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Mondiali. Italia-Serbia 6-10, resta il bronzo

Pallanuoto
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Appare troppo forte la Serbia. Anche per demerito dell'Italia che sbaglia approccio, va sotto 4-0 in cinque minuti, e perde la seconda semifinale del campionato mondiale, in svolgimento a Kazan, per 10-6 (parziali 4-0, 4-2, 1-2, 1-2).
Gli azzurri - in gol per la prima volta con Giorgetti in superiorità numerica (1/4) per il 4-1 dopo 9'40 - non riescono a ricucire lo strappo iniziale, gestito dai serbi con allunghi perfino sul +6 (8-2, 9-3, 10-4).
Il Settebello si giocherà bronzo e accesso alle Olimpiadi contro la Grecia (con cui ha perso all'esordio 11-10 / 4-4, 2-1, 3-2, 2-3), battuta dalla Croazia ai tiri di rigore per 15-13 (3-1, 2-3, 3-2, 2-4; 5-3). Palla al centro sabato alle 19.30.
La finale, alle 21, sarà inedita e tutta slava con la Croazia per la quinta volta consecutiva sul podio (oro 2007, bronzo 2009, 2011 e 2013). L'Italia si è piazzata solo una volta al terzo posto in un campionato mondiale: nel 1975, a Cali, con Gianni Lonzi cittì; poi tre ori (1978, 1994 e 2011) e due argenti (1986 e 2003).


TABELLINO Italia-Serbia 6-10
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 1, Velotto, Figlioli, Giorgetti 1, A. Fondelli 2, Giacoppo, N. Presciutti, N. Gitto, S. Luongo 1, Aicardi, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Serbia: G. Pjetlovic, Mandic 1, Gocic 1, Randelovic, Cuk 1, D. Pjetlovic 1, Nikic, Aleksic 1, Jaksic 1, Filipovic, Prlainovic 1, S. Mitrovic 3, B. Mitrovic. All. Savic.
Arbitri: Margeta (Slo) e Koryzna (Pol).
Note: parziali 0-4, 2-4, 2-1, 2-1. In porta alla Serbia il n. 13 Branislav Mitrovic. Ammonito Campagna (cittì Italia) nel terzo tempo. Uscito per limite di falli Dusko Pjetlovic (S) a 3'27 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 2/12, Serbia 4/7. Spettatori 2000 circa.


REPORT. Inizio shock. Quattro azioni e quattro gol della Serbia. Prlainovic in superiorità, Cuk in appoggio sul secondo palo, Stefan Mitrovic dal centro e il baby fenomeno Mandic col mancino per il 4-0 in cinque minuti. Il pressing serbo è asfissiante e l'Italia non riesce a concludere se non da lontano. Il primo gol azzurro lo realizza Giorgetti in superiorità numerica (1/4): fulmina Mitrovic (in porta col n. 13) per l'1-4, ma sono passati già 9'49. Gli risponde subito Stefan Mitrovic seguito da Gocic che trasforma in controfuga il 6-1. Di Fulvio riporta gli azzurri sul -4 con un bell' alzo e tiro dal perimetro, ma Jaksic e Mitrovic allungano sul +6, massimo vantaggio a metà partita (8-2). 
Nel terzo tempo la Serbia mantiene il +6 fino al 9-3 con Dusko Pjetlovic che risponde con una grande girata dal centro al tiro dal perimetro di Fondelli. Poi gli azzurri cominciano a risalire ed almeno rendono meno amaro il passivo. Baraldi, sempre dai due metri, segna il 9-4 che nel quarto tempo diventa 10-6 con le reti in sequenza di Aleksic in superiorità numerica (4/7), Fondelli e Luongo in più (2/12). 


Il commento del cittì Campagna: "In questo momento la Serbia è più forte ma mi sarebbe piaciuto giocarmela in altra maniera. Nel primo tempo i ragazzi non c'erano. Abbiamo preso quattro gol abbastanza semplici, con errori probabilmente dettati dall'emozione per la semifinale mondiale. Prendiamo il buono che c'è; ovvero il terzo e quarto tempo. Resta un bronzo da conquistare che peraltro significa accesso olimpico".


Il commento di Andrea Fondelli: "Avrei preferito non segnare ma vincere. Non abbiamo affrontato la partita nel modo giusto. Ci servirà per il futuro. Siamo giovani. Non è una scusa, ma partite come queste ti fanno crescere e ti fanno capire quanto c'è ancora da lavorare. I serbi sono fortissimi, ma non sono imbattibili".

