Boom-Boom. Boom-boom. L'Italia spara due doppiette nella prima giornata della 16esima edizione dei campionati europei di nuoto in vasca corta, in svolgimento a Chartres, in Francia. Lo fa con atleti giovani, che sorridono al futuro: Gabriele Detti e Andrea Mitchell D'Arrigo nei 400 stile libero, coppia da 35 anni, e Stefania Pirozzi e Alessia Polieri nei 200 farfalla, che sommano due anni in più.
Nella gara storicamente più vincente del nuoto italiano, quella dominata da Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla nelle prime otto edizioni della manifestazione, si torna sul podio dopo l'argento di Federico Colbertaldo ad Eindhoven 2010. Detti è d'argento in 3'41"66 (passaggi 53"74, 1'50"21, 2'46"90). D'Arrigo di bronzo in 3'42"32 (54"27, 1'52"05, 2'48"82). Entrambi con un doppio personale considerati i tempi delle batterie (rispettivamente 3'43"03 e 3'43"90) ed autori di gare completamente diverse. Lasciato andare verso l'oro il francese Yannick Agnel con il tempo di 3'37"54 (51"39, 1'46"36, 2'42"49) - che segue il record del mondo firmato una settimana fa ai campionati nazionali di Angers in 3'32"25 - Detti disputa una gara di passo, mantenendo il secondo posto, D'Arrigo in negative split passando dall'ottavo posto a 100 metri dall'arrivo al terzo e chiudendo come nessuno in 27"21 e 26"29. L'Italia così arriva alla 13esima medaglia nella specialità (8 ori - 4 argenti - un bronzo).
Per Gabriele Detti, 18enne livornese, atleta stanziale al centro federale di Ostia per il progetto mezzofondo guidato dal tecnico federale, nonché zio, Stefano Morini, è la prima medaglia internazionale assoluta della carriera. "Questa mattina avevo ottime sensazioni - racconta l'azzurro - Pensavo di aver nuotato al massimo. Nel pomeriggio mi sono reso conto di essere più sciolto forse perché non avevo ulteriori aspettative ed è arrivato il 3'41 dietro al campione olimpico Agnel". Tesserato per Esercito e Team Lombardia, Detti è il campione italiano dei 400 stile libero ed è alla seconda esperienza agli europei indoor. Già quinto negli 800 e sesto nei 400 sl agli europei in vasca lunga di Debrecen - che ne hanno preceduto la partecipazione alle Olimpiadi - sta confermando la graduale e costante crescita espressa ad inizio stagione. "Non potevo chiedere di più. Questa medaglia è una grande soddisfazione, che mi dà un'ulteriore carica per i 1500 di sabato. Sono rimasto stupito dal tempo perché non abbiamo definito il lavoro per questa gara. Ciò significa - conclude - che posso andare ancora più forte". Soddisfatto anche D'Arrigo che è alla prima medaglia internazionale della carriera. Il 17enne romano di Castel Gandolfo, tesserato per l'Aurelia Unicusano, sta completando gli studi negli Stati Uniti ed è tra i nuovi volti del prossimo anno dell'Università della Virginia di Mark Bernardino; attualmente è a Gainsville, in Florida, con i Gators di Greg Troy, tecnico di Ryan Lochte. "E' un risultato strepitoso - sottolinea - Grazie alla Federnuoto sono riuscito a coniugare l'esperienza statunitense al progetto Rio 2016. Sono molto contento della medaglia di bronzo e del cammino intrapreso. In allenamento sto lavorando molto sulle gambe e per completezza mi fanno nuotare anche i misti. Mi sto già preparando per il Settecolli perché desidero qualificarmi ai campionati mondiali di Barcellona".
