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Business Forum di Dakar. Luca Dotto insieme al Ministro Tajani

Federazione
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Nell'ambito della visita del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e di quelli degli Interni Matteo Piantedosi in Africa subsahariana, il pluricampione internazionale di nuoto Luca Dotto e l'olimpionica di windsurf Alessandra Sensini hanno partecipato a Dakar, in Senegal, all’apertura della sessione plenaria del Business Forum organizzato dall'ufficio ICE locale. L’obiettivo della missione è rafforzare il partenariato con tre Paesi chiave dell’Africa Occidentale, ovvero Mauritania, Senegal e Niger ponendo al centro della collaborazione la stabilizzazione istituzionale, lo sviluppo socio-economico, la lotta alla violenza jihadista e il contrasto ai traffici illeciti di armi, droga, esseri umani. Si tratta anche di un quadrante che offre interessanti prospettive di crescita e di partenariato economico, che l’Italia intende porre a sistema con il Piano Mattei (che dal 2025 comprende 5 nuovi Paesi, tra cui Mauritania e Senegal) attraverso un programma di interventi ispirato ad un approccio paritario volto a contribuire alla crescita socio-economica del continente africano.
Presenti insieme al Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e alle autorità senegalesi, i campioni dello sport Dotto e Sensini che hanno interagito con alcuni atleti locali parlando delle problematiche legate alla logistica, all'accesso alle infrastrutture e quelli legati all'approvigionamento dei materiali sportivi anche e soprattutto in vista dell'organizzazione della quarta edizione delle Olimpiadi Giovanili che si terrà nel 2026 in Senegal. In particolare Dotto, grazie alla collaborazione con Arena, partner istituzionale della Federazione Italiana Nuoto, ha consegnato del materiale tecnico tra cui costumi, cuffie, teli rendendo felici i giovani nuotatori e appassionati accorsi al fine di diffondere la cultura acquatica e favorire la crescita del movimento natatorio nel territorio.

PROGETTO CORRIDOI PARALIMPICI. Da prologo all'incontro odierno è stato il progetto "Corridoi paralimpici": missione finanziata dalla Fondazione Sardegna e da contributi privati con il patrocinio della Federazione Italiana Nuoto. Il progetto nasce dal desiderio di dare una seconda vita alle carrozzine usate, raccogliendole grazie alla generosità di famiglie, associazioni e atleti paralimpici. In molti paesi africani l’accesso ad ausili per la mobilità è quasi impossibile: donare una carrozzina significa restituire indipendenza e dignità e allo stesso tempo promuovere il nuoto come strumento di recupero sia nella prevenzione degli annegamenti sia come strumento per migliorare la qualità di vita nelle persone con disabilità. Il rapporto con il mare e con il nuoto ancora oggi è vissuto come un pericolo, la diffusione della cultura dell’acqua può rappresentare un contributo importante da parte della Federazione Italiana Nuoto.

Obiettivi
- Raccogliere carrozzine dismesse ma ancora funzionali e destinarle a persone con disabilità in Senegal.
- Realizzare un gesto di cooperazione concreta, trasformando la solidarietà in un aiuto tangibile.
- Donare il pulmino utilizzato per il trasporto delle carrozzine, affinché diventi un mezzo adibito a usi emergenziali sanitari
nei villaggi rurali senegalesi.
- Promuovere il nuoto per salvamento come Federazione Italiana Nuoto.

Attività
1. Raccolta carrozzine in Sardegna, coinvolgendo comunità locali, associazioni sportive e paralimpiche.
2. Partenza: il 20 novembre il pulmino dell’associazione AlbatroSS partirà dalla Sardegna, carico di carrozzine.
3. Itinerario: il viaggio seguirà un percorso via terra attraversando Spagna, Marocco, Sahara Occidentale e Mauritania fino a raggiungere il Senegal.
4. Consegna:
- Distribuzione delle carrozzine in collaborazione con comitati paralimpici, centri di riabilitazione e associazioni locali.
- Donazione del pulmino, che verrà riadattato per il trasporto sanitario d’urgenza e il supporto ai villaggi rurali.
- Incontro presidente Federazione Nuoto Senegalese.
 
Impatto atteso
- Miglioramento immediato della qualità di vita per decine di persone con disabilità.
- Prevenzione degli annegamenti.
- Supporto sanitario essenziale alle comunità rurali grazie al nuovo mezzo emergenziale.
- Promozione della solidarietà internazionale e del riuso come pratica virtuosa.
- Creazione di un ponte umano e sociale tra Sardegna e Africa subsahariana.

Foto Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
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