Il commento di Francesco Di Fulvio: "Siamo partiti male; ci hanno messo subito le mani addosso e non siamo riusciti a reagire. Abbiamo giocato un primo tempo da dimenticare. Siamo andati sotto quattro gol. Poi abbiamo provato a rimontare. Ma arrivavamo sempre due secondi dopo di loro. Ora dobbiamo resettare per arrivare terzi".


PASS OLIMPICI. Il campionato mondiale mette in palio due pass per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. La Serbia - già qualificata come vincitrice della World League - lascia un posto libero; quindi si scala in classifica. La Croazia finalista è la seconda squadra qualificata; la terza sarà decisa dalla finale per la medaglia di bronzo tra Italia e Grecia.


SETTEBELLO TRA LE PRIME QUATTRO. Per l'Italia si trattava della terza semifinale iridata consecutiva dopo il titolo di Shanghai 2011 e il quarto posto a Barcellona 2013; risultati che si affiancano alle altre perle degli ultimi anni: l'argento olimpico del 2012 a Londra e l'argento europeo del 2010 a Zagabria seguito dal bronzo europeo del 2014 a Budapest. A Barcellona 2013 gli azzurri, vice campioni olimpici e campioni mondiali, chiusero il torneo con due sconfitte per 10-8 con il Montenegro e con la Croazia.

ALBO D'ORO E PIAZZAMENTI ITALIA
Belgrado 1973: 1. Ungheria, 2. Urss, 3. Jugoslavia; Italia quarta
Cali 1975: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Italia
Berlino 1978: 1. Italia, 2. Ungheria, 3. Jugoslavia
Guayaquil 1982: 1. Urss, 2. Ungheria, 3. Germania Ovest; Italia nona
Madrid 1986: 1. Jugoslavia, 2. Italia, 3. Urss
Perth 1991: 1. Jugoslavia, 2. Spagna, 3. Ungheria; Italia sesta
Roma 1994: 1. Italia, 2. Spagna, 3. Russia
Perth 1998: 1. Spagna, 2. Ungheria, 3 Jugoslavia; Italia quinta
Fukuoka 2001: 1. Spagna, 2. Jugoslavia, 3. Russia; Italia quarta
Barcellona 2003: 1. Ungheria, 2. Italia, 3. Serbia&Montenegro
Montreal 2005: 1. Serbia&Montenegro, 2. Ungheria, 3. Grecia; Italia ottava
Melbourne 2007: 1. Croazia, 2. Ungheria, 3. Spagna; Italia quinta
Roma 2009: 1. Serbia, 2. Spagna, 3. Croazia; Italia undicesima
Shanghai 2011: 1. Italia, 2. Serbia, 3. Croazia
Barcellona 2013: 1. Ungheria, 2. Montenegro, 3. Croazia; Italia quarta


LE NAZIONALI MASCHILI MEDAGLIATE AI MONDIALI


Settebello 5 (3 ori, 2 argenti, 1 bronzo)


CALI 1975
3. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Castagnola, De Magistris, Ghibellini, Castagnola, Del Duca, D'Angelo, Scotti Galletta. CT Lonzi


BERLINO 1978
1. Italia: Alberani, Simeoni, Baracchini, Marsili, Fondelli, De Magistris, Ghibellini, Galli, Ragosa, Collina, Scotti Galletta. CT Lonzi


MADRID 1986
2. Italia: Trapanese, Misaggi, Pisano, Steardo, Campagna, Caldarella, Fiorillo, Giuseppe Porzio, Postiglione, Tempestini, Ferretti, D'Altrui, Averaimo. CT Dennerlein


ROMA 1994
1. Italia: Attolico, D'Altrui, Bovo, Giuseppe Porzio, Campagna, Roberto Calcaterra, Fiorillo, Franco Porzio, Pomilio, Gandolfi, Ferretti, Silipo, Averaimo. CT Rudic


BARCELLONA 2003
2. Italia: Gerini, Postiglione, Mangiante, Buonocore, Rath, Roberto Calcaterra, Tempesti, Angelini, Felugo, Alessandro Calcaterra, Goran Fiorentini, Silipo, Bencivenga. CT De Crescenzo


SHANGHAI 2011
1. Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli, Giorgetti, Felugo, Figari, Gallo, Presciutti, Deni Fiorentini, Aicardi, Deserti, Pastorino. CT Campagna


foto deepbluemedia.eu


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