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Assoluti Primaverili Unipol. Oltre ogni limite

Nuoto
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Testa in giù o testa in su, il talento, la compostezza, la determinazione, l'intensità continuano a rendere Federica Pellegrini la stella filante del nuoto italiano. Nella quarta giornata dei campionati assoluti primaverili Unipol, in svolgimento a Riccione, la divina illumina i 200 stile libero che nuota a memoria in 1'56"51 (27"85, 29"41, 29"63, 29"62), primo tempo mondiale stagionale dell'anno e addirittura meno di quanto segnato per il quinto posto olimpico a Londra (1'56"73). Un tempo che nuota con apparente facilità e senza allenamenti specifici che, però, non la induce a cambiare programmi: la stagione resta sabbatica, ai campionati mondiali di Barcellona non nuoterà i 200 stile libero individuali, ma dorso e staffetta. "Sono molto contenta del tempo; è venuto dopo tanti giorni di competizioni durante i quali ho dato tutta me stessa - racconta - Il dorso mi sta aiutando a mantenere un buon assetto dalla spinta del muro. Ho la sensazione di aver migliorato le apnee e mi sto divertendo. Gli ottimi risultati ottenuti nei 100 e 200 dorso sono un gran sospiro di sollievo dopo un 2012 difficile. Il 200 stile libero non era in programma. Non l'ho preparato perché non sto nuotando a stile libero, ma sono molto soddisfatta per la qualificazione della staffetta", che Federica Pellegrini nuoterà certamente ai campionati mondiali insieme ad Alice Mizzau, seconda in 1'58"67 e al di sotto del tempo limite di 1'59 richiesto per il posto da frazionista. "Tengo molto alla staffetta - conclude Pellegrini - Siamo le campionesse d'Europa e cercheremo di essere competitive come sempre".
Prestazioni "storiche" anche per Federico Turrini nei 200 misti (Esercito/Nuoto Livorno), per i "Morini" boys nei 1500 e per Marco Orsi nello sprint puro.
Il 25enne mistista livornese - che ha già vinto i 400 in 4'11"55 (passaggi in 58"29, 2'01"38, 3'13"22) col migliore tempo mondiale dell'anno che l'avrebbe portato sul podio agli ultimi europei e mondiali e i 200 dorso in 1'58"07 - s'impone nei 200 misti col primato personale di 1'58"86 (25"92, 29"65, 34"63, 28"63), quarta prestazione mai nuotata in Italia alle spalle dei tempi gommati di Alessio Boggiatto (1'58"33, 1'58"80, 1'58"81) ed inferiore all' 1'58"98 nuotato da Massimiliano Rosolino per la medaglia d'oro olimpica a Sydney 2000 che restava il riferimento in tessuto. Turrini, che aveva un precedente di 1'59"22, si inserisce al terzo posto della classifica mondiale stagionale alle spalle del cinese Wang Shun (1'57"50) e del giapponese Kosuke Hagino (1'57"68). "Sono contento di avere abbattuto la barriera dell' 1'59" - racconta - Un pensierino al record italiano l'avevo fatto, ma non posso che essere contentissimo di questi campionati che mi hanno trasmesso grande sicurezza. Sono un po' stanco, però sabato vorrei provare a nuotare i 200 stile libero sotto l' 1'50. Sarebbe bello riuscirci. Comunque prenderò ciò che verrà".
Continua a braccetto la crescita di Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro Roma/Coopernuoto) e Gabriele Detti (Esercito/SMGM Team Nuoto Lombardia), rispettivamente primo in 14'55"10 e secondo col personale di 14'58"78 nei 1500 e sotto al tempo limite iridato di 15'02.
