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Europei di Eindhoven Turchia-Italia 7-24

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Il Settebello volta pagina. A segno nove giocatori di movimento. Miglior marcatore Aicardi, con cinque reti. Cento per cento in superiorità numerica. Campagna: "Buona risposta per attenzione e intensità"

EINDHOVEN
L'Italia batte la Turchia 24-7 e vince la prima partita alla 30esima edizione dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento al Pieter van den Hoogenband di Eindhoven. Gli azzurri giocano sciolti, scaricano sui malcapitati avversari le recriminazioni generate dal 5-0 subito nel secondo parziale all'esordio con l'Ungheria, e iniziano la corsa verso il quarto di finale, che passa per le prossime partite contro i padroni di casa dell'Olanda giovedì alle 19, la Macedonia sabato alle 14.30 e la Grecia lunedì alle 20.30. Difficile, ma non impossibile, prevedere l'accesso alle semifinali attraverso il primato del girone ipotecato dai magiari col successo nel confronto diretto.
Contro la Turchia, già battuta dalla Macedonia 16-4, è poco più di un allenamento; è soprattutto un esame probante sotto il profilo mentale, un modo per valutare tenuta e reazione. I campioni del mondo lo superano, giocando una pallanuoto semplice ed efficiace, fatta di pressing, raddoppi, controfughe e buona circolazione del pallone nelle situazioni di parità e non. Col vantaggio acquisito emergono anche qualche personalismo eccessivo, soprattutto in fase di finalizzazione, ed errori difensivi evitabili. Ma sono peccati veniali, probabilmente insiti in partite come queste. Il gap in vasca è infatti evidente e il successo non è mai in discussione.
Gli azzurri chiudono il primo parziale sul 7-2; trasformano entrambe le superiorità numerica a disposizione con Felugo, e mandano a segno due volte Aicardi e Gallo e una volta Giorgetti. Evitabili i gol di Cagatay (2-1), con l'uomo in più, e Okman (5-2) dal centro. Il secondo parziale è illuminato dai movimenti di Aicardi, ben servito e risolutivo: altri due gol che contribuiscono al 4-1 di parziale con le reti in apertura di Gallo in superiorità numerica (3/3) e in chiusura di Presciutti, autore di una bella palomba. Nel mezzo il gol dalla distanza di Coskun. E' 11-3. Nel terzo tempo l'Italia raggiunge il 17-6 con due gol di Figari (4/4) e di Figlioli e le reti di Giorgetti e Presciutti in controfuga, ma concede una palomba strappapplausi da sette metri a Gunkut (13-5) e due tiri diretti a Okman (14-6). Chiudono il match due reti di Presciutti e quelle di Felugo e i gol di Aicardi - miglior marcatore della partita con cinque gol - Lapenna (5/5), Figari (6/6) e Fiorentini. Nel mezzo il rigore di Coskun.
       
IL COMMENTO DEL CT CAMPAGNA. "E' stata una buona risposta sotto il profilo dell'attenzione e della concentrazione, valori che dobbiamo ancora accrescere molto. La Turchia non è di certo di primo livello, ma è stato importante esprimere la stessa intensità di gioco per tutta la partita. Mettiamo in carniere punti e prestazioni e pensiamo all'Olanda, che è già uno step superiore e ci darà ulteriori risposte".
  
IL COMMENTO DI FIGLIOLI. "Abbiamo dimostrato che compatti e concentrati siamo una squadra diversa da quella del secondo tempo contro l'Ungheria. Gli alibi e le giustificazioni non servono. Sappiamo di aver sbagliato approccio coi magiari. Siamo stati lenti e deconcentrati e loro hanno espresso una pallanuoto attenta e grintosa. Loro hanno meritatamente vinto e noi abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che non possiamo permetterci di abbassare l'attenzione. Siamo i campioni del mondo e contro di noi giocheranno sempre tutti al massimo".
 
TABELLINO di Turchia-Italia 7-24
Turchia: Sezer, Balta, Biyik, Okman 3, Gunkut 1, Coskun 2 (1 rig.), Hantal, Akyar, Gedik, Tuncer, Yilmaz, Cagatay 1, Yenigun. All. Turunc.
Italia: Pastorino, Perez, Gitto, Figlioli 2, Giorgetti 2 (1 rig.), Felugo 3, Figari 3, Gallo 3, Presciutti 4, Fiorentini 1, Aicardi 5, Lapenna 1, Volarevic. All. Campagna.
Arbitri: Golijanin (Srb) e Levin (Isr).
Note: parziali 2-7, 1-4, 3-6, 1-7. Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Turchia 1/6 + 1 rigore, Italia 6/6 + 1 rigore. Volarevic (I) in porta dall'inizio del terzo tempo. Spettatori 500 circa.  
 
