Europei di Roma. Combo d'argento. E' la medaglia numero 50
Le ragazze del sultano Solimano sono d’argento. Il Team Italia è secondo soltanto alle leader incontrastate dell’Ucraina. Nella finale diretta del libero combinato le azzurre, bronzo ai Mondiali di Budapest 55 giorni fa, conquistano la medaglia d’argento con 92.6667 (27.7 per l’esecuzione, 37.0667 per l’impressione artistica, 27.9 per le difficoltà). E’ la medaglia numero 50 della Nazionale di sincro nella storia degli Europei. Nello specifico tre, 17 e 30.
La musica è tratta dall’Album Koser di Aytekin Atas, quarantaquattrenne compositore turco, oltre ventimila followers su Instagram. Sono terze ad esibirsi, dopo le routine di Ucraina che si incorona campione d’Europa con 95.2 (28.5, 38.0 e 28.7) e la Grecia che è terza con 89.4 (26.8, 35.6 e 27.0). Insieme al capitano Gemma Galli, volteggiano Domiziana Cavanna e Linda Cerruti, Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, Marta Iacoacci e la finalista di Miss Italia 2018 Marta Murro, Enrica Piccoli (la fortunatissima fidanzata del bicampione del mondo e tri campione d’Europa Giorgio Minisini), Federica Sala e Francesca Zunino. La coreografia è del trio Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina.
L’esercizio nasce dalla passione per una serie televisiva che narra il grande amore del sultano Solimano, detto il Magnifico o il Legislatore, che ha segnato la storia dell'impero ottomano. Le famose lettere scritte alla schiava ucraina. Il sogno di un oriente fascinoso e sensuale denso di misteri e tragedie, tra gli intrighi e gli sfarzi dell'Harem Topkapi.
E’ un esercizio competitivo e innovativo dove le ragazze compiono dei movimenti rotondi cui non erano abituate e che sono più difficili da sincronizzare. Una routine tra sogno e realtà. Una favola d’altri tempi che è sempre bello rileggere. Tornare bambini e crederci un po’. Solimano fu sultano e padiscià dell'Impero ottomano dal 1520 fino alla sua morte e tra i monarchi più importanti dell'Europa del XVI secolo portando il suo popolo ai massimi fulgori.
PARLANO LE PROTAGONISTE ed è un vortice di emozioni. Comincia Federica Sala che annuncia il suo ritiro. “Voglio ringraziare e salutare le mie compagne. Sono tre anni che lotto con un problema all’anca. Ho tirato avanti finché ho potuto. Adesso però è il momento di smettere e di lasciare spazio a qualcuna più giovane di me. Un grazie alle mie allenatrici, allo staff, alle mie società e alla Federazione Italiana Nuoti per questi anni bellissimi e per questo Europeo di Roma che conserverò nel cuore tra i ricordi più belli”. Continua Costanza Ferro che ringrazia il pubblico di Roma. “Ci sta venendo tutto facile, ormai siamo rilassate e convinte delle nostre potenzialità. In acqua sentivamo l’entusiasmo del pubblico e questo ci hai dato come sempre una spinta in piu”. Prosegue Enrica Piccoli che volteggia nell'aria ad ogni routine. “Le acrobazie e i salti non mi spaventano perchè le mie compagne sono bravissime e mi danno tanta sicurezza. Giorgio è un trascinatore e per me un aiuto a fare sempre meglio. Sono contentissima per lui: si merita tutti questi successi; e poi vuol sempre migliorare". Conclude il capitano Gemma Galli che ha una dedica particolare. "Dedichiamo la medaglia di oggi a Federica Sala e non potrebbe essere altrimenti. Ci dispiace tantissimo che sia costretta a smettere: in questi mesi è stata caparbia e ha voluto esserci a tutti i costi. Sono orgogliosa di essere il capitano di questa squadra. Quello che mi auguro è che i nostri successi possano spingere tanti giovani ad appassionarsi e praticare questo sport".
55 GIORNI FA IN UNGHERIA. Il 20 giugno a Budapest Cavanna, Cerruti, Di Camillo, Ferro, Galli, Iacoacci, Murru, Piccoli, Sala e Zunino erano di bronzo con 92.0333, dietro alle giapponesi (93.5667) e alle sorelle ucraine che guardavano tutti dall’alto fiere dei loro 95.0333 punti. Il 18 giugno nel preliminare le posizioni di classifica erano le stesse con le azzurre che ottenevano 90.9667. Era la decima medaglia dell’Italsincro nella storia dei Mondiali.
PRE SWIMMER VERSO I MONDIALI. Le dieci ragazze della Nazionale B Andina, Austanti, Di Lecce, Esegio, Macchi, Macino, Pedotti, Petta, Tabbiani e Vernice ricevono 84.3667 (25.5, 33.4667 e 25.6) con la routine d’apertura che presenteranno ai mondiali juniores a Quebec City, in Canada, dal 23 al 27 agosto.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM




































Europei di Roma. Minisini e Cerruti scintillanti, oro e argento nel free
E’ un’estate indimenticabile per le discipline acquatiche azzurre. Dopo i successi al Mondiale di Budapest, arrivano i trionfi agli Europei di Roma. Nel nuoto artistico, finora, in tutte le gare. Come gli imperatori romani ai Fori Imperiali, Re Giorgio Minisini e la Principessa Linda Cerruti sono acclamatI al Parco del Foro Italico. Lui, bicampione del mondo insieme a Lucrezia Ruggiero nel duo mixed in Ungheria, già a quota tre medaglie d’oro europee e lei, stakanovista e beniamina della squadra che da sempre gareggia più di tutte, raggiunge la ventesima medaglia continentale in dieci anni.
TUTTI IN PIEDI. Standing ovation per Giorgio Minisini che si laurea bi campione europeo del singolo. La vittoria nella finale del duet free arriva 48 ore dopo quella nel free tech. Stessi avversari ma il punteggio è più bello, più soddisfacente, avvicinando i novanta punti: 88.4667 e nello specifico 26, 7 per l’esecuzione, 35.4667 per l’impressione artistica e 26.3 per le difficoltà. Lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio si conferma secondo con 83.3333, mentre i francese Quentin Rakotomalala scavalca il serbo Ivan Marinovic (terzo nel tech) e conquista il bronzo con 78 punti.
“Non nascondo che l’obiettivo è superare i 90 punti e stiamo lavorando per questo - commenta l'azzurro - Un europeo esaltante che sta per finire ma che può ancora regalare sorrisi alla squadra. Oggi è andato tutto per il meglio; mi sono sentito molto bene e la musica è stata coinvolgente per tutti. Faccio parte di una squadra fantastica, unita e che merita questi successi”.
Se per il tecnico Giorgio aveva scelto “A plastic sea” (ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta), per il libero si esibisce nel "Deus ti salvet Maria", l’Ave Maria in sardo di Fabrizio de André, con la voce di Mark Harris, che si ispira alla continua ricerca di senso dell'uomo che, solo sulla terra, si rivolge a divinità e santi per fare luce su un mondo che sembra a volte troppo grande per essere compreso.
Tutti in delirio nella piscina del Nicola Pietrangeli al Parco del Foro Italico in questa domenica di agosto che resterà nei cuori di tanti e spingerà molti ragazzi che vogliono avvicinarsi a questa disciplina e spezzare indugi e barriere e farlo. Il campione è anche quello che trascina e coinvolge. Giorgio Minisini ha i cromosomi giusti. Atleta esemplare per qualità tecniche e spirito di sacrificio. Equilibrato e con una grande forza di volontà. Pigmalione, motivatore, un po’ guascone, è il nuovo Bill May del nuoto artistico mondiale. Protagonista dentro e fuori dall’acqua.
Soprattutto in questi Europei di Roma, che insieme alla compagna di mixed Lucrezia Ruggiero, a tutte le ragazze della squadra e allo staff al completo, aspettava da anni, sta imparando a conoscerlo meglio anche il pubblico. Fans e supporters hanno preso d’assalto il villaggio.
LA GIOIA DI LINDA. Venti medaglie in dieci anni di campionati europei. Linda Cerruti è la record’s women del sincro italiano. Dal bronzo con il libero combinato agli Europei di Eindhoven 2012 (quando nel singolo si classificava quinta) all’argento nella finale del solo free agli Europei di Roma e con la prospettiva concreta di aumentarle ancora, a cominciare dal combo di oggi pomeriggio alle 15.
