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Barelli a Italpress: "Subito 200 milioni per salvare le società"

Federazione
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Duecento milioni di euro per salvare le società sportive, vero motore dello sport italiano. Il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli lancia una richiesta precisa al Governo in un momento complicato per il Paese e anche per il mondo dello sport, alle prese con le gravi difficoltà finanziarie provocate dallo stop obbligato dell'attività per la pandemia Covid-19. "Serve un'iniezione immediata di liquidita', 200 milioni a fondo perduto per sostenere le società, senza le quali lo sport in Italia non si fa e possiamo chiudere tutto, dalle federazioni al Coni stesso - ha osservato Barelli all'Italpress - Tutti gli italiani gioiscono quando vedono sventolare una bandiera tricolore, si gasano quando sentono il nostro inno nazionale, ma tutti i nostri campioni nascono all'interno delle società. Perché lo sport in Italia non si fa nelle scuole né all'università dato che mancano le strutture e il metodo. E i comuni non hanno i soldi per garantire l'attività motoria. Per questo le società sono fondamentali e ora hanno bisogno di aiuto".
Insieme al collega deputato Marco Marin, campione olimpico e responsabile nazionale dipartimento sport di Forza Italia, Barelli ha già presentato un emendamento per l'istituzione di un fondo di 200 milioni per le associazioni sportive dilettantistiche. "Io supporto in maniera totale, genuina e leale tutto ciò che sta facendo e potrà fare il ministro Vincenzo Spadafora. Si sta battendo al meglio per lo sport di base, ma serve un impegno maggiore anche da parte del Governo - ha dichiarato il presidente della Fin - Il ministro ha due mani e due piedi e non va lasciato solo: visto che le esigenze del Paese sono tante, in tutti i settori, non vorrei che lo sport rimanesse schiacciato in questa congiuntura drammatica. Perché, voglio ribadirlo ancora una volta visto che ci tengo particolarmente, senza le società dilettantistiche lo sport in Italia non esiste e possiamo chiudere tutto".
Barelli si e' poi soffermato anche sulla possibilità che i campionati di pallanuoto, interrotti dall'emergenza sanitaria, possano riprendere e arrivare alla conclusione. "Dobbiamo attendere le decisioni del Governo, vediamo quando potremo riaprire le piscine - ha spiegato il presidente della Fin - Aspettiamo che le nubi si tolgano dal cielo, intanto abbiamo formato una commissione tecnico-scientifica per redigere le linee guida per far ripartire l'attività in piena sicurezza e per garantire la fruibilità degli impianti". Infine una battuta sulla provocazione di Federica Pellegrini nei confronti del mondo del calcio: "Di pallone si parla tanto perché siamo tutti tifosi - ha sottolineato Barelli - Il primo che ne parla è il presidente del Coni, ma anche tanti altri. Non credo sia un problema: quando potranno ripartire gli allenamenti, ricomincerà tutto anche per gli sport individuali. Per questo ritengo sia più giusto e importante pensare alla base". (Daniele Palizzotto / Italpress)