L’Italsincro danza in videoconferenza con Titova e altre nazionali
Anche la nazionale di nuoto sincronizzato non si ferma malgrado l’emergenza Covid-19 per essere pronta alla ripresa dell’attività agonistica. Le azzurre, guidate dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo, stanno svolgendo lavori di gruppo via Zoom con i coreografi Anastasia Ermakova e Stephan Miermont e col prezioso contributo dell’insegnante di danza, nonché moglie di Massimilano Rosolino, Natalia Titova.
“Non abbiamo mai abbassato la guardia, cercando di non far perdere alle ragazze la condizione fisica e la mobilità con il contributo di preparatori atletici e coreografi. Abbiamo trovato anche da parte delle altre nazionali disponibilità e collaborazione. Sono stati effettuati common training in video conferenza con Israele, Francia, Usa, Repubblica Ceca, Ucraina, Austria e nei prossimi giorni ci alleneremo con la Grecia - spiega Giallombardo - L’apporto di Titova è stato preziosissimo perché ci ha insegnato a usare le braccia in modo meno statico, più elastico e morbido: è stato un supporto importante e quanto abbiamo imparato ci servirà molto quando torneremo in acqua. Ci tengo a ringraziare Natalia perché per noi è un onore confrontarci con una professionista come lei. Abbiamo anche svolto delle sedute con la nazionale di ritmica, in una sorta di scambio tecnico e culturale che tornerà utile ad entrambi i team”. Poi Giallombardo guarda al futuro. “Manca la piscina, io spero che si possa riprendere a metà maggio, ma queste settimane ci sono servite per concentraci su dettagli che in altri momenti avremmo tralasciato. Nel gruppo c’è grande determinazione per quando si ricomincerà; tutte le ragazze stanno rispondendo nel migliore dei modi nonostante il periodo molto difficile. Prevedo che tutte le nazionali partiranno dallo stesso livello, ad eccezione della Cina che si sta già allenando in acqua a porte chiuse”.
Italsincro tra emergenza e virtù fai da te
Quattro anni fa, di questi tempi, l'Italia tornava a qualificarsi a Rio de Janeiro per un'Olimpiade dopo dodici anni di assenza con la routine di squadra. Tra un mese e mezzo le azzurre si sarebbero dovute esibire all'Acquatic Center di Tokyo per centrare di nuovo il lasciapassere. Invece la FINA ha posticipato a giugno il torneo di qualificazione, peraltro test event che era in programma dal 30 aprile al 3 maggio.
L'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha stravolto i tempi e i modi di allenamento. Nell'incertezza generale, che permette pianificazioni solo sommarie e suscettibili a continue modifiche, il cittì Patrizia Giallombardo, insieme a staff e preparatori, ha provato a stilare un programma di allenamento da seguire a casa propria. "Abbiamo inviato a tutte le ragazze sia della nazionale assoluta sia giovanile dei compiti da svolgere a secco. Le ragazze sono divise in gruppetti e provano gli esercizi collegandosi in videoconferenza. Ogni tre giorni mi inviano dei report che riguardano la velocità, la definizione e l'angolo del gesto tecnico. Qui a Savona non si lavora in piscina perché è chiusa, mentre a Roma si lavora singolarmente per via della distanza da rispettare e quindi prevalentemente si nuota e si prova la gestualità. Dovevamo partire il 21 aprile per il Giappone per partecipare al torneo di qualificazione alle Olimpiadi con il Duo e la Squadra. Il programma di avvicinamento prevedeva una settimana a Kagoshima prima del trasferimento a Tokyo. Ci saremmo dovute misurare con la Spagna, gli Stati Uniti, la Francia e la Grecia, anche loro alla ricerca del pass. Tutto è rimandato, ma le perplessità restano. Credo che se tutto andrà bene usciremo dalla crisi alla fine di maggio. Poi bisogna dare tempo a tutti gli atleti di riallenarsi e ci vorranno almeno due mesi per verificare lo stato dei lavori, altrimenti si assisterebbe ad un'Olimpiade sottotono. Il discorso di qualfica in base al ranking mondiale mi andrebbe anche bene perché siamo al quinto posto mondiale, ma la qualfica, nonché test-event, era un modo per testare e confermare pure i progressi compiuti a Gwangju". Intanto si lavora per lo più da casa. "Le ragazze svolgono esercizi per forza, velocità, controllo del corpo e allungamento. Inoltre ripassano a secco le routine con la musica e poi tentano di riprodurre i movimenti delle gambe appoggiandosi sulle braccia e davanti allo specchio rifiniscono la postura e la definizione del gesto. Il programma atletico è basato su lavoro aerobico con tapis roulant e, in alternativa, saltando la corda o in generale utilizzando ciò che si ha in casa quindi sedie per le spaccate e i tricipiti, bottiglie d'acqua come pesi per i bicipiti, insomma una preparazione rudimentale in stile Rocky IV. Come si dice...bisogna fare di necessità virtù".
