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Europei. Italia forza 5. Già dieci medaglie

Nuoto
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Terza giornata di gare agli europei in corta in svolgimento alla Royal Arena di Copenhagen fino a domenica e grande Italia, protagonista in tutte le specialità. Nello zaino l'Italnuoto mette tre argenti con Ilaria Bianchi nei 200 farfalla, Simone Sabbioni nei 100 dorso e Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero; due bronzi con Margherita Panziera nei 200 dorso e Luca Dotto nei 50 stile libero. A queste medaglie si aggiungono tre record italiani e il primo posto provvisorio nella classifica per nazioni. 


Torna sul podio europeo in gara individuale Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre / Azzurra 91). La ventisettenne delfinista azzurra conquista l'argento nei 200 farfalla in 2'04"22, strappando il primato italiano ad Alessia Polieri (2'04"37, Netanya 4/12/15). Una sopresa di Natale da scartare con emozione in attesa dei 100, di cui è stata campionessa del mondo e d'Europa nel 2012, oltreché bronzo nel 2011 a Stettino. "Mammamia non mi sembra vero! Io che sono centista e vado sul podio europeo addirittura con il record italiano. Quasi non ci credo - racconta la bolognese di Castel San Pietro, seguita dal tecnico federale Fabrizio Bastelli - Ho lavorato bene in gara e col passare dei metri sentivo che avevo ancora tante energie e mi dicevo vai Ilaria, vai. A un certo punto vedevo davanti a me soltanto la prima e allora ho spinto gli utlimi 50 come mai avevo fatto prima. I 200 cominciano a piacermi sempre di più. A me piace variare, provare cose nuove, lo faccio nello sport come nella vita. Sono vent'anni che faccio i 100 farfalla, adesso mi diverto anche a fare i misti. Da quest'estate lavoro bene sulla distanza. In batteria non avevo forzato per risparmiarmi un po' in vista della finale, ma ripeto mai avrei immaginato di nuotare così tanto bene. Mi sono migliorata di quasi due secondi e mezzo. E' fantastico, come questa medaglia". Vince la tedesca Franziska Hentke in 2'03"92. Ottava l'altra azzurra Stefania Pirozzi (Fiamme Oro / CC Napoli) che chude in 2'08"28.


Puntava al podio e ottiene uno splendido argento Simone Sabbioni (Esercito / Swim Pro SS9) che nuota i 100 dorso di nuovo sotto il muro dei 50 secondi. Il 21enne di Rimini, già secondo nei 50 metri (in ex aequo col britannico Chris Walker-Hebborn) e terzo nei 200 a Netanya, ferma il cronometro dopo 49"68 (passaggio 23"72) e migliora il suo record italiano precedente (49"96 del 1 dicembre a Riccione). E' secondo alle spalle del missile russo Kliment Kolesnikov, classe 2000, che vola sotto i 49" e in 48"99 vince l'oro col record mondiale juniores, a sette centesimi dal primato mondiale assoluto. "Non ero arrabbiato per quanto accaduto in staffetta; solo dispiaciuto e avevo tanta voglia di riscattarmi e divertirmi. Anche prima della partenza, nella camera di chiamata, ogni tanto ridevo da solo perchè ero contento. Stavo bene, ero sereno come poche altre volte mi era capitato prima di una gara così importante. Le parole di Fede e quelle di Matteo mi hanno dato la spinta: nuota e basta, mi dicevano. Il pensiero della partenza non mi ha sfiorato. Ho provato il device, l'ho tirato e ho messo la sicura che hanno aggiunto oggi e che è molto importante per noi. Nuotare a questi livelli mi fa piacere. Ringrazio tutto lo staff che mi ha consentito di arrivare fin qui e conquistare questa medaglia, che è quella che mi mancava. Kolesnikov l'ho puntato e spero di ritrovarlo a Glasgow, agli europei in vasca lunga. Lui è un 2000, nuota molto bene e sarebbe bello confrontarsi di nuovo la prossima estate".