E’ settima in ordine di apparizione. Le avversarie dirette non si sono ancora esibite (ma non avrebbe comunque voluto conoscerne i punteggi per non lasciarsi condizionare). E’ focalizzata su se stessa. Nel preliminare aveva già superato il muro dei 91 punti e tenuto dietro greca ed austriaca. “In finale volevo andare oltre i 92”, dice. C’è riuscita! Ha ottenuto 92.1 con 27.7 di esecuzione, 36.8 di impressione artistica e 27.6 di difficoltà. “Non è il mio migliore ma ci si avvicina molto”, sorride. Interpreta “The Storm”, del compositore ungherese Havasi con la coreografia di Patrizia Giallombardo e Vlada Chigireva; esercizio con il quale si era classificata quarta a giugno ai mondiali di Budapest (90.2667 nel preliminare e 90.9667 in finale) alle spalle della greca Evangelia Platanioti (90.4000 e 91.7667) e che le era costato più di qualche lacrima. “Nello sport si vince e si perde e comunque si piange sempre”.
Linda Cerruti a questi Europei di Roma sta piangendo di gioia fin dall’inizio e c’è ancora molto da nuotare. “Ogni sera metto passo in rassegna le mie medaglie, le metto nel cassetto insieme alle mascotte e mi riprometto di vincerne ancora”.
Linda parte dal battito d'ali di uno stormo per volare avanti in una coreografia dove si esaltano le sue doti di dinamismo e fluidità, in un perfetto equilibrio. A ripensare che ai Mondiali di Roma 2009, quando aveva 16 anni, era ancora una pre swimmer le si accappona la pelle. "Sentivo la gara. Questa mattina ero molto stanca già durante l'allenamento. Le mie allenatrici, la fisio e tutto lo staff a incoraggiarmi. Poi appena mi sono tuffata in gara è andato tutto bene, mi sono rilassata e la fatica è finita alle spalle. E' andato tutto bene, tranne un piccolo problema con l'acconciatura che mia ha disturbato durante tutta la prova ma che alla fine non ha influito più di molto”. Dopo di entrano l’amica ucraina, vice campionessa del mondo, Marta Fiedina (miglior anche nel preliminare con punteggio 94.0000) che va a prendersi la medaglia doro e il titolo europeo da dedicare alla sua amata e martoriata Ucraina. Con 94.6333 punti fa saltare il banco: 28.3 per l’esecuzione, 37.7333 per l’impressione, 28.6 per le difficoltà.
L’austriaca Vasiliki Alexandri, la terza gemella, quella che fa la riserva nel doppio delle vice campionesse d’Europa Eirini-Marina e Anna-Maria, è terza e di bronzo con 91.8333 (27,5, 36.9333 e 27.4). A chiudere esce dal box la greca Evangelia Platanioti (che nel ranking provvisorio era terza con 91.0667) che in questi giorni ha passato molto tempo sui social a sfogare la rabbia di essere rimasta dietro mettendo ni dubbio la buona fede e la competenza dei giudici e che si peggiora, finendo ancora più indietro, con 90.6. Ma come canta Freddy Mercury sulle note della routine scelta dalla greca “lo show deve continuare”. Appuntamento alla prossima sfida.
Foto di Pasquale Mesiano / DBM

































Europei di Roma. Giorgio&Lucrezia campioni! Linda&Costanza bronzo free.
Siamo a 47. Il medagliere azzurro nella storia dei campionati d’Europa del nuoto artistico cresce di giorno, in giorno. Con la medaglia d’oro dei romani Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel libero misto e quella di bronzo delle “gemelle liguri diverse” Linda Cerruti e Costanza Ferro nel duet free il bottino sale a quota 47: 2, 15, 30. E c'è anche Gastone, la mascotte vivente degli Europei di Roma, con loro sul podio a festeggiare. La storia continua … almeno fino al giorno di Ferragosto.
CAMPIONI D’EUROPA. Sono le 16.19 del 13 agosto del 2022 e Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero sono campioni d’Europa! Cinquanta giorni dopo la vittoria ai campionati del mondo. Da Budapest a Roma il duet free mixed Made in Italy e in Rome, fissa un altro record. La loro routine Beggin 2.0 conquista tutti e le giurie stavolta non si trattengono (come forse qualcuna aveva fatto venerdì nel giudicare l’esercizio libero di Giorgio Minisini) e li ripagano con 89.7333 punti (27.6 di esecuzione, 36.1333 di impressione artistica e 26.9 di difficoltà). Ai Mondiali a Budapest, il 25 giugno, conquistavano la medaglia d’oro con 90.9667 punti (27.2 per l'esecuzione, 36.6667 d'impressione artistica, 27.1 per la difficoltà) ed era la prima volta per l’Italia con questa routine. A premiarli il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e Stefania Cicci Tudini.
"Tutto perfetto e tutto bellissimo: meglio di così non potrebbero andare questi europei - dice Giorgio Minisini - Fin qui un anno perfetto. Abbiamo ancora due giorni per mettere delle ciliegine sulla torta". “E’ stato bello vedere pubblico e giura trascinati dal nostro esercizio - aggiunge Lucrezia Ruggiero - Era questo lo scopo: far divertire e divertirci in acqua. Un oro bellissimo e in casa. Faticoso ma emozionante".
Per salire sul tetto del mondo ed ora per sbalordire l’Europa hanno scelto un brano dei Maneskin che hanno riproposto Beggin, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano, composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), ha dato una veste nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto giovane e innovativo dell'Italia, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo che è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.
Con gli azzurri in gara ci sono altre quattro coppie; gli spagnoli Emma Garcia e Pau Ribes Culla (quarti ai Mondiali con 87.1333) che conquistano la medaglia d’argento con 84.7667, gli slovacchi Jozek Solymosy e Silvia Solymosyova (noni a Budapest con 75.1) che sono di bronzo con 77.0333, i tedeschi Frithjof Seidel e Michelle Zimmer, i belgi Renaud Barral e Lisa Ingenito (entrambe le coppie erano assenti in Ungheria) che finiscono rispettivamente quarti con 74.7667 e quinti con 73.7333.
PRE SWIMMER. Gli azzurrini della Nazionale B Filippo Pelati e Alessia Austranti introducono le finali. Con il loro duet free mixed ottengono dalle giurie 78.6667 punti, che se fossero stati in gara li avrebbe classificati al terzo posto. “Per essere la prima esperienza internazionale in campo assoluto è stato molto bello ed emozionante – dice Alessia – Anche il pubblico ci ha incoraggiato e andremo ai Mondiali juniores con una marcia in più. Sono a Quebec City, in Canada, dal 23 al 27 agosto”. Le musiche sono state scelte da Giovanna Burlando, che ha curato anche la coreografia, e successivamente la routine è stata modificata dallo staff azzurro. “Il tema è l’autenticazione di genere – aggiunge Filippo – Il passaggio da adolescente ad adulto”.
LINDA E COSTY SHOW. Sono i nostri robot con il cuore umano. E tirano fuori tutto l’amore del pubblico. Lo catturano al primo tuffo, lo esaltano con la prima occhiata, lo coinvolgono dalla prima bracciata. Le gambe sono alte ma i decibel della voce dei supporters lo sono ancora di più. Partono in cori al Parco del Foro Italico. Linda Cerruti (diciannovesima medaglia personale agli Europei) e Costanza Ferro, “le gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, che insieme all’ex campionessa azzurra Paola Celli commenta in diretta su Rai Sport e Rai Play gli Europei di Roma di nuoto artistico, conquistano la medaglia di bronzo nella finale del duet free. La quinta dell’Italia nel nuoto artistico agli Europei di Roma, la 46sima dell’Italia nella storia della manifestazione, la diciannovesima personale di Linda Cerruti, che tredici anni fa proprio qui a Roma, in occasione dei campionati del mondo, era la pre swimmer.
Oggi niente lacrime, ma la gioia è sempre incontenibile. "Con Costanza ci sentivamo come in unico corpo con un cuore grande - afferma Linda Cerruti - È andata benissimo, abbiamo alzato il livello è avvicinato le austriache. Il pubblico c’ha trascinato ed emozionato. Una sensazione unica". "E’ l’Europeo più bello della nostra carriera - assicura Costanza Ferro - Stiamo migliorando in ogni gara e questo fa capire che gli sforzi di quest’anno, sono stati giusti. Abbiamo ancora delle finali per raccogliere altre medaglie".
Linda e Costanza sono terze con 91.7000 punti (27.5 di esecuzione, 36.8 impressione artistica, 27.4 difficoltà). Nel preliminare di venerdì avevano ricevuto 90.6667 e ai Mondiali a Budapest erano state quarte con 91.3333. Le coppie in gara sono dodici e le azzurre entrano per ultime, dopo aver ammirato le gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva vincere con 94.7333 (94.3667 avevano nel preliminare) e osservato le gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) classificarsi seconde con 93 (92.6000 nel preliminare).
I nostri robot, che alla fine della routine si riscoprono umani, si muovono sulle note della musica Robotboys Return dei Robotboys Change the Formality e infected Mushroom; la coreografia, invece, è di Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina. Il tema che interpretano con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimanda ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore.