foto deepbluemedia.eu
Rai Gulp. Gamberini e Minak su Sport Stories
Viola Gamberini e Gabriele Minak, giovane coppia del duo misto sulle orme di Flamini e Minisini, sono i protagonisti della nuova puntata di “Sport Stories”, la trasmissione di Rai Gulp in onda venerdì 24 gennaio, alle ore 16.30 (e in replica il martedì alle 18). Gamberini e Minak, 13 anni, entrambi di Bologna e sul podio agli scorsi assoluti estivi di Ostia, sono promesse del nuoto sincronizzato, una disciplina giovane e dinamica come loro. Un mix di nuoto e danza in cui le capacità di coordinazione e si sposano a quelle di nuotatori. A “Sport Stories” i due ragazzi racconteranno i loro sacrifici e le loro passioni, i loro sogni e le loro prossime sfide.
“Sport Stories” è il programma di Rai Gulp, alla sua terza edizione, realizzato in collaborazione con il CONI e le Federazioni Sportive Italiane, che, racconta una generazione attraverso lo sport e lo sport attraverso i suoi giovanissimi protagonisti. Storie di ragazzi e storie di sport descritte in 15 minuti attraverso 5 parole chiave: talento, passione, gesto tecnico, sacrificio e sfida (più una sesta parola che viene scelta dal protagonista e riservata al web).
I telespettatori possono interagire con il programma via Twitter @RaiGulp , Facebook https://www.facebook.com/RaiGulp/ e Instagram @rai_gulp Tutte le puntate possono essere riviste sul sito www.raigulp.rai.it e su www.raiplay.it ogni puntata è sottotitolata, sia in tv che su RaiPlay, così da essere maggiormente accessibile. “Sport Stories” è un programma di Federico Taddia e Giovanna Carboni, con la regia di Marco Lorenzo Maiello.
Le azzurre del sincro nel nuovo video di Antonacci
La musica ha un ruolo importante nel nuoto sincronizzato. Accompagna i movimenti e contribuisce alla realizzazione degli esercizi. E’ anche per questa condivisione che Biagio Antonacci ha voluto le campionesse del nuoto sincronizzato nel video del nuovo brano “Ci siamo capiti male” che anticipa l’album “Chiaramente visibili dallo spazio”.
Nel videoclip, che è online da oggi, partecipano le ragazze della Nazionale di nuoto sincronizzato, vice campionesse del mondo, che a Gwangju hanno conquistato la storica medaglia d’argento con gli highlight routine, una specialità inedita e innovativa che colleziona il meglio degli esercizi classici attraverso spinte, coreografie a fior d’acqua e connessioni. Argento alle spalle dell’Ucraina e davanti alla Spagna.
Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro e Enrica Piccoli, sono le protagoniste della performance e, come rivela il cittì Patrizia Giallombardo, stanno valutando l’ipotesi di utilizzare questo brano in uno dei prossimi impegni internazionali.
pdf Comunicato stampa "Ci siamo capiti male" - Biagio Antonacci
Mondiali juniores. Duo e Squadra quarti
Ultima giornata di gare della prima edizone dei mondiali juniores di nuoto sincronizzato, in programma a Samorin (Slovacchia) dal 28 agosto al 1 settembre. Partecipano 330 giovani atleti provenienti da 35 paesi per un evento aperto agli atleti di età compresa tra 13 e 15 anni, nati tra il 2004 e il 2006. Altri due quarti posti nell'ultima giornata con il Duo e la Squadra (scalate due posizioni) che chiudono un'incoraggiante prima edizione dove l'Italia si è piazzata sempre ai piedi del podio (Solo, Duo, Duo Misto e Squadra) e una volta quinta solo con il Libero Combinato. "Abbiamo piazzato tutti gli esercizi al quarto posto tranne che nel Combinato e con alcune routine molto vicini al podio. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto che vede un'Italia in crescita anche a livello giovanile questo fa ben pensare per il futuro, dopo un mondiale dei big storico con tre medaglie d'argento conquistate. Un grazie a tutto lo staff e alle società che hanno permesso questo meraviglioso risultato e soprattutto bravi ai ragazzi" chiude così il Cittì Patrizia Giallombardo.
