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"Scrivi una storia". Lo sport contro la droga

Federazione
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Dieci federazioni, dieci storie di sport e altrettanti vincitori. Oggi a Roma, nella sala stampa dello Stadio Olimpico, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, c’è stata la premiazione della seconda edizione del concorso nazionale “Scrivi una storia”, promosso dal Comitato Italiano Sport contro la Droga - Associazione benemerita del CONI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “L’intento è quello di portare le discipline sportive nelle scuole italiane – ha spiegato il Presidente del CISCoD Alberto Schepisi - e il concorso si prefigge l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la diffusione dello sport come parte attiva della vita dei ragazzi, facilitando la costruzione di un consapevole approccio verso la prevenzione dalle dipendenze e usando lo sport come vaccino contro i vissuti negativi”. Il concorso si sviluppa nella produzione di un video virale o di un articolo giornalistico facendo riferimento a tre valori proposti da ciascuna Federazione partecipante. I valori espressi dalla FIN sono sacrificio, trasparenza e universalità.
Per il nuoto ha vinto Lorenzo Prando, alunno della 2^ media del Deledda International School di Genova con l'articolo “Un nemico amico”, dove racconta come è nata la sua passione per il nuoto e quanto questo lo abbia aiutato a credere di più in se stesso, a superare le paure e le difficoltà, grandi e piccole, di tutti i giorni. A consegnargli il premio (la tuta della Nazionale di nuoto e una serie di cuffie per i compagni di classe) è stato il vice campione europeo indoor dei 400 stile libero Gabriele Detti (Esercito/Team Lombardia). “Mi sono trasferito da Livorno a Roma - ha raccontato l'azzurro - dove studio e mi alleno al Centro Federale di Ostia. Faccio parte del gruppo dei mezzofondisti seguiti dal tecnico federale Stefano Morini. Trasferirmi a Roma è stata una scelta di vita, dettata dalla passione per il nuoto e dalla voglia di raggiungere la Nazionale e partecipare ai Mondiali e alle Olimpiadi. Lo sport deve essere comunque un divertimento e io mi ritengo fortunato a poter nuotare divertendomi. Il valore più importante è l’amicizia e nel nostro ambiente l’amicizia riveste un ruolo fondamentale”.
Ad accompagnare Gabriele Detti, in rappresentanza della FIN, il commissario tecnico della Nazionale di nuoto Cesare Butini. “A nome personale e della Federazione mi congratulo con il Comitato Italiano dello Sport Contro la Droga per questa iniziativa che coniuga i valori dello sport nel mondo più sano e costruttivo. La FIN ha sei discipline: il nuoto, il nuoto in acque libere, la pallanuoto, i tuffi, il sincronizzato e il salvamento. Conosciamo bene, perchè le viviamo tutti i giorni, le particolari tematiche degli sport individuali e degli sport di squadra. Nel nostro caso il nuoto è uno sport prettamente individuale. L’atleta è solo quando nuota, quando gareggia così come quando si allena, ma fa parte di una squadra e condivide con i compagni la fatica e i sacrifici, le vittorie e le sconfitte, i programmi e gli obiettivi. A tutti i ragazzi presenti dico: continuate a credere nel sogno dello sport”.
Le federazioni che hanno aderito: Federazione Italiana Giuoco Calcio, Federazione Sport Equestri, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pallacanestro, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana Rugby, Federazione Italiana Scherma, Comitato Italiano Paralimpico, Federazione Italiana Tennis e Federazione Italiana Vela.