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Europei fem. Ungheria-Italia 10-5

Pallanuoto
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Il Setterosa affonterà la Spagna alle 18.45 nella finale per conservare il bronzo. Le azzurre non sono riuscite a superare l'Ungheria in semifinale; sconfitte 10-5 (parziali 2-1, 3-2, 3-0, 2-2), è sfumato anche il pass olimpico messo in palio dai campionati europei.
Si andrà al torneo di qualificazione per Rio de Janeiro che dovrebbe svolgersi a Gouda, in Olanda, dal 21 al 28 marzo. Il condizionale è d'obbligo perché proprio le "orange" vice campioni del mondo giocheranno la finale dopo aver superato ai tiri di rigore le iberiche campionesse uscenti. Comunque sia ci saranno in palio 4 pass olimpici per 12 squadre.
Le azzurre, che hanno già battuto la Spagna 9-8 nel girone preliminare, sono andate sotto 2-0 e progressivamente fino al 10-4, pagando la pessima percentuale in superiorità numerica (1/11) e lo scarso movimento contro la zona avversaria.
Sarà possibile seguire la partita delle azzurre domani pomeriggio in diretta su Rai Sport e streaming sul sito della Ligue Europeenne de Natation, che trasmette tutte le partite di Belgrado 2016. 


Ungheria-Italia 10-5
Ungheria: Gangl, Czigany 1, Antal, Kisteleki 2, Szucs, Takacs, Illes 3, Keszthelyi 2, Toth, Bujka 2, Csabai, Garda, Kaso. All. Biro.
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 2, Queirolo, Radicchi 1, Aiello, Di Mario, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Koganov (Aze).
Note: parziali 2-1, 3-2, 3-0, 2-2. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Ungheria 2/8, Italia 1/12. Spettatori 1000 circa.

La partita. Si parte male. L’Italia subisce due gol nel primo minuto e mezzo. Keszthelyi dalla linea dei cinque metri e Kisteleki in controfuga cinque contro sei (per la Spagna era fuori Bujka) dopo che la conclusione di Garibotti in superiorità numerica era finita tra le mani di Gangl. Ci provano Bianconi e Di Mario ma è Garibotti (4’33”) a segnare il primo gol azzurro.
Azzurre sotto di due gol, 5-3, a metà partita, ma aggressive. Simbolico il fatto che in chiusura di secondo tempo le ungheresi, in superiorità, non siano neanche andate al tiro. Per l’Ungheria doppietta di Illes e gol di forza di Bujka; per l’Italia Radicchi la mette nel sette da distanza siderale e Emmolo capitalizza la prima delle sei superiorità numeriche a favore (di cui una doppia). Era fuori Garda al secondo fallo personale.
Dopo ventidue minuti Ungheria sul +5. Czigany fa gol al terzo tentativo personale, Keszthelyi in contro fuga e Illes pesca il jolly sul filo dei trenta secondi. La differenza la fanno i gol in parità numerica. Di Mario e Queirolo ci provano senza fortuna.
Nel quarto tempo serve l’impresa. A Garibotti (27’23”) replica Bujka (28’43”). Il cuore non basta. L’impegno è massimo ma la media gol in superiorità numerica è imperdonabile (1/12). Mentre la difesa in meno è ottima (2/8 per le magiare). Kisteleki ancora in controfuga chiude definitivamente la partita al minuto 28’53”. L’orgoglio azzurro nel gol di Bianconi che fissa il risultato e nel pressing fino all’ultimo secondo.


