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Campionati. Interpretazioni arbitrali

Pallanuoto

Mercoledì scorso si è svolto il consueto incontro settimanale in audioconferenza tra il Centro Tecnico del GUG e gli arbitri di fascia nazionale di serie A1, A2 e B. Dopo un'attenta analisi video di tutti gli incontri di serie A1 maschile e femminile, insieme ai principali eventi di gioco dei campionati di A2 e B, i direttori di gara si sono confrontati sugli aspetti tecnici emersi.
L’obiettivo del Centro Tecnico è ribadire alcuni parametri valutativi per agevolare le decisioni, diffondere le direttive internazionali e rendere sempre più uniformi le decisioni in tutto il settore arbitrale.
Il decimo incontro dall’inizio della stagione agonistica ha ospitato un interessante intervento del presidente del GUG Roberto Petronilli che ha voluto sottolineare e riprendere quanto già esposto nelle riunioni di precampionato.

GIOCO AGGRESSIVO E BRUTALITA'
Secondo le attuali regole, il termine "violenza" va ricondotto esclusivamente all'art. 21.14. Nelle interpretazioni delle azioni di gioco gli arbitri devono valutare se "c’è l’intenzione deliberata di colpire o tentare di colpire l’avversario"; in tal caso la circostanza sarà sempre riconducibile alla brutalità e quindi all'art. 21.14.
In tutte le altre circostanze il riferimento sarà l'art. 21.13 e nella fattispecie il gioco aggressivo.
In definitiva nulla cambia rispetto alle nostre valutazioni nei casi di brutalità, unica circostanza nella quale è previsto il tiro di rigore.
Nel caso di applicazione dell'art. 21.13 (cattiva condotta, gioco aggressivo, etc.) in qualunque punto del campo ciò avvenga (anche all'interno dei cinque metri) la sanzione prevede l'espulsione definitiva con sostituzione senza tiro di rigore.
Per maggiore chiarezza sono stati proposti ai partecipanti delle clip video da cui è possibile estrarre queste linee guida:
1) gesti esagerati duranti il gioco come scalciare, sbracciare, gomito verso il viso dell'avversario senza la deliberata volontà di colpire o tentare di colpire un avversario è articolo 21.13 (gioco aggressivo o persistere nel gioco falloso; cartellino rosso, espulsione definitiva del giocatore con sostituzione dopo 20 secondi e nessun rigore)
2) colpire o tentare di colpire con un calcio, con un pugno, con un gomito un avversario per arrecargli un danno è brutalità (violenza) è articolo 21.14 (cartellino rosso, espulsione definitiva del giocatore con sostituzione dopo 4 minuti e tiro di rigore)

PALLA SOTTO NEI CINQUE METRI
La "palla sotto" nelle quali il portiere o altro giocatore ha chiaramente il possesso di palla, nel cono di porta o altrove, va sanzionato con un controfallo e non un tiro di rigore. L'unico caso possibile per il tiro di rigore è quando c'è palla contesa e per evitare la realizzazione di una rete il difensore o portiere mette la palla sotto per non consentire all'avversario di recuperarla per primo.

SIMULAZIONE
La prassi corretta da attuare è:
1) controfallo la prima volta che accade;
2) cartellino giallo in caso di seconda simulazione commessa dalla stessa squadra e controfallo (da esibire alla prima interruzione utile);
3) cartellino rosso. Il gioco va immediatamente fermato e il giocatore colpevole va espulso definitivamente con sostituzione dopo 20 secondi e fischiato un fallo contro la sua squadra.