Si chiude con la Squadra dove brilla ancora la Russia che vince con 168.9158 (free routine 87.9332, figure 80.9826). Grande balzo delle azzurre (Arianna Dl Lecce, Benedetta Gianazza, Alessia Macchi, Vittoria Meucci, Matilde Neri, Susanna Pedotti, Beatrice Petta, Aurora Puccianti) che da seste scalano la classifica e sono quarte con 158.2755 punti (82.9000 free routine +2 rispetto ai preliminari e 75.3755 le figure). Spagna, terza lontano di due lunghezze e mezzo.
Ancora le iberiche davanti nel Duo. Peccato per la coppia azzurra formata da Vittoria Meucci e Susanna Pedotti, che aveva chiuso i preliminari sul podio con 80.0668. Le quindicenni di RN Savona e Busto Nuoto purtroppo vengono scavalcate dalle spagnole Mercedes Diaz e Alba Garcia di circa un punto e mezzo (159.3244), e sono quarte con 157.9332 punti (free routine 81.8332, figure 76.1000) a dieci punti dalla coppia russa Violetta Evenko e Diana Mirgazizova (167.9686) ; seconde le ucraine Sofiia Sereda e Anastasiia Soldatenkova, (163.0325 punti).
CONVOCATE. Alessia Austranti (Uisp), Giorgia Caprasecca (Aurelia Nuoto), Arianna Di Lecce (All Round Sport & Wellness), Benedetta Dori (Aurelia Nuoto), Viola Gamberini (Uisp), Benedetta Gianazza e Alessia Macchi (Busto Nuoto), Giorgia Macino e Vittoria Meucci (RN Savona), Gabriele Minak (Uisp), Matilde Maria Neri (Pol. Bondeno), Susanna Pedotti (Busto Nuoto), Beatrice Petta (RN Savona), Aurora Pucciani (Aurelia Nuoto), Completano lo staff il Responsabile Tecnico Patrizia Giallombardo, i tecnici Carolina Camardella e Sabrina Camino.
Mondiali Junior. Azzurri al via a Samorin
Saranno circa 330 giovani atleti provenienti da 35 paesi a competere nella prima edizione dei campionati mondiali di nuoto sincronizzato che si terranno a Samorin (Slovacchia) dal 28 agosto al 1 settembre. L'evento è aperto agli atleti di età compresa tra 13 e 15 anni, nati tra il 2004 e il 2006. Il programma include gli eventi "classici" delle discipline, ovvero Solo, Duo, Squadra e Libero Combinato ma anche il Duo misto in continuità con il suo inserimento nei programmi d'èlite della FINA dal 2015. Saranno sette le coppie iscritte tra cui gli azzurrini Gabriele Minak, 12 anni di Imola e la coetanea Viola Gamberini, bolognese figlia dell'ex campionessa azzurra Giovanna Burlando, terzi lo scorso maggio agli Assoluti di Ostia. La città di Samorin, che ospita l'edizione inaugurale di questi campionati, si trova nel sud della Slovacchia sull'isola di Zitny, la più grande isola fluviale d'Europa, nota anche come un importante serbatoio di acqua potabile. I partecipanti si esibiranno nella piscina all'aperto di 50 metri all'interno del maestoso complesso sportivo X-Bionic Sphere Center. Per l'occasione il direttore tecnico Patrizia Giallombardo ha convocato quattordici atleti: Alessia Austranti (Uisp), Giorgia Caprasecca (Aurelia Nuoto), Arianna Di Lecce (All Round Sport & Wellness), Benedetta Dori (Aurelia Nuoto), Viola Gamberini (Uisp), Benedetta Gianazza e Alessia Macchi (Busto Nuoto), Giorgia Macino e Vittoria Meucci (RN Savona), Gabriele Minak (Uisp), Matilde Maria Neri (Pol. Bondeno), Susanna Pedotti (Busto Nuoto), Beatrice Petta (RN Savona), Aurora Pucciani (Aurelia Nuoto), Completano lo staff i tecnici Carolina Camardella e Sabrina Camino.
