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Storia - Il nuoto

1889

La prima certificazione di un'attività di nuoto in Italia si può far risalire al 1889 quando, dopo gli iniziali tentativi delle società di ginnastica che avevano anche sezioni di altri sport come podismo, appunto il nuoto, tiro, scherma, Romano Guerra fonda l'Associazione Romana di Nuoto: la prima esclusivamente natatoria. Due anni dopo, nel 1891, Achille Santoni darà vita alla Rari Nantes Roma e lancerà, in contatto con appassionati di altre città (nascono la Rari Nantes Genova e la Rari Nantes Milano di Giuseppe Cantù, il più popolare dei nuotatori meneghini), l'idea dei Cimenti Invernali che nel 1895 vedranno gettarsi nel Naviglio i primi sette storici pionieri di questa disciplina.

1898

Le prime piscine di fine Secolo a Milano (il Bagno di Diana, le Terme di Foro Bonaparte e il Bagno Ticino) e a Roma (lo stabilimento delle Acque Albule a Tivoli) almeno in parte aiutano i primi appassionati che continuano, però, a cimentarsi anche nelle acque gelide. Si nuota d'inverno ma si comincia a pensare ad un campionato italiano estivo che Santoni, dopo aver girato l'Italia, organizza nel 1898 sulla distanza del miglio ad Anguillara Sabazia sul Lago di Bracciano.

23 maggio 1900

Il 23 maggio 1900 si costituisce definitivamente la FIRN, Federazione Italiana Rari Nantes, che prenderà dimora nella sede della RN Roma e sempre in quell'anno, ai Giochi Olimpici di Parigi, il milanese Fabio Mainoni, futuro segretario federale, nella resistenza di 4000 metri che farà a rana e Paolo Bussetti sui 200 dorso, saranno i primi nuotatori italiani finalisti olimpici.

1902

Nel 1902 due assessori comunali milanesi lanciano la prima di mille proposte che saranno poi avanzate fino ai giorni nostri per rendere obbligatorio il nuoto a scuola: "estendere - dicono - alle scuole pubbliche quanto già praticasi da molti anni (per non uscire da Milano) nel fiorente collegio Calchi-Taeggi. Sarebbe il primo Comune d'Italia che introduce nelle scuole municipali e su larga scala questo utile sport".

Crescono e si moltiplicano in tutta la Nazione le società Rari Nantes a Pisa, Genzano, Firenze (diventerà nel 1904 Florentia), Napoli, Spezia, Andrea Doria, Bracciano, Castelgandolfo, Pavia, Patavium, Ostia.

Dal 1908 al 1927

I campionati italiani dei primi anni del Novecento si svolgono sulle distanze dello stadio (185 metri) e del miglio con edizioni in mare, in lago e in fiume. Poi il programma si allargherà alla staffetta 3x200 per arrivare alle Olimpiadi di Londra 1908 quando la prima squadra azzurra della storia del nuoto gareggia nei 100, 400, 1500 di petto, nei 100 dorso, nei 200 rana ("braccetto" come si dice) e nella staffetta 4x200. Nel 1909 si comincia a parlare di campionati da far disputare nelle piscine (con la striscia sul fondo, si precisa) e nel 1919 a Como, alla ripresa dopo la Guerra, si tenta di chiudere sui quattro lati uno specchio di 100 metri, ma non è così perche i lati sono solo tre e non si possono fare le virate. Ma bisognerà attendere un solo anno perchè in Italia, a Millesimo nell'Alta Val Bormida, venga eretta, sia pure ospitata in un campo sportivo, una piscina di 50x20 con acqua abbastanza profonda per ospitare le prove di tuffi. Ma la prima vera piscina italiana, anche se all'aperto, sarè quella del Centro Educazione Fisica della Farnesina a Roma dove nel 1923 si svolgono i campionati italiani. A Torino (YMCA mt 20 x 6,50) nel 1925 sorge una piscina coperta che si aggiunge a quella di Milano (Terme di Foro Bonaparte). Dopo le Olimpiadi, la squadra azzurra fa il suo esordio agli Europei che si svolgono a Budapest nel 1926 ed ungherese, il primo di una lunga serie, è anche il tecnico federale: Ma le novità non si fermano qui perchè i campionati italiani vengono aperti alle donne e a questo scopo sul campo di gara di 100 metri a Sampierdarena viene allestito un pontone d'arrivo ai 50 metri. Nel 1927 arriva la prima medaglia europea con il secondo posto di Nino Perentin nei 1500 mt.

