.

instagram

.
.

Collari d'oro. Azzurri premiati

Federazione
images/large/1bffc0c4dc6dfe03d468a66ec2920d1e_XL.jpg
Consegnati al Foro Italico di Roma i collari d'oro al merito sportivo, le massime onorificenze dello sport italiano. Alla Casa delle Armi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, unitamente con il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, hanno ricevuto i campioni dello sport italiano. Presente anche il presidente della Federnuoto Paolo Barelli. "Sono qui con molto rispetto e una grande emozione nel vedere campioni che ammiravo in tv da ragazzo - dichiara Giorgetti - . Qui c'è l'eccellenza degli atleti, quelli che sono riusciti ad arrivare a grandi risultati, opportunamente si premiano anche tecnici e dirigenti che hanno dato il loro contributo affinché lo sport crescesse e le associazioni sportive che sono il tessuto, la base sui cui si costruisce lo sport italiano. Spero in una collaborazione che sono sicuro sarà armoniosa, sperando che la riforma che abbiamo immaginato sia compresa, attuata e possa dare benefici. Con questo spirito, auguro allo sport italiano tanti successi".
Tra i premiati i campioni del mondo della Nazionale di pallanuoto del 1978 a Berlino Ovest: Alberto Alberani, Roldano Simeoni, Silvio Baracchini, Sante Marsili, Massimo Fondelli, Gianni De Magistris, Sandro Ghibellini, Paolo Ragosa, Romeo Collina, Mario Scotti Galletta e Marco Galli "alla memoria" e il campione del mondo col Settebello nel 1994 a Roma Roberto Calcaterra.
"Qualche capello bianco e qualche chilo in più, ma siamo pronti anche noi per Tokyo - sorride Gianni De Magistris -  Volevo ringraziare tutti i presenti per il premio ricevuto. Festeggiamo i 40 anni della vittoria a Berlino e trovarci qui ci riempie di orgoglio. A fare sport si invecchia nel fisico, ma non nello spirito e tutti e noi ne siamo la dimostrazione". Gianni De Magistris è stato il goleador più prolifico del secolo. Nessuno ha segnato quanto lui. Sedici volte capocannoniere del campionato di serie A tra il 1969 e il 1985. Due volte campione d'Italia con la Rari Nantes Florentia nel 1976 e 1980 da giocatore. Campione del mondo a Berlino Ovest 1978 e vice campione olimpico a Montreal nel 1976. Campione d'Italia e d'Europa nel 2007 come allenatore della Fiorentina femminile.
Palma d'Oro al merito tecnico a due fuoriclasse della pallanuoto mondiale. In vasca come in panchina. Gianni Lonzi, giocatore, allenatore, presidente di società e dirigente mondiale. Una vita dedicata alla pallanuoto. Campione olimpico da giocatore a Roma nel 1960. Da commissario tecnico vice campione olimpico a Montreal 1976 e campione mondiale a Berlino Ovest 1978. Presidente della Rari Nantes Florentia dal 1992 al 1999. Responsabile delle commissioni tecniche della Federazione Mondiale e di quella europea.
Ratko Rudic, attuale tecnico della Pro Recco campione d’Italia, che sulla panchina del Settebello è stato, tra l'altro, campione olimpico a Barcellona 1992 e mondiale a Roma 1994 e due volte europeo; campione olimpico con la Jugoslavia a Los Angeles 1984 e Seul 1988 e con la Croazia a Londra 2012 e campione mondiale con la Jugoslavia a Madrid 1986 e con la Croazia a Melbourne 2007.
E' intervenuto anche il tecnico federale Matteo Giunta, allenatore di Federica Pelletgri. "Siamo molto soddisfatti della medaglia di bronzo conquistata ai campionati del mondo in vasca corta in Cina che si sono conclusi da pochi giorni. L'obiettivo di Federica sono le Olimpiadi di Tokyo 2020, poi credo che vorrà pensare ad altro. Ma non ci voglio ancora pensare al giorno che smetterà. Il nuoto in questi anni ha avuto un ricambio generazionale molto importante e sono certo che ci saranno nuove atlete pronte a saper raccogliere il testimone di Federica". 
Premio "alla memoria"  per l'atletica leggera al campione olimpico 1980 dei 200 metri piani Pietro Mennea. Ritira il premio la moglie Manuela Olivieri. "Mi rendo conto tutti i giorni quanto Pietro sia ancora amato e quanto sia rimasto nel cuore delle persone. Credo che ciò dipenda dal fatto che lui con il suo comportamento e il suo modo di essere abbia dimostrato tutto il sacrificio, la determinazione e l'impegno che applicava nel suo sport così come nella vita di tutti i giorni. Pietro ha insegnato che lo sport è anche uno strumento di formazione".
Il saluto finale è riservato al Sottosegretario Giancarlo Giorgetti. "E' stata una bella giornata di sport, vissuta nel clima giusto. Il collare d'oro era il mio sogno da bambino. Perché da bambini non si pensa di fare il Sottosegretario ma si aspira a vincere le Olimpiadi. Buone feste a tutti".
 
si ringrazia Ferdinando Mezzelani / foto GMT