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Mondiali. Verso Ungheria e Grecia. Parlano i cittì

Pallanuoto
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Dopo un percorso netto Setterosa e Settebello tornano in vasca, alla Nambu University Grounds di Gwangiu, per i quarti di finale del mondiale di pallanuoto. Vincendo i gironi preliminari hanno guadagnato un giorno in più di riposo che hanno utilizzato per allenarsi e videoanalizzare pregi e difetti mostrati nelle gare precedenti. Comincia la squadra di Fabio Conti, vicecampione olimpica a Rio de Janeiro 2016, che lunedì 22 luglio alle 18.30, quando in Italia saranno le 11.30, affronta l'Ungheria, che il 31 marzo a Torino l'ha battuta 13-11 nella finale per il terzo posto dell'Europa Cup e che a Budapest 2017 aveva vinto 10-8 la finalina per il quinto posto. Le magiare di Attila Biro, quarte agli europei dello scorso anno a Barcellona, hanno superato la Nuova Zelanda 17-6 negli ottavi, dopo aver perso con la Russia (17-12) la partita decisiva per il primato del girone B. Le azzurre hanno sofferto nelle prime due partite con Australia e Giappone, ancora un po' imballate dal lavoro, poi si sono messe in moto con la Cina dominando la gara e gestendo risultato e minutaggio.

PANCHINA.SETTEROSA.GWANGIU 1

"Arriviamo a questa partita con le giuste motivazioni e consapevoli delle nostre potenzailità - dice il commissario tecnico Fabio Conti - L'Ungheria è una squadra molto forte che conosciamo bene e che ultimamente ci ha messo spesso in difficoltà. Motivo in più per dimostrare il nostro valore. Arrivati ai quarti di finale di un mondiale non ci sono partite più facili e meno facili, perchè le squadre sono tutte molto buone. Noi possiamo giocarcela alla pari con ciascuna di loro. Abbiamo lavorato bene, anche questi due giorni di sosta li abbiamo utilizzati per i doppi allenamenti e per rivedere quelle piccole cose che non ci sono piaciute nelle partite precedenti". Il Setterosa si allena anche lunedì mattina, dalle 11 alle 12, poi pranzo al Villaggio, qualche ora di riposo e via in pullman verso la piscina per la prima gara da dentro o fuori.

Il Settebello di Alessandro Campagna, bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016, incrocia sulla sua strada la Grecia. Gli avversari dei quarti di finale, in programma martedì 23 luglio alle 18.30 (le 11.30 italiane), non sono un avversario tenero per gli azzurri. La squadra allenata da Theodoros Vlachos, che negli ottavi ha eliminato gli Stati Uniti 11-9, ha battuto gli azzurri nella partita amichevole del 19 giugno a Siracusa (11-10) che chiudeva il collegiale prima della partenza per Postdam, dove la nostra Nazionale, il 23 giugno, si è presa la rivincita (17-9) nel quadrangolare premondiale. La Grecia, quinta agli europei di Barcellona 2018 (battuto il Montenegro 8-6) e quarta ai mondiali di Budapest 2017 (battuta 11-8 dalla Serbia) si è classificata terza nel girone A, dietro a Serbia e Montenegro. Gli azzurri nelle tre partite del preliminare hanno giocato a corrente alternata ma hanno dimostrato di saper soffrire, sapersi adattare alle difficoltà ed uscirne da vincitori.

PANCHINASETTEBELLO

"Queste sono le partite belle da vivere - commenta il commissario tecnico Alessandro Campagna, cha dal 2003 al 2008 ha guidato la Grecia, vincendo un bronzo mondiale a Montreal 2005 - Se siamo qui significa che abbiamo fatto bene fino adesso, quantomeno in termini di punteggio. Sul piano del gioco c'è qualcosa da migliorare, ma lo sapevamo. Sapevamo che questo era un torneo di tre partite nelle quali dovevamo incamerare informazioni, cercare di capire quelli che sono i nostri pregi e i nostri limiti. Dall'analisi fatta all'indomani della partita con la Germania abbiamo capito le cose sicuramente da evitare nel quarto di finale e adesso ci aspettano, speriamo, altre tre partite di altissimo livello. Certamente più difficili, però anche più belle da giocare. Dobbiamo pensare partita per partita, cominciando dalla Grecia che è una squadra molto forte, molto ben organizzata, col gruppo portante composto dai giocatori dell'Olympiacos che ha battuto la Pro Recco in semifinale di champions. E' una squadra che conosciamo benissimo e come al solito saranno i dettagli a fare la differenza. Dobbiamo giocare una grande difesa, avere il braccio libero in attacco, tirare forte, andare in contropiede sempre e tenere alto il ritmo, mantenendo però anche il controllo del gioco. Sarà una patita a scacchi".

Foto Deepbluemedia.eu