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Novella Calligaris, 40 anni di record

Nuoto
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Era il 9 settembre del 1973. Al Tašmajdan Sports Centre di Belgrado, all'epoca capitale della ex Jugoslavia di Tito, andava in scena la prima edizione dei mondiali di nuoto. L'Italia stava riscrivendo la storia del nuoto grazie alle gesta di una ragazza padovana diciannovenne dalla corporatura minuta (1.67 x 48 kg), ma dalla volontà di ferro e dall'acquaticità innata: Novella Calligaris. L'anno prima, alle Olimpiadi di Monaco, aveva conquistato le prime medaglie olimpiche di sempre nella storia del nuoto: argento nei 400 stile libero e bronzo nei 400 misti e negli 800 stile libero. L'allieva di "Bubi" Dennerlein saliva su quel blocchetto degli 800 stile libero in terza corsia, già carica di gloria e di medaglie (due bronzi iridati nei 400 misti e 400 sl); lo stesso giorno Klaus Dibiasi vinceva dalla piattaforma l'oro mondiale. Era il segnale giusto: Novella, cuffia bianca, era pronta ad entrare nel mito. Ai 300 metri prendeva il comando ai danni della statunitense Jo Harshbarger, e non lo molla più fino alla fine delle sedici vasche coperte col record mondiale (primo nella storia azzurra) di 8'52"97. Tempi e vittorie rimaste nella leggenda considerando che la prima atleta italiana a vincere una medaglia mondiale dopo Novella è stata Lorenza Vigarani ai mondiali di Roma del 1994, e che bisognò attendere i Rosolino e Fioravanti a Sydney 2000 prima che un italiano salisse sul gradino olimpico più alto. Addirittura, a livello femminile, è stata la sola donna italiana ad ottenere medaglie olimpiche nel nuoto fino alla medaglia d'argento conquistata dalla "divina" Federica Pellegrini, ad Atene 2004 nei 200 stile libero. Nel 1986 le sue gesta sono state consacrate nella leggenda entrando di diritto nella International Swimming Hall of Fame.


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