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Riunione Tecnici Pallanuoto<br>Rapporto Campagna

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Il Ct della Nazionale illustra un'analisi sullo stato della pallanuoto italiana maschile alla presenza dei tecnici federali e dei referenti regionali: "L'obiettivo è trasformare i numeri in qualità". Consulta lo studio

ROMA
Il Commissario Tecnico della Nazionale maschile di pallanuoto Alessandro Campagna - alla presenza del Vice Presidente Lorenzo Ravina e dei referenti tecnici federali Pietro Ivaldi, Ferdinando Pesci, Massimo Tafuro e Amedeo Pomilio - ha presentato questa mattina presso la sala consiglio della FIN l' "Analisi della Pallanuoto italiana dalla base ai livelli di eccellenza".
I dati forniti dall'Ufficio Pallanuoto ed elaborati da Stefano Geronzi sono stati illustrati e commentati ai referenti regionali col fine di uniformare il lavoro dei singoli tecnici sociali, sfruttare le potenzialità del bacino d'utenza e ottimizzarne i risultati.
Il lavoro si è sviluppato secondo due analisi parallele: il monitoraggio dei tesserati, con la relativa articolazione in base alle fasce d'età, alle regioni di competenza e all'attività svolta; i criteri di selezione attraverso le esercitazioni tecnico-tattiche da eseguire in base all'età del praticante.
Le statistiche mostrate (in fondo all'articolo è possibile consultare l'intero studio) evidenziano il numero dei tesserati in attività giovanile, le Società che prendono parte ai campionati regionali, la situazione attuale del prestito alternativo ed il calendario dell'attività nazionale ed internazionale giovanile.
"Le statistiche inducono all'ottimismo e, nel contempo, evidenziano le nostre responsabilità - asserisce il Ct Campagna - I ragazzi che coprono l'arco temporale categorizzato dalle Nazionali giovanili sono oltre 11.000, con un passaggio dai 3200 dell'Under 13 ai 2200 dell'Under 20. Si tratta di una perdita irrilevante, condizionata da scelte personali, per lo più dettate dalla vita scolastica e/o lavorativa, che comunque, su base prettamente numerica, ci soddisfano e consentono di lavorare disponendo di ampie scelte. Il nostro compito è quello di trasformare i numeri in qualità. In tal senso diventa molto importante l'organizzazione dei campionati a livello regionale e delle finali giovanili che coprono 11 mesi di attività e testimoniano la continuità della pratica di base. Proprio per questo credo che il "prestito alternativo", nato per consentire ai ragazzi di giocare con continuità, dovrebbe essere meglio interpretato dalle Società. Ad oggi il 52% di essi avviene in serie C; secondo me soprattutto i ragazzi in fascia d'età 16-18 dovrebbero giocare in campionati di A2 e B".
All'incontro hanno partecipato tutti i referenti regionali, ad esclusione di Campania, Calabria e Abruzzo, che hanno ricevuto direttive di coordinamento con l'obiettivo di alimentare la diffusione capillare delle linee guida ed evitare la dispersione dei talenti prodotti in tutto il territorio nazionale. I riferimenti tecnici ovviamente sono Amedeo Pomilio per i nati 1989 e seguenti, Paolo Zizza per i 1991, Ferdinando Pesci per i 1993 e Piero Ivaldi per i 1994.
"Abbiamo cercato di uniformare i criteri di selezione e di definire la base delle esercitazioni tecnico-tattiche con filmati guida destinati ai ragazzi dai 10 anni di età - continua Campagna - Abbiamo visionato due filmati didattici creati da Massimo Tafuro e montati dal video analysis della Nazionale Gianni Fedele che poi abbiamo dato ai Comitati Regionali per diffonderli a tutte le Società. Attraverso l'uniformità della didattica cercheremo di accelerare i tempi di crescita del percorso tecnico degli atleti che si avvicinano alla pallanuoto. Altresì, nel corso della riunione, è emersa la necessità di anticipare all'età di 7/8 anni l'indirizzo alla pallanuoto dei piccoli atleti con attitudini coordinative e motorie".
Il lavoro svolto a livello regionale sarà monitorato ed archiviato in un apposito data base chiamato "Sport Manager Pallanuoto", ideato da Fabio Conti, tecnico federale responsabile delle Nazionali giovanili di pallanuoto femminile. "Il software ci consentirà di comparare la crescita tecnico-tattica degli atleti a distanza di anni e di operare un controllo generico: dai dati di allenamento, agli infortuni, alle abitudini alimentari, a tutto ciò che si ritenga interessante per lo sviluppo del giovane atleta. Ai referenti regionali - conclude Campagna - è stato dato mandato di organizzare delle riunioni con gli allenatori di club territoriali, alle quali prenderanno parte anche i tecnici federali, per continuare a divulgare le informazioni trattate".
  
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