1930 ad Oggi

Dopo un lungo peregrinare (Roma - Genova - Milano - Firenze - Genova - Pavia - Genova - Milano - Roma) il 13 maggio 1930 la FIRN lascia il posto alla più moderna ed ancora attuale denominazione di Federazione Italiana Nuoto con Leandro Arpinati presidente.

L'organizzazione tecnica del nuoto italiano registrò un notevole impulso sotto la presidenza di Luigi Arpinati, tra il 1930 e il 1933. In quegli anni fu istituita la Coppa federale, riorganizzato il sistema delle categorie atleti, creato il campionato a squadre di nuoto e furono programmati corsi di formazione dei tecnici tenuti da esperti stranieri. Nella seconda metà degli anni Trenta risultavano censite in Italia 22 piscine coperte e 83 piscine scoperte. Gioielli del regime erano il Littoriale di Bologna e il Foro Mussolini (poi Foro italico) di Roma. La guerra ebbe naturalmente pesanti conseguenze dirette sul mondo dello sport.

L'attività agonistica del nuoto riprese fin dal 1945. L'anno successivo fu approvato il nuovo statuto federale, che organizzava l'attività periferica in comitati regionali, mentre sul piano delle competizioni nazionali riprese il campionato a squadre di nuoto (la Coppa federale di una volta), con il nome di Torneo federale. Sebbene in Italia per gli effetti della guerra fossero in funzione due sole piscine coperte, la FIN riuscì a inviare una sua rappresentativa ai Campionati Europei di Montecarlo del 1947: 18 nuotatori (8 dei quali donne) che conquistarono una sola finale, nella 4x200 m stile libero maschile (sesta posizione). Sul piano nazionale, nel 1951 si verificavano la nascita dello stile a farfalla e la sua separazione dalla rana in sede di campionato italiano, in leggero anticipo sul regolamento internazionale che sancirà la separazione dei due stili alla fine del 1952.

I nuotatori italiani tornarono (dopo l’assenza a Londra 1948) ai Giochi Olimpici di Helsinki nel 1952 senza raccogliere finalisti; nell'occasione furono convocate anche 5 nuotatrici, per gareggiare nella staffetta. In questa stessa sede, quarantotto anni dopo, gli azzurri saliranno sul trono d'Europa vincendo, per la prima volta nella storia del nuoto, sia la classifica maschile sia quella complessiva. Nel 1954 la Federazione organizzò a Torino i Campionati Europei, mentre il CONI, a partire da Roma e Trieste, istituì i Centri di addestramento al nuoto in tutte le città sedi di piscina coperta che, voluti fortemente da Mario Saini (allora vicesegretario del CONI), produrranno nei decenni successivi risultati fondamentali sia sul piano tecnico sia in termini di diffusione del nuoto. Venne indetto anche il concorso per la costruzione di 40 piscine scoperte da 25 m, vinto dall'architetto Pier Luigi Nervi che in occasione dei Giochi di Roma del 1960 progetterà e realizzerà il Palazzo dello sport. Anche sul piano agonistico arrivò finalmente una medaglia in una competizione internazionale, conquistata agli Europei di Torino da Angelo Romani nei 400 m stile libero. Nel 1956 a Melbourne, nell'Olimpiade che segnò il trionfo del nuoto australiano su quello americano, si registrò la prima partecipazione a livello individuale di una nuotatrice azzurra ai giochi olimpici: si trattava della veneziana Elena Zennaro. Nel 1958 a Budapest la Federazione festeggiò il primo titolo europeo grazie a Paolo Pucci. Nel 1962, dopo aver subito una squalifica, Fritz Dennerlein, a Montecarlo, migliorò il record nei 200 m farfalla, tornando in possesso del primato continentale conquistato poco prima a Belgrado dal sovietico Vladimir Kuzmin.
Durante la reggenza del commissario straordinario Mario Saini, segretario generale del CONI,fu varato il Trofeo Sette Colli, che divenne la gara internazionale per eccellenza del nuoto italiano e che nel Duemila entrerà nel prestigioso circuito internazionale Mare Nostrum.
Nel corso della presidenza di Aldo Parodi (1964-1982) gli azzurri parteciparono per la prima volta ai campionati europei di Belgrado 1973 dove Novella Calligaris vincerà l’oro negli 800 sl.
Durante la gestione di Bartolo Consolo (1987-1999), si raccolsero grandi risultati sportivi, con il podio olimpico di Stefano Battistelli, Luca Sacchi ed Emanuele Merisi, gli ori mondiali di Giorgio Lamberti e quelli europei di Giovanni Franceschi preludio al magico momento vissuto dall'Italia del nuoto tra il 2000 e i giorni nostri, sotto la presidenza di Paolo Barelli.
La cavalcata nell’oro della new generation natatoria comincia, appunto, all’alba del Terzo Millennio con i primi ori olimpici a Sydney 2000 di Domenico Fioravanti e Massimiliano Rosolino, continua con Federica Pellegrini a Pechino 2008 e si consolida con Gregorio Paltrinieri a Rio 2016 senza dimenticare campioni come Emiliano Brembilla, Alessio Boggiatto, Davide Rummolo, Filippo Magnini, Alessia Filippi, Fabio Scozzoli, Luca Dotto e Gabriele Detti.
In questi ultimi diciannove anni i nuotatori italiani hanno vinto, infatti, 13 medaglie olimpiche (5 d'oro, 3 d'argento e 5 di bronzo), 38 medaglie in sede di campionato del mondo (13 delle quali d'oro) in vasca da 50 mt e 40 (con sei primi posti) in vasca da 25 mt. Ragguardevole, infine, il bottino ai campionati europei sia in lunga (142 medaglie con 47 del metallo più pregiato) che in corta (ben 174, 58 delle quali d’oro).