Di doppietta in doppietta si passa ai 200 farfalla, che due anni fa riservarono all'allora 16enne Alessia Polieri la prima medaglia internazionale della carriera avanti alla napoletana Caterina Giacchetti, poi ritiratasi. Adesso le concede il bronzo in 2'06"63 (1'00"85 ai 100), un gradino sotto a un'altra partenopea, Stefania Pirozzi, argento col primato personale di 2'06"09 (1'01"39) già migliorato in batteria da 2'08"01 a 2'07"39. Entrambe finiscono dietro all'ungherese Katinka Hosszu, dominatrice della coppa del mondo con 39 successi, che pochi minuti prima aveva vinto i 200 misti. Polieri parte forte e guida sino alla quinta vasca, Pirozzi la segue e la supera ai 150 metri. Poi entrambe subiscono il ritorno dell'ungherese Hosszu che vince in 2'05"78 (1'01"49), ma tengono fuori dal podio l'altra magiara Zsuzsanna Jacabos per 11/100. Molto contenta Stefania Pirozzi, 19anni il prossimo 16 dicembre, beneventana di Apollosa allenata a Napoli da Lello Avagnano per la Canottieri Napoli e le Fiamme Oro Roma. "Non me l'aspettavo - racconta - E' la prima volta che porto questa gara ad una competizione internazionale. Stamattina ho avvertito subito buone sensazioni. Volevo fortemente un bronzo. Ho visto Alessia partire forte e a un certo punto mi sono chiesta se fosse lei ad andare troppo veloce o io ad andare piano. Però non ho cambiato atteggiamento e alla fine ho sbagliato solo una virata. Ho ottenuto un meraviglioso argento". Per Alessia Polieri, 18enne bolognese di Castel San Pietro Terme, si tratta di un ritorno sul podio particolarmente significativo, che segue il passaggio al centro federale di Verona insieme al tecnico federale Tamas Gyertyanffy. "Tempo e medaglia sono un importante risultato in relazione ai cambiamenti che ho effettuato nell'ultimo mese e mezzo. A Verona mi trovo benissimo. Il centro rende tutto facile anche se mi mancano i compagni e tecnici della Imolanuoto. Per quanto riguarda la gara, penso di essere partita bene e di aver gestito il ritorno dell'ungherese e di Stefania. In questo momento della preparazione è un ottimo bronzo".
Nelle altre finali Federico Bocchia (Esercito / Nuoto Club 91 Parma) sbaglia la partenza e non riesce ad abbassare in finale i personali stabiliti nelle batterie (21"55) e nelle semifinali (21"27) dei 50 stile libero; chiude la prima finale internazionale della carriera con un buon quinto posto in 21"61. Per salire sul podio serviva scendere sotto i 21" come dimostra il successo dell'olimpionico Florent Manaudou in 20"70, che precede il russo Vladimir Morozov (20"89) e il compagno della sorella Laure, Frederick Bousquet (20"97). Eliminato in semifinale Luca Dotto (Forestale / Larus Nuoto), decimo nelle semifinali in 21"69 dopo il 21"50 delle batterie che gli avrebbe consentito di partecipare alla finale.
Quinto anche Fabio Laugeni (Larus Nuoto) nei 200 dorso con il primato personale di 1'52"81 (55"34 ai 100), a un secondo netto dal bronzo del francese Benjamin Stasiulis; il podio è completato dal polacco Radoslaw Kawecki, autore del primato dei campionati, in 1'48"51, e dall'ungherese Peter Bernek, argento in 1'49"41.
Settimo Federico Turrini (Esercito / Nuoto Livorno) nei 200 misti in 1'56"71, dopo 1'56"40 della mattina che lasciava presagire meglio. Molto lontano il podio con il solito ungherese Laszlo Cseh sul gradino più alto in 1'52"74, avanti al francese Jeremy Stravius, primo fino a metà gara e poi secondo a 1"26 (1'54"00), e all'israeliano Gal Nevo, 1'55"14.
Intanto cresce l'attesa per la finale dei 100 rana in programma venerdì. Partirà col terzo tempo Fabio Scozzoli (Esercito / Imolanuoto), autore di 58"07 nella seconda semifinale. Avanti a lui solo l'ucraino Andriy Kovalenko (57"96) e il russo Vyacheslav Sinkevich (58"02).