SEMPRE TERZE AGLI EUROPEI. Nelle ultime due edizioni dei campionati europei a cui hanno partecipato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno conquistato la medaglia di bronzo; prima a Londra 2016 e successivamente a Glasgow 2018, mentre a Budapest 2021 la nostra Nazionale ha partecipato con una selezione ridotta. La medaglia d’argento, invece, la conquistarono nelle world series di Budapest 2019.
51 GIORNI FA IN UNGHERIA. Ai mondiali a Budapest, il 23 giugno, Cerruti e Ferro sono arrivate quarte in finale con 91.3333, che alzava notevolmente il 90.5333 del preliminare, dietro alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.1667) e alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (92.8000), nella gara stravinta delle cinesi Liuyi Wang e Qianyi Wang (95.5667), campionesse del mondo anche nel tecnico.
PUNTEGGIO RECORD. Linda, 29 anni da compiere il 7 ottobre di Savona e Costanza, 29 compiuti il 5 luglio di Genova, il miglior punteggio nel duo free l’hanno ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, dove si sono classificate seste totalizzando 92.4667, ma con musiche e coreografia differenti da quelle attuali. L’esercizio era “La ripartenza”, la coreografia del direttore tecnico Patrizia Giallombardo, e prevedeva un mix di musica tribale "Fear Dont Know My Name" di X Ray Dog e Tulimanu di Te Vaka, il gruppo neozelandese che ha composto le colonne sonore del film Walt Disney "Oceania".
Foto Pasquale Mesiano / DBM







































Europei di Roma. "Guerriere" seconde nel preliminare. Alle 15 le finali dei doppi
Tornalo le “guerriere”, cinquanta giorni dopo il Mondiale a Budapest. Sull’Isola Margherita erano finite quinte con il team free, alle spalle della Spagna di un decimo di punto e guardavano il podio occupato da Cina, Ucraina e Giappone. Agli Europei di Roma avrebbero voluto prendersi la rivincita sulle spagnole ma le iberiche si sono presentate soltanto con tre atleti e due esercizi. “L’abbiamo saputo alcuni giorni dopo i Mondiali e senza una motivazione ufficiale”, spiegano. Poco importa, sarà per la prossima volta, adesso c’è l’evento principale della stagione in cui “spaccare”. Sono decise a salire quei gradini così suggestivi che conducono alla zona premiazione. In quest’ultimo periodo hanno lavorato particolarmente sulla definizione dei gesti. A Budapest avevano ottenuto 91.9000 in finale e 91.2667 nel preliminare. Stamattina ricevono 91.7333 con 27.3 di esecuzione, 36.9333 di impressione artistica e 27.5 di difficoltà e in prospettiva finale si avvicinano molto al superamento del muro dei 92.
Sono abituate a lottare e non si arrendono facilmente. Il capitano Gemma Galli e le sue compagne di squadra, dopo il quinto posto iridato, hanno subito puntato Roma. L’Ucraina vice campione del mondo (95 punti in Ungheria) si presenta alla finale di Ferragosto con il miglior punteggio di 94.7 (28.2, 38 e 28.5 le tre specifiche). Al terzo posto del ranking provvisorio si affaccia la Francia con 89.5000 e l’obiettivo di superare i 90 punti. La Grecia è staccata al quanto posto con 88 punti e recuperare un punto e mezzo in due giorni è difficile.
Parla il capitano Gemma Galli. “Come ci siamo dette alla fine possiamo fare meglio la parte acrobatica ed anche altre piccole sfumature e sicuramente in finale il punteggio sarà più alto. Mancano le nostre dirette avversarie, le spagnole, ma non possiamo farci niente. Ciò che possiamo fare ora è dare il meglio. Dobbiamo essere focalizzate su di noi”. Soddisfatta e sorridente Patrizia Giallombardo, direttore tecnico della Nazionale. “Ancora qualche incertezza ma sappiamo fare meglio e in finale sono certa che ci perfezioneremo. L’Italia tradizionalmente è molto brava nella parte tecnica e noi vogliamo esaltare questa caratteristica, che poi è la nostra forza. Questo Europeo è cominciato benissimo. Siamo un team eccezionale, le ragazze e Giorgio mi stanno tirando fuori tante emozioni e tanto amore. L’obiettivo è ambizioso, l’en plein di medaglie, ce la possiamo fare. Stiamo dando l’anima e sono veramente orgogliosa di tutto il mio team, atleti e staff”.
Le nostre splendide dieci ragazze, otto più due riserve, sono Domiziana Cavanna e Linda Cerruti (18 medaglie agli Europei), Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli e Marta Iacoacci, Francesca Zunino ed Enrica Piccoli (la fidanzata di Giorgio Minisini), la finalista di Miss Italia 2018 Marta Murru e Federica Sala.
MUSICA E TEMA DEL TEAM FREE AZZURRO. Si presentano con la musica Final Fight del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra e la coreografia di Anastasia Ermakova, ex sincronetta tra le più brave al mondo, quattro volte campionessa olimpica, che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo.
Il tema riporta ai mesi bui del Covid e del lockdown ma l’analisi si allarga anche al conflitto in Ucraina, alla tragedia di un popolo che ci è amico e che abbiamo imparato a conoscere ancora meglio dal giorno in cui la Federazione Italiana Nuoto, era l’8 marzo, ha accolto le ragazze e il team della nazionale ucraina al Centro Federale di Ostia e successivamente a Savona e Recco. “Dopo questi ultimi anni che hanno messo in ginocchio il mondo intero vogliamo rappresentare la forza che tutti noi abbiamo dimostrato per rialzarci come guerrieri. Ci riferiamo ai medici, gli infermieri e a tutti coloro che hanno lavorato e lottato in prima linea, ma anche ai ristoratori, ai commercianti, alle società e alle federazioni sportive, portando un segnale di speranza”. La nostra squadra Nazionale sceglie sempre temi importanti per comunicare le proprie idee. Lo sport è un’arte e come tale rappresenta, scandisce e influenza da sempre la vita quotidiana.
PRE SWIMMER. Il team free della Nazionale B ha introdotto la competizione. Beatrice Andina, Arianna Di Lecce, Beatrice Esegio, Alessia Macchi, Susanna Pedotti, Sophie Tabbiani, Giulia Vernice e Beatrice Petta hanno ricevuto dalle giurie 83.7333 punti (24.7 per l’esecuzione, 33.7333 per l’impressione artistica e 25.3 per le difficoltà) e se fossero state in gara si sarebbero classificate al settimo posto, davanti a Gran Bretagna, Svizzera e Turchia.
APPUNTAMENTO CON LE FINALI
Alle 15 Linda Cerruti e Costanza Ferro, “le gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, che insieme all’ex campionessa azzurra Paola Celli commenta in diretta su Rai Sport e Rai Play gli Europei di Roma di nuoto artistico, sono attese dalla finale del duet free. Dodici coppie in gara e azzurre ultime in ordine di apparizione.
I nostri robot che alla fine della routine si riscoprono umani ci arrivano con il terzo punteggio del preliminare (27.2 per esecuzione e difficoltà ed 36.2667 per l’impressione artistica per un totale di 90.6667) dietro alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) che avevano ricevuto 92.6000 e alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.3667 nel preliminare).
Gli autori della musica che accompagna Linda Cerruti e Costanza Ferro Robotboys Return sono Robotboys Change the Formality e infected Mushroom, la coreografia è stata curata da Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina. Il tema che interpretano con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimanda ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore.
Alle 16.05 l’attesissima finale del duet free mixed con i campioni del mondo, romani, Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero che presentano al pubblico degli Europei di Roma. Ai Mondiali a Budapest, il 25 giugno, conquistavano la medaglia d’oro con 90.9667 punti (27.2 per l'esecuzione, 36.6667 d'impressione artistica, 27.1 per la difficoltà) ed era la prima volta per l’Italia con questa routine. Giorgio 26 anni, Lucrezia 22, entrambi tesserati con Fiamme Oro e Aurelia Nuoto e allenati dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo. Dicono dei loro difetti: "non conta le vasche", la rimprovera Minisini; "è testardo ma anche sensibile", risponde Ruggiero. Lui fidanzato con l'altra azzurra Enrica Piccoli, due argenti finora agli Europei di Roma, lei single.
Per salire sul tetto del mondo ed ora per sbalordire l’Europa hanno scelto un brano dei Maneskin che hanno riproposto Beggin', singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano, composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), ha dato una veste nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto giovane e innovativo dell'Italia, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo che è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.
