.

instagram

.
.

Barelli sulla guerra in Ucraina. "Lo sport sia deterrente e volano per il tavolo della pace"

Federazione
images/large/BARELLI_TOP.pg.jpg

Il presidente della Federazione Italiana Nuoto e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Paolo Barelli è intervenuto a Rai Isoradio e a Sky Sport 24 sugli sviluppi della guerra in Ucraina. "In questo momento - spiega Barelli - sono state cancellate le manifestazioni internazionali di molte federazioni sia a livello mondiale sia europeo in Russia e Bielorussia. Sono molti gli eventi internazionali che regolarmente si svolgono in quei territori e quindi questa decisione è da considerarsi molto forte per l'impatto sulle attività sportive. Alcune federazioni stanno provvedendo a individuare misure adottabili, altre escludono la partecipazione degli atleti russi e bielorussi anche fuori dai loro Paesi, altre ancora permettono la partecipazione soltanto in modo neutrale e senza la bandiera di appartenenza. Sono scelte molto difficili, ma è giusto che lo sport non si assenti da prese di posizioni dure che rimarchino come l'atto di aggressione non sia compatibile con la vita democratica e ancor di più con il legittimo diritto del popolo ucraino di vivere in un Paese libero".
"Nel mese di agosto ospiteremo i campionati europei di nuoto a Roma - prosegue Barelli  - Non ho nulla contro gli atleti russi e bielorussi, che nulla c'entrano con questa guerra, ma penso che le sanzioni vadano applicate e servano da deterrente e da ulteriore spinta verso un tavolo della pace. Sarà cura della Federazione Italiana Nuoto chiedere indicazioni al nostro Governo affinché individui una linea guida per tutto lo sport italiano impegnato in grandi manifestazioni, con particolare attenzione a campionati europei e mondiali".
Il presidente Barelli nell’incontro avuto con l’Ambasciatore d'Ucraina a Roma Yaroslav Melnyk ha ribadito l'assistenza già garantita al presidente della federazione ucraina di nuoto Andriy Vlaskov. "Il centro federale di Ostia è aperto agli atleti ucraini che volessero e potessero allenarsi sul territorio italiano. Gli atleti ucraini delle discipline acquatiche ottengono tradizionalmente grandi risultati in Europa e nel mondo. Da sempre annoverano campioni nel nuoto, nei tuffi e nel nuoto sincronizzato di altissimo valore. Il loro campione numero uno è Mykhailo Romanchuk, due medaglie alle ultime Olimpiadi negli 800 e 1500 stile libero, grande amico del nostro Gregorio Paltrinieri, e per diversi mesi in allenamento al centro federale di Ostia insieme ai suoi compagni di squadra. Per questo motivo e per gli ottimi rapporti che intercorrono con la federazione nuoto ucraina abbiamo rinnovato loro la disponibilità ad allenarsi e soggiornare nel nostro centro federale per tutto il tempo che riterranno necessario. Questa è la nostra disponibilità perché viviamo nel mondo dello sport. Non sappiamo quanti di loro ne potranno usufruire; molti stanno combattendo per la libertà del loro Paese, ma in questo momento gli siamo vicini e facciamo del nostro meglio per aiutarli nella preparazione ai prossimi eventi sportivi ai quali gli auguriamo e ci auguriamo possano partecipare. La nostra disponibilità è poca cosa in confronto ai sacrifici e alle difficoltà che stanno affrontando. Spero che la nostra disponibilità sia utile anche solo come segnale di solidarietà, apprezzamento e fratellanza che nutriamo nei loro confronti".
"Cos'altro si potrebbe fare al di là dei gesti simbolici e pratici? In questo momento - conclude il presidente della Federnuoto - quello che sta facendo il governo italiano è un atto di sincera condivisione del dramma che si sta consumando in Ucraina. Con il nostro fermo atteggiamento di completo diniego dobbiamo stigmatizzare l'operato della Russia che ha invaso il territorio ucraino, evitare di alimentare la tensione che potrebbe scatenare una guerra mondiale, continuare a mediare per giungere ad una risoluzione e nel frattempo aiutare l'Ucraina a resistere alla ferocia degli aggressori. Lo sport dev’essere vicino a questo dramma e condannare quello che sta accadendo. Ci auguriamo che tutto torni alla normalità, anche se è molto difficile che ciò si possa realizzare in breve tempo".

Foto DPM Deepbluemedia