IL COMMENTO DEL DT BUTINI. "Ottimo inizio. Superiore alle aspettative in termini di medaglie ed in linea con le risposte che i giovani devono dare per conquistare spazio. Il cammino verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro è appena iniziato; sarà lungo e fatioso, ma siamo pronti. Abbiamo cominciato ad allargare la base della Nazionale ai più giovani e chiesto agli atleti più maturi di diventarne la guida, non solo in ambito sportivo ma anche di condotta. Le medaglie giunte nascono da percorsi diversi, ma con un unico obiettivo: far crescere nella globalità i giovani atleti e velocizzarne l'inserimento. Detti e Polieri nuotano nei nostri centri di alto livello di Ostia e Verona guidati dai tecnici federali Morini e Gyertyanffy; Pirozzi è seguita dal tecnico Avagnano a Napoli, in un circolo di alta esperienza e capacità; D'Arrigo ha scelto gli Stati Uniti rimanendo legato al progetto Rio de Janeiro. La giornata ha riservato anche molteplici primati personali, ciò dimostra come il livello della squadra stia crescendo nel complesso. Tra le sorprese più interessanti c'è stato il miglioramento di Bocchia, che purtroppo ha pagato l'inesperienza in finale. Mi preme sottolineare anche l'approccio combattivo alle gare sin dal mattino. Peccato per la staffetta 4x50 mista maschile, stoppata dalla partenza anticipata di Niccolò Bonacchi, un po' emozionato dall'esordio in prima squadra".
PRIMATI PERSONALI (12)
50 sl M
Federico Bocchia 21"55 pp in tessuto, in batteria
Federico Bocchia 21"27 pp in semifinale
200 dorso M
Luca Mencarini 1'57"57 pp in batteria
Fabio Laugeni 1'52"81 p in finale
200 farfalla F
Stefania Pirozzi 2'07"39 pp in batteria
Stefania Pirozzi 2'06"09 pp in finale
400 sl M
Gabriele Detti 3'43"03 pp in batteria
Gabriele Detti 3'41"66 pp in finale
Andrea Mitchell D'Arrigo 3'43"90 pp in batteria
Andrea Mitchell D'arrigo 3'42"32 pp in finale
Gregorio Paltrinieri 3'45"17 pp in batteria
100 dorso F
Arianna Barbieri 58"54 pp in semifinale
Nella gara storicamente più vincente del nuoto italiano, quella dominata da Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla nelle prime otto edizioni della manifestazione, si torna sul podio dopo l'argento di Federico Colbertaldo ad Eindhoven 2010. Detti è d'argento in 3'41"66 (passaggi 53"74, 1'50"21, 2'46"90). D'Arrigo di bronzo in 3'42"32 (54"27, 1'52"05, 2'48"82). Entrambi con un doppio personale considerati i tempi delle batterie (rispettivamente 3'43"03 e 3'43"90) ed autori di gare completamente diverse. Lasciato andare verso l'oro il francese Yannick Agnel con il tempo di 3'37"54 (51"39, 1'46"36, 2'42"49) - che segue il record del mondo firmato una settimana fa ai campionati nazionali di Angers in 3'32"25 - Detti disputa una gara di passo, mantenendo il secondo posto, D'Arrigo in negative split passando dall'ottavo posto a 100 metri dall'arrivo al terzo e chiudendo come nessuno in 27"21 e 26"29. L'Italia così arriva alla 13esima medaglia nella specialità (8 ori - 4 argenti - un bronzo).
