Il Settebello è fuori dalla zona medaglie e dai posti che assegneranno il pass olimpico. Battuto dal Montenegro 10-7 (3-2, 1-0, 4-3, 2-2) nei quarti di finale, giocherà per il quinto posto, comunque importante ai fini del ranking per il sorteggio del torneo di qualificazione olimpica, in programma dal 3 al 10 aprile, al centro federale di Trieste, con ulteriori 4 pass in palio.
Decisivi, ai fini della sconfitta, alcuni errori difensivi in momenti particolarmente importanti e il 4/16 in superiorità numerica. Prestazione superba di Nikola Janovic, autore di 4 gol.
Purtroppo è la prima volta che l'Italia guidata dal cittì Campagna resta fuori dalle prime quattro posizioni europee dopo le edizioni di Budapest 2001 e 2014 chiusi d'argento e di bronzo, l'argento di Zagabria 2010 e il quarto posto di Eindhoven 2012. Una striscia eccezionale, che avremmo voluto finisse un po' più in là.
Gli azzurri, vice campioni olimpici, torneranno in vasca giovedì alle 18.45 contro la Croazia campione olimpica e vice campione mondiale nella seconda semifinale per il quinto posto. Mercoledì, allo stesso orario, Spagna e Russia si affronteranno nell'altra semifinale.
Più importanti i confronti del tabellone principale con i padroni di casa, nonché campioni mondiali e d'Europa in carica da due edizioni della Serbia che giocheranno contro la Grecia bronzo iridato mercoledì alle 20.15. Allo stesso orario, ma giovedì, il Montenegro e l'Ungheria si giocheranno pass olimpico e accesso alla finale.
La partita. L'Italia va avanti con Presciutti che trasforma la prima di tre superiorità numeriche a 1'32, poi è costretta ad inseguire. Una conclusione di Di Fulvio sulla testa di Scepanovic vale il 2-2 dopo il rigore di Nikola Janovic e la controfuga di Radovic sulla destra. A 35 secondi dalla sirena Petrovic riporta avanti il Montenegro approfittando di un controfallo in ripartenza (3-2). Gli slavi alternano al centro Vukcevic, Misic e Jokic, al posto dell'infortunato Klikovac, ma raccolgono meno di quanto producono per merito della difesa italiana, attenta a non indurre l'intervento arbitrale. Gli azzurri però pagano l'1/3 in superiorità numerica e la fisicità avversaria che ne limita i movimenti.
Nel secondo parziale Jokic trasforma il primo uomo in più (1/2) e segna il break a 2'50 per il 4-2. L'Italia produce gioco e superiorità numeriche (1/7), ma la difesa montenegrina tiene, attaccando generosamente l'uomo col pallone e frapponendosi alle linee di passaggio.
Gli azzurri non passano fino al -1 segnato da Luongo dopo 43 secondi del terzo parziale per il 2/8, ma Radovic e Nikola Janovic rispondono per il +3 (6-3) a 2'26 con due reti in extramen (3/5). A metà tempo Figlioli trasforma il rigore del -2 (6-4). Il Montenegro perde Drasko Brguljan e Petrovic per limite di falli e Bodegas colpisce per il -1 (6-5) a 6'25 sulla scia della 12esima superiorità numerica (2/12). Sembra che la partita possa riaprirsi, invece Darko Brguljan respinge indietro gli azzurri con due inserimenti nel cuore della difesa italiana. Si va all'ultimo tempo sotto 8-5.
Dopo 1'07 Nikola Janovic segna il +4 (4/6) con l'uomo in più; ma non è finita. Risponde Aicardi in tap-in dopo una conclusione di Gallo in superiorità numerica (3/13) a 1'45. Fuori anche Vukcevic per limite di falli e Di Fulvio si avvicina sul -2 dopo 2'46 (4/14). C'è tempo, ma Nikola Janovic non ci sta e segna il +3 col quinto gol su sette in superiorità numerica a 2'29 da giocare. Finisce così, con Radovic a seguire i compagni fuori anzitempo e l'Italia con un 4/16 che lascia tanto amaro in bocca. L'occasione era ghiotta.
Il commento di Campagna. “Abbiamo giocato male e subito troppo a uomini pari. A tratti siamo stati indisciplinati e non abbiamo giocato da squadra, privilegiando la soluzione personale. Sapevamo che il contropiede e il sei contro cinque iniziale poteva metterci in difficoltà. Più volte c'era il passaggio ai due metri, ma è mancato il tempo del passaggio e a volte un po' di coraggio. Malgrado tutto eravamo riusciti a riprendere la partita. Ma, sul 6-5, abbiamo subito due gol similari, su due entrate da polli. L'abbiamo tenuta viva anche nel quarto tempo, passando dal -4 al -2 in pochi minuti, ma poi siamo tornati a sbagliare. Il Montenegro ha meritato ed ha disputato una grande partita. E' una squadra rognosa, che ti può mettere in difficoltà se gioca con intensità e fisicità. Noi avremmo dovuto muoverci di più; avevo chiesto ai ragazzi due entrate prima di passare al centro, per creare spazio. Accettiamo il risultato; per qualificarci alle Olimpiadi di Rio dovremo passare attraverso il torneo di qualificazione olimpica e forse non è un male, perché così staremo più tempo insieme, altre tre settimane sotto Pasqua”.
Italia battuta per la prima volta dal Montenegro ai campionati europei. Gli azzurri subiscono la prima sconfitta dopo due vittorie e un pareggio in quattro incontri. Proprio superando il Montenegro 11-9 il Settebello aveva conquistato il bronzo europeo a Budapest 2014 dopo aver pareggiato con la squadra allora allenata da Perovic 6-6 nel girone. A Zagabria 2010 il primo confronto continentale, che l'Italia vinse 11-10 nel girone prima di conquistare l'argento.
Italia-Montenegro 7-10
Italia: Tempesti, F. Di Fulvio 2, N. Gitto, Figlioli 1 (rig.), Giorgetti, Bodegas 1, Giacoppo, Gallo, C. Presciutti 1, S. Luongo 1, Aicardi 1, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Montenegro: Lazovic, Drasko Brguljan, Paskovic, Petrovic 1, Darko Brguljan 2, Radovic 2, M. Janovic, N. Janovic 4 (1 rig.), Ivovic, Misic, Vukicevic, Jokic 1, Scepanovic 0. All. Gojkovic.
Arbitri: Schwartz (Isr) e Alexandrescu (Rou).
Note: parziali 2-3, 0-1, 3-4, 2-2. Nel Montenegro in porta il n. 13 Scepanovic. Usciti per limite di falli Drasko Brguljan a 4'48" e Petrovic a 5'30" del terzo tempo, Vukcevic a 2'33" e Radovic a 7'27" del quarto tempo. Ammonito Campagna (coach Italia) per proteste a 7'55" del terzo tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/16 + un rigore e Montenegro 5/8 + un rigore. Spettatori 4000 circa.
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Foto di G.Barbagelata/Deepbluemedia.eu