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Europei. Verso Italia-Russia

Pallanuoto
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Primi gol al complesso dell'Alfred Hajos, dove il Settebello vice campione olimpico assaggia l'acqua della vasca scoperta da 33 metri per il doppio allenamento della vigilia. Lunedì il debutto con la Russia alle 19 per la prima giornata del girone A della 31esima edizione dei campionati europei, a Budapest. Successivamente Romania, Georgia, i vice campioni europei del Montenegro e la Grecia.
L'altro girone è composto dalla Croazia campione olimpica, dalla Serbia campione in carica, dall'Ungheria padrone di casa e campione del mondo, dalla Spagna, dalla Germania e dalla Francia.
La formula prevede la qualificazione diretta alle semifinali delle prime dei gironi in attesa delle vincenti dei quarti di finale in cui si incroceranno le seconde e le terze.
L'Italia arriva a Budapest dopo il quarto posto ai campionati mondiali di Barcellona, che giunge dopo l'argento agli Europei di Zagabria 2010, l'oro ai Mondiali di Shanghai 2011 e l'argento alle Olimpiadi di Londra 2012. Nel mezzo anche un bronzo in World League e un quarto posto europeo. Quattro anni di successi e soddisfazioni ottenuti lavorando per il presente guardando al futuro, attraverso un sistema di gestione che forma i giovani delle Nazionali di categoria con gli obiettivi di favorirne l'inserimento nella squadra Assoluta e di creare un ciclo virtuoso.
Risultato: età media del Settebello abbassata di 3 anni e due mesi rispetto ai campionati mondiali di Barcellona; dentro Andrea Fondelli, Alessandro Velotto, Francesco Di Fulvio, Stefano Luongo, Fabio Baraldi, Massimo Giacoppo; confermati capitan Stefano Tempesti, Marco Del Lungo, Niccolò Figari, Pietro Figlioli, Alex Giorgetti, Matteo Aicardi e Valentino Gallo che ha sostituito in extremis l'infortunato Alessandro Nora. Pronti a subentrare e a lottare per un posto nella Nazionale della prossima stagione i giovani Lorenzo Bruni, Francesco Coppoli, Vincenzo Renzuto Iodice, Nicholas Presciutti, Tommaso Busilacchi e Luca Damonte.
"Gli obiettivi sono molteplici", afferma il cittì Alessandro Campagna, che proprio a Budapest ha conquistato l'argento continentale nel 2001, ovvero la prima medaglia alla guida dell'Italia dopo aver "studiato" come secondo del mentore Ratko Rudic, aver portato la juniores al titolo mondiale ed essere partito per la Grecia nel 2002 per poi tornare nel 2008 alla guida degli azzurri. "Il primo obiettivo è la qualificazione ai campionati mondiali del 2015, quindi arrivare tra le prime sei, con la squadra che punti sempre all'eccellenza e al massimo dei traguardi, con fame, ottimismo e senso del collettivo. Il secondo obiettivo è proseguire nell'opera di crescita dei giovani. Ognuno di loro deve alimentare le proprie potenzialità, crescere in personalità, acquisire una dimensione internazionale e dimostrare di meritare fiducia e di essere parte di un gruppo che gioca sempre per vincere".
La stagione sarà preparatoria per il bennio più importante del quadriennio coi campionati mondiali di Kazan e le tappe di qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. "La progettualità globale del sistema pallanuoto-Italia è stimolante e motivante - prosegue Campagna - In sei anni abbiamo cancellato la cultura dell'alibi nei confronti delle squadre balcaniche e dell'Ungheria, potenziando il lavoro per valorizzare le caratteristiche dei nostri giocatori; parallelamente abbiamo ottenuto risultati importanti e formato i giovani che poi hanno vinto il titolo europeo e mondiale juniores e che si stanno affacciando alla prima squadra. In Italia, in tutti gli sport di squadra, si fatica a concedere spazio ai giovani. Noi stiamo lavorando in senso inverso. Abbiamo nell'orbita della Nazionale atleti del 1993, 1994 e 1995 costruiti in casa, con la collaborazione delle società. Per molti di loro questo Europeo rappresenta un test probante ed un ulteriore step di crescita. Dovranno dimostrare di sapersi adattare alle carateristiche degli avversari in pochi giorni, di attenersi alle indicazioni tecnico-tattiche, di gestire i momenti di tensione, di non cedere alle provocazioni degli avversari. Tutto ciò impone attenzione, velocità di pensiero e scelta, assunzione di responsabilità. Al termine della manifestazione tireremo le somme e capiremo come intervenire. Nel frattempo dovranno dimostrare di essere pronti sotto il profilo mentale e del gioco per affrontare tornei ancora più competitivi ed importanti".
L'analisi del collega Franco Carrella, de La Gazzetta dello Sport, dimostra come rispetto alla squadra campione del mondo nel 2011, la Nazionale di Budapest perda 6 chili di media. Muscoli in meno, velocità in più. "Perdiamo i chili di Amaurys Perez per l'agilità di Alessandro Velotto. Ciò comporterà scelte diverse. Applicheremo più pressing e cambi repentini in difesa. Sarà molto importante verificare la reazione dei ragazzi sotto stress. Valutare la rapidità e precisione del palleggio, capire come arriverà la palla ai centroboa. L'intesa tra i ragazzi migliora di giorno in giorno; del resto sono proprio gli automatismi che devono essere ottimizzati perché fanno la differenza a livello internazionale".
Il girone dell'Italia appare meno competitivo dell'altro, ma "è molto più equilibrato di quando superficialmente si possa valutare - prosegue Campagna - Abbiamo l'obbligo di vincere le prime tre partite con Russia, Romania e Georgia. Per i ragazzi, alcuni di loro alla prima esperienza internazionale, si tratterà già di una trittico di partite probanti sotto l'aspetto mentale. Sarà necessario mantenere l'attenzione al top. La Russia sta consolidando il gruppo in vista dei mondiali di Kazan; la Romania gode del ritorno in squadra del centroboa Cosmin Radu e applica pressing e contropiede: non è certamente la squadra arrendevole di un anno fa". Poi Montenegro e Grecia. "Il Montenegro è la stessa squadra che ha conquistato l'argento mondiale ad eccezione di Radovic. La Grecia ha un gioco collaudato ed esperienza internazionale con tanti giocatori che militano nell'Olympiakos e partecipano alla Champions League". Nell'altro girone, oltre ad Ungheria, Croazia e Serbia "non bisogna sottovalutare la Spagna formata da gran parte del Barceloneta campione d'Europa con l'aggiunta di Guillermo Molina".
Un torneo molto interessante, a cui l'Italia si avvicina "con ottimismo - conclude Campagna - Sono sicuro che esprimeremo un buon gioco e che i ragazzi risponderanno con buone prestazioni. Sanno che la Nazionale non può aspettare e hanno lavorato duramente per meritarsi un posto nell'eccellenza della pallanuoto italiana". Lunedì 14 alle 19 in diretta su Rai Sport 2 esordisce il Settebello vicecampione olimpico nella trentunesima edizione dei campionati europei, lì dove sono nati ottantotto anni fa. Nella storica Alfred Hajos sull'isola Margherita gli azzurri affronteranno la Russia.