Il terzo argento arriva da Gregorio Paltrinieri (Coopernuoto/Fiamme Oro) che deve abdicare rispetto al titolo di due anni fa conquistato a Netanya col record del mondo di 14'08"06 e chiude al secondo posto i suoi 1500 stile libero, dietro all'ucraino ed ex compagno di allenamenti al centro federale di Ostia Mykhaylo Romanchuk, che vince col terzo crono all time al mondo di 14'14"59. Per SuperGreg - argento anche ai mondiali di Windsor dello scorso anno quando fu battuto dal coreano Park Tae Hwan - chiusura in crescendo in 14'22"93, rintuzzando il ritorno del novergese Henrik Christiansen che finisce terzo in 14'25"66. "Ho dato quello che ho al momento - spiega il 23enne di Carpi, alla sesta medaglia in vasca corta (3 ori e 3 argenti) tra mondiali ed europei - Ho cercato di mantenere la nuotata il più possibile fluida ma dopo 500 metri ho cominciato a faticare. Mi dispiace perdere un 1500, ma può succedere in una fase di transizione. Dopo sei anni al centro federale di Ostia e tante vittorie avevo la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, di accrescere i miei stimoli anche in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ho iniziato un percorso che mi ha portato per dieci settimane in Australia; ci tornerò per altri tre mesi prima di capodanno. Sto crescendo come uomo ed atleta. Non ho rimorsi, né paure e timori; sono certo che l'esperienza che sto facendo mi arricchirà da tutti i punti di vista. Questa sconfitta fa parte di un percorso. Mi fa piacere che abbia vinto Romanchuk, perchè è un amico, oltre ad essere un ottimo atleta. L'avevo sempre sconfitto finora. Allenarsi insieme la scorsa stagione ha fatto bene ad entrambi. Sono certo che tornerò da Melbourne ancora più forte e che le esperienze acquisite, tra passato e presente, produrranno un mix strepitoso".

FIN AS5 7919
Il sorriso di Margherita Panziera, bronzo nei 200 dorso


Irrompe sulla scena anche Margherita Panziera (CC Aniene / Fiamme Oro). La ventiduenne veneta di Montebelluna, che si allena a Roma con Gianluca Belfiore, conquista il bronzo nei 200 dorso col record italiano di 2'02"43 demolendo il precedente di 2'03"15 che aveva stabilito agli assoluti di Riccione lo scorso 1 dicembre. "Non me l'aspettavo. Sono felicissima. Mi sentivo bene, ho approfittato dell'assenza della russa Ustinova che non è entrata in finale. Prima della gara mi sono detta: se sono serena ce la faccio - racconta raggiante la dorsista che conquista la prima medaglia internazionale della carriera e porta per la prima volta l'Italia sul podio della specialità - In subacquea devo ancora lavorare tanto, ma ricominciare da questo risultato sarà un grande stimolo. La medaglia mi ripaga dei tanti sforzi compiuti. Sono contentissima!". Vince l'Iron Lady ungherese Katinka Hosszu in 2'01"59; già a quattro medaglie d'oro in questa rassegna.


Quinta medaglia, e decima in totale, per il bronzo supersonico di Luca Dotto (Carabinieri/Larus), che si scambia il testimone con Marco Orsi (ottavo in 21"12, ma secondo a Netanya 2015) e sale per la prima volta sul podio nei 50 stile libero col personale di 20"78 (ritoccato quattro volte in due giorni tra staffette, batterie e finale). Per Dotto è la seconda medaglia europea individuale dopo il bronzo nei 100 stile libero di Eindhoven nel 2010, dietro al missile russo Valdimir Morozov, dieci ori continentali nella rassegna, che chiude ancora col record dei campionati di 20"31 (migliorandosi di 14 centesimi), a 5 centesimi dal primato mondiale del francese Florent Manaudou, che si è dato alla pallamano per distrarsi un po'. Secondo è l'inglese Banjamin Proud in 20"66. "Questa medaglia ha un significato molto alto, soprattutto se si valuta una finale con cinque atleti che nuotano sotto i 21 secondi - commenta il ventisettene di Camposanpiero, seguito dal tecnico federale Claudio Rossetto a Roma - E' stata una delle finali più veloci della storia della vasca corta. Sono riuscito a disputare una grande gara e migliorare il personale quattro volte, fino ad abbassare mezzo secondo, che in un 50 è una cosa impensabile. Se me lo avessero detto prima di partire, non ci avrei creduto. Il mio vecchio record di 21"25 era di sette anni fa. Inoltre, dopo la semifinale non mi ero sentito molto bene, perchè avevo fatto un po di errori sia in partenza che in virata e non ero riuscito ad esprimermi come volevo; in finale, invece, è stato tutto più naturale. Ho nuotato di meno nell'ultimo periodo ma ho lavorato di più sui particolari: spinte, virate, partenze. Sono molto contento e curioso di arrivare ad aprile per vedere cosa posso dare nella gara dei 50 in queste nuove condizioni fisiche".


La prima finale del pomeriggio è tutta per Federica Pellegrini (CC Aniene). L'infinita campionessa di Spinea, eliminata nelle semifinali di Dublino nel 2003, agli albori di una leggendaria carriera, e quinta a Netanya nel 2015 così come ai mondiali di Windsor del dicembre scorso, è settima nei 100 stile libero, in una finale delle grandi firme, col tempo di 52"97. Vince l'olandese Ranomi Kromowidjojo in 50"95, record dei campionati, per il quarto oro nella rassegna. "Sapevo che le prime avrebbero toccato intorno ai 51 secondi; l'obiettivo era la finale e ripartiremo da questo risultato - racconta la 29enne di Spinea, che si allena al centro federale di alta specializzazione "Alberto Castagnetti" di Verona con Matteo Giunta ed è primatista italiana in 52"17 - E' stata una bella finale e mi sono divertita. C'era il massimo della velocità mondiale e sono onorata di aver nuotato vicino a tante campionesse. Per la medaglia serviva un miracolo. E' ancora presto".