Dalla fondazione della FIN ad oggi la storia del nuoto italiano è stato un esaltante crescendo di pari passo allo svilupparsi e al diffondersi della cultura dell'acqua nel Paese.

A seguire riportiamo alcune significative "prime volte" del nuoto italiano:

1927 - Prima medaglia europea maschile

Giuseppe Perentin - 1500 sl - Bologna

1950 - Primo nuotatore a scendere sotto il minuto nei 100 sl

Carlo "Bud Spencer" Pedersoli - Europei Vienna

1956 - Primo finalista olimpico maschile

Staffetta 4x200 sl (Dennerlein-Galletti-Elmi-Romani) - Melbourne

Primo primatista europeo maschile

Angelo Romani – 400 sl - New Haven

1958 - Primo oro europeo maschile

Paolo Pucci - 100 sl - Budapest

1960 - Prima finalista olimpica femminile

Staffetta 4x100 sl (Saini-Cecchi-Contardo-Pacifici) - Roma

1965 - Prima primatista europea femminile

Daniela Beneck - 200 sl - Roma

1970 - Prima medaglia europea femminile

Novella Calligaris - 800 sl - Barcellona

1972 - Prima medaglia olimpica femminile

Novella Calligaris - 400 sl - Monaco

1973 - Prima medaglia, primo oro e prima primatista mondiale femminile

Novella Calligaris - 800 sl - Belgrado

1975 - Prima medaglia mondiale maschile

Staffetta 4x100 sl (Pangaro-Barelli-Zei-Guarducci) - Calì

1977 - Prima nuotatrice a scendere sotto il minuto nei 100 sl

Cinzia Savi Scarponi – Assoluti Chiavari

1988 - Prima medaglia olimpica maschile

Stefano Battistelli - 400 misti - Seul

1989 - Primo primatista mondiale maschile

Giorgio Lamberti - 200 sl - Bonn

1991 - Primo oro mondiale maschile

Giorgio Lamberti - 200 sl - Perth

2000 - Primo oro olimpico maschile

Domenico Fioravanti - 100 rana - Sydney

2006 - Primo oro europeo femminile

Alessia Filippi - 400 misti - Budapest

2008 - Primo oro olimpico femminile

Federica Pellegrini - 200 sl - Pechino