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World League. Croazia-Italia 14-12 dtr

Pallanuoto
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L'Italia si piega solo ai rigori (14-12) contro la Croazia campione olimpica che si qualifica alle semifinali della World League, in svolgimento a Bergamo. Gli azzurri, sotto 3-1, poi avanti 5-4 e 6-5, riescono a trascinare la partita ai tiri dai cinque metri recuperando nel quarto tempo due volte dal doppio passivo (8-6 e 10-8). Poi gli errori di Gallo e Di Fulvio risultano decisivi.  
Soffermarsi solo sulla sconfitta sarebbe un errore. Gli azzurri hanno dimostrato di essere una squadra matura malgrado la giovane età; pronta a rincorrere il risultato anche quando sembra impossibile. Esperienza che sicuramente si rivelerà produttiva in futuro, a cominciare dai campionati mondiali di Kazan che metteranno in palio i prossimi due pass olimpici.
Il cammino dell'Italia nella World League proseguirà nelle semifinali per il quinto posto contro l'Ungheria campione del mondo eliminata a sorpresa dagli Stati Uniti. Le semifinali per il primo posto sono Brasile-Serbia e Stati Uniti-Croazia. L'altra per il quinto posto è Australia-Cina.


La cronaca. La Croazia passa subito col rigore trasformato da Jokovic dopo 1'23; l'Italia prova a rientrare ma sbatte più volte su Pavic e subisce il 100% in superiorità numerica degli avversari che chiudono il primo tempo sul 3-1 coi gol di Sukno e Loncar a cui replica Di Fulvio. Azzurri sfortunati col palo di Aicardi e la traversa di Di Fulvio a portiere battuto, ma anche imprecisi nelle tre occasioni in superiorità numerica.
Il secondo tempo segna il sorpasso italiano. In apertura Giorgetti trasforma il primo extraplayer (3-2), ma anche la Croazia non sbaglia con Buslje per il momentaneo +2 (4-2). Da questo momento è grande Settebello. Baraldi gira in rete dal centro il -1 servito da Luongo. Tempesti salva il quarto uomo in meno e sporca la percentuale croata (3/4); ulteriormente ridimensionata dalla difesa di Aicardi di rientro dal pozzetto (3/5). Così Di Fulvio firma il pari a 4'30 con l'uomo in più per il 2/5. L'Italia difende ancora in inferiorità numerica (3/6) e Gallo si prende il fallo e scarica il diagonale del sorpasso: 5-4 a 5'32. Break di 3-0. Sukno replica in extraman per il pari (4/7), ma Di Fulvio realizza il 6-5 con un colpo di polso a 25 secondi dal termine.
Il terzo tempo comincia male per l'Italia che in tre minuti subisce il sorpasso coi gol in superiorità numerica di Loncar e Setka (6/9) ed un pallonetto di Buslje (8-6) lasciato solo davanti a Tempesti, che già in precedenza aveva salvato su Sukno davanti alla porta. L'Italia fallisce quattro occasioni con l'uomo in più, di cui una doppia, per rientrare (3/10); la Croazia la decima (6/10). Si va al quarto tempo sotto di due.
Gli azzurri non mollano. Falliscono l'undicesima opportunità con l'uomo in più, ma vengono tenuti a galla da capitan Tempesti che para un rigore di Petkovic che poteva costare il -3 e che invece diventa 8-8 coi gol di Aicardi per il 4/12 in extraman e il rigore di Giorgetti conquistato da Baraldi durante un'azione in superiorità numerica. Italia al gol dopo quasi 11', ma subito punita nel minuto successivo: Sukno realizza il 7/11 (9-8) a 4'09 con l'uomo in più (e lascia la partita per le proteste formulate all'arbitro russo Krapivin, suo malgrado protagonista negativo del match), Loncar segna dai due metri il 10-8 a 4'57. Colpi che farebbero barcollare persino una squadra esperta, ma il Settebello è sempre lì e Di Fulvio accorcia le distanze in entrata assistito da Gallo a 5'23. Poi spinge. Tanto. L'ultimo minuto è solo azzurro. Arriva la 13esima superiorità numerica a 30" dalla sirena con una simultanea per un'azione da sei contro cinque. Determinante; che Luongo trasforma nel 10-10 a -19". Ultimo possesso alla Croazia. Gli azzurri marcano senza fallo, ma vengono aggirati. Paskvalin potrebbe spingere in rete dai due metri il gol del successo con Tempesti battuto, ma colpisce la traversa. Si va ai rigori dove gli errori di Gallo e Di Fulvio risultano, purtroppo, decisivi. Comunque è grande Italia.


Croazia-Italia 14-12 dtr (10-10)
Croazia: Pavic, Buric, Petkovic, Loncar 2, Jokovic 1, Bukic, Vukicevic, Buslje 2, Sukno 3, Paskvalin, Setka 1, Obradovic 1, Bijac. All. Tukac.
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 3, Velotto, Figlioli, Giorgetti 2, A. Fondelli, N. Presciutti, Gallo 1, N. Gitto, S. Luongo 2, Aicardi 1, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Krapivin (Rus).
Note: parziali 3-1, 2-5, 3-0, 2-4 Spettatori 1500. Espulso per proteste Sukno (C) nel quarto tempo. Usciti per limite di falli Figlioli (I), Obradovic (C), Loncar (C), Giorgetti (I) e Gitto (I) nel quarto tempo. Tempesti (I) para un rigore a Paskvalin (C) nel quarto tempo, sull'8-6. Superiorità numeriche: Croazia 7/11 + 2 rigori di cui uno fallito, Italia 5/12 + un rigore. Sequenza rigori: Luongo (I) gol, Jokovic (C) gol, Presciutti gol, Petkovic gol, Gallo palo, Setka gol, Di Fulvio parato, Vukicevic gol.


Le dichiarazioni del cittì Campagna: "Abbiamo giocato con tanto cuore, riuscendo sempre a rimontare i croati senza mai perdere la testa. Una partita che, nonostante ci veda uscire sconfitti, la dice lunga sulla qualità di questo giovane gruppo che sono sicuro, già ai mondiali di Kazan, saprà togliersi delle grosse soddisfazioni. I margini di miglioramento dei ragazzi sono enormi. Adesso dobbiamo rimanere concentrati per preparare al meglio la rassegna iridata, dove andremo con l'obiettivo di conquistare il pass olimpico".


foto di Giorgio Scala / Deepbluemedia.eu