Proiettati verso il primo campionato mondiale della carriera, Paltrinieri nuota per la quinta volta sotto il muro dei 15', Detti lo buca per la prima volta limando 3"67 al personale. "Volevo nuotare bene - racconta il 18enne modenese di Carpi, quinto alle Olimpiadi di Londra, campione europeo in vasca lunga e corta e vice campione mondiale indoor e dotato di un personale da 14'48"92 - Il 14'55 è abbastanza buono. Ho provato a partire forte sapendo che sarei morto alla fine perché in questo momento della stagione e della preparazione non potrei gestire la gara in maniera diversa. Cambiare ritmo mi sarebbe impossibile", conclude Paltrinieri che si piazza al secondo posto nelle liste mondiali stagionali alle spalle del cinese Sun Yang, autore di 14'48"10, e precede proprio Gabriele Detti, avanti allo statunitense Ryan Cochrane (14'59"73). "Sono molto contento di aver dato una bella spallata al muro dei 15' - continua il livornese d'argento nei 400 stile libero agli europei in vasca corta - Quest'anno siamo ancora impegnati con la scuola ed è dura conciliare nuoto e studio. Riusciamo a nuotare 10/12 km al giorno e nonostante tutto i risultati sono buoni e ne siamo soddisfatti. Preparare i campionati mondiali con la sicurezza del pass iridato sicuramente ci aiuterà". Trentasei anni in due; compagni di vita al centro federale di Ostia guidati dal tecnico federale Stefano Morini: la storia dei gemelli del mezzofondo si rinnova di evento in evento. "Per quest'anno stiamo svolgendo degli allenamenti che mirano alla qualità, con pochi chilometri sulle gambe che consentono ai ragazzi di conciliare nel miglior modo possibile gli studi che completeranno con il diploma - racconta il tecnico federale livornese - L'armonia che si è creata tra i due ragazzi ci dà la forza per affrontare anche questa stagione internazionale. Da settembre cominceremo a mettere fieno in cascina e nuoteremo 20 km al giorno come i grandi campioni internazionali: lavoro che stabilizzeremo tra due anni". 
Gran tempo ed emozioni al fulmicotone anche nei 50 stile libero che vince Marco Orsi (Fiamme Oro/Uisp Bologna) buttando finalmente giù il muro dei 22", anche tempo limite iridato: si impone in 21"98 avanti al vice campione del mondo Luca Dotto (Forestale/Larus Nuoto), secondo in 22"03, e si inserisce al quarto posto delle liste mondiali stagionali dopo il francese Florent Manaudou (21"62), lo statunitense Adrian Nathan (21"70) ed il brasiliano Bruno Fratus (21"92). "Sono molto contento. Finalmente anche io sotto i 22 secondi - afferma il 22enne bolognese di Budrio che detiene il primato italiano gommato in 21"82 - Ho lavorato molto sulla partenza e sono riuscito ad esprimermi conciliando potenza e controllo". Tre centesimi dividono, invece, Luca Dotto dal tempo limite. "Essere battuto da Marco è un dispiacere relativo - afferma il padovano di Tombolo, ormai romano d'adozione, che tra una settimana compirà 23 anni e detiene il riferimento cronometrico in tessuto in 21"90 - Ci sfidiamo da quando siamo ragazzini. Ci rincorriamo. Ci stimoliamo. E' sempre una grande sfida. Mi sarebbe piaciuto scendere sotto i 22" come avvenuto agli assoluti di dicembre, ma sono discretamente soddisfatto della mia gara in relazione a condizione fisica e carichi di allenamenti".
Un centesimo di troppo divide Lisa Fissneider (Bolzano Nuoto) dal tempo limite nei 50 rana. La 18enne bolzanina - allenata al centro federale di Verona dal tecnico responsabile Tamas Gyertyanffy - si qualifica alla finale col tempo di 31"31 che non riesce a migliorare pur conquistando il titolo in 31"47. Un risultato comunque importante per l'azzurrina - operata per ridurre la frattura scomposta al capitello radiale del gomito sinistro a fine novembre - che riesce ad abbassare il personale che aveva stabilito a Lima il 17 agosto 2011 in 31"51 per la medaglia d'oro ai mondiali giovanili. Piccola rivincita anche per la doppia vice campionessa europea Arianna Barbieri (Fiamme Gialle/Azzurra 91), che vince i 50 dorso in 28"56 dopo aver sballato la prestazione nei 100 rimanendo però lontana da personali e tempi limite iridati.
Nelle staffette miste per società che hanno chiuso la penultima giornata di gare, successi di Esercito femminile (Carlotta Fiordoro 1'02"88, Michela Guzzetti 1'08"14, Laura Letrari 1'00"43, Erika Ferraioli 54"98) in 4'06"43 e del CC Aniene maschile (Matteo Milli 55"09, Edoardo Giorgetti 1'01"04, Piero Codia 51"88, Lorenzo Benatti 49"09) in 3'37"10.
 
consulta i risultati del pomeriggio e il riepilogo di atleti e staffette sotto al tempo limite iridato