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Europei. Italia al top. Voce a Barelli e Butini

Nuoto
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L'Italnuoto trionfa alla Royal Arena di Copenhagen; vince la classifica per nazioni dei campionati europei in vasca corta con 959 punti. Alle sue spalle la Russia con 901 e l'Ungheria con 705, poi tutte le altre. Un successo che i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno maturato e meritato gara dopo gara, sessione dopo sessione. In vantaggio dall'inizio alla fine e con la voglia di fare sempre meglio. Venerdì sera avevano già un buon margine sulle altre (556 Italia, 479 Russia e 462 Ungheria); sabato sera guidavano il ranking a quota 713 (con Russia a 660 e Ungheria a 531). Poi le finali di oggi e gli altri buoni piazzamenti hanno decretato la vittoria. Tutto ciò ottenuto con una squadra rinnovata, giovane e frizzante, sapientemente guidata dal direttore tecnico Cesare Butini, coadiuvato da uno staff tecnico-sanitario altamente professionale e coeso. I più giovani sono stati il valore aggiunto con la loro esuberanza, gli esordienti si sono subito integrati nel gruppo, i grandi campioni hanno fatto la differenza in acqua e fuori. Tanta esperenza ed anche tanta tecnica, che in molti casi presenta ampi margini di miglioramemto. Comuni denominatori sono stati la serietà e l'impegno con i quali tutti hanno preparato ed interpretato l'appuntamento. Da squadra. Così come è stata la squadra ad eleggere il suo capitano, segliendo tra i due candidati Federico Turrini e Erica Ferraioli. L'investitura finale di Turrini, che raccoglie l'eredità di Filippo Magnini, c'è stata all'arrivo a Copenhagen, lunedì scorso in hotel, al termine della riunione tecnica e della visita dell'Ambasciatore italiano della Danimarca Stefano Queirolo Palmas. L'Italia conclude l'europeo con 17 medaglie - 5 ori individuali di Fabio Scozzoli nei 50 rana, Matteo Rivolta nei 100 farfalla, Luca Dotto nei 100 stile libero, Marco Orsi nei 100 misti e Simone Sabbioni nei 50 dorso, 7 argenti e 5 bronzi - 42 primati personali, tra cui un record europeo e 11 primati italiani e vince per la seconda volta il LEN Trophy. 
  
Il bilancio del direttore tecnico Cesare Butini. "Siamo prossimi a capodanno e possiamo tranquillamente dire che abbiamo disputato un campionato europeo col botto. Ultima giornata entusiasmante con i tre ori di Luca Dotto nei 100 stile libero, Marco Orsi nei 100 misti e Simone Sabbioni nei 50 dorso e un argento con i ragazzi della 4x50 mista, che vanno a completare un bottino di 17 medaglie, pari a quello di Netanya 2015. La squadra ha girato molto bene ed ha saputo esprimersi ad altissimi livelli, sebbene avessimo assenza illustri come quelle di Gabriele Detti e Sivlia Di Pietro, un Gregorio Paltrinieri non al top della forma e Federica Pellegrini che ha scelto di partecipare alle gare della velocità, nelle quali è meno competitiva. Senza dimenticare che non ci è stato dato modo di gareggiare alla pari con le altre squadre nella staffetta mista mista. Abbiamo vinto la classifica per nazioni, secondi nel settore femminile dietro alla Danimarca e secondi in quello maschile dietro alla Russia; siamo terzi nel medagliere e secondi per numero di medaglie. Il bilancio è super positivo". "L'avvicinamento tra gli atleti più esperti e più giovani - continua Butini - sta dando i risultati che cercavamo. Bisogna continuare ad accelerare il progetto di sviluppo dei giovani per la loro crescita tecnica. Confidiamo che all' Olimpiade di Tokyo 2020 arrivi una squadra composta da esperti e giovani che abbiano acquisito sicurezza e una dimensione internazionale. Il ricambio generazione assicura ciclicità di risultati e trasmette entusiasmo e verve a una nazionale che ci sta stupendo giorno dopo giorno". 

I complimenti del presidente della FIN e LEN Paolo Barelli. "Posso dire con certezza che questo campionato europeo in alcune gare ha una valenza mondiale. I nostri ragazzi sono stati bravissimi e generosissimi; ne ho apprezzato, oltre alle inequivocabili doti tecniche, l'impegno e la professionalità con cui si sono avvicnati all'evento e lo hanno interpretato. Un gruppo forte e coeso. Complimenti a tutti". "E' una squadra piena di talenti - prosegue Barelli - C'è Scozzoli che torna grande e perde di una spanna dal fuoriclasse della rana Adam Peaty e fa un tempo che si avvicina a performance stratosferiche; c'è Dotto che si esprime ai massimi livelli nei 100 stile libero, conquista il podio anche sui 50, si dimostra una grande realtà della velocità azzurra e mondiale e ci darà ancora tante soddisfazioni; c'è il ritorno in grande stile di Orsi, dopo una stagione un po' appannata. Con loro ci sono tutti gli altri e i tanti giovani che stanno crescendo e imparando. Quindi grande soddifazione, ma anche prudenza, perché in vista delle Olimpiadi di Tokyo siamo consapevoli che c'è ancora molto da lavorare. Complimenti a tutti: atleti, tecnici e staff medico-santario".
  
CLASSIFICA PER NAZIONI (38 a punti)
1. Italia 959 punti (501 uomini - 400 donne - 58 mixed)
2. Russia 901 (524 - 319 - 58)
3. Olanda 705 (266 - 359 - 80


Classifica completa
 
Riepilogo delle medaglie, record e primati personali 
 
Risultati completi
 
Foto Andrea Staccioli/Deepbluemedia.eu