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Europei di Zagabria Italia-Montenegro 11-10

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Battuti i campioni in carica con una magia di Presciutti, in gol con un tiro da otto metri. Ottima percentuale in superiorità numerica, meno in inferiorità. Buon apporto dal perimetro. Il Ct Campagna: "Vittoria di carattere"

ZAGABRIA
Continua a punteggio pieno il sorprendente europeo della giovane Nazionale di pallanuoto che, dopo aver battuto i vice campioni del mondo della Spagna all'esordio per 7-6, supera per 11-10 i campioni d'Europa del Montenegro, che domenica avevano sconfitto la Croazia padrona di casa davanti a 5.000 tifosi biancorossi. Un cammino entusiasmante che trasmette fiducia, lascia intravedere nuovi orizzonti finora uggiosi come il cielo di Zagabria e conferma quanto dichiarato alla vigilia dal cittì Campagna: "Ce la giocheremo alla pari con tutti. Il gruppo è unito, cresciuto e può colmare il gap che ci divide da troppi anni dalle potenze europee". Solo il prosieguo del torneo, ancora molto lungo e imprevedibile - come la sconfitta della Spagna con la Romania - potranno fornire ulteriori risposte sulla consistenza tecnica, fisica e nervosa di una squadra di carattere, che sa soffrire e colpire avversari più blasonati con la spavalderia di chi vuole dimostrare di essere "già grande".
 
LA PARTITA. L'inizio dell'Italia è piuttosto contratto. Nonostante ciò passa in vantaggio con Felugo (1-0) e Gitto (3-2), che trasformano le due superiorità numeriche conquistate, e pareggia con una conclusione improvvisa e precisa di Luongo il 2-1 che il Montenegro aveva confezionato con le reti di Mladjan Janovic (1-1) e Gojkovic (2-1), che trasformano due delle quattro superiorità numeriche a disposizione. Nel secondo parziale gli Azzurri allungano sul +2 con una bomba di Fiorentini sulla sirena dei trenta secondi di apertura e mantengono il vantaggio con una conclusione di Figlioli dai cinque metri che risponde al 4-3 di Jokic con l'uomo in più. Il Montenegro continua a pressare, giocare sul centro e conquista due rigori trasformati da Mladjen Janovic per il 5-5 di metà parziale che si conclude con le reti in superiorità numerica di Figlioli (3/3) e di Petrovic (4/6). La partita continua ad essere spezzettata; la fisicità frena il dinamismo degli esterni e le superiorità numeriche (3 falli gravi a favore dell'Italia, 8 per il Montenegro) o le conclusioni dal perimetro appaiono determinanti. L'equilibrio non si rompe neanche nel terzo parziale, ma l'Italia reagisce con personalità a due momenti difficili. Dopo il 7-6 di Felugo (4/4), Figlioli colpisce il palo sul rigore del posibile +2 a 3'30. Gli Azzurri accusano un leggero sbandamento che consente al Montenegro di portarsi sull'8-7 con i fratelli Janovic (6/9). Sono i giovani Luongo (5/5) e Aicardi, con un bellissimo tocco al volo su assist di Presciutti, a riportare l'Italia sul 9-8. Poi gli Azzurri, a cavallo del terzo e quarto tempo, subiscono un secondo break che sarebbe potuto risultare decisivo. Ivovic in superiorità numerica segna il 9-9 (7/10) e Mladjan Janovic realizza il primo gol a uomini pari per il sorpasso (10-9) che segue il primo errore dell'Italia con l'uomo in più (5/6). Con cinque minuti da giocare, gli arbitri che non fischiano più falli gravi e le squadre stanche e incapaci di entrare nel cuore delle difese avversarie, occorre che i tiratori si assumano responsabilità ed è proprio l'Italia ad avere la meglio: Felugo pareggia a 3'10 e Presciutti con un tiro sul primo palo da circa otto metri sorprende Radic - da pochi minuti in vasca al posto di Sefik - e segna il gol vittoria. Nelle ultime tre azioni il Montenegro prova a pareggiare, ma un anticipo di Gitto e il muro guidato da Tempesti non concedono nulla. Italia a punteggio pieno.
  
IL COMMENTO DEL CT CAMPAGNA. "Mi sono piaciute la risposta mentale del gruppo alle sollecitazioni create dal successo sulla Spagna e dalle aspettative per l'incontro col Montenegro, e la prova di grande carattere che ci ha permesso di non uscire dalla partita quando il Montenegro è andato avanti nel terzo e quarto tempo. Sapevamo che sarebbe stato un confronto molto fisico e ci eravamo preparati bene. L'innesto di Figliloli ha reso più fluidità la manovra offensiva e ci ha offerto maggiori soluzioni al tiro. Se fossimo stati più brillanti con l'uomo in meno forse avremmo vinto anche con maggiore scarto. Probabilmente il Montenegro ha studiato i nostri movimenti: è l'ennesima dimostrazione di quanto stiamo crescendo anche nella considerazione altrui. Ora la partita con la Romania assume un'importanza superiore alle aspettative e, ovviamente, non desidero cali di tensione neanche con la Turchia. Possiamo arrivare alla sfida con la Croazia a punteggio pieno".
  
Italia-Montenegro 11-10 tabellino
Italia: Tempesti, Luongo 2, Gitto 1, Figlioli 2, Bertoli, Felugo 3, Giacoppo, Gallo, Presciutti 1, Fiorentini 1, Aicardi 1, Deserti, Pastorino. All. Campagna.
Montenegro: Radic, Petrovic 1, Paskovic, Danilovic, Vukcevic, Ticic, Mladjan Janovic 5 (2 rig.), Nikola Janovic 1, Ivovic 1, Zlokovic, Gojkovic 1, Jokic 1, Sefik. All. Porobic.
Arbitri: Kun (Ung) e Stavridis (Gre).
Note: parziali 3-2, 3-4, 3-3, 2-1. Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 5/6 + 1 rigore fallito, Montenegro 7/10 + 2 rigori realizzati. Figlioli (I) colpisce il palo su rigore a 3'30 del terzo tempo, sul 7-6.  A inizio quarto tempo Radic (M) sostituisce Sefik in porta. Spettatori 500 circa.