MERCOLEDI L'ESORDIO DEL SETTEROSA ALLE 20.30 IN DIRETTA SU RAI SPORT 1. Il cittì della Nazionale femminile Fabio Conti ha ufficializzato le tredici che parteciperanno all'Europeo di Eindhoven. Formalizzata l'esclusione di Martina Savioli. Rispetto ai Mondiali di Shanghai fuori Pomeri e Colaiocco, dentro Aiello e Queirolo; confermato il rientro della campionessa di tutto Di Mario. L'esordio il 18 gennaio alle 20.30 con le campionesse mondiali della Grecia. Italia nel gruppo B anche con Germania e Spagna. Questa sera alle 17 la seconda sessione in acqua per le azzurre capitanate da Casanova.  
     
ITALIA-GRECIA. I PRECEDENTI. L'incontro con le elleniche ha caratterizzato le ultime due stagioni agonistiche: le campionesse iridate a Shanghai infatti ci hanno escluso dalla corsa all'oro europeo e mondiale in entrambe le semifinali disputate. Agli Europei di Zagabria 2010 le azzurre, guidate da Roberto Fiori, persero sia 7-5 nel girone eliminatorio sia 10-5 in semifinale. Alla fine la Grecia perse la finale 11-6 contro la Russia, mentre il Setterosa cadde sotto i colpi dell'Olanda di Mauro Maugeri - cittì dell'Italia d'argento continentale a Belgrado 2006 - per 14-12 finendo quarta. Ai mondiali di Shanghai 2011 si è ripetuta la stessa storia con le elleniche vincitrici 14-11 in semifinale sulle azzurre; poi campionesse del mondo 9-8 contro la Cina. Per l'Italia ancora quarto posto dopo la sconfitta 8-7 contro la Russia. Prima di Zagabria, L'Italia aveva affrontato la Grecia già due volte in semifinale agli Europei senza mai perdere. Nel 2001, a Budapest, aveva vinto 7-1; nel 1995, a Vienna, 8-4. In entrambe le occasioni le elleniche finirono quarte. Le azzurre conquistarono l'oro in Austria e l'argento in Ungheria.
Ai mondiali il primo incontro risale a Perth 1998 dove le elleniche si imposero 10-4 nel girone, provocando la reazione del Setterosa di Pierluigi Formiconi che concluse in trionfo battendo l'Olanda 7-6 in finale, con in acqua Monica Vaillant oggi assistente del cittì Fabio Conti.
Alle Olimpiadi i due precedenti hanno inciso nel marmo l'epopea del Setterosa vincitutto: 7-2 nel girone e 10-9 in finale dopo i tempi supplementari; due vittorie che ad Atene 2004 hanno marchiato a fuoco lo sport azzurro rendendo eterno il mito di una delle squadre più vincenti della storia dello sport italiano. In acqua c'era Tania Di Mario; Elena Gigli era il secondo del portierone Cristiana Conti.
     
CURIOSITA'. L'Italia ha partecipato a sei finali europee, dal 1995 al 2006, conquistando la medaglia d'oro a Vienna 1995, Siviglia 1997, Prato 1999 e Lubiana 2003 e l'argento a Budapest 2001 e Belgrado 2006. In precedenza aveva dominato l'Olanda, sempre in finale nelle prime cinque edizioni, d'oro a Oslo 1985, Strasburgo 1987, Bonn 1989 e Leeds 1993 e d'argento ad Atene 1991, dove le azzurre conquistarono la prima medaglia internazionale della storia (il bronzo) e l'Ungheria il primo oro, a cui poi seguì il successo di Budapest 2001. Le ultime tre edizioni dei campionati continentali sono state vinte dalla Russia. 
    
CONVOCATE (13 atlete): Allegra Lapi (Menarini Fiorentina), Rosaria Aiello e Tania Di Mario (Venosan Catania), Simona Abbate, Roberta Bianconi, Aleksandra Cotti, Teresa Frassinetti, Elena Gigli, Elisa Queirolo e Giulia Rambaldi Guidasci (GMG Pro Recco), Elisa Casanova, Giulia Emmolo e Giulia Gorlero (Mediterranea Imperia). Le azzurre rientreranno in Italia il 29 gennaio.
Lo staff è composto dal capo delegazione e consigliere federale Giuseppe Marotta, dal commissario tecnico Fabio Conti, dall’assistente Monica Vaillant, dal team manager Alexandra Araujo, dal tecnico federale responsabile delle squadre giovanili Paolo Zizza, dal preparatore atletico Valerio Viero, dal fisioterapista Alessandro Francini, dal medico Vincenzo Ciaccio, dal preparatore dei portieri Marco Manzetti e dall’assistente video analisi Marco Russo. 
  
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