Il commento del cittì Conti. "Congratulazioni all'Ungheria che ha disputato un'ottima partita. L'incontro è stato molto fisico e non siamo riusciti ad opporci nella giusta maniera. Le ragazze si sono innervosite col passare dei minuti e hanno sbagliato troppe superiorità, preferendo soluzioni individuali. Ho provato a invertire la rotta attraverso i timeout ma non ci sono riuscito. Abbiamo anche avuto l'occasione per rientrare in scia, soprattutto sul 5-3. Può accadere in una semifinale e contro una squadra evidentemente più in forma di noi in questo momento. La difesa ha tenuto abbastanza bene, anche se ha concesso qualche gol evitabile in parità. Invece il nostro attacco ha faticato a tenere le posizioni ed è mancata lucidità al tiro, ma soprattutto in fase di preparazione. Ora dobbiamo tenere alta la concentrazione. C'è un bronzo europeo da conquistare e poi ci sarà il preolimpico".


Il commento di Emmolo. "Questa sconfitta ci serva da lezione per le prossime partite, a cominciare dalla finale per il bronzo di domani con la Spagna e quelle delle qualificazioni olimpiche. Domani dobbiamo tirare fuori tutto quello che ci è mancato oggi".


Le statistiche di Italia-Spagna. Sarà la seconda volta che si affrontano in 48 ore, o poco più. Martedì scorso 9-8 per le azzurre nella partita che ha deciso il primato del girone B. Due anni fa, il penultimo precedente agli Europei è stato il primo perso dopo sei vittorie consecutive. Era il 20 luglio 2014 a Budapest nella terza partita del girone preliminare e vinse la Spagna 12-8, che poi conquistò il titolo battendo in finale l’Olanda. Italia quarta. La squadra di oggi è la stessa di allora per 11/13; le novità sono Tabani e Pomeri al posto di Motta e Palmieri. Tabani ha preso la calottina numero 2 che a Budapest era di Radicchi (alla quale è andata la 5 che era di Motta) e Pomeri ha rilevato la 10 di Palmieri. Novità anche tra le campionesse europee in carica che, però, ai Mondiali di Kazan sono finite settime. Terze invece le azzurre in Russia.
A Eindhoven 2012 successo dalle nostre ragazze 15-11 nella gara che riscattò la prima partita persa con la Grecia e suonò la carica per la sinfonia vincente delle tredici di Conti in terra olandese. La Spagna giunse quinta. Sei mesi più tardi i ruoli si invertirono e a Londra, con il Setterosa settimo, s'illuminò la stella delle iberiche che, guidate da Anna Espar e Jennifer Pareja, conquistarono l'argento olimpico perdendo la finale con gli Usa 8-5. La linea era tracciata e l'anno dopo in casa a Barcellona fu titolo mondiale con vittoria 8-6 sull'Australia e rivincita ai quarti con gli Usa (8-6).
Prima del fantastico biennio, e pur non godendo del palmares e dalla gloria dei compagni maschi (un'olimpiade e due mondiali vinti), il sette iberico ha dimostrato una buona crescita soprattutto negli ultimi anni. L'unico trofeo internazionale in bacheca era l'argento continentale in casa a Malaga 2008, battute 9-8 dalla Russia in finale.
In totale sono otto gli incontri con le spagnole: 7 vittorie e 1 sconfitta. La prima partita in assoluto a livello europeo risale a Sheffield 1993 con la vittoria 7-6 delle azzurre, poi quarte. Quella con il maggior scarto è l’8-2 dell’edizione di Prato 1999. In otto confronti europei 78 gol fatti e 63 subiti.

Le semifinali di oggi erano le finali di Budapest 2014. Italia-Ungheria e Olanda-Spagna si sono affrontate due anni fa all’Isola Margherita per la medaglia di bronzo e per il titolo europeo. Oro alla Spagna, argento all’Olanda, bronzo all’Ungheria e quarta l’Italia che si presentava da campione in carica. Non cambiano le prime quattro d’Europa. Le finali di Belgrado 2016 sono Italia-Spagna per ll bronzo alle 18.45 e Olanda-Ungheria per l'oro, il titolo continetale e il pass olimpico alle 20.15. Appuntamnto venerdì 22 gennaio alla Kombank Arena con i suoi 11.500 spettatori.


foto di Guido Barbagelata / Deepbluemedia.eu


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