Squalficata in finale la 4x50 stile libero femminile che si era piazzata sesta in 1'37"74. Il cambio anticipato di Elena Di Liddo non aumenta le recriminazioni per una gara sempre nelle retrovie che ha visto prevalere le olandesi volanti con il record mondiale di 1'33"91, 33 centesimi meno del loro precedente stabilito ai mondiali di Doha nel 2014. "Mi dispiace, abbiamo provato a limare ogni particolare, ma non sarebbe cambiato niente - commenta Federica Pellegrini, che finirà sabato l'europeo con la staffetta mixed stile libero - Dispiace uscire da squalificate. Ci manca Silvia Di Pietro, che sta recuperando da un infortunio; la salutiamo e la sosteniamo per un pronto rientro". Delusa anche Erka Ferraioli, esperta staffettista azzurra, che quest'anno ancora non vede la luce del podio: "Ci sono annate che ci riesce tutto e altre che invece abbiamo difficoltà. Ci sono ancora due staffette per poter raggiungere una medaglia. La partenza non mi ha soddisfatto, ma comunque non sarebbe cambiato molto. Ora resettiamo tutto e ricominciamo da domani".


SEMIFINALI. Dritta in finale anche la coppia azzurra della rana. Fabio Scozzoli (Esercito / Imolanuoto), già oro nei 50, è quarto in 56"67: terza miglior prestazione italiana a diciotto centesimi dal suo record italiano che risale ad Eindhoven 2013. Ottavo tempo per Nicolò Martinenghi (Fiamme Oro / NC Brebbia), che tocca in 57"60 limando di un centesimo il precedente record mondiale juniores che apparteneva al russo Anton Chupkov (57"61) e stabilendo il primato personale (precedente in batteria 57"78). Leader l'inglese Adam Peaty - che cerca il primo successo in vasca corta dopo aver dominato il mondo in lunga -  col tempo di 56"24, record dei campionati. Nella prova al femminile entrambe le azzurre nuotano col personale, ma solo Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Insubrika) centra la finale con 1'05"37 che le vale il sesto posto e buone chances per giocarsi una medaglia dopo il sesto posto nei 50 rana e il record italiano in semifinale. Peccato invece per Martina Carraro (Fiamme Azzurre / Azzurra 91) che si migliora di tre decimi dalle batterie, ma manca l'arrivo in distensione con le braccia e chiude con 1'05"41 e un centesimo più dell'irlandese Mc Sherry, che la beffa nello sprint e si prende l'ultimo posto in finale.
In apertura si erano nuotate le semifinali dei 50 stile libero che hanno preceduto la finale con Dotto di bronzo. L'azzurro aveva chiuso al quinto posto in 21"04; Marco Orsi all'ottavo in 21"04.


Risultati degli azzurri nelle semifinali e finali 
 
50 stile libero M / semifinali
RI Marco Orsi 20"69, Doha 5/12/14
5. Luca Dotto 21"04 qualificato alla finale
8. Marco Orsi 21"23 qualificato alla finale
 
100 stile libero F / finale
RI Federica Pellegrini 52"17, Riccione 24/04/16
7. Federica Pellegrini 52"97
 
100 rana M / semifinali
RI Fabio Scozzoli 56"49, Eindhoven 8/08/13
4. Fabio Scozzoli 56"67 qualificato alla finale
8. Nicolò Martinenghi 57"60 RMJ (prec. pp 57"78 in batteria; prec. pp 58"21, Riccione 20/03/17) qualificato alla finale
 
200 dorso F / finale
prec. RI Margherita Panziera 2'03"15, Riccione 1/12/17
3. Margherita Panziera 2'02"43 RI
 
200 misti M / finale
nessun italiano qualificato
 
200 farfalla F / finale
prec. RI Alessia Polieri 2'04"37, Netanya 4/12/15
2. Ilaria Bianchi 2'04"22 RI (prec. pp 2'06"81, Riccione 13/04/14)
8. Stefania Pirozzi 2'08"28
 
100 rana F / semifinali
RI Lisa Fissneider 1'05"28, Herning 15/12/13
6. Arianna Castiglioni 1'05"37 pp (prec. pp 1'05"44, Lugano 10/01/16) qualificata alla finale
9. Martina Carraro 1'05"41 pp (prec. pp 1'05"48, Netanya 4/12/15) eliminata
 
