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Conferenza FINA. Chiusi i lavori a Budapest

Pallanuoto

Dopo tre giorni di intensa discussione e scambio di idee, la conferenza della Federazione Internazionale sulla pallanuoto si è conclusa oggi a Budapest (era inziata il 26 aprile). Il congresso ha riunito membri di oltre 100 federazioni sportive nazionali, che hanno avuto l'opportunità di condividere visioni, esperienze e proposte per lo sviluppo del più antico sport di squadra del programma olimpico. La Federazione Italiana Nuoto è stata rappresentata dal presidente Paolo Barelli - peraltro presidente della Ligue Europeenne de Natation e vice presidente della Federation Internationale de Natation - e dal consigliere federale Giuseppe Marotta in veste di delegato, dai cittì del Settebello bronzo olimpico Alessandro Campagna e del Setterosa argento olimpico Fabio Conti. Più di 40 docenti sono stati invitati a fornire i prorpi contributi su regole, sviluppo, branding, organizzazione di eventi, presentazione sportiva, olimpiadi, immagine e comunicazione, tecnologia e innovazione, attrattiva del gioco. Al termine del meeting è stato convenuto che sono necessari cambiamenti per adeguare questa disciplina alle nuove esigenze. E' stato sottolineato, altresì, che tale ristrutturazione debba essere avviata in tempi brevi. "Dobbiamo continuare a lavorare nella direzione del progresso, nella direzione di un gioco più dinamico e accattivante per le giovani generazioni; più appetibile per gli sponsor, i partner e gli spettatori. Uno sport che sia adatto a vedersi in TV e in streaming", ha dichiarato il presidente della FINA Julio Maglione alla fine del congresso in Ungheria.
Parlando ai media nella conferenza stampa di chiusura, il numero uno della FINA ha aggiunto: "Molte cose sono state discusse, in maniera semplice e trasparente, e credo che tutti gli strumenti ora siano disponibili per sviluppare e modernizzare la pallanuoto". Accanto a lui, il direttore esecutivo della FINA, Cornel Marculescu, ha sottolineato che " la pallanuoto è integrata in una grande famiglia. È parte essenziale della FINA e deve svilupparsi all'interno di questa cornice". Per quanto riguarda i giocatori, il canadese Aaron Feltham, membro del Comitato atleti FINA, si è detto ottimista riguardo l'esito della conferenza: "È molto positivo coinvolgere gli atleti nelle discussioni. Siamo felici di constatare quanto reale interesse ci sia intorno all'opera di rilancio del nostro sport". Il magiaro Denes Kemeny, tra gli allenatori di maggior successo nella storia della pallanuoto (tre titoli olimpici tra il 2000 e il 2008) e membro del Comitato allenatori della FINA, ha sottolineato che "la famiglia della pallanuoto aveva bisogno di questa riflessione per andare avanti. Molti durante la conferenza hanno notato che la pallanuoto ha bisogno di star e uomini immagine. È un dato di fatto che i grandi campioni, con il loro apporto, possano contribuire a rendere più popolari i nostri giocatori e più attraente il nostro sport che vuole rivolgersi soprattutto ai giovani, perchè loro rappresentano il futuro ".