Italia-Russia le statistiche. Il selezionatore è l'ex pallanotista dell'Unione Sovietica Vladimir Karabutov, vincitore di una medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Barcellona 1992. La squadra è l'erede principale dell'Unione Sovietica (2 ori olimpici, 2 mondiali e 5 europei dal 1952 a 1993) ed esiste dal suo scioglimento; compete nelle gare internazionali dal 1993. Diversamente dall'Urss, la Russia è salita sul podio delle tre principali manifestazioni - Olimpiadi (argento a Sydney 2000), Mondiali (bronzo nel 1994 a Roma e nel 2001 a Fukuoka) ed Europei (bronzo nel 1997 a Siviglia) - senza però conquistare il gradino più alto. Ha una vittoria Coppa del Mondo (Belgrado 2002) ed uno in World League (Patrasso 2002).
A livello europeo il primo incontro si svolse proprio a Budapest nel 1958 e terminò 4-2 per gli azzurri poi quarti alla fine del torneo. A Barcellona 1970 la prima vittoria sovietica, un 8-3 che ci estromise dalla finalissima poi vinta dai russi. Con la "nuova" repubblica, vittoria nel girone 9-8 a Sheffield '93 dove i campioni olimpici azzurri si imposero in finale vincendo il secondo europeo dopo Monaco 1947. In vasca i tre moschettieri oggi in panchina, il Cittì Sandro Campagna, l'Assistente Amedeo Pomilio e il team Manager Francesco Attolico. L'ultimo incontro ufficiale agli Europei risale a Malaga 2008, dove gli azzurri si imposero 12-8 proprio all'esordio: in acqua oggi come allora capitan Stefano Tempesti, Alex Giorgetti e Valentino Gallo. L'ultimo incontro disputato in un torneo internazionale è stato nella World League 2013 quando gli azzurri nel gruppo C, persero ai rigori 12-10 (8-8) a Volgograd compromettendo la qualificazione alle finali a discapito dell'Ungheria che vinse il girone. All'andata a Savona il Settebello vince 13-6. L'ultimo incontro ufficiale risale allo scorso 22 giugno a Zagabria, nel quadrangolare con Croazia e Spagna, con vittoria 13-12 per i nostri.


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