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Setterosa al Gemelli. Silipo: "Il sorriso dei bambini è un esempio di coraggio"

Pallanuoto
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La squadra nazionale femminile di pallanuoto ha fatto visita ai piccoli degenti di alcuni reparti pediatrici del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.
Le atlete del Setterosa, bronzo europeo e mondiale, hanno portato gli auguri di Natale ai piccoli ospiti, facendo trascorrere loro un momento di sollievo e felicità.

La squadra, in preparazione per i prossimi Campionati Europei, che si svolgeranno a Eindhoven dal 5 al 13 gennaio validi come qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, ha fatto visita in particolare ai bimbi ricoverati, ai loro genitori, ai medici e al personale sanitario di alcuni dei reparti pediatrici del Gemelli.

L’arrivo della nazionale femminile al gran completo, guidata da Carlo Silipo, ha regalato ai piccoli pazienti una giornata davvero speciale: tanta emozione in un pomeriggio di festa all’insegna di quell’amicizia che da tempo lega il Setterosa ai bimbi ricoverati nei reparti pediatrici del Policlinico Gemelli.

“La presenza del Setterosa nei reparti pediatrici è per tutti noi e soprattutto per i nostri piccoli pazienti motivo di gioia. La squadra è un esempio di coraggio, forza e determinazione proprio come i piccoli campioni che animano le corsie del nostro ospedale”, dichiara il Professore Eugenio Mercuri, Direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
“Siamo stati lieti di accogliere oggi le atlete della pallanuoto italiana e grati del loro supporto che da anni contribuisce a regalare attimi di gioia e spensieratezza ai nostri piccoli pazienti – ha detto la professoressa Daniela Chieffo, responsabile della UOS di Psicologia Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS -. Questi momenti di condivisione sono nutrienti per tutti coloro che affrontano con coraggio il dolore in tutte le sue manifestazioni e per gli operatori che li accompagnano in questo lungo percorso. Lo sport è terapia, e da sempre contribuisce al benessere della persona, talvolta, promuovendone la salute. Quando parliamo di salute facciamo riferimento a uno stato di benessere fisico, mentale e sociale di essa, e lo sport costituisce un collante tra queste dimensioni. Poter respirare la passione di queste atlete, godere della loro presenza, delle loro storie, dei loro successi e della loro esperienza rappresenta una risorsa all’interno della matrice di cura, oltre che una carezza all’anima”.
“Siamo veramente felici di aver vissuto momenti di gioia e reciproco supporto con i bambini ricoverati nei reparti pediatrici, le loro famiglie e tutto il comparto medico, paramedico e ospedaliero – sottolinea il cittì Carlo Silipo - Il sorriso dei bambini, la loro forza, la loro determinazione sono un esempio di coraggio che ci guiderà ed accompagnerà nel percorso verso le Olimpiadi e nei momenti di maggiore criticità. Queste occasioni di condivisione ci permettono di alimentare spirito e consapevolezze; aiutano a cementarsi nei momenti di difficoltà e a rapportarsi ai problemi in maniera più equilibrata. Molti pensano che siamo noi, atleti e tecnici, a portare loro momenti di serenità; ma in realtà siamo noi ad imparare e crescere come persone e come sportivi”.

Foto D. Montano / DBM