Con gli azzurri in gara ci sono altre quattro coppie; gli spagnoli Emma Garcia e Pau Ribes Culla (quarti ai Mondiali con 87.1333), gli slovacchi Jozek Solymosy e Silvia Solymosyova (noni a Budapest con 75.1), i tedeschi Frithjof Seidel e Michelle Zimmer, i belgi Renaud Barral e Lisa Ingenito (entrambe le coppie erano assenti in Ungheria). Poi ci sono gli azzurrini della Nazionale B Filippo Pelati e Alessia Austranti nel ruolo di pre swimmer.
Foto Pasquale Mesiano / DBM



















Europei di Roma. Minisini nella storia. Cerruti e highlight d'argento

Linda Cerruti conquista la sua diciottesima medaglia europea, Giorgio Minisini grida il primo urrà da “single”, il team highlights si conferma dopo l’argento mondiale e conquista la medaglia numero 45 dell'Italia del sincronizzato agli Europei. Nel pomeriggio della seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico il Team Italia del nuoto artistico aggiunge altre tre medaglie al suo carnet. Soprattutto quella di Giorgio Minisini è storica due volte: perché è la prima d’oro dell’Italsincro agli Europei e perché ottenuta in una gara che è stata introdotta per la prima volta nel programma degli Europei dei grandi.
LACRIME DI GIOIA. Finale diretta con ventuno atlete. Lei è la quinta in ordine di apparizione. Lo fa subito dopo la greca Evangelia Platanioti, che l’aveva battuta due volte a Budapest, e all'ingresso è salutata da un boato. Il pubblico grida il suo nome e la applaude ad ogni movimento; presenta il suo Gift of the Gods, dell’autore Two Steps from Hell & Nick Phoenix con la coreografia di Vlada Chigireva. E’ il suo omaggio alla gratitudine e alla più grande preghiera, universale, che si traduce nella parola grazie. Nell’acqua la flessibilità e la tecnica si bilanciano sulle note di “Gift of the Gods".
Pochi minuti prima la greca Platanioti aveva chiuso l'esibizione con 88.9965 punti. Linda ne ottiene 90.8839, tutti super meritati, oltre che per la tecnica, l’impressione artistica e la difficoltà degli elementi, anche e soprattutto per la tenacia, il lavoro, i sacrifici e i progressi dimostrati in 13 anni, dai Mondiali di Roma 2009, ai quali era presente come pre swimmer fino a questi Europei di Roma in cui partecipa da protagonista. Eroina di casa e beniamina del pubblico. Le giurie, che non fanno sconti a nessuno, le riconoscono i meriti e le assegnano 27.8 per l’esecuzione, 27.4 per gli elementi e 35.6339 per l’impressione artistica. Scoppia a piangere davanti al suo pubblico; le mani sul volto e il cuore che esce dal costume. Ma questa volta sono lacrime di gioia che lavano e cancellano i brutti ricordi ungheresi, di quando la greca riceveva quella manciata di punti in più che bastavano a rovinarle la festa. Adesso la festa è tutta sua e da condividere con tutto il suo team, che canta "Linda is on fire". Il suo "grazie" non poteva avete epilogo migliore. “Non so dire se è la soddisfazione più grande della mia carriera, forse sì - commenta l'azzurra - Certamente sono scesa per la prima volta in acqua sciolta, senza tensione e solo per dare il massimo. Non ho voluto neanche sentire il punteggio della greca per non farmi influenzare. Ho deciso di cambiare atteggiamento, approccio ed è andata benissimo. Questa medaglia mi ripaga, e non poco, per la delusione dei mondiali di Budapest. Abbiamo lavorato tantissimo in questo periodo, svegliandoci sempre alle sei del mattino per allenarci e migliorare tutte le routine. Il tecnico è sempre stato il mio tallone d’Achille ma oggi sono stata pulita in tutta la routine. Dedico questo argento a tutto lo staff, ai compagni di squadra e a tutte le persone che mi vogliono bene. Il mio europeo è ancora lungo, ma adesso lo vivrò con un peso in meno”.
Per Linda Cerruti, 28 anni di Savona, allenata dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserata con Rari Nantes Savona e Marina Militare, che nel club è seguita anche da Benedetta Parisella, si tratta della diciottesima medaglia europea in carriera. Ai mondiali a Budapest a giugno si era classificata quarta con 89.0142 punti. A distanza di 40 giorni ha fatto molto meglio, del suo meglio, avvicinando quota 91.
Sul gradino più alto ci sale Marta Fiedina, l’amica e sorella acquisita, che dopo il preliminare del singolo free si augurava di dividere il prossimo podio con l’azzurra. La vice campionessa del mondo, ucraina, 22 anni e già molti trofei in bacheca, è ultima ad esibirsi e prima nel gradimento delle giurie con 92.6394 (28.2, 28.1, 36.3994). “È stato tutto perfetto: io prima e Linda seconda - commenta Marta - Sono felicissima per lei, si merita quest’argento. Sono mesi che ci alleniamo in Italia e non possiamo far altro che ringraziare la Federazione Italiana Nuoto e il suo presidente Paolo Barelli per l’opportunità che ci ha concesso". Al terzo posto non c'è Platanioti bensì Alexandri Vasiliki che supera anc'essa quota 90 e supera la greca con 90.0156. Anche l'austriaca scoppia in un pianto di gioia.
MINISINI CAMPIONE D'EUROPA. Una volta c’era lo statunitense Bill May, ora c’è Giorgio Minisini. Entrambi pionieri del sincro maschile internazionale. Ma Giorgio ha superato il maestro. Adesso è lui l’idolo della gente, grandi e piccoli, uomini e donne, tutti affascinati da questo ragazzo romano che ha sfidato tutte le barriere ideologiche, superato tutti i pregiudizi, fino a diventare tre volte campione del mondo nel duo mixed e oggi campione d’Europa (e già campione d’Italia) in una disciplina che fino a una decina di anni fa era ritenuta esclusivamente femminile. Nella prima finale del “men’s solo technical” Re Giorgio si afferma con 85.7033 punti, distribuiti in 26.4 per l’esecuzione, 25.9 per gli elementi e 33.4033 per l’impressione artistica. Con lui, cooprotagonisti in questa gara storica, lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio, secondo con 79.4951 e il serbo Ivan Martinovic, terzo con 58.8834. “Prendo quest’oro come un punto di partenza per me e tutto il movimento. Adesso analizzeremo l’esercizio e cercheremo di migliorarlo: comunque è stata una gara storica e sono contento di averne fatto parte. Gareggiare da solo mi trasmette una responsabilità diversa, forse sono più rilassato. Sognavo di sentire l’inno suonare in Italia: praticamente nella mia città”.
Il bicampione del mondo del duo mixed, in coppia con Lucrezia Ruggiero, presenta al pubblico romano e continentale nel suo esercizio tecnico "A Plastic Sea", ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta. “Il punteggio poteva essere oltre ai 90.000: forse anche per i giudici è una nuova esperienza”, aggiunge Minisini, il neo campione d’Europa del singolo.
DRAGONE D'ARGENTO. Le dieci ragazze del Dragone, vicecampionesse del mondo, concludono la tripletta azzurra al Parco del Foro Italico. Sono d’argento anche agli Europei di Roma con 91.7000 punti, un po’ meno che in Ungheria, ma sempre subito dietro alle maestre e sorelle ucraine che vincono il titolo con 94.0667. Terze sono le francesi con 89.2000. Le azzurre, che conquistano la medaglia numero 45 dell’Italia ai campionati europei (un oro, 15 argenti e 29 bronzi) ripropongono l’Highlight Flags of Our Fathers di Rise of Evil del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra, con cui hanno stupito a Budapest (92.2667). Il capitano della squadra Gemma Galli parla per tutti. "E' una giornata perfetta per tutta la squadra: tre medaglie, tanta gioia e altrettante lacrime. Il punteggio è veramente molto buono, non siamo troppo lontane dall'Ucraina e questo ci fa ben sperare per il futuro. E' stato un anno in cui ci siamo sacrificati tutti e molto: i risultati ci stanno premiando. Oggi siamo ubriachi di felicità".
Il tema del dragone ricorre frequentemente nella mitologia legata alle antiche civiltà, e allude all'eterno conflitto tra luce e ombra. Il drago simboleggia le difficoltà che l'uomo deve superare, allo scopo di superare se stesso. L’impatto scenico è forte. La coreografia è del direttore tecnico Patrizia Giallombardo e del suo staff. Le dieci ragazze sono Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino. Riserve Veronica Gallo e Isotta Sportelli.