Per Gabriele Detti, 18enne livornese, atleta stanziale al centro federale di Ostia per il progetto mezzofondo guidato dal tecnico federale, nonché zio, Stefano Morini, è la prima medaglia internazionale assoluta della carriera. "Questa mattina avevo ottime sensazioni - racconta l'azzurro - Pensavo di aver nuotato al massimo. Nel pomeriggio mi sono reso conto di essere più sciolto forse perché non avevo ulteriori aspettative ed è arrivato il 3'41 dietro al campione olimpico Agnel". Tesserato per Esercito e Team Lombardia, Detti è il campione italiano dei 400 stile libero ed è alla seconda esperienza agli europei indoor. Già quinto negli 800 e sesto nei 400 sl agli europei in vasca lunga di Debrecen - che ne hanno preceduto la partecipazione alle Olimpiadi - sta confermando la graduale e costante crescita espressa ad inizio stagione. "Non potevo chiedere di più. Questa medaglia è una grande soddisfazione, che mi dà un'ulteriore carica per i 1500 di sabato. Sono rimasto stupito dal tempo perché non abbiamo definito il lavoro per questa gara. Ciò significa - conclude - che posso andare ancora più forte". Soddisfatto anche D'Arrigo che è alla prima medaglia internazionale della carriera. Il 17enne romano di Castel Gandolfo, tesserato per l'Aurelia Unicusano, sta completando gli studi negli Stati Uniti ed è tra i nuovi volti del prossimo anno dell'Università della Virginia di Mark Bernardino; attualmente è a Gainsville, in Florida, con i Gators di Greg Troy, tecnico di Ryan Lochte. "E' un risultato strepitoso - sottolinea - Grazie alla Federnuoto sono riuscito a coniugare l'esperienza statunitense al progetto Rio 2016. Sono molto contento della medaglia di bronzo e del cammino intrapreso. In allenamento sto lavorando molto sulle gambe e per completezza mi fanno nuotare anche i misti. Mi sto già preparando per il Settecolli perché desidero qualificarmi ai campionati mondiali di Barcellona".
Di doppietta in doppietta si passa ai 200 farfalla, che due anni fa riservarono all'allora 16enne Alessia Polieri la prima medaglia internazionale della carriera avanti alla napoletana Caterina Giacchetti, poi ritiratasi. Adesso le concede il bronzo in 2'06"63 (1'00"85 ai 100), un gradino sotto a un'altra partenopea, Stefania Pirozzi, argento col primato personale di 2'06"09 (1'01"39) già migliorato in batteria da 2'08"01 a 2'07"39. Entrambe finiscono dietro all'ungherese Katinka Hosszu, dominatrice della coppa del mondo con 39 successi, che pochi minuti prima aveva vinto i 200 misti. Polieri parte forte e guida sino alla quinta vasca, Pirozzi la segue e la supera ai 150 metri. Poi entrambe subiscono il ritorno dell'ungherese Hosszu che vince in 2'05"78 (1'01"49), ma tengono fuori dal podio l'altra magiara Zsuzsanna Jacabos per 11/100. Molto contenta Stefania Pirozzi, 19anni il prossimo 16 dicembre, beneventana di Apollosa allenata a Napoli da Lello Avagnano per la Canottieri Napoli e le Fiamme Oro Roma. "Non me l'aspettavo - racconta - E' la prima volta che porto questa gara ad una competizione internazionale. Stamattina ho avvertito subito buone sensazioni. Volevo fortemente un bronzo. Ho visto Alessia partire forte e a un certo punto mi sono chiesta se fosse lei ad andare troppo veloce o io ad andare piano. Però non ho cambiato atteggiamento e alla fine ho sbagliato solo una virata. Ho ottenuto un meraviglioso argento". Per Alessia Polieri, 18enne bolognese di Castel San Pietro Terme, si tratta di un ritorno sul podio particolarmente significativo, che segue il passaggio al centro federale di Verona insieme al tecnico federale Tamas Gyertyanffy. "Tempo e medaglia sono un importante risultato in relazione ai cambiamenti che ho effettuato nell'ultimo mese e mezzo. A Verona mi trovo benissimo. Il centro rende tutto facile anche se mi mancano i compagni e tecnici della Imolanuoto. Per quanto riguarda la gara, penso di essere partita bene e di aver gestito il ritorno dell'ungherese e di Stefania. In questo momento della preparazione è un ottimo bronzo".
