serbia 8-11





Massimo Cicerchia