PRIMO ORO EUROPEO PER L’ITALIA. Giorgio Minisini, 26 anni di Roma, allenato dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, scrive un’altra doppia pagina della storia del nuoto sincronizzato azzurro. E’ la prima medaglia d’oro dell’Italsincro agli Europei ed è ottenuta in una gara che è stata introdotta per la prima volta nel programma degli Europei dei grandi. Fino a questa edizione l’Italia agli Europei di nuoto artistico aveva conquistato 41 medaglie: 12 d’argento e 29 di bronzo. Con le finali di oggi e ieri sale a 45: 1, 15, 29. E la storia continua …
PRE SWIMMER. Gli azzurri della Nazionale B Susanna Pedotti ed Edoardo Fanton introducono le due finali del singolo tecnico. Susanna Pedotti, quattro medaglie d’argento e due di bronzo tra singoli e squadre agli Europei juniores di Alicante, ottiene 81.7939 punti; Edoardo Fanton, al debutto nel singolo tecnico, mostra un po’ di emozione e riceve 70.6068 con il suo “Zombie”. “Gareggiare a così alti livello è una grande emozione, in una cornice di pubblico fantastica – dice Susanna – che rappresenta un’esperienza che mi aiuterà a migliorare e raggiungere gli obiettivi”.
“Il nuoto sincronizzato è sempre stato di famiglia – racconta Edoardo – mia madre a mia sorella lo hanno praticato, mia sorella a livello dilettantistico e mia mamma come master. Mi è subito piaciuto fin dal primo approccio e così ho iniziato con l’agonismo. La musica che ho scelto è Zombie dei Bad Wolves e gli esercizi sono stati montati dal tecnico Roberta Farinelli insieme alla mia allenatrice Letizia Nuzzo di club. E’ stato bello approcciarsi a questo livello così alto. Devo lavorare ancora tanto sui punti negativi”.
Foto Pasquale Mesiano / DBM



























































Europei di Roma. Cerruti&Ferro terze nel preliminare. Finali dalle 15
Linda Cerruti e Costanza Ferro, i nostri robot, sono terze dopo il preliminare del duet free nella seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico. Le “gemelle liguri diverse”, come le ha soprannominate il giornalista Rai Enrico Cattaneo, con flussi spezzati e dinamiche interrotte, rimandano ai robot che simulano e replicano il movimento dell’uomo. Ad un certo punto l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano e riscopre il cuore. Sporcano un po’ l’esercizio, non lo eseguono come avrebbero voluto i loro tecnici Patrizia Giallombardo e Roberta Farinelli, ma non è nulla che non si possa migliorare in finale. "Ci sono state un po' di sfumature - commenta Costanza - che possiamo tranquillamente eliminare nella finale. Per il resto siamo state molto attente". "Non siamo riuscite a vedere gli esercizi delle nostre avversarie perchè ci stavamo preparando per la nostra gara - continua Linda - e lo faremo dopo nei video. Comunque le conosciamo bene e sappiamo che le ucraine sono da tradizione al top, le austriche in grande ascesa come hanno dimostarto a Budapest e anche le greche hanno composto una coppia molto forte". Per adesso le azzurre si tengono stretta questa posizione e guardano al punteggio come punto di partenza. "Oltre a salire sul podio vogliamo ridurre il gap con le ucraine", affermano in coro. Sull'atmosfera che si respira a Roma 20220 concludono dicendo che "è come sentirsi a casa. Rispetto a tutte le altre gare alle quali abbiamo paretcipato avvertiamo una scossa diversa. Il calore della gente e il sostegno del pubblico ci danno una carica maggiore". Le giurie assegnano 27.2 per esecuzione e difficoltà ed 36.2667 per l’impressione artistica; il punteggio totale è di 90.6667. Mercoledì 13 agosto alle 15.00 in finale puntano a fare meglio. Gli autori della musica Robotboys Return sono Robotboys Change the Formality e infected Mushroom, la coreografia è stata curata da Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina.
Davanti alle azzurre, oggi come quaranta giorni fa ai mondiali a Budapest, le gemelle Maryna e Vladyslava Aleksiva con 94.3667 e quelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (che sono addirittura tre considerando anche la riserva Vasiliki) con 92.6000. Seguono con una manciata di punti di ritardo le greche Sofia Malkogeorgou ed Evangelia Platanioti (quarte con 90.000).
Pre swimmer Alessia Macchi e Susanna Pedotti che sfoggiano cuffie bianco e nere in stile anni ’70 e ricevono 83.0000 punti dalle giurie, che se fossero in gara varrebbero il nono posto davanti alle portoghesi Da Silva e Morais Vieira (80.9667).
SEMPRE TERZE AGLI EUROPEI. Nelle ultime due edizioni dei campionati europei a cui hanno partecipato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno conquistato la medaglia di bronzo; prima a Londra 2016 e successivamente a Glasgow 2018, mentre a Budapest 2021 la nostra Nazionale ha partecipato con una selezione ridotta. La medaglia d’argento, invece, la conquistarono nelle world series di Budapest 2019.
41 GIORNI FA IN UNGHERIA. Ai mondiali a Budapest, il 23 giugno, Cerruti e Ferro sono arrivate quarte in finale con 91.3333, che alzava notevolmente il 90.5333 del preliminare, dietro alle gemelle ucraine Maryna e Vladyslava Aleksiva (94.1667) e alle gemelle austriache Anna Maria e Eirini Maria Alexandri (92.8000), nella gara stravinta delle cinesi Liuyi Wang e Qianyi Wang (95.5667), campionesse del mondo anche nel tecnico.
PUNTEGGIO RECORD. Linda, 29 anni da compiere il 7 ottobre di Savona e Costanza, 29 compiuti il 5 luglio di Genova, le “gemelle liguri diverse”, il miglior punteggio nel duo free l’hanno ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo, dove si sono classificate seste totalizzando 92.4667, ma con musiche e coreografia differenti da quelle attuali. L’esercizio era “La ripartenza”, la coreografia del direttore tecnico Patrizia Giallombardo, e prevedeva un mix di musica tribale "Fear Dont Know My Name" di X Ray Dog e Tulimanu di Te Vaka, il gruppo neozelandese che ha composto le colonne sonore del film Walt Disney "Oceania".
TRE FINALI CHE FANNO SOGNARE. Linda Cerruti per la diciottesima medaglia europea, Giorgio Minisini per il primo urrà da “single”, la squadra degli highlights per la conferma post mondiale. Nel pomeriggio della seconda giornata degli Europei di Roma alla piscina Nicola Pietrangeli nel parco del Foro Italico il Team Italia del nuoto artistico prenota altre due medaglie. Storiche.
Alle 15 c’è la finale del solo tech dove Linda Cerruti, 28 anni di Savona, allenata dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserata con Rari Nantes Savona e Marina Militare, che nel club è seguita anche da Benedetta Parisella, presenta Gift of the Gods, autore Two Steps from Hell & Nick Phoenix con la coreografia di Vlada Chigireva. Si tratta del suo omaggio alla gratitudine e alla più grande preghiera, universale, che si traduce nella parola grazie. Nell’acqua la flessibilità e la tecnica si bilanciano sulle note di “Gift of the Gods". Ai mondiali a Budapest si era classificata quarta con 89.0142 punti.
Alle 16.30 Giorgio Minisini, 26 anni di Roma, allenato anche lui dal direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e tesserato con Aurelia Nuoto e Fiamme Oro, è chiamato a scrivere un’altra pagina del sincro internazionale nella prima finale europea a livello assoluto del singolo maschile. Il bicampione del mondo del duo mixed, in coppia con Lucrezia Ruggiero, presenta nel suo esercizio tecnico "A Plastic Sea", ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta. Con lui, pionieri in questa prima gara della storia, lo spagnolo Fernando Diaz Del Rio e il serbo Ivan Martinovic. Pre swimmer l’azzurro della Nazionale B Edoardo Fantoni.
Alle 17 le dieci ragazze del Dragone, vicecampionesse del mondo, ripropongono l’Highlight Flags of Our Fathers di Rise of Evil del compositore e orchestratore romano Antongiulio Frulio, che ha curato anche le musiche della squadra, con cui hanno stupito a Budapest (92.2667). Il tema del dragone ricorre frequentemente nella mitologia legata alle antiche civiltà, e allude all'eterno conflitto tra luce e ombra. Il drago simboleggia le difficoltà che l'uomo deve superare, allo scopo di superare se stesso. L’impatto scenico è forte. La coreografia è del direttore tecnico Patrizia Giallombardo e del suo staff. Le dieci ragazze sono Domiziana Cavanna, Lida Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru, Enrica Piccoli, Federica Sala e Francesca Zunino. Riserve Veronica Gallo e Isotta Sportelli. Con loro a contendersi il podio l’Ucraina, oro a Budapest 2022 (95.0333), l’Ungheria (undicesima) e la Francia (assente ai mondiali con questo esercizio).
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Europei di Roma. Ucraina e Italia come sorelle, oro e argento nel team tech
La prima medaglia d’oro dei XXXVI Europei delle discipline acquatiche ha la bandiera ucraina. Ed è un vortice di emozioni, un tourbillon che coinvolge e un po’ commuove tutto il pubblico della piscina da 1796 posti al Nicola Pietrangeli. La vittoria della pace sulla guerra, il successo della solidarietà e dell’accoglienza, la rivincita dello sport che forse come nessun’altro riesce ad unire uomini e popoli di culture e religioni diverse.