Programma completo
Mercoledì 28 agosto
10.00 - 13.00 Preliminari Solo
16.00 - 19.00 Preliminari Squadra
Giovedì 29 agosto
10.00 - 13.15 Preliminari Duo
16.00 - 18.15 Preliminari Libero combinato
Venerdì 30 agosto
10.00 - 16.00 Figure
Sabato 31 agosto
10.00 - 11.15 Finale Solo
14.00 - 14.45 Finale Duo misto
17.00 - 18.45 Finale Libero Combinato
Domenica 1 settembre
10.00 - 11.30 Finale Duo
14.00 - 15.45 Finale Squadra
Mondiali. Minisini e Flamini argento nel libero. Combo 5°
Troppo forte il duo russo composto da Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev per ambire al successo mondiale nella routine libera del misto, non per estasiare il pubblico, ridurre il gap e rilanciare la sfida. Il futuro è del 23enne Giorgio Minisini, ma con un'altra compagna. Non più la 31enne Manila Flamini, all'ultima gara dopo 19 anni di azzurro, 14 di nazionale A, con quattro medaglie iridate, tra cui lo storico successo nel 2017 nel duo misto tecnico, 13 europee e il quinto posto olimpico a Rio de Janeiro nel 2016 con la squadra.
Flamini e Minisini (entrambi romani, lui di Ladispoli con famiglia sincronizzata, lei del Tiburtino nata a Velletri perché la zia era capo ostetrica dell'ospedale) ripropongono il tema "Angeli e Demoni" con la coreografia di Anastasia Ermakova e Stephan Miermont e la colonna sonora "The Duel Drum & Piano" di Balazs Havasi, sublime pianista ungherese, definito il più veloce del mondo. La routine degli azzurri (entrambi tesserati Fiamme Oro e Aurelia Nuoto) è veloce, ricca di apnea, connessioni e difficoltà che la giuria valuta con maggiore capacità interpretativa dopo il preliminare a tratti destabilizzante per l'inclusione di elementi nuovi. Il risultato è 91.8333, 0.2333 in più di quanto ricevuto nel turno precedente, con un incremento di esecuzione e difficoltà (+0.4 e +0.1 e un decremento di 0.2667 dell'impressione artistica su cui lavorare)
A 1.1334 punti distano i campioni della specialità da sempre (due mondiali e due europei), Gurbanberdieva e Maltesev che si esibiscono sulle note di Sing sing sing di Benny Goodman & His Orchestra (brano del 1936, scritto da Louis Prima, uno dei brani jazz più rappresentativi del genere big band e swing) per un totale di 92.9667 (27.9 per l'esecuzione, 37.0667 per l'impressione artistica e 28 per la difficoltà), comunque 0.1333 meno dei preliminari e del tutto persi nell'impressione artistica.
"Sono contento per medaglia, prestazione, risultato e poi emotivamente è stato un duo molto complesso. Per Manila è un momento intenso e difficile perché il sincronizzato è stato la sua vita. Siamo sfiniti entrambi fisicamente ed emotivamente - racconta Minisini (bronzo mondiale nel 2015, argento europeo nel 2016 e mondiale nel 2017 con Mariangela Perrupato e argento europeo nel 2018 con Flamini) - La Russia ha meritato la medaglia, ma ci siamo avvicinati. Abbiamo puntato sulle difficoltà e gradualmente l'esercizio è stato apprezzato e compreso. Ora bisognerà trovare un'altra strada, un'altra compagna e cambieranno anche gli equilibri perché io mi sono sempre appoggiato a lei. Manila aveva più esperienza; è determinata, strutturata. Adesso chiunque verrà si appoggerà a me perché sarò io il veterano del misto".
"Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento, ma adesso vorrei che non finisse più. Perché è finita. Per davvero - asserisce Flamini, dopo aver abbracciato tutte le compagne, lo staff ed aver sciolto per la commozione perfino il trucco waterproof - La mia carriera non poteva chiudersi in modo migliore. Smetto sapendo di aver dato sempre il massimo. Oltre questo non sarebbe possibile anche se continuassi. Gli anni del sincro misto sono stati bellissimi. Insieme a Giorgio abbiamo sperimentato, vinto, creduto nel cambiamento e posto le basi per un misto diverso, più vicino alla gente, emozionante, coinvolgente ed empatico. Il futuro sarà questo".
Finisce per la prima volta fuori dal podio il 40enne statunitense Bill May, pioniere della disciplina ed artefice dell'apertura al misto da parte della federazione mondiale al termine di una lunga battaglia iniziata all'indomani del no ricevuto quando avrebbe potuto partecipare alle Olimpiadi di Atene 2004.
Showman, ormai impegnato col Cirque du Soleil, la coppia formata con Natalia Vega Figueroa è superata dal duo giapponese composto da Yumi Adachi e Atsushi Abe, prossimo all'abbandono dopo il pessimo risultato a fronte delle aspettative ottenuto ai mondiali di Kazan, nel 2015, e capace di raggiungere il podio iridato con lavoro, passione e la complicità del duo azzurro, con cui ha condiviso allenamenti e molte gare internazionali.
