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Barelli: "Società non assoggettate ad IVA per attività per tesserati"

Federazione
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che "conferma ulteriormente l'esclusione dal regime IVA per i proventi derivanti dalle prestazioni rese, in conformità alle finalità istituzionali, dalle associazioni e società sportive ai propri associati ovvero a favore dei tesserati delle rispettive organizzazioni sportive nazionali alle quali aderiscono", quindi Federazioni, Enti di promozione, Discipline Associate. Lo dichiara il presidente Paolo Barelli, che ha fortemente richiesto questo chiarimento per superare alcune incertezze interpretative.
Il decreto legge contiene in particolare la disposizione che conferma che continuano ad essere applicabili le disposizioni di cui all'articolo 4, quarto comma, del d.p.r. n. 63371972 da parte delle associazioni sportive dilettantistiche, precisando la sua applicabilità anche a favore delle società sportive non lucrative (di cui all'articolo 90, comma 1, della legge n. 289 del 2002) superando i precedenti dubbi interpretativi.
Inoltre, il provvedimento prevede che sono "fatti salvi i comportamenti adottati prima della data di entrata in vigore del presente decreto".
Il provvedimento si aggiunge a quello già emanato, sempre in materia IVA riferito all'art. 10 del d.p.r.633/1971, anch'esso fortemente voluto dal Presidente Barelli, grazie al quale era stata confermata l'esenzione IVA sulle prestazioni formative e didattiche rese dalle società sportive dilettantistiche.
Le nuove disposizioni di cui si è fatto cenno avranno validità fino alla data di entrata in vigore delle modifiche previste in materia di IVA dall'articolo 5, comma 15-quater, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215 (ovvero fino al 31/12/2024), per cui rimane forte l'impegno della Federnuoto affinché possano essere ribadite e confermate.