L’Ucraina vince la finale del team technical con un esercizio nuovo, preparato subito dopo il mondiale di Budapest con il punteggio di 92.5106 che premia la freschezza e l’eleganza “delle ragazze dell’est”. Le giurie assegnano 28.8 per l’esecuzione e l’impressione artistica e 36.5106 per gli elementi. La vicecampionessa del mondo Marta Fiedina, le gemelle Maryna (che nel frattempo ha imparato un po’ di italiano) e Vladyslava Aleksiva e le altre sono giovanissime: la più “vecchia” è Veronika Hryshko che il 31 agosto compirà 22 anni. "La nostra esibizione si chiama "Fight to Olympos" - spiega Maryna Aleksiva - e rispetto all'esericizio precedente abbiamo cambiato le musiche. E' stata una bellissima emozione salire sul podio con le nostre amiche italiane. L'italia è la nostra seconda casa da quando ci ha accolte, ci ha sempre aiutato e supportato. Ho anche iniziato a studiare l'italiano e un po' già lo parlo. Le persone sono molto gentili, quando camminiamo ci sorridono. Tutto ciò rende ancora più bella questa vittoria a Roma. La medaglia la dedichiamo al nostro paese".
L’Italia è seconda e medaglia d’argento con 90.3772 (27.4 di esecuzione e impressione e 35.5772 per gli elementi), raccolglie un po’ meno di quanto ricevuto a Budapest (91.0191) ma il metallo è ovviamente più pregiato e la gioia di condividere il podio con le sorelle ucraine è tanta. Terza è la Francia che quasi a sorpresa sprinta sulla Grecia, la supera di quasi un punto e va a prendersi la medaglia di bronzo con 88.0093 punti.
Al primo salto, quello di Enrica Piccoli spinta verso il cielo, il primo applauso del pubblico rivolto alle azzurre. “E’ stato molto emozionante gareggiare in casa. Era la prima volta per tutte in una competizione così importante – dice il capitano Gemma Galli – e il pubblico ci ha aiutato tantissimo. Una gara che porteremo nel cuore. Della prestazione siamo soddisfatte; abbiamo nuotato molto bene e questo è quello che conta. Noi ce l’abbiamo messa tutta e si è visto”. “Il punteggio non è altissimo ma noi abbiamo fatto la nostra gara, credo la migliore prestazione di quest’anno – continua Linda Cerruti – e siamo contentissime. Ogni gara è a se, dipende dai parametri dei giudici, quindi direi un bellissimo inizio di campionato europeo”.
Il team tecnico azzurro è composto da Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, la finalista di miss Italia 2018 Marta Murru, Enrica Piccoli e le riserve Federica Sala e Francesca Zuinino che propongono al pubblico romano l’esercizio con cui hanno conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di Budapest 2022. Le ragazze, dirette a bordo piscina da Roberta Farinelli e Patrizia Giallombardo, sono i nostri “Super Eroi” e nuotano sulla musica We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio e con la coreografia dello staff tecnico Italiano. “Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo, rassicurando. D’istinto il lockdown è sembrato un’onda anomala. Un istante dopo arrivava la ragione. Lo smarrimento è durato un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i suoi cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove”. Ancora oggi, che ne stiamo uscendo fuori, ripensarci fa venire i brividi e le nostre Supereroine non vogliono, possono, dimenticarlo. Il 21 giugno ai mondiali avevano ottenuto 91.0191 punti ed erano le prime delle europee, dietro a Cina e Giappone.
A fare da pre swimmer la Nazionale B che ha introdotto la finale con un esercizio che ha subito coinvolto il pubblico emozionando le stesse protagoniste. L’opportunità per farci conoscere che serve anche da prova generale in vista dei campionati del mondo juniores in programma dal 23 al 27 agosto a Quebec City, in Canada. Decise le gare: Susanna Pedotti nel singolo, Arianna Di Lecce, Giulia Vernice e Vittoria Meucci in lizza per il doppio tecnico, Susanna Pedotti e Alessia Macchi nel libero.
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Europei di Roma. Cerruti oltre il muro dei 91 nel free
“Tutta la tribuna canta Linda is on fire”. Comincia il preliminare del singolo free che apre ufficialmente i XXXVI campionati europei di nuoto artistico. La piscina che sorge all’interno dello stadio Nicola Pietrangeli conta 1600 posti che a cominciare dalla finale del team tech alle 15 promette il sold out.
Linda Cerruti è decima in ordine di apparizione. Presenta il suo “The Storm”, del compositore ungherese Havasi con la coreografia di Patrizia Giallombardo e Vlada Chigireva, con il quale si era classificata quarta a giugno ai mondiali di Budapest (90.2667 nel preliminare e 90.9667 in finale) alle spalle della greca Evangelia Platanioti (90.4000 e 91.7667) e che le era costato più di qualche lacrima. Stamattina si prende la prima rivincita e la soddisfazione è doppia; con 91.3000 punti è seconda, davanti ad Evangelia (91.0667) e supera il muro dei 91. Per la 28enne di Rari Nantes Savona e Marina Militare, allenata dal direttore tecnico azzurro Patrizia Giallombardo, le giurie manifestano ampio gradimento: 27.6000 per l’esecuzione, 36.4000 di impressione artistica e 27.3000 per le difficoltà. Linda parte dal battito d'ali di uno stormo per volare avanti in una coreografia dove si esaltano le sue doti di dinamismo e fluidità, in un perfetto equilibrio. “Questi europei sono partiti con il piede giusto. Ero un pochino agitata, ma non avevo nulla da perdere. Dopo essere arrivata alle spalle della Grecia al mondiale, mi sono detta voglio rifarmi. Voglio provare a stare davanti. Sono davanti di tre decimi, è poco, ma abbastanza per stare davanti. Spero di aumentare il distacco”. E pensare che ai mondiali di Roma 2009, quando aveva 16 anni, era lei la pre swimmer. “Ho sentito molto il tifo. È un’emozione grandissima nuotare in questa piscina, mi piace tanto. Qui ho fatto il mio primo esordio nel 2009 come pre swimmer. La prima volta che ho partecipato a una gara assoluta, anche se fuori competizione. Ora 13 anni dopo mi ritrovo qua, anche con la mia squadra. Siamo un gruppo fantastico, è un’emozione grandissima”.
Questa è soltanto la prima “traccia” del suo long-playing a Roma 2022. Perché Linda Cerruti è anche famosa per il suo stakanovismo. “Sono contenta di fare tutte le gare, sia singole che di squadra. Ogni esercizio è un’emozione diversa, in squadra le sensazioni sono differenti. Per questo pomeriggio siamo carichissime. Vogliamo fare veramente bene e godercela, sappiamo di essere migliorate dal mondiale”.
Prima di lei sono entrate in acqua la greca Evangelia Platanioti, che nel ranking provvisorio è terza con 91.0667 (27.2, 36.6667 e 27.2) e la vice campionessa del mondo Marta Fiedina che ha il miglior punteggio con 94.0000 (28.2, 37.6 e 28.2). “Mi sono sentita bene durante l’esercizio – commenta la greca – ma non sono soddisfatta del punteggio. Mi auguro di fare meglio in finale”. “Ho fatto del mio meglio per me e per il mio Paese – afferma con orgoglio e un pizzico di commozione la ventenne ucraina – Linda è una mia amica, ci sosteniamo a vicenda. Tutta la squadra italiana, l’intera Federazione, il presidente Paolo Barelli e tutta l’Italia sono stati grandi con noi. Spero di salire sul podio insieme a Linda Cerruti”. La finale c’è tra poco più di 24 ore, venerdì 12 agosto alle ore 15. A seguire le finali, altrettanto attese, del solo tecnico maschile e degli highlight.
“Te vojo bene assaje”. Sulle note di Caruso Susanna Pedotti introduce il preliminare del singolo free. Per alcuni minuti al Parco del Foro Italico si è respirata la brezza marina del golfo di Sorrento. I movimenti morbidi a scivolare sull’acqua, l’esecuzione delicata nel raccontare la passione del tenore Enrico Caruso per una giovane a cui dava lezione di canto. Con quella gentilezza un po’ retrò propria dei primi del ‘900. Susanna Pedotti la interpreta con rispetto e gentilezza. Dalle giurie riceve 25.1000 per l’esecuzione, 33.4667 di impressione artistica e 25.0000 per le difficoltà. Totalizza 83.5667 punti che se fosse stata in gara l’avrebbero collocata al settimo posto, a 0.1 dalla tedesca Marlene Bojer. “Ero un po’ preoccupata, è stata la prima volta da pre swimmer. Emozionante. Un’esperienza nuova in campo internazionale assoluto. Ho provato le sensazioni che provo in gara ma in modo più amplificato”. Susanna Pedotti è la singolista della Nazionale juniores ed ai campionati europei di categoria un mese e mezzo fa ad Alicante conquistava sei medaglie: 4 d’argento nel libero, nel team free, nel combo e con gli highlight ; due di bronzo nel solo tecnico e con la squadra tecnica. Susanna Pedotti ha un team di allenatori composto da Benedetta Parisella, Elisa Plaisant, Rossana Rocci e Stefania Speroni che la seguono in Nazionale e nella squadra di club.
