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Bilanci e prospettive Il 2011 della pallanuoto

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Il Settebello sale sul trono mondiale 17 anni dopo Roma '94, sulla scia dell'argento in World League vinto anche dal Setterosa di Conti. I successi in Coppa Len di Savona e Rapallo. Il commento dei Cittì

ROMA
Nei 150 anni dell'unità d'Italia, il Settebello della pallanuoto, aggiunge la gemma sportiva più bella dello sport azzurro targato 2011: l'Italia torna sul trono mondiale in uno sport di squadra dopo i mondiali di calcio del 2006 ed è la prima squadra a classificarsi per le Olimpiadi di Londra 2012. Immagini e suoni che si confondono nella memoria e ci riportano al Natatorium di Shanghai, lo stadio della pallanuoto che il 30 luglio vede celebrare un mondiale speciale, inaspettato, unico.
E’ la Nazionale di Sandro Campagna, il guru della pallanuoto, l’olimpionico del ’92 tornato due anni fa dal monte Olimpo al servizio di Azzurra, per far rivivere i vecchi fasti che avevano caratterizzato il Settebello primi anni ’90 sotto la guida del maestro Ratko Rudic; un gruppo solido forte con un capitano condottiero Tempesti (due rigori parati a Filipovic e Udovicic in finale ndr) e un vicecapitano Felugo (gol della vittoria in finale ndr), già d'argento a Barcellona 2003. Un successo che parte da lontano, che ha il suo preludio nella finale persa un mese prima a Firenze in World League contro gli invincibili serbi, e che ha il suo culmine dopo una partita lunghissima e piena di emozioni nella vittoria finale contro la Serbia 8-7, che deve abdicare dopo due supplementari. Dopo aver superato Sudafrica, Stati Uniti e Gerrmania nel girone preliminare; dopo aver battuto la Spagna vice campione del mondo nei quarti, la Croazia campione d'Europa in semifinale e la Serbia campione di Roma 2009. Un cammino esaltante, senza fermate intermedie, illuminato dalla competenza dello staff tecnico e dal coro unanime delle tante voci azzurre racchiusa nella sintesi del CT Sandro Campagna: "Siamo la squadra più titolata degli sport azzurri con tre titoli alle Olimpiadi, tre ai Mondiali e tre agli Europei - commenta il Cittì azzurro - e di questo ne siamo orgogliosi. E' il risultato della grandissima tradizione pallanotistica italiana che ha prodotto nel tempo fior di campioni come il compianto Cesare Rubini, Eraldo Pizzo, Gianni Lonzi, Gianni De Magistris, Sandro Ghibellini, Alberto Alberani, Mario Fiorillo, Massimiliano Ferretti, Francesco Attolico e molti altri ancora. Le ultime due stagioni sono state strepitose siamo andati sempre a medaglia in ogni competizione internazionale, cosa che vogliamo fare nel 2012 e che sappiamo esser molto difficile. Ma le cose difficili ci stimolano e lavoreremo per effettuare un'altra impresa.
Quest'anno il campionato è molto più equilibrato e i nostri giocatori, giovani e anziani, hanno la possibilità di crescere agonisticamente disputando partite sempre più stressanti. Come abbiamo dimostrato in nazionale ogni risultato va acquisito in campo, e quindi avremo dei playoff combattuti con un risultato finale incerto e combattuto. Inoltre il lavoro delle società sui giovani è migliorato in perfetta sinergia con i programmi dei nostri allenatori delle squadre nazionali e i risultati, per quanto simbolici, dimostrano il buon lavoro fin qui svolto".
Tra i club è strapotere Ferla Pro Recco: 25esimo titolo nazionale, il sesto consecutivo, che però non viene bissato come nel 2007 e 2008, con la vittoria in Eurolega: la sconfitta arriva nella finale europea di Roma contro un grande Partizan Belgrado. L'orgoglio continentale è però mantenuto in Coppa Len dalla RN Savona che batte in finale il Panonios e bissa il suo secondo trofeo europeo. 
  
Il Setterosa cresce. A Shanghai perde la finale per il bronzo mondiale 8-7 con la Russia ed è quarta. Ma la sconfitta non cancella i progressi della squadra che nelle ultime tre edizioni non era mai arrivata a giocarsi una medaglia. Progressi che si evidenziano con il secondo posto in World League un mese prima sempre in Cina a Tianjin, battute solo dalle statunitensi campionesse mondiali di Roma '09 e dopo un prodigioso percorso che le ha viste risalire dall'ultimo posto del girone preliminare alla finale, accarezzando il sogno di uno storico trionfo. "Il bilancio dopo otto mesi è positivo - commenta il cittì Conti - il percorso tracciato per gettare le basi per quello che stiamo facendo. Ci siamo buttati nel lavoro puntando agli Europei e qualificazioni olimpiche con la voglia di dare il massimo e centrare gli obiettivi prefissati. Noi siamo l'unico sport di squadra ad avere una sola possibilità per giocarci l'accesso ai Giochi, ma quanto fatto finora ci da la fiducia nel lavoro con la consapevolezza che possiamo ambire a questo risultato stando le oggettive difficoltà. A prescindere da tutto sono soddisfatto nel rinnovato ambiente che si è costruito sia all'interno della squadra/staff in tutti i suoi componenti, sia attraverso il proficuo dialogo con i club con i quali si sta puntando ad obiettivi comuni. Ora saremo in collegiale il 2 gennaio al Centro federale di Ostia, poi faremo un torneo ad Atene dal 6 al 9 di gennaio con Grecia, Ungheria e Spagna; infine ci prepararemo per partire alla volta di Eindhoven dove esordiremo il 18 gennaio proprio contro la Grecia campione del mondo, che ci ha escluso in semifinale sia ai Mondiali di Shanghai che agli Europei di Zagabria. Questo match ci darà il reale valore della squadra e misurerà il gap da colmare per arrivare al top. Inoltre sono soddisfatto del campionato perchè c'è maggiore serenità in tutto l'ambiente legata alla novità del doppio arbitraggio che ha portato tranquillità e buon senso nell'accettare le decisioni. L'inserimento della final four ha consentito di vivere un campionato avvicente tirato fino alla fine per accedervi e ci sarà dura battaglia. Nella parte bassa le due retrocessioni hanno messo in difficoltà alcune squadre che stanno lavorando per rimanere nella massima serie, e centrare l'obiettivo salvezza ha un valore in più rispetto agli altri anni. A livello europeo le squadre italiane si giocheranno fino in fondo hanno le chances per arrivare in finale". 
Tra i club nel 2011, dopo il diciannovesimo titolo dell'Orizzonte Catania (quarto consecutivo ndr), le etnee perdono in finale contro le spagnole del Sabadell e vedono sfumare il sogno di tornare, dopo tre anni, sul trono europeo nella Champions Cup. Pian piano invece si affaccia una nuova realtà nel panorama femminile: il Rapallo, oggi Pro Recco, che contende per la prima volta il titolo nazionale al Catania e si regala un successo europeo in Coppa Len bello e inaspettato. Le liguri rimontano il -7 dell'andata e schiantano le olandesi del Fysius Het Ravijn alzando il primo alloro continetale della storia. Sotto la denominazione GMG Pro Recco poi, le liguri battono 9-8 le campionesse d'europa del Sabadell e vincono la supercoppa europea regalandosi la seconda gioa continentale nel giro di pochi mesi.