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Risultati recenti in eventi internazionali
mondiali 2019 a Gwangju
1. Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev (Rus) 92.9667
2. Manila Flamini e Giorgio Minisini (Ita) 91.8333
3. Atsushi Abe e Yumi Adachi (Jpn) 90.4
4. Natalia Vega Figueroa e Bill May (Usa) 88.3
europei 2018 a Glasgow
1. Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev (Rus) 92.4000
2. Manila Flamini e Giorgio Minsini (Ita) 90.7333
mondiali 2017 a Budapest
1. Mikhela Kalancha e Aleksandr Maltesev (Rus) 92.6
2. Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini (Ita) 91.1
3. Kanako Kitao Spendlove e Bill May Bill (Usa) 88.7667
europei 2016 a Londra
1. Mikhela Kalancha e Aleksandr Maltesev (Rus) 90.4667
2. Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini (Ita) 87.4667
mondiali 2015 a Kazan
1. Darina Valitova e Aleksandr Maltesev (Rus) 91.7333
2. Kristina Lum-Underwood e Bill May (Usa) 91.4667
3. Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini (Ita) 89.333
Combo quinto. Le vice campionesse europee Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Enrica Piccoli, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Alessia Pezone e Federica Sala danzano sulle note di Dolphin di Luca Contini e Girolamo Deraco (due eccellenze del panorama creativo lucchese) e confermano il quinto posto dei preliminari, migliorando di oltre mezzo punto (0.5667) la valutazione dei preliminari con il punteggio di 91.4667 (27.4 per l'esecuzione, 36.6667 per l'impressione artistica e 27.4 per le difficoltà). Lontanissima la Grecia, preceduta di quasi 4 punti (87.6), ma c'è da ricucire sul Giappone (93.2333), che resta fuori dal podio, battuta dall'Ucraina (94.5333). Si conferma d'oro la Russia che tocca i 98 punti (!), seguita dalla Cina che cresce e raggiunge i 96.5667.
Finale libero combinato
1. Russia 98
2. Cina 96.5667
3. Ucraina 94.5333
4. Giappone 93.2333
5. Italia 91.4667
6. Grecia 87.6
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Il bilancio del cittì Patrizia Giallombardo. " Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati alla vigilia, ovvero confermare i piazzamenti a livello mondiale e, di conseguenza, europeo. Ci siamo riusciti pur incrementando gli elementi di difficoltà degli esercizi e pur partecipanto a tutte le gare. Siamo stati l'unica nazionale a nuotare tutte le routine, ciò ha comportato un dispendio di energie rilevante sia durante la preparazione stagionale sia nel momento della massima espressione, quando in gara le azzurre affrontavano atlete meno stanche. Linda Cerruti ha addirittura eseguito tutti gli esercizi, eccetto i misti, mantenendo un livello prestativo molto alto. Le medaglie sono il frutto del lavoro di squadra, del team completo, compresi tutti i tecnici e collaboratori che non sono in Corea. La higlight routine non aveva riferimenti, quindi era difficile conoscere le nostre potenzialità. Sapevamo di avere un bell'esercizio, ma anche pericolosamente inedito, e che la Spagna sarebbe stata favorita perché aveva partecipato a tutte le tappe di World Series vincendo e convincendo e inducendo il Giappone a ritirarsi. Si tratta di un argento pesantissimo, il primo di squadra conquistato dal sincro a livello mondiale. Qualcosa che sarà ricordato per sempre. I due argenti del duo misto hanno pesi diversi. Nel libero la Russia ha vinto con merito, opinabili i risultati del tecnico coi ragazzi che avrebbero meritato di più. Colgo l'occasione per ringraziare Manila Flamini che ha annunciato il ritiro. E' stata e continuerà ad essere un esempio per tutti. Rivolgo un plauso a tutti, ma in particolar modo alle ragazze che hanno lavorato con serietà tutto l'anno e si sono esibite con determinazione accorciando il ritardo da chi ci precedeva in classifica. Il cammino verso le Olimpiadi è iniziato nel migliore modo possibile. Torniamo a casa contenti".