Alle 15.00 c’è la prima finale dei XXXVI Europei di nuoto artistico. Otto squadre impegnate nel team tecnico con le azzurre Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, la finalista di miss Italia 2018 Marta Murru, Enrica Piccoli e le riserve Federica Sala e Francesca Zuinino che propongono al pubblico romano l’esercizio con cui hanno conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di Budapest 2022. Le ragazze, dirette a bordo piscina da Roberta Farinelli e Patrizia Giallombardo, sono i nostri “Super Eroi” e nuotano sulla musica We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio e con la coreografia dello staff tecnico Italiano. “Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo, rassicurando. D’istinto il lockdown è sembrato un’onda anomala. Un istante dopo arrivava la ragione. Lo smarrimento è durato un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i suoi cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove”. Ancora oggi, che ne stiamo uscendo fuori, ripensarci fa venire i brividi e le nostre Supereroine non vogliono, possono, dimenticarlo. Il 21 giugno ai mondiali avevano ottenuto 91.0191 punti ed erano le prime delle europee, dietro a Cina e Giappone. Oggi pomeriggio in gara ci sono anche le sorelle ucraine, che nel frattempo hanno ultimato il nuovo esercizio, e sarà bello vederle a confronto.
Foto Pasquale Mesiano / DBM
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Europei. Italsincro per Roma2022. Minisini all'esordio nel singolo

L'Italia del nuoto sincronizzato raddoppia. Insieme alla Nazionale maggiore, che sarà in gara dall'11 al 15 agosto nella piscina all’interno dello Stadio Nicola Pietrangeli, al Parco del Foro Italico a Roma, ci sarà la Nazionale B ad introdurre le finali nel ruolo di pre-swimmer; una tradizione delle gare mondiali ed europee, interrotta a Budapest2022 ma che Roma2022 ha voluto proseguire e che servirà ai nostri azzurrini anche per maturare esperienza internazionale di altissimo livello.
I campionati europei delle discipline acquatiche, che a partire dal 1999 con l'edizione di Firenze e Prato hanno visto la pallanuoto cambiare sede, tornano a Roma dopo quasi 40 anni, 39 per l'esattezza; l'ultima e finora unica era stata quella del 1983, alla quale il nostro sincro partecipava per la seconda volta dopo l'esordio a Spalato 1981, e dove le azzurre si classificarono seste con la squadra e settime con singolo (Antonella Terenzi) e doppio (Terenzi e Alessandra Ripetti). Da allora agli Europei l'Italia del nuoto sincronizzato e artistico ha conquistato 41 medaglie: 12 argenti e 29 bronzi. La prima è stata la medaglia di bronzo con la squadra ad Atene 1991, l'ultima quella d'argento di Linda Cerruti nel singolo free a Glasgow il 7 agosto 2018 (la nona dell'Italia allo Scotstoun Sports Campus). A Budapest 2021, edizione post covid, tra infortuni e indisponibilità partecipammo con quattro atleti: Marta Murru per solo e duo, Veronica Gallo per il duo, Isotta Sportelli e Nicolò Ogliari per il mixed.
Dalla bacheca continentale manca la medaglia d'oro e con i bicampioni del mondo del doppio mixed Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero che partono favoriti e l'esordio internazionale di Giorgio Minisini nel singolo maschile (ai campionati assoluti l'ha già nuotato diverse volte) l'asticella delle aspettative si alza notevolemente.
L'Italsincro 2.0 arriva all'appuntamento top della stagione, dopo un percorso netto, in cui ha ottenuto risultati importanti in tutte le categorie. Alla prima, storica, vittoria del trofeo per Nazioni e le cinque medaglie record conquistate ai campionati del mondo a Budapest a giugno (2 d'oro con Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, una d'argento con gli Highlight, 2 di bronzo nel Libero combinato e nel Team tecnico), sono seguiti i 7 argenti e 5 bronzi ai campionati europei juniores ad Alicante all'inizio di luglio - dove per la prima volta si è disputata la gara individuale maschile nella quale Filippo Pelati si è piazzato secondo nel tecnico e terzo nel libero - e il secondo posto agli European Youth Artistic Swimming con sette medaglie (2 d'oro, 4 d'argento e una di bronzo) della selezione under 15 l'ultima settimana di luglio, con Filippo Pelati che si è esibito di nuovo nel solo free (stavolta secondo).
CONVOCATE NAZIONALE A: Marta Iacoacci (Aurelia Nuoto), Giorgio Minisini (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Lucrezia Ruggiero e Isotta Sportelli (Fiamme Oro/Aurelia Nuoto), Domiziana Cavanna e Francesca Zunino (RN Savona/Fiamme Oro), Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Marta Murru (RN Savona/Marina Militare), Gemma Galli (Busto Nuoto/Marina Militare), Veronica Gallo (Plebiscito Padova), Federica Sala (RN Savona), Enrica Piccoli (Montebelluna Nuoto/Fiamme Oro).
STAFF
direttore tecnico Patrizia Giallombardo
tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli
la collaboratrice tecnica Giovanna Burlando
la collaboratorice tecnica Joey Paccagnella
il medico Gianfranco Colombo
la fisioterapista Sara Lupo
i giudici Pierangela Lupi e Eliana De Liddo
Programma gare - 11 / 15 agosto 2022 - Stadio Nicola Pietrangeli, Parco Foro Italico
I temi e le musiche dell’Italia a Roma 2022
Team Free “Le Guerriere”
Musica: Final Fight di Antongiulio Frulio
Coreografia di Anastasia Ermakova
Dopo questi ultimi anni che hanno messo in ginocchio il mondo intero vogliamo rappresentare la forza che tutti noi abbiamo dimostrato, per rialzarsi come guerrieri, (medici, infermieri, ristoratori, commercianti, società sportive, federazioni, etc.) dando un segnale di speranza.
Team Tech “Super Eroi“
Musica: We Can Be Superheroes di Antongiulio Frulio
Coreografia dello staff tecnico Italiano
Ci sentiamo vicini ai supereroi quando lottano con tutte le loro forze difendendo, proteggendo, rassicurando. D’istinto è sembrato un onda anomala. Un istante dopo arriva la ragione. Lo smarrimento dura un secondo, poi ci siamo guardate attorno e abbiamo pensato che, certo, vedere le Olimpiadi rinviate non era il massimo, ma lo sport, per quanto sia importante, non è la parte più importante della vita. Il momento è stato e resta drammatico per tante persone. C’è chi muore, chi è in ospedale, chi vede andar via i suoi cari, chi non sa se domani avrà ancora un lavoro e allora capisci subito che il dramma è altrove.
Libero Combinato
Musica: Album Koser, autore Aytekin Atas
Coreografia di Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina
La storia del grande amore del sultano Suleyman il Magnifico che ha segnato la storia dell'impero ottomano. Sogno di un'oriente fascinoso e sensuale denso di misteri e tragedie, tra gli intrighi e gli sfarzi dell'Harem Topkapi.
Highligt
Highlight Flags of Our Fathers di Rise of Evil di Antongiulio Frulio
Coreografia Patrizia Giallombardo e staff Italiano
Il tema del dragone ricorre frequentemente nella mitologia legata alle antiche civiltà, e allude all'eterno conflitto tra luce e ombra. Il drago simboleggia le difficoltà che l'uomo deve superare, allo scopo di superare se stesso.
Duo Free
Musica: Robotboys Return
Autori Robotboys Change the Formality e infected Mushroom
Coreografia di Vlada Chigireva, Aleksandra Patskevic e Svetlana Romashina
Flussi spezzati e dinamiche interrotte rimandano ai Robot, macchine che simulano e replicano il movimento umano. Ma l'intelligenza e l'emotività umana si ribellano riscoprendo il cuore umano.
Duo Tech
Musica: A little party never killed nobody
Autore Fergie, Q Tip & GoonRock
Coreografia di Svetlana Romashina
Si è scelto un brano pop rap per mostrare le capacità differenti della nostra coppia olimpica, osando uno stile fresco, gioioso e più danzato.
Duo Mix Free
Musica: Beggin, autore Maneskin
Coreografia di Anastasia Ermakova
Il brano Beggin riproposto dai Maneskin, la rock band più famosa al mondo, è stato scelto per mostrare anche il volto attuale dell'Italia. Il volto di un’Italia giovane e innovativa.