100 dorso M / finale
prec. RI Simone Sabbioni 49"96, Riccione 1/12/17
2. Simone Sabbioni 49"68 RI
 
100 misti F / finale
nessun'italiana qualificata
 
1500 stile libero M / finale
RM Gregorio Paltrinieri 14'08"06, Netanya 4/12/15
2. Gregorio Paltrinieri 14'22"93
 
50 stile libero M / finale
RI Marco Orsi 20"69, Doha 5/12/14
3. Luca Dotto 20"78 pp (prec. pp 20"87 in batteria, pp 20"92 nella prima frazione della finale della 4x50 stile libero, pp 21"07 nella batteria della staffetta; pp 21"25 a Dubai il 16/12/10)
8. Marco Orsi 21"12
 
4x50 stile libero F / finale
RI 1'35"61, Windsor 11/12/16 (Di Pietro, Ferraioli, Pezzato, Pellegrini)
Italia (Ferraioli, Raco, Di Liddo, Pellegrini) squalificata per cambio irregolare (-0"05) di Elena Di Liddo


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foto di Andrea Staccioli / deepbluemedia.eu
  
RIEPILOGO MEDAGLIE, RECORD E PRIMATI PERSONALI
 
MEDAGLIERE ITALIA (2 - 5 - 3)
 
ORO (2)


50 rana M
Fabio Scozzoli in 25"62 RE


100 farfalla M
Matteo Rivolta in 49"93


ARGENTO (5)
 
4x50 stile libero M
Italia 1'23"67
Luca Dotto 20"92 pp, Lorenzo Zazzeri 20"83, Alessandro Miressi 21"17, Marco Orsi 20"75
 
100 farfalla M
Piero Codia in 49"96 pp
    
200 farfalla F
Ilaria Bianchi 2'04"22 RI
 
100 dorso M
Simone Sabbioni 49"68 RI
 
1500 stile libero M
2. Gregorio Paltrinieri 14'22"93
 
BRONZO (3)
 
800 stile libero F
Simona Quadarella 8'16"53 pp
 
50 stile libero M
Luca Dotto 20"78 pp


200 dorso F 
Margherita Panziera 2'02"43 RI
   
RECORD EUROPEO (1)
 
50 rana M
Fabio Scozzoli 25"62 in finale
 
RECORD ITALIANI (6)
 
50 rana F
Arianna Castiglioni 30"12 in batteria
Arianna Castiglioni 30"01 in semifinale
 
50 rana M
Fabio Scozzoli 25"62 RE in finale
 
200 dorso F
Margherita Panziera 2'02"43 in finale
 
200 farfalla F
Ilaria Bianchi 2'04"22 in finale
 
100 dorso M
Simone Sabbioni 49"68 in finale
 
PRIMATI PERSONALI (29)


50 rana F
Arianna Castiglioni 30"12 RI in batteria
Arianna Castiglioni 30"01 RI in semifinale
Martina Carraro 30"30 in batteria
Martina Carraro 30"26 in semifinale


50 rana M
Nicolò Martinenghi 26"43 REJ in batteria
Nicolò Martinenghi 26"31 RMJ in semifinale
Fabio Scozzoli 25"62 RE in finale


400 stile libero M
Fabio Lombini 3'45"71 in batteria


100 dorso F
Federica Pellegrini 57"95 in batteria
Margherita Panziera 58"19 in batteria


50 stile libero M
Luca Dotto 21"07 nella prima frazione della batteria della 4x50 stile libero
Luca Dotto 20"92 nella prima frazione della finale della 4x50 stile libero
Luca Dotto 20"87 in batteria
Luca Dotto 20"78 in finale
Lorenzo Zazzeri 21"34 in batteria


200 rana M
Nicolò Martinenghi 2'07"64 in batteria


50 farfalla F
Elena Di Liddo 25"81 in semifinale


100 misti F
Ilaria Cusinato 1'00"38 in semifinale


100 farfalla F
Piero Codia 49"96 in finale


800 stile libero F
Simona Quadarella 8'16"53 in finale
 
100 rana M
Luca Pizzini 58"93 in batteria
Nicolò Martinenghi 57"78 in batteria
Nicolò Martinenghi 57"60 RMJ in semifinale
 
50 stile libero F
Lucrezia Raco 24"74 nella prima frazione della batteria della 4x50 stile libero
 
200 dorso F
Margherita Panziera 2'02"43 RI in finale
 
200 farfalla F
Ilaria Bianchi 2'04"22 RI finale
 
100 rana F
Arianna Castiglioni 1'05"37 in semifinale
Martina Carraro 1'05"41 in semifinale
 
100 dorso M
Simone Sabbioni 49"68 RI in finale