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Mondiali. Italia-Ungheria 8-10, 7rosa sesto

Pallanuoto
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Il Setterosa vicecampione olimpico perde 10-8 con l'Ungheria campione d'Europa e chiude al sesto posto la 13sima edizione del mondiale di pallanuoto a Budapest. L'Italia, pur dovendo fare a meno ancora di Palmieri, regge il confronto anche in attacco. Aiello lotta e lavora per due al centro. Garibotti e Bianconi si dividono il bottino di gol, 4 ciascuna. Ma l'Ungheria quest'anno è tabù: ci ha eliminato anche dalla World League al termine di due partite che non meritavamo assolutamente di perdere, la prima a Budapest risolta ai rigori.  
  
La partita. La prima palla al centro è azzurra e Radicchi impegna subito Gangl che deve distendersi per scongiurare il gol nel sette. Ci prova anche Bianconi, ma colpisce il palo a portiere battuto. La deviazione di Buika dal centro, invece, su invito di Csabai, va a segno per il vantaggio magiaro dopo 1’48”. Alla prima superiorità il Setterosa pareggia con Bianconi (dalla panchina Conti applaude l’azione corale). Radicchi si rende di nuovo pericolosa, ma è Bianconi a tenerci in scia con un missile dalla distanza a 13 secondi dalla chiusura del primo tempo, dopo che l’Ungheria aveva provato ad allungare con Szilagy in superiorità (1/1) e Antal.
Nel secondo tempo l’Ungheria torna avanti di due (2-4, 3-5, 4-6), ma l’Italia non perde la calma e la concentrazione; Garibotti due volte tira a colpo sicuro in situazione di vantaggio numerico (3/4 la media per l’Italia al cambio campo e 2/3 quella ungherese). Dopo 39” dall’inizio del terzo periodo c’è il primo break: Szilagy in più griffa il massimo vantaggio delle campionesse d’Europa (4-7). Si segna in superiorità e su rigore (Bianconi per il 6-7) e l’Ungheria tiene il doppio vantaggio con il capitano Keszthelyi (6-8 a tre quarti di gara).
L’ultimo tempo è difficile, l’Ungheria torna a +3 prima con Csabai che capitalizza la sesta superiorità (5/6) e poi Czigany in parità numerica a 4’43” da giocare (7-10). Nel mezzo c’è Garibotti, con una media di realizzazione che sfiora il 70%; Bianconi di nuovo su rigore riporta l’Italia a -2. Gli ultimi tre minuti scorrono scanditi dal tifo dei seimila spettatori. Il Setterosa spinge, lotta e ci prova fino alla fine.


Il commento del commissario tecnico Fabio Conti. “Il giudizio del campo si deve sempre rispettare. Andiamo via con un bilancio che non può essere positivo perché il Setterosa non deve mai essere contento quando torna a casa senza medaglia. Per il programma a lunga scadenza, in vista della preparazione di Tokyo 2020, invece, reputo che come base di partenza questo mondiale sia un ottimo mattoncino. Alcune giocatrici devono vivere questa esperienze e devono avere il tempo di lavorarci sopra. Il minutaggio di quest’anno è stato maggiore. Stare sempre gol a gol fino alla fine è la dimostrazione del loro potenziale. Nonostante i cambi che potevano influire nel gioco della squadra, anche a livello di esperienza, la risposta è stata altamente positiva. Abbiamo giocato alla pari con tutti; qualche volta mostrando anche sprazzi di ottimo gioco che ci ha portato a maturare dei parziali molto buoni. Di contro sappiano esattamente dove dobbiamo migliorare, come nella gestione di determinate partite”.                


Italia-Ungheria 8-10
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 4, Queirolo, Radicchi, Aiello, Picozzi, Bianconi 4 (2 rig.), Emmolo, Palmieri, Cotti, Dario, Lavi. All. Conti.
Ungheria: Gangl, Czigany 1, Antal 1, Gurisatti 1, Szucs, Takacs, Illes, Keszthelyi 3, Toth, Bujka 1, Csabai 1, Szilagyi 2, Kaso. All. Biro.
Arbitri: Rotsart (Usa) e Buch (Esp).
Note: parziali 2-3, 2-3, 2-2, 2-2. Uscita per limite di falli Szucs a 7' del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/11 + due rigori
e Ungheria 5/6. Spettatori 6000 circa.


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Foto Pasquale Mesiano/Deepbluemedia.eu