LE MEDAGLIE ITALIANE DEL SINCRO AI MONDIALI
ORO (1)
Budapest 2017
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico del duo misto
ARGENTI (4)
Gwangju 2019
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico e nel libero del duo misto
Highlight con Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro ed Enrica Piccoli
Budapest 2017
Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini nel libero del duo misto
BRONZI (3)
Roma 2009
Beatrice Adelizzi nel libero del solo
Kazan 2015
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico del duo misto
Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini nel libero del duo misto
Mondiali. Flamini-Minisini nel tecnico e highlight d'argento
Manila Flamini e Giorgio Minisini stanno provando a cambiare il sincro. A renderlo più affettivo ed emozionale, ad avvicinarlo alla gente. Ma è difficile buttare giù un sistema che si fonda su logiche schematiche. Ci vuole tempo, quello che Flamini non ha perché, 32 anni il 18 settembre, è arrivato il momento di pensare alla famiglia, "di provare a diventare mamma". Invece Minisini continuerà a prendere "quel muro a capocciate" finché crollerà. Una promessa che nasce dallo schiaffo d'argento subito all'europeo di Glasgow e sarà alimentata da questo secondo posto iridato alle spalle dei russi Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltsev, forse più puliti nell'esecuzione, sicuramente più addentro alle logiche classiche, ma anche meno empatici degli azzurri che ottengono il record di punti con 90.8511 (27.5 per l'esecuzione, 27.4 per l'impressione artistica, 35.9511 per gli elementi), pur restano dietro per 1.2238 punti (92.0749) ai neo campioni che si prendono l'oro mondiale conquistato dagli italiani a Budapest 2017. Scivola fuori dal podio anche Bill May, il 40enne statunitense cui fu impedito di partecipare alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e che vinse la sua battaglia solo nel 2015 con l'introduzione del duo misto ai mondiali di Kazan dove conquistò l'oro nel tecnico. Insieme a Natalia Vega Figueroa ottiene 86.9235, lasciando il bronzo ai giapponesi Atsushi Abe e Yumi Adachi che raggiungono gli 88.5113.L'esecuzione di tritone Giorgio Minisini e sirena Manila Flamini è premiata più dei preliminari (90.3829) per un argento che segue il bronzo di Kazan nel 2015 e lo strepitoso successo di due anni orsono e trasmette la consapevolezza di "avere raggiunto il livello prestativo più alto" della coppia. I due danzano un amore impossibile, che commuove il pubblico e riga di lacrime il volto di molti componenti della squadra azzurra."Sapevamo che sarebbe stato difficile vincere - racconta Minisini, 23enne romano come la compagna con cui condivide anche le società (Fiamme Oro e Aurelia Nuoto) - Però sentito il loro punteggio (si sono esibiti immediatamente dopo, ndr) abbiamo capito che la giuria aveva messo troppo distacco per riuscirci. A noi serviva solo una possibilità che ci hanno negato in partenza. Abbiamo nuotato nel migliore modo possibile. Siamo pienamente soddisfatti della prestazione. Forse per conquistare l'oro sarebbe stato necessario più di un miracolo. Noi siamo quelli che non mollano mai, che ci credono sempre, perciò fa male essere consapevoli che andare oltre le possibilità non basta e non basterà finché la giuria non cambierà modo di votare per cambiare la classifica"."Spero che tutto ciò che stiamo facendo riesca gradualmente a cambiare il nuoto sincronizzato, soprattutto nel doppio misto che credo debba essere valutato diversamente. Sono orgogliosa degli atleti che siamo. Non siamo degli esecutori. Ma facciamo sognare. Penso che questo sia l'orientamento da seguire perché il sincro dev'essere emozione - continua Flamini - La Russia non è più forte di noi come indicano i punteggi. Almeno non in acqua. Anche negli altri esercizi non è così avanti come sembra. E' raggiungibilissima dalla Cina nel doppio e nella squadra. Anni fa erano davvero sovraumane, ma il sincro mondiale è cresciuto e le ha raggiunte. Noi siamo riusciti a batterli a Budapest e anche qui e a Glasgow ci saremmo potuti riuscire, o comunque avremmo potuto perdere per poco, non con questo distacco".Gli azzurri ci riproveranno nel libero. Venerdì alle 11:00 locali (le 4:00 italiane) sono in programma le eliminatorie. Invece tra breve, alle 19:00, mezzogiorno italiano, inizierà la inedita Highlight routine senza Russia, Cina e Giappone. L'Italia proverà a conquistare la prima medaglia iridata di squadra della storia. L'esercizio prevede prevalentemente delle spinte (almeno 4), un flot (coreografia a fior d'acqua) e una connessione, incrementati con difficoltà di braccia, gambe in formazione e no. Le azzurre effettueranno un esercizio intitolato "Dragone", simbolo molto importante nella cultura coreana, sulle note di "Rise of Evil", tratta dal film "Flags of Our Fathers" diretto da Clint Eastwood e scritto da William Broyles Jr e Paul Haggis che descrive la battaglia di Iwo Jima.
