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Mondiali. La mix zone di Barelli

Nuoto
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Il Presidente Paolo Barelli interviene in zona mista al termine della penultima giornata di gare del nuoto mundial al Palau Sant Jordi di Barcellona. Seguono gli estratti essenziali.

I RISULTATI. "Finora abbiamo raccolto quello che pensavamo, con l'eccezione di Fabio Scozzoli che purtroppo è rimasto fuori dal podio dei 100 rana per pochi centesimi. Matteo Rivolta ha dimostrato di avere grandi margini di crescita e una personalità forte che sicuramente lo accompagnerà nel corso della sua maturazione fisica e atletica. Ilaria Bianchi, malgrado non abbia ripetuto i tempi della scorsa stagione, si è qualificata alla finale dei 100 e ha migliorato il personale dei 50 farfalla. Da valutare quello che è successo nella velocità maschile, con Luca Dotto, in finale nei 100, e Marco Orsi, strepitoso nella frazione lanciata di staffetta, che poi non sono riusciti a ripetersi nei 50, dopo però aver dimostrato di avere nelle braccia i tempi giusti. In finale mondiale, quindi tra i migliori otto al mondo, anche Mattia Pesce e le staffette 4x100 stile libero maschile e 4x200 stile libero femminile. Domenica ci saranno altre opportunità di finali, tra cui quella di Gregorio Paltrinieri che già ha conquistato medaglie importanti e solo quest'anno ha terminato gli studi. Il futuro è loro".


FEDERICA PELLEGRINI. "Penso che tante nazionali sarebbero felici di essere Pellegrini dipendenti, come ho letto sui giornali. E' un'atleta con un palmares strepitoso, ma ancora giovane. Federica è una fuoriclasse. Fa parte di quel ristrettissimo novero di atleti che ha qualcosa più degli altri. La scelta di nuotare i 200 l'ha maturata insieme al suo allenatore e, ovviamente, non possiamo che esserne felici. Ha visto i 400, fiutato l'atmosfera e deciso. La Federazione ha tutelato la possibilità di scegliere lasciandola iscritta sino alla fine. Poi Federicai ha dimostrato per l'ennesima volta - e mi riferisco soprattutto a tutti coloro che l'hanno criticata dopo le Olimpiadi - di essere una campionessa straordinaria. Avere Federica è un vantaggio per tutto il nuoto italiano. Gli atleti vanno supportati, seguiti; ma le scelte è giusto che vengano prese con gli allenatori. Del resto il nuoto è uno sport individuale".


IL PROGETTO FEDERALE. "Al centro del progetto federale, sin dall'esplosione di Massimiliano Rosolino, Domenico Fioravanti ed Emiliano Brembilla, ci sono le società e i loro allenatori. Noi purtroppo non siamo un Paese che facilita l'attività sportiva. Le società sono il motore ed il cuore dello sport italiano. Tutti gli atleti e i tecnici arrivati in Nazionale sono un prodotto societario. A volte ci sono cicli più fortunati, a volte meno. Chiaramente si lavora sempre per ottenere il massimo. Ma lavoro = risultati non è un'equazione certa. Altrimenti vincerebbero tutti. Attraverso le sinergie tra Federazione e società abbiamo creato una base importante con i campionati giovanili, da cui attingere gli atleti più meritevoli e su cui concentrare le attenzioni. Nelle nazionali giovanili abbiamo nuotatori interessanti. Ciò non significa che saranno sicuramente campioni in futuro, ma proveremo a crescerli nel miglior modo possibile, come è sempre stato fatto".


I TECNICI. "Ritengo che i tecnici italiani siano tra i più bravi al mondo, malgrado lavorino in condizioni difficili. Nel modo di lavorare, però, non ci sono segreti o bacchette magiche, altrimenti li useremmo. Del resto anche i grandi allenatori sono riusciti a valorizzare alcuni atleti sì ed altri no. Dipende da una serie di fattori come l'affinità, ma anche la capacità di assorbimento e crescita degli atleti, lo status fisico, psicologico. Attenendomi agli esempi più recenti: Lucas ha ottenuto grandi risultati con Manaudou e Pellegrini e meno con Potec e altri francesi. Pellerin ha portato Agnel al successo e poi lui ha deciso di prendere altre strade. Castagnetti nel periodo intercorso tra Fioravanti e Pellegrini venne tacciato come non adeguato al ruolo e poi è tornato ad essere il maestro che era ed è sempre stato. I tecnici che sono in Nazionale sono gli stessi che formano e crescono gli atleti anche con sacrifici personali. Con un'analisi superficiale e dettata dalla sintesi del momento è facile ricordare che Rossetto ha portato Magnini a vincere due titoli mondiali e Dotto all'argento iridato; Morini aveva seguito Pellegrini quando ha stabilito il primato personale in costume prima che lo migliorasse qui e ora allena Paltrinieri e il mezzofondo al centro federale; Gyertyanffy ha guidato Scozzoli a conquistare medaglie ininterrottamente fino alle Olimpiadi di Londra; Fabrizio Bastelli ha creato un gruppo importante a Bologna tra gli altri con Bianchi e capitan Di Tora; Gianni Leoni è un riferimento nel milanese e ha scoperto e cresciuto Rivolta; Franceschi ha qui atleti importanti come Turrini e De Memme. Il direttore tecnico Cesare Butini, da trentanni sul bordovasca, con tanti atleti sui podi internazionali, porta avanti un'opera di relazioni quotidiane con società e allenatori. E molti altri tecnici, che non sono qui, nel corso della stagione vengono coinvolti durante collegiali e lavori di studio e approfondimento. La Nazionale rappresenta l'intero movimento. Vi assicuro che, in qualità di presidente, non guarderei in faccia a nessuno se vi fosse in giro un allenatore a cui affidare un gruppo di 15 atleti avendo la certezza di un formidabile miglioramento. Perché non esistono segreti o bacchette magiche, ma solo l'arduo e costante lavoro".

ESTERO. "Non sono mai stato contrario alla scelta di andare ad allenarsi all'estero. Quando ero atleta io - ed ero molto meno bravo degli azzurri che abbiamo oggi - andare in finale ad un campionato europeo era un successo. Malgrado abbia conquistato la medaglia di bronzo ai mondiali di Calì con la staffetta 4x100 stile libero e fossi già più volte campione italiano, ho deciso di andare negli Stati Uniti, in Indiana. Purtroppo non ho migliorato neanche due decimi e non ho cominciato a camminare sull'acqua. Con questo intendo dire che un atleta deve seguire i propri desideri e cercare gli stimoli giusti, che siano in Italia o all'estero, ma i risultati non saranno certi in nessun caso. Lo ripeto. Non vi sono segreti o bacchette magiche".