Nelle altre finali Federico Bocchia (Esercito / Nuoto Club 91 Parma) sbaglia la partenza e non riesce ad abbassare in finale i personali stabiliti nelle batterie (21"55) e nelle semifinali (21"27) dei 50 stile libero; chiude la prima finale internazionale della carriera con un buon quinto posto in 21"61. Per salire sul podio serviva scendere sotto i 21" come dimostra il successo dell'olimpionico Florent Manaudou in 20"70, che precede il russo Vladimir Morozov (20"89) e il compagno della sorella Laure, Frederick Bousquet (20"97). Eliminato in semifinale Luca Dotto (Forestale / Larus Nuoto), decimo nelle semifinali in 21"69 dopo il 21"50 delle batterie che gli avrebbe consentito di partecipare alla finale.
Quinto anche Fabio Laugeni (Larus Nuoto) nei 200 dorso con il primato personale di 1'52"81 (55"34 ai 100), a un secondo netto dal bronzo del francese Benjamin Stasiulis; il podio è completato dal polacco Radoslaw Kawecki, autore del primato dei campionati, in 1'48"51, e dall'ungherese Peter Bernek, argento in 1'49"41.
Settimo Federico Turrini (Esercito / Nuoto Livorno) nei 200 misti in 1'56"71, dopo 1'56"40 della mattina che lasciava presagire meglio. Molto lontano il podio con il solito ungherese Laszlo Cseh sul gradino più alto in 1'52"74, avanti al francese Jeremy Stravius, primo fino a metà gara e poi secondo a 1"26 (1'54"00), e all'israeliano Gal Nevo, 1'55"14.
Intanto cresce l'attesa per la finale dei 100 rana in programma venerdì. Partirà col terzo tempo Fabio Scozzoli (Esercito / Imolanuoto), autore di 58"07 nella seconda semifinale. Avanti a lui solo l'ucraino Andriy Kovalenko (57"96) e il russo Vyacheslav Sinkevich (58"02).
IL COMMENTO DEL DT BUTINI. "Ottimo inizio. Superiore alle aspettative in termini di medaglie ed in linea con le risposte che i giovani devono dare per conquistare spazio. Il cammino verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro è appena iniziato; sarà lungo e fatioso, ma siamo pronti. Abbiamo cominciato ad allargare la base della Nazionale ai più giovani e chiesto agli atleti più maturi di diventarne la guida, non solo in ambito sportivo ma anche di condotta. Le medaglie giunte nascono da percorsi diversi, ma con un unico obiettivo: far crescere nella globalità i giovani atleti e velocizzarne l'inserimento. Detti e Polieri nuotano nei nostri centri di alto livello di Ostia e Verona guidati dai tecnici federali Morini e Gyertyanffy; Pirozzi è seguita dal tecnico Avagnano a Napoli, in un circolo di alta esperienza e capacità; D'Arrigo ha scelto gli Stati Uniti rimanendo legato al progetto Rio de Janeiro. La giornata ha riservato anche molteplici primati personali, ciò dimostra come il livello della squadra stia crescendo nel complesso. Tra le sorprese più interessanti c'è stato il miglioramento di Bocchia, che purtroppo ha pagato l'inesperienza in finale. Mi preme sottolineare anche l'approccio combattivo alle gare sin dal mattino. Peccato per la staffetta 4x50 mista maschile, stoppata dalla partenza anticipata di Niccolò Bonacchi, un po' emozionato dall'esordio in prima squadra".
PRIMATI PERSONALI (12)
50 sl M
Federico Bocchia 21"55 pp in tessuto, in batteria
Federico Bocchia 21"27 pp in semifinale
200 dorso M
Luca Mencarini 1'57"57 pp in batteria
Fabio Laugeni 1'52"81 p in finale
200 farfalla F
Stefania Pirozzi 2'07"39 pp in batteria
Stefania Pirozzi 2'06"09 pp in finale
400 sl M
Gabriele Detti 3'43"03 pp in batteria
Gabriele Detti 3'41"66 pp in finale
Andrea Mitchell D'Arrigo 3'43"90 pp in batteria
Andrea Mitchell D'arrigo 3'42"32 pp in finale
Gregorio Paltrinieri 3'45"17 pp in batteria
100 dorso F
Arianna Barbieri 58"54 pp in semifinale