Finale del duo misto - routine tecnica
1. Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltsev (Rus) 92.0749
2. Manila Flamini e Giorgio Minisini 90.8511
3. Atsushi Abe e Yumi Adachi (Jpn) 88.5113
4. Natalia Vega Figueroa e Bill May (Usa) 86.9235
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Storico argento nell'highlight routine. Da oggi il dragone proteggerà anche il sincro italiano oltre che la Corea. Perché le azzurre conquistano a Gwangju la prima medaglia mondiale di squadra della storia danzando in suo onore ed evocandone i buoni auspici.
Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro ed Enrica Piccoli brillano d'argento nell'innovativa ed inedita highlight routine, che colleziona il meglio degli esercizi classici attraverso spinte, coreografie a fior d'acqua e connessioni.
Le sincronette italiane ottengono 91.7333 punti (27.6 per l'esecuzione, 36.9333 per l'impressione artistica e 27.2 per la difficoltà) chiudendo alle spalle dell'Ucraina (94.5) e avanti alla Spagna per sei decimi di punto (91.1333). Quarto il Canada, appena sotto i 90 punti con 89.9333.
Non erano iscritte Russia, Cina e Giappone; ma gli assenti hanno sempre torto e poi sarebbe proprio da dire: chi se ne frega se non credono nel futuro quando il mondo desidera novità, spettacolo, coinvolgimento. Quello offerto da questo esercizio che guarda al domani come l'Italia che anticipa i tempi. Lotta col duo misto per cambiare il sistema e si prende una storica medaglia che sa di progresso, sorrisi finalmente non stereotipizzati, coreografie allegre, divertenti, come i fiori rappresentati nell'acqua con giochi di gambe o i mille tuffi acrobatici disegnati sulle note di "Rise of Evil": musica tratta dal film "Flags of Our Fathers", diretto da Clint Eastwood, che descrive la battaglia di Iwo Jima (19 febbraio-26 marzo 1945) ricordata anche per la foto dei marines che innalzano la bandiera americana sul suolo giapponese.
E' una medaglia innovativa, che l'Italia conquista in un momento di labile equilibrio per il sincro, in bilico tra il cambiamento indotto dalle nuove specialità e l'espressione di voti sostenuta da criterio di giudizio anacronistico.
"Sono troppo felice - sottolinea il cittì Patrizia Giallombardo - Le ragazze sono state bravissime. Mi hanno emozionato e ancora ho il cuore che batte fortissimo. E' la prima medaglia di squadra della storia. Resterà per sempre nella nostra memoria. Continuiamo a migliorare, a scalare classifiche, a diventare più competitive e a divertire. Continueremo a crescere. Promesso".
Finale highlight routine
1. Ucraina 94.5
2. Italia 91.7333
3. Spagna 91.333
4. Canada 89.933
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LE MEDAGLIE ITALIANE DEL SINCRO AI MONDIALI
ORO (1)
Budapest 2017
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico del duo misto
ARGENTI (3)
Gwangju 2019
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico del duo misto
Highlight con Beatrice Callegari, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Gemma Galli, Alessia Pezone, Federica Sala, Domiziana Cavanna, Francesca Deidda, Costanza Ferro ed Enrica Piccoli
Budapest 2017
Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini nel libero del duo misto
BRONZI (3)
Roma 2009
Beatrice Adelizzi nel libero del solo
Kazan 2015
Manila Flamini e Giorgio Minisini nel tecnico del duo misto
Mariangela Perrupato e Giorgio Minisini nel libero del duo misto
Mondiali. Cerruti 6^ nei preliminari del libero
Un po' farfalla, un po' libellula in tinte noir. Leggerezza e speranza. Consapevolezza e libertà. Linda Cerruti è l'angelo dei Massive Attack. Sinuosa ed elegante, ma anche irruente ed aggressiva. Si sposta nell'acqua con vanità, l'accarezza con le braccia, la rompe con le gambe, la divora con vortici energici che creano cerchi concentrici che si dipanano in lontananza.
La 25enne savone interpreta la coreografia di Gana Maximova in stile trip-hop, seguendo il ritmo lento e profondo delle chitarre (che richiamano i primi Cure) accompagnate da una linea di basso pesante e da una voce soave che rendono il brano del 1998 oscuro ed heavy.