Duo Mix Tech
Musica: Requiem, autore Giuseppe Verdi
Coreografia di Anastasia Ermakova
Composizione sacra di Giuseppe Verdi del 1800 dedicata ad Alessandro Manzoni con il quale il compositore condivideva i calori risorgimentali di libertà e giustizia che condussero all'unità d'Italia. Un'omaggio alla storia d'Italia.
Solo Free
Musica: “The Storm”, autore HAVASI
Coreografia di Patrizia Giallombardo e Vlada Chigireva
Partiamo dal battito d'ali di uno stormo per volare avanti il compositore ungherese Havasi accompagna l'ultima creazione di Linda in una coreografia dove si esaltano le sue doti di dinamismo e fluidità, in un perfetto equilibrio.
Solo Tech
Musica: Gift of the Gods, autore Two Steps from Hell & Nick Phoenix
Coreografia di Vlada Chigireva
Omaggiando la gratitudine e la più grande preghiera, universale, che si traduce nella parola grazie, la flessibilità e la tecnica si bilanciano sulle note di “Gift of the Gods".
Solo Tech maschile
"A Plastic Sea", ispirato dalle parole di David Attenborough, divulgatore scientifico e naturalista britannico, volte a richiamare l'attenzione sull'impatto che l'attività umana ha sugli ecosistemi marini e sul legame che questi hanno con la vita sul nostro pianeta.
Solo Free maschile
"Deus ti salvet Maria", Ave Maria in sardo di Fabrizio de André, con la voce di Mark Harris, si ispira alla continua ricerca di senso dell'uomo che, solo sulla terra, si rivolge a divinità e santi per fare luce su un mondo che sembra a volte troppo grande per essere compreso.
CONVOCATE NAZIONALE B: Beatrice Andina, Giorgia Macino, Sofia Mastroianni, Vittoria Meucci, Beatrice Petta, Sophie Tabbiani e Giulia Vernice (RN Savona), Alessia Austranti, Filippo Pelati (Uisp Bologna), Veronica Benedetti (Aurelia Nuoto), Elisa Cicchetti, Edoardo Fanton (Flaminio SC), Arianna Di Lecce (All Round), Beatrice Esegio (Plebiscito Padova), Alessia Macchi, Susanna Pedotti, Elena Picozzi (Busto Nuoto), Carmen Rocchino (RN Savona/Marina Militare).
STAFF
tecnico Benedetta Parisella
tecnico Elisa Plaisant
tecnico Rossana Rocci
foto G. D'Alberto / Arena
European Youth a Montceau. Italia seconda con 7 medaglie

L'ultima giornata degli European Youth Artistic Swimming Championships stravolge la classifica per Nazioni. La Francia conquista quattro medaglie d'oro tutte insieme e supera l'Italia nel medagliere: 5 ori, 2 argenti e un bronzo. La squadra azzurra chiude al secondo posto e con un poker d'argento che soddisfa e dimostra la crescita del movimento fin della base. L'Italia under 15 totalizza sette medaglie: 2 d'oro, 4 d'argento e una di bronzo. La Spagna è terza e staccata con 1, 2, 3.
Doppi decisivi. Nel doppio femminile l'Italia cambia formazione: Ginevra Marchetti diventa riserva e si esibiscono Sarah Maria Rizea e Flaminia Vernice, mentre la Francia conferma la neocapionessa europea del singolo Lealys Alavez in coppia con Prune Tapie; questa volta i giudici invertono le preferenze rispetto al preliminare. Le padrone di casa, che erano state giudicate seconde il 28 luglio, guadagnano il gradimento maggiore e vincono con 84.2333, quasi un punto e mezzo in più rispetto alla precedente esibizione; le azzurre, che invece erano davanti, ottengono 83.5000 miliorando anche loro il punteggio ma non abbastanza per restare davanti. Tra lo 0.36 di vantaggio che avevano nel preliminare e lo 0.73 in meno che hanno ricevuto in finale c'è oltre un punto in gioco. Confermata, invece, la terza posizione delle spagnole Calle Garcia e De La Puente con 82.5667.
Nel doppio misto il neo campione d'Europa di categoria Lucas Valliccioni e Lou Thuillier vincono superano il muro degli 80 punti vncendo con 80.1000 e gli azzurri Filippo Pelati e Valentina Bisi sono secondi con 78.4333. Terza la coppia spagnola Eneko Aguilar Sanchez e Daniela Suarez Fernandez con 76.5333.
Anche nelle finali dei singoli l'Italia fa doppietta d'argento, entrambe le volte, di nuovo, dietro la Francia. Il solo femminile lo vince Lealys Alavez con 84.8333 e Ginevra Marchetti è seconda con 1.23 punti di distacco (83.6000) e migliorano entrambe rispetto al preliminare; nel singolo maschile si impone Lucas Valliccioni con 78.4000 e Filippo Pelati è secondo con 0.63 di differenza e 77.7667 di personale.
Avvio scoppiettante. Due medaglie d'oro e quella di bronzo del team free nelle prime tre finali. Sulle orme delle eroine della squadra Nazionale assoluta. Le ragazze della selezione giovanile di nuoto sincronizzato sono protagoniste agli European Youth Artistic Swimming Championships in svolgimento a Montceau-les-Mines, comune francese di poco più di ventimila abitanti situato nel dipartimento della Saona e Loira, nella regione della Borgogna-Franca Contea.
Seguendo l'esempio delle più grandi, che a Budapest 2022 hanno riscritto la storia mondiale del sincro Made in Italy, le quindicenni azzurre vincono subito la prima finale in programma agli europei di categoria, quella degli Highlights con 83.0667 punti (25.1000 per l'esecuzione, 32.6667 per l'impressione artistica e 25.3000 per le difficoltà). Si lasciano alle spalle la Francia (82.0667) e la Croazia (74.0000). Le dieci neo campionesse d'Europa sono Bertini, Bischetti, Bisi, Di Spirito, Felici, Franzè, Milanesi, Marchetti, Scogamiglio e la più piccola di tutte Spiz (14 anni).
Nella seconda finale, quella del libero combinato, arriva la seconda medaglia d'oro. L'Italia mette in finale tutte le altre squadre e totalizza 83.1313 (24.8 con l'esecuzione, 33.33 con l'impressione e 25.0 con le difficoltà). Il combo azzurro, che bissa il successo degli Highlights, è composto da Banesso, Bertini, Bischetti, Bisi, Di Spirito, Marchetti, Milanesi, Rizea, Spiz e Vernice. Insieme a loro salgono sul podio Spagna e Grecia, rispettivamente con 83.0667 e 80.3667 punti.
Terza finale e terza medaglia, questa volta di bronzo. Nel team free l'Italia ottiene 82.7667 punti e chiude al terzo posto e con 0.10 dalla Francia che la precede con 83.8667; vince la Spagna con 83.3333 punti. Per la squadra azzurra - composta da Bertini, Bischetti, Bisi, Di Spirito, Marchetti, Milanesi, Rizea e Vernice - 25.0 di esecuzione, 33.0667 di impressione artistica e 24.7 di difficoltà.
Così nelle figure. Centoquarantuno partecipanti al "Figure competition", gli esercizi obbligatori. Tre francesci nei primi quattro posti. Il miglior punteggio è di Lealys Alavez con 83.5561, seconda è la spagnola Rocio Calle Garcia con 81.7015, a seguire Prune Tapie con 81.4923 e Lou Thuiellier con 81.1454. Al quinto posto l'azzurra Maria Sarah Maria Rizea con 80.7730. Nella top 10 anche Chiara Benesso, ottava con 80.4362 punti.
Così nei preliminari. Il duo free composto da Sarah Maria Rizea e Flaminia Vernice è primo con 82.7667 davanti alle francesi Alavez e Tapie (82.4000); nel solo free Ginevra Marchetti è seconda con 83.2667, dietro alla francese Lealys Alavez (83.3333) e davanti alla spagnola Carla Lorenzo Llusca (82.3000).
LA SQUADRA AZZURRA AGLI EURO YOUTH. Chiara Benesso (Plebiscito), Ginevra Marchetti e Greta Franzè (Futura Prato), Valentina Bisi e Lavinia Bischetti (Sport Village Pesaro), Greta Felici e Marta Falcioni (Aurelia Nuoto), Filippo Pelati (Uisp Bologna), Elisa Di Spirito e Beatrice Scognamiglio (All Round), Vittoria Mianesi (Busto Nuoto), Giorgia Spiz (Busto Sincro Team), Gilda Bertini (Livorno Aquatics), Sarah Maria Rizea e Flaminia Vernice (Rari Nantes Savona). Nello staff i tecnici Sabrina Camino, Carolina Camardella, Silvia De Paolis e Concita Di Mario e il medico Astrid Cavenaghi. Giudici italiani Claudia Lucantoni e Laura Odeven.
Programma e risultati completi