La reginettà d'Europa - 15 medaglie tra cui l'argento la scorsa estate a Glasgow - conclude i preliminari del libero col sesto punteggio di 90.2333 (27.1 per l'esecuzione, 36.1333 per l'impressione artistica e 27 per la difficoltà), avvicinando il totale di 90.6 che due anni fa le consentì di piazzarsi a Budapest al quinto posto. Ora c'è da inseguire la canadese Jacqueline Simoneau, nell'edizione magiara alle spalle con 90.1333, adesso davanti in 90.4333. Due decimi di punto che rappresentano lo scontro diretto in programma nella finale di mercoledì alle 19:00 locali, mezzogiorno italiano.
Contenta il cittì Patrizia Giallombardo: "Ha nuotato bene, anche se ha ceduto leggermente nell'ultima parte. Possiamo concederle un momento di debolezza perché è iscritta a tutte le gare. Sono contenta della prestazione e confidiamo nella finale per contendere il quinto posto alla canadese Simoneau". Soddisfatta anche l'atleta di Marina Militare e RN Savona: "Sono contenta più che altro perché mi sono veramente divertita a nuotare. Sono riuscita a godermi l'esercizio a differenza del tecnico che subisco di più. Penso di poter migliorare in finale perché in acqua ho percepito le imperfezioni commesse. L'obiettivo è superare Simoneau anche se prima della gara devo pensare esclusivamente alla prestazione senza lasciarmi condizionare dalla ricerca del risultato. L'importante è dare il massimo. Finora le gare stanno andando bene. Sia con la squadra sia con il tecnico abbiamo ottenuto punteggi mai raggiunti a un mondiale. Quindi c'è grande entusiasmo e voglia di superare i propri limiti".
In testa alla classifica provvisoria vi sono due icone, testimonial del sincro nel mondo: la russa Svetlana Romashina (5 ori olimpici, 20 mondiali e 10 europei; con un palmares che non conosce medaglie di altro colore) precede la spagnola Ona Carbonell (verso la 22esima medaglia iridata che la renderebbe la terza atleta più medagliata ai mondiali delle discipline acquatiche dietro ai nuotatori statunitensi Michael Phelps, 33, e Ryan Lochte, 27). La medaglia di bronzo se la giocheranno la giapponese Yukiko Inui e l'ucraina Marta Fiedina. Stesse posizioni, dunque, dello short con Romashina al posto di Svetlana Kolesnichenko.
Il programma giornaliero del sincro prosegue con due finali molto attese. Vista su medaglia per Giorgio Minisini e Manila Flamini nel tecnico alle 17:00 locali, le 10:00 italiane, e per la inedita Highlight routine senza Russia, Cina e Giappone alle 19:00.
Preliminari del solo - routine libero
1. Svetlana Romashina (Rus) 96.4667
2. Ona Carbonell (Esp) 93.8333
3. Yukiko Inui (Jpn) 92.5667
4. Marta Fiedina (Ukr) 92.0667
5. Jacqueline Simoneau (Can) 90.4333
6. Linda Cerruti (Ita) 90.2333
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foto di Giorgio Scala / deepbluemedia.eu
World Series. Tre argenti alla Superfinal di Budapest
Si conclude con tre splendidi argenti il circuito delle World Series con la Superfinal disputata alla Duna Arena di Budapest. Oro ad Alessandropoli, poi gli argenti di Tokyo, Pechino e Barcellona nell'ultima tappa della World Series. Nel free del mixed Manila Flamini e Giorgio Minisini - campioni del mondo a Budapest nell'esercizio tecnico (sulle note di "A scream from Lampedusa"), primo oro iridato per la Nazionale di nuoto sincronizzato e vice campioni europei a Glasgow 2018 in entrambe le routine - si confermano d'argento e chiudono con 90.8000 punti; davanti agli azzurri - allenati dal tecnico federale Rossella Pibiri e tesserati per Fiamme Oro e Aurelia Nuoto - ancora i russi Aleksandr Maltsev e Mayya Gurbanberdieva con 93.0667 punti, terzi i giapponesi Atsushi Abe e Yumi Adachi con 88.9667. A Budapest anche il Duo con Costanza Ferro e Linda Cerruti. Dopo il bronzo conquistato nella tappa di Tokyo, ancora conferme nella routine tecnica da parte delle atlete tesserate per Marina Militare e RN Savona, che conquistano un eccellente argento con 89.0333, precedute dalle ucraine Marta Fiedin e Anastasiya Savchuk, prime con 92.0205 punti; la coppia allenata dalla cittì Patrizia Giallombardo si migliora anche nel libero, dove è sempre seconda dietro alle ucraine Anastasiya Savchuk e Marta Fiedina (93.9000